16 luglio 2009

KAMBAKKHT ISHQ


Il soggetto è debole e implausibile, ma poteva diventare buffo se sostenuto da una sceneggiatura e da una regia adeguate. Purtroppo la sceneggiatura è inesistente, e la narrazione procede in modo autonomo senza una direzione, sbandando, incagliandosi, franando miseramente. I personaggi si reggono sul nulla, con l'eccezione forse del protagonista maschile. Quanto alla regia, è spenta e incolore.

Da un punto di vista tecnico, nessun aspetto sembra essere particolarmente curato. Non la fotografia, non il montaggio, non le scenografie, non i costumi, non le scene d'azione. Tutto piuttosto chiassoso ma anonimo. Gli investimenti massicci si presumono, più che saggiarne i risultati. Ringraziamo la produzione per la scelta di alcune location italiane - che brivido ammirare Kareena e Akshay danzare a Venezia -, ma Los Angeles è davvero agghiacciante. Le coreografie di Vaibhavi Merchant sono godibili anche se non scatenano l'applauso. La colonna sonora di Anu Malik sembra allegra e vivace: dovremmo ascoltarla senza le immagini per giudicarla meglio. Il film certo non la esalta, semmai la deprime.

Le interpretazioni dei due attori principali sono l'unico aspetto degno di nota. Akshay è bravo e scatenato, e la sua simpatica performance irrobustisce un personaggio non ben delineato e neppure troppo amabile. Kareena per fortuna non ci delude mai: la sua Sim è odiosa oltre ogni immaginazione, mal costruita, finta, instabile, ma l'attrice si impegna stoicamente ad arginarne i danni. L'erede Kapoor ha stoffa e grinta. Le suggeriamo solo di prestare maggiore attenzione alla scelta delle pellicole da interpretare.

Da ultimo puntualizziamo che la cinematografia popolare indiana può annoverare molti difetti, ma raramente scade nel volgare. Kambakkht Ishq si impegna in alcune sequenze a fornirci un esempio di tale rarità. Almeno questo il regista poteva risparmiarcelo.

Inevitabile, ogni volta che viene distribuito un film così sconclusionato, il raffronto con Tashan (nel quale peraltro recitano sia una spettacolare Kareena che un travolgente Akshay), uno dei flop storici bollywoodiani. Tashan si differenzia nettamente da Kambakkht Ishq perchè, per fortuna sfacciata o per maggiore talento del regista (non lo scopriremo mai), è talmente demenziale e talmente pazzesco che non solo diverte fino alle lacrime, ma diventa persino un cult, un esempio altissimo di nonsense-cinema made in Bollywood.
Kambakkht Ishq, al contrario, è un film fatto d'aria, che evapora e svanisce ancor prima di giungere alla conclusione.

TRAMA

Viraj (Akshay Kumar) è uno spericolato stuntman nonchè sciupafemmine di tutto rispetto. Sim (Kareena Kapoor) fa la modella per pagarsi gli studi in medicina. I due si incontrano in diverse occasioni e si odiano alla follia. Poi la trama pasticcia e s'ingarbuglia, prima di condurci - con estremo sollievo - al (lieto) fine.

RECENSIONI

The Times of India: **
Kambakkht Ishq potrebbe facilmente vincere il premio per il soggetto più stupido. Secondo pessimo aspetto: mai una sceneggiatura hindi è stata così spregiativa nei confronti delle donne. Non solo Akshay si riferisce ripetutamente a Kareena con l'epiteto bitch, ma tratta anche tutte le altre donne come oggetti da usare e gettare via. Di fatto KI potrebbe essere uno dei film più sessisti realizzati in epoca recente. Terzo stupido aspetto: la Hollywood-connection è completamente falsa. Brandon Routh, Holly Valance, Denise Richards e Sylvester Stallone non fanno nulla se non una vistosa guest-appearance. Allora cosa funziona in KI? Solo la confezione e il valoroso sforzo di Akshay di propinare risate alla spicciolata col suo non convenzionale tempismo. Ma quando le situazioni non sono comiche, non c'è molto che un attore possa fare per risvegliare il senso dell'umorismo del pubblico. Kareena è una delusione completa. A dispetto del suo look da haute-couture, delle minigonne, dei tacchi a spillo, il suo personaggio non convince per niente. E' solo un affannoso imbronciato tentativo di accentuare quell'energia che di fatto l'attrice non ha bisogno di simulare. Ricordate la sua interpretazione disinvolta e assolutamente naturale di Pooh in Kabhi Khushi Kabhie Gham? Poi: Javed Jaffrey e Boman Irani esattamente cosa fanno nel film? Una volta di più abbiamo due raffinati attori cui tocca subire un ruolo rozzo e malscritto. Una confezione e un budget multi-milionari non possono rimediare a una cattiva storia e a cattivi personaggi.
Nikhat Kazmi, 03.07.09

