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28 gennaio 2023

EK VILLAIN RETURNS


Le mie aspettative erano bassissime, e forse per questo non ho trovato Ek Villain Returns così agghiacciante. Intendiamoci: i difetti spuntano come gramigna in ogni sequenza. EVR è una sorta di ibrido contro natura fra un film pruriginoso per adolescenti e un thriller misogino e semisplatter. Mix non riuscito perché il primo aspetto imbriglia il secondo impedendogli di compiersi. Inoltre il regista è troppo impegnato ad inseguire un'atmosfera invece di raccontare una storia. 
Però la trama, con una sceneggiatura più professionale (ed estrema), poteva intrigare. Qualche elemento di novità c'è: eroina ipercattiva, relazione estremamente malsana, necrofilia. Mohit Suri ripropone le sue fascinazioni dark, ma difetta in audacia: butta lì un cenno e poi si tira indietro. 
I personaggi sono tutti, a vario titolo, negativi, costruiti in modo singhiozzante e impreciso. Con un lavoro accurato, si poteva estrarre qualcosa di interessante. Due di loro beneficiano di una blanda formazione, che però è quasi stonata, e che ottiene il solo risultato di illuminare in misura maggiore il villain del titolo e la sua compagna. Le interpretazioni non sono eccelse ma nemmeno da buttare, gli attori hanno spremuto dal copione tutto lo spremibile. Disha Patani mi ha stupita: ha accettato un ruolo scandaloso e difficile nel quale poche colleghe si sarebbero cimentate, e in alcune scene è persino convincente.

TRAMA

Aarvi è una giovane promessa della scena musicale. Nel corso di una festa nel suo appartamento, Aarvi viene rapita da un uomo mascherato. La polizia ritiene di aver individuato il colpevole in Gautam, il suo ricchissimo e viziatissimo ex fidanzato. Ma qualcosa non torna.  

RECENSIONI

Mid-Day: * 1/2
'The female leads in the film (Disha Patani included), in various stages of undress, generally have the best lines. (...) Two solid action sequences; one set in the Mumbai metro, the other inside a car. Some of the locations, while decidedly local, are outstanding. To be fair to the director (Mohit Suri), (...) he’s blessed with fine music-video aesthetics. And what better reason to listen to songs, shot on massive budgets, than a Bollywood movie, right?'. 
Mayank Shekhar, 30.07.22

Film Companion:
'Ek Villain Returns (...) is always a little worse than you think it is. (...) One twist is always more nonsensical than the previous one. In fact, this is the sort of stunningly bad film that leaves you wondering whether you're impressed or defeated. (...) Of all the crimes EVR commits, its inability to hide its atrocities behind a banging soundtrack is easily the most heinous. What has the world come to if the music of a Mohit Suri movie is as invisible as its writing?'.
Rahul Desai, 29.07.22

Cinema Hindi: **
Punto di forza: il tentativo dark, la confezione patinata, l'efficace commento musicale.
Punto debole: sceneggiatura, dialoghi. Pure le locandine (uno sforzo no??).

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Arjun Kapoor - Gautam
* John Abraham - Bhairav, tassista
* Tara Sutaria - Aarvi, cantante
* Disha Patani - Rasika, commessa
* Riteish Deshmukh - cameo
* Badshah - cameo

Regia: Mohit Suri
Sceneggiatura: Mohit Suri, Aseem Arrora (anche dialoghi).
Colonna sonora: Ankit Tiwari, Tanishk Bagchi, Kaushik-Guddu. Commento musicale Raju Singh.
Fotografia: Vikas Sivaraman
Montaggio: Devendra Murdeshwar
Traduzione del titolo: ek significa un/uno/una.
Anno: 2022

CURIOSITÀ

* EVR è prodotto da Ekta Kapoor.
* Riferimenti al cinema indiano: Darr, Singham.
* Film che trattano lo stesso tema: Ek Villain.

GOSSIP & VELENI

* Ma quanto è dimagrito John Abraham??
* Per i maschietti: Tara e Disha si sono sfidanzate. Qualora foste interessati, è il momento giusto.
* Certo che incontrare due ex la stessa sera nello stesso locale è proprio il karma assassino che ti bastona in fronte.

07 luglio 2011

C R O O K



Emraan Hashmi, nel corso di una carriera costellata di successi, ha commesso anche qualche passo falso, senza comunque compromettere il bacino di fedelissime fan conquistate grazie al suo sex appeal. Negli ultimi tempi ha affascinato un settore più ampio di pubblico interpretando in modo convincente ruoli drammatici in pellicole quali Raaz - The mystery continues, Tum Mile e soprattutto Once upon a time in Mumbaai. Il cugino Mohit Suri è noto per aver diretto in passato film insoliti - sempre con Emraan nel cast, ad eccezione di Woh Lamhe -, fra i quali spicca l'interessante Kalyug, girato a soli 24 anni. I due tornano ad incendiare il botteghino proprio questa settimana con l'attesissimo Murder 2.