Hindustan Times: *
Sembra che un film possa avere o una superstar o una storia. Raramente entrambe. L'idea centrale è solo Akshay Kumar. Le star di Hollywood sembrano attori minori in sua presenza. Set giganteschi distrutti in ogni scena; yacht di lusso affittati per conversazioni casuali; Sylvester Stallone seccato per un giorno o due; un budget grosso quanto l'economia di una cittadina indiana andato in fumo. Certa gente la recessione se la merita.
Mayank Shekhar, 04.07.09

Cinema Hindi: *1/2
Punto di forza: Akshay Kumar
Punto debole: la sceneggiatura criminale

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Akshay Kumar - Viraj
* Kareena Kapoor - Simrita
* Aftab Shivdasani (Mast) - Lucky
* Amrita Arora (Hello) - Kamini
* Javed Jaffrey (8 x 10 Tasveer) - cameo
* Boman Irani - cameo
* Kirron Kher - cameo
* Sylvester Stallone - cameo

Regia: Sabbir Khan
Colonna sonora: Anu Malik (Main Hoon Na)
Coreografie: Vaibhavi Merchant (Devdas)
Traduzione del titolo: espressione in lingua urdu. Ishq significa amore. Gina ci spiega che kambakkht in questo contesto potrebbe significare oh maledizione!, quindi un amore che i personaggi vorrebbero evitare ma nel quale, loro malgrado, si ritrovano fino al collo.
Anno: 2009
Distribuzione: Eros Entertainment
Sito ufficiale, nel quale leggere la sezione Karmic connection with Italy, interamente dedicata alle sequenze girate a Venezia e a Vicenza. Lo sfarzoso matrimonio di Kamini con relativa coreografia della title-track (60 ballerini professionisti provenienti da Parigi) sono stati allestiti a Villa Cordellina Lombardi a Vicenza. In piazza dei Signori sono state girate le sequenze d'azione sotto la supervisione di Franco Salamon. Kareena ha commentato: 'Sono sicura che tutti noi lasceremo questo meraviglioso Paese con la tristezza nel cuore.' E il produttore ha rivelato che, nel progetto del film, non erano previste sequenze così lunghe in Italia, ma poi la Karmic connection è sbocciata, e allora...

RASSEGNA STAMPA/VIDEO

- Un romantico amore indiano sul set di Villa Cordellina, Il Gazzettino, 2 ottobre 2008: 'Dal cancello principale di Villa Cordellina Lombardi, a Montecchio Maggiore, indiani e bengalesi, che nel vicentino costituiscono una delle comunità più numerose, sbirciano al di là dell'inferriata, i più attrezzati armati di binocolo, per vedere all'opera i loro idoli (...). Per la parte romantica del film sono state scelte le pittoresche location vicentine: oltre a Villa Cordellina Lombardi anche Piazza dei Signori, le vie del centro storico, la chiesa dei Filippini (dove si celebra il matrimonio) e il Liceo Quadri (per l'occasione trasformato in ospedale). "Ho sempre girato i miei film fuori dall'India." - ha dichiarato il produttore Sajid Nadiadwala - "Alle Mauritius, a Città del Capo, in Svizzera, in Austria, a New York, a Sydney, nella Gold Coast. Per Kambakkht Ishq però non potevamo scegliere una destinazione più romantica dell'Italia e di Vicenza. La prima volta che ho visto Vicenza sono stato impressionato e attratto dalla sua ricca eredità di bellezza così attentamente conservata e colpito dall'ospitalità delle persone. Ringrazio Vladimiro Riva, il suo team, la Provincia di Vicenza con il Vice Presidente Dino Secco e Vicenza Film Commission per essersi prodigati per facilitare le riprese nel territorio vicentino. Noi dall'India siamo legati all'Italia da molto tempo. La moglie del nostro defunto e amato Primo Ministro Rajiv Gandhi, Sonia Gandhi, è nata in Italia (*) ed è tuttora una delle persone più importanti a livello politico, poiché presiede il Partito del Congresso Indiano che sta attualmente governando il Paese. Dopo Kambakkht Ishq siamo sicuri che un altro ponte tra gli italiani e la nostra grande industria dello spettacolo sarà stato costruito".
(*) Sonia Gandhi è nata a Lusiana, in provincia di Vicenza

Piazza dei Signori, Vicenza

- Bollywood sbarca a Vicenza e Venezia, Il Gazzettino, 5 ottobre 2008: '(Kareena Kapoor) se ne sta tranquillamente seduta su una poltroncina nel giardino di Villa Cordellina Lombardi. Assaggia il suo pasto indiano, contenuto in un vassoio in plastica, con la levità civettuola e vagamente annoiata della diva che deve condividere la vita di tutti i comuni mortali, alias attricette, comparse, ballerini, cameramen, inservienti, truccatori e costumisti, che se ne stanno un po' dovunque. Gli italiani assieme ai francesi, gli inglesi assieme agli indiani. (...) Non c'è posa nei gesti di Kareena Kapoor. (...) Il vestitino nero attillatissimo è una confutazione estetica delle educande di tutto il mondo. Mani perfette. Un sorriso abbagliante, ma alquanto controllato. Occhi neri che lampeggiano. Scarpe rosa-shocking con il tacco alto. Gentilmente, la star indica la sua vicina: «Questa è Amrita, la mia rivale in amore...». Poi ci pensa la body-guard a ricordare, inflessibile. «She's eating». Sta mangiando, si sta riposando dalle fatiche del set arrivato da Los Angeles che ha scelto Vicenza (e Venezia) quali luoghi magici delle riprese italiane, prima di terminare il lavoro in India, dove decine di milioni di spettatori sono in attesa di vedere, a primavera, il kolossal musical-romantico. (...) Per non parlare degli indiani che vivono in tutto il mondo (una ventina di milioni) e che attendono con ansia le storie ormai globalizzate che miscelano con sapienza diversi scenari planetari. È per questo che la troupe è sbarcata a Vicenza in pompa magna, almeno duecento tra attori, comparse, tecnici, autisti. Ad accoglierla gli annunci di marketing turistico lanciati dall'amministrazione provinciale di Vicenza che ha messo a disposizione gratuitamente la villa nota per la sobria, entusiasmante bellezza delle sue architetture, centro di incontri, dibattiti e studi. In cambio si attende di riceverne una pubblicità che faccia conoscere in Asia un angolo della terra veneta. (...) Ma sarà così o ci penseranno le stelle e strisce a sovrapporsi, in una finzione cinematografica, ai dolci colli Berici? È vero che lunedì tutti si trasferiranno in Piazza dei Signori a girare emozionanti inseguimenti con la moto sotto la Basilica Palladiana, diretti dall'ex stuntman Franco Salamon (ha lavorato per le riprese in Italia de Il gladiatore). È vero che si sta cercando in città una chiesa dove ambientare una scena del musical. Ma Vicenza rischia di restare nel cono d'ombra della grande America o di Venezia. Infatti, per le scene girate al liceo Quadri, dove è stato simulato un ospedale da guerra, sono state affisse insegne di un imprecisato Saint Martin Hospital, ovviamente non italiano. E anche ciò che si può ammirare nel giardino di Villa Cordellina potrebbe finire per essere soltanto, a sceneggiatura ultimata, una scintillante festa di matrimonio in una villa para-palladiana, al di là dell'oceano. «Ci hanno detto di vestirci come americani che vanno a un matrimonio» confessano le comparse. Infatti, il parco è una sinfonia di tavoli rotondi e gazebo attorno a un palco dove si esibiscono muscolosi giovanotti in tutti i tipi di danza. Nei vestiti degli invitati prevalgono il grigio e il bianco degli uomini, le tinte pastello e il blu che fanno tanto tenuta di gala della middle class americana. Predominano i capelli biondi, non la carnagione mediterranea. Se e come Vicenza sarà citata lo si saprà a montaggio eseguito. Anche perché Piazza San Marco a Venezia, l'Isola di San Giorgio e Burano sono pronte ad accogliere i lavoranti del kolossal indiano, ed è impensabile che non sia ancora una volta la Serenissima a fare la primadonna. A Vicenza comunque ci credono. E infatti hanno offerto collaborazione e disponibilità. Il giardino è davvero di stupefacente bellezza, anche se il caos del set regna sovrano. I figuranti possono solo intuire la trama, anche perché vedono la primattrice fare irruzione sulla pista da ballo, rubando il giovane e aitante marito alla sposa novella. Lui, Akshay Kumar, una vera celebrità nel suo paese, adorato da milioni di ragazze, è un misto di fascino guascone e fanciullesco, incorniciato da un fisico palestrato. Tutt'attorno si muovono i ballerini e i tavoli di prima fila sono occupati da avvenenti modelle (europee) chiamate a impersonare la parte delle amiche della sposa. Nella foresteria i camerini dei tre attori principali Kareena alias "Simrita", Akshay alias "Viraj" e Aftab Shivdasani alias "Luck". Duecentosessanta persone lavorano per dieci ore, dalle 8 del mattino alla fine del pomeriggio. E all'organizzazione della produzione sul suolo patrio ci ha pensato, com'è prassi, una società italiana, la Scrix di Milano. Ha scritturato perfino alcuni orchestrali dell'Arena di Verona che fingono di suonare gli strumenti, visto che la musica sarà inserita direttamente nel sonoro, ma devono essere dei professionisti per rendere visivamente al meglio i movimenti. (...) Il regista Sabir Khan ha l'aspetto del ragazzo, con in testa un berretto sotto l'ombrellone che ripara la macchina da presa. Ad agosto, a Los Angeles, ha dato ordini perfino a Sylvester Stallone, star hollywoodiana che ha accettato di partecipare a questa pellicola bollywoodiana, in cui il protagonista "Viraj" fa lo stuntman dello stesso Stallone, prima di innamorarsi della bella "Simrita".' 
Video delle sequenze girate nel centro storico di Vicenza
Video amatoriale del set allestito a Vicenza