Crook non costituisce un buon esempio della loro collaborazione. Emraan esegue diligentemente quanto gli viene richiesto: si atteggia a ragazzaccio sciupafemmine rubando ancora una volta la scena con la sua carismatica fisicità, malgrado la tipicizzazione del ruolo stia ormai scontentando anche l'attore. Ma Mohit Suri? Purtroppo non è solo la sceneggiatura di Crook (redatta da Ankur Tewari) a deludere: la pellicola è diretta con una sciatteria e una superficialità imperdonabili. In Kalyug Mohit aveva dimostrato di saper gestire con perizia denuncia e intrattenimento, rispetto per le figure femminili e morbosità: il risultato merita di essere visto per l'originalità - nella cinematografia hindi - del tema sviluppato (pornografia, prostituzione, traffico internazionale di esseri umani, siti web a luce rossa) e per l'inusualità della confezione.

In Crook la magia non si ripete: il film precipita inarrestabilmente verso l'intrattenimento più trito e verso una morbosità inopportuna. L'argomento degli scontri razziali viene trattato in modo imbarazzante (unico aspetto positivo: la condanna di tutte le etnie coinvolte). La sintonia fra Emraan e la sua partner, Neha Sharma, è sciupata da una storia inesistente. L'eccessiva drammatizzazione, la retorica e gli stereotipi scontentano pubblico e critica. I personaggi, in primo luogo quelli occidentali, sono mal scritti. Crook colleziona errori e occasioni sprecate. Spiace per i Bhatt, che in passato si sono sforzati di offrire prodotti sempre fuori dal coro. E spiace per Emraan, attore ormai maturo che merita ruoli migliori.

TRAMA

Jai (Emraan Hashmi) viene spedito dal padre adottivo (Gulshan Grover) a Melbourne affinchè giri al largo dai guai. In Australia Jai diventa Suraj, fa il tassista, incontra la ballerina di lap dance Nicole (Shella Alan), si innamora di Suhani (Neha Sharma), ed entra in rotta di collisione con i fratelli delle due ragazze, Russell (Francis Chouler) e Samarth (Arjan Bajwa). Sullo sfondo, gli scontri razziali che contrappongono indiani e australiani.

ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE

Nella cinematografia popolare hindi i personaggi sono spesso stereotipati. In particolare, le figure femminili occidentali sono rappresentate in modo pruriginoso e indelicato, con picchi in film quali Out of control. In Crook il personaggio di Nicole è tristissimo. Siamo solidali con Shella Alan, l'attrice che lo ha interpretato (cosa non si fa per vivere?). Ci piacerebbe che una volta tanto gli sceneggiatori indiani accantonassero le spogliarelliste a favore di impiegate di uffici postali o commesse di supermercato, donne che fanno la spesa, leggono, chiacchierano con le amiche.

RECENSIONI

The Times of India: ***
Crook fa centro per la sua estrema attualità. Il regista Mohit Suri trae una storia dalle notizie di questi giorni e la narra con l'audacia e il nervosismo suoi propri. Ed è un terreno di gioco familiare anche per Emraan Hashmi, ancora una volta nel ruolo dell'enfant terrible. Mohit sviluppa l'argomento in modo nuovo, rappresentando entrambi gli schieramenti - quello indiano e quello australiano - come ugualmente razzisti. A differenza dei precedenti lavori di Suri (Kalyug e Jannat), Crook parte in modo incoerente e ci mette un po' a focalizzare. La maggior parte del primo tempo è sprecata, ma nel secondo la storia decolla provocando un significativo rumore: abolire le discriminazioni razziali o morire.
Nikhat Kazmi, 07.10.10

Hindustan Times: *
Mayank Shekhar, 08.10.10

Cinema Hindi: *1/2
Punto di forza: Arjan Bajwa e Emraan Hashmi. Se non altro lustriamoci gli occhi...
Punto debole: la sceneggiatura e il personaggio di Nicole

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Emraan Hashmi - Jai/Suraj
* Neha Sharma - Suhani
* Arjan Bajwa - Samarth, fratello di Suhani
* Kavin Dave (My name is Khan, I hate luv storys) - Romi
* Mashhoor Amrohi - Golde
* Shella Alan - Nicole
* Francis Chouler - Russell, fratello di Nicole
* Gulshan Grover (Knock out) - Joseph Pinto, padre adottivo di Jai

Soggetto e regia: Mohit Suri
Sceneggiatura e dialoghi: Ankur Tewari (Tum Mile)
Colonna sonora: non brutta, è composta da Pritam
Coreografia: Rajeev Surti (Wanted)
Fotografia: Ravi Walia (Dil Toh Baccha Hai Ji)
Montaggio: Ajay Sharma (Tum Mile)
Anno: 2010
Sito ufficiale

RASSEGNA STAMPA/VIDEO

* Bollywood Hungama, 25.02.10: intervista a Mohit Suri
* Hindustan Times, 11.09.10: intervista a Emraan Hashmi. Alla domanda 'Come spiegherà le scene erotiche girate da lei a suo figlio Ayaan, quando sarà più grande?', l'attore sagacemente risponde 'Ci penserò quando verrà il momento. Oggi, a 10 anni, mio figlie dice cose che mi scioccano, quindi immagino che sarà Ayaan a spiegarle a me'.
* Bollywood Hungama, 05.10.10: dichiarazioni di Neha Sharma
* Bollywood Hungama, 07.10.10: intervista a Emraan Hashmi
* Bollywood Hungama, 09.10.10: intervista a Neha Sharma
* Video: Making of Crook, prima, seconda e terza parte
* Bollywood Hungama, 15.09.10: intervista video a Neha Sharma
* India-Forums, 01.10.10: video della conferenza stampa con Emraan Hashmi, Neha Sharma, Arjan Bajwa. Purtroppo è in parte in hindi, ma Emraan è talmente tirabaci (per non parlare di Arjan: uno splendore!), che segnaliamo comunque il link.

CURIOSITA'

* Arjan Bajwa è laureato in architettura. Il padre è stato vicesindaco di Delhi. Arjan ha recitato in diverse pellicole in lingua telugu. Era inoltre nel cast di Guru e di Fashion.
* Nel corso del 2009 i media indiani e australiani portarono alla luce la piaga dei crimini a sfondo razziale perpetrati in Australia ai danni di cittadini indiani. Gli studenti indiani erano per numero il secondo gruppo di studenti stranieri residenti in Australia. Il 31 maggio 2009 circa 4.000 studenti indiani protestarono a Melbourne contro il razzismo e contro la debole reazione delle autorità australiane. Nel giugno 2009 si registrarono a Sidney i primi casi di rappresaglie violente di matrice indiana. (Fonte: Wikipedia). L'8 febbraio 2010 la copertina del settimanale indiano Outlook fece il giro del mondo: il titolo pubblicato, Why the Aussies hate us, introduceva uno speciale di dieci pagine dedicato all'argomento (clicca qui). I media australiani criticarono quello che definirono eccessivo sensazionalismo da parte dei colleghi indiani. Anche Bollywood si inserì nella contesa. Si invocò l'interruzione di produzioni cinematografiche ambientate in Australia. Amitabh Bachchan rifiutò il dottorato onorario conferito dalla Queensland University of Technology. Aamir Khan definì la vicenda una vergogna. Pare che la troupe di Crook abbia incontrato qualche problema durante le riprese a Melbourne (clicca qui).
* Riferimenti a Bollywood: Mother India, Sholay. La canzone che Suraj ascolta in piscina è la famosissima Bheegey Hont (Murder). Il brano visualizzato sullo schermo del cinema, nella scena iniziale, è Paisa (De Dana Dan).
* Riferimenti all'Italia: Ferrari, Gas.
* Film che trattano lo stesso tema: I - Proud to be an Indian, Patiala House. Pellicole ambientate in Australia: Dil Chahta Hai, Salaam Namaste, Heyy Babyy, Bachna Ae Haseeno, Singh is Kinng, Main Aurr Mrs. Khanna, We are family. Film nei quali è presente un personaggio femminile occidentale: Out of control, Rang De Basanti, Marigold, Barah Aana (con Violante Placido).

GOSSIP & VELENI

* Emraan Hashmi è figlio di un musulmano e di una cattolica, e ha sposato una ragazza hindu. Emraan è incorso in un incidente durante una sequenza di guida inclusa in Crook. La telecamera posta sulla vettura andò in pezzi. Pare che la troupe fosse preoccupata più per la camera che per l'incolumità dell'attore...
* Neha Sharma è una piacevole sorpresa. Bella, spigliata ed espressiva. Vista la penuria di nuovi volti femminili interessanti a Bollywood, applaudiamo il suo esordio nell'industria cinematografica di Mumbai.
* Arjan Bajwa, sperando di ottenere la parte in Crook, si recò dai produttori per un colloquio. Nel tragitto subì però un incidente, e dunque l'attore si presentò all'appuntamento comprensibilmente irritato. I Bhatt lo scritturarono all'istante perchè lo ritennero perfetto per il ruolo dell'ombroso Samarth.
* Smilie Suri (Kalyug), che in Crook interpreta la sorella di Suhani, è la sorella del regista Mohit.
* Sembra che la troupe e il cast di Crook siano rientrati in India dall'Australia due giorni prima della fine delle riprese per il mancato rilascio dei permessi a filmare da parte delle autorità locali. Molte scene sono state modificate rispetto alla sceneggiatura originale e ambientate in interni.
* Crook in India è stato vietato ai minori a causa delle sequenze girate in topless (anche se di schiena) da Shella Alan. Pare che il regista avesse accettato i tagli proposti dalla censura, e che Emraan fosse d'accordo, ma non i Bhatt.
* Il portavoce della federazione degli studenti indiani in Australia ha duramente criticato Crook, dichiarando che la rappresentazione sullo schermo del problema degli scontri fra indiani ed australiani è pessima. Articolo di Hindustan Times.
* Mohit Suri è fidanzato da tempo con l'attrice Udita Goswami (Chase). Prima della distribuzione di Crook, Mohit promise che avrebbe chiesto a Udita di sposarlo solo se il film avesse incassato abbastanza da permettergli di garantire una vita agiata alla futura moglie. Considerando che Crook si è poi rivelato un flop... Aggiornamento del 09.07.11: pare che i due abbiano rotto il fidanzamento.

01 febbraio 2009

RAAZ: THE MYSTERY CONTINUES


Preciso subito che il film non è affatto più idiota del 99% degli horror sfornati da Hollywood: i soliti cliché, le solite implausibilità. E preciso anche che, a differenza del 99% degli horror sfornati da Hollywood, in 'Raaz: The Mystery Continues' la produzione a marchio Bhatt ha scritturato un'attrice talentuosissima, Kangana Ranaut, che imprime alla pellicola l'incanto della sua eccellente interpretazione.

Sempre difficile recensire un horror. Sono talmente pochi i film non deludenti (ed è un vero peccato: dura la vita per un regista che si cimenti in questo affascinante ma ostico genere) da correre il rischio di ripetere ogni volta gli stessi commenti negativi. Quindi mi limiterò ad elencarne gli aspetti positivi:

* Kangana è splendida a 360 gradi: brava, bella e sensuale;
* Emraan Hashmi è insolito, ruvido, convincente;
* Adhyayan Suman e il resto del cast sono dignitosi;
* la sceneggiatura è nella media del genere;
* la regia si impegna e indovina più di una sequenza;
* la fotografia copia il fascino tuttoblù di 'Gangster'
* il montaggio è serrato quando serve
* la colonna sonora è discreta: il tema musicale piacerà agli appassionati, e il brano 'Kaisa Ye Raaz Hai' possiede il giusto pathos drammatico che avvince
* il film non spaventa ma, grazie al talento dei due attori principali, emoziona, ed è già un buon risultato.

Rispetto a 'Raaz' del 2002, di cui non è un sequel, perde in tensione horror ma centra in modo più convincente la psicologia dei personaggi e, di sicuro, il finale. Maggiori investimenti, e si vedono, una certa evoluzione stilistica (gli anni non trascorrono invano), interpretazioni decisamente più solide. Sceneggiatura e regia di pari livello.

TRAMA

Prithvi (Emraan Hashmi) è un pittore problematico e solitario. Con un dono: dipinge il futuro di persone che non conosce. Ma un giorno ne incontra una, la modella Nandita (Kangana Ranaut).

RECENSIONI

The Times of India: ***
'La famiglia Bhatt torna con uno dei suoi film più famosi: 'Raaz', il piccolo horror che ottenne un grande successo e catapultò Bipasha Basu nel gruppo delle star. 'Raaz: TMC' non è un sequel di quella pellicola e non prende nulla dall'originale, eccetto il fattore brivido. Ma regala buone interpretazioni da parte degli attori principali: Emraan Hashmi e Kangana Ranaut, entrambi ormai maturi. Se Kangana interpreta il suo solito ruolo da ragazza turbolenta, senza isteria e superando quanto mostrato in 'Fashion', Emraan Hashmi è eclettico e imprevedibile. Nel ruolo del pittore veggente e meditabondo, che dipinge la morte sulle sue tele e si innamora di uno dei suoi