Villa Cordellina Lombardi

CURIOSITA'

* Kambakkht Ishq è il remake della pellicola tamil Pammal K. Sambandam del 2002.
* Nei titoli di testa si ringraziano Arnold Schwarzenegger, Vicenza Film Commission e ENIT.
* Le sequenze ambientate a Vicenza sono state girate a partire dal 28 settembre 2008. La troupe di duecento persone aveva soggiornato in città per dieci giorni, coinvolgendo anche cinquanta comparse locali e producendo un indotto di due milioni di euro. A Villa Cordellina Lombardi erano dovuti intervenire i carabinieri per arginare i fan indiani giunti da tutto il Triveneto. Pare che ai primi di settembre 2008, il regista di KI, Sabbir Khan, e il produttore, Sajid Nadiadwala, in compagnia di Akshay e di Kareena, avessero già visitato la zona setacciando le location più adatte. Il 5 settembre erano stati avvistati in corso Palladio a Vicenza e ai castelli di Montecchio.
* Citate Roma, Milano, la pasta, la mozzarella. Un personaggio pronuncia la parola bellissimo.
* Sim viene presentata col soprannome affibbiato a Kareena anche nella vita reale: Bebo.
* Non è la prima volta che Kareena lavora nella città lagunare: ricordate lo spot con Shah Rukh Khan della Pepsi girato in occasione della presentazione di Asoka alla Mostra del Cinema di Venezia?
* Aggiornamento del 25.10.09: Kambakkht Ishq ha vinto il Best Locations Award assegnatogli da 'Locations 09', una sorta di prima fiera mondiale del cinema a tema turistico. Articolo originale.

GOSSIP&VELENI

* Nei titoli di testa, alla scritta Hollywood, da bollywoodiana tosta ho represso a stento un conato di vomito. Il suggerimento di bombardare l'area con migliaia di forme di Grana Padano da 70 kg cadauna rimane sempre valido.
* La pellicola mostra raccapriccianti sequenze di divi hollywoodiani. I vari Brad, Tom, Bruce eccetera li butto tutti quanti nel cesso e tiro lo sciacquone. Meglio chiudermi in casa per nove settimane e mezza con sciarùk mio e con quel metro e 65 di splendore di Aamir Khan.
* Brad e la Jolie se la tirano da fighi manco fossero la Super Coppia Aishwarya/Abhishek. Angelina, rispetto alla splendida inarrivabile Ash, sembra una ranocchia. Quanto a Brad, se solo acquisisse un terzo della bravura di Abhishek folle di atei nel mondo ritroverebbero la fede. Del resto, quando hai la sfortuna di chiamarti Pitt e non ***BACHCHAN***...
* George Clooney però lo salvo: lo destinerei volentieri ad attività che ritengo superfluo precisare.
* E arriviamo alle tanto pubblicizzate special appearance di divi (divi?) occidentali:
- Sylvester Stallone offre un cameo davvero imbarazzante. Se sei espressivo quanto una cipolla e non ti chiami Clint Eastwood, dopo i 25 anni (anagrafici) è meglio sparire;
- Brandon Routh: e chi è? Leggo su Wikipedia: classe 1979, 12 film. Categoria: sfigato
- Holly Valance: e chi è? Classe 1983, 6 film. Categoria: supersfigata
- Denise Richards: e chi è? Classe 1971, 26 film. Categoria: semisfigata
Di contro:
- Akshay Kumar, classe 1967, 86 - ottantasei - film e 4 in produzione. Categoria: Divo Vero
- Kareena Kapoor, classe 1980, 34 - trentaquattro - film e 4 in produzione. Categoria: Diva Vera.
A Hollywood interpretano una manciata di pellicole e si credono delle star, quando a Mumbai anche gli attori minori vantano filmografie dai numeri impressionanti. Meglio tirarsela o meglio LAVORARE?
* Amrita Arora è da poco rientrata in India da una luna di miele tutta europea. Tappa anche italiana per la coppia: Capri e Venezia fra le località visitate.

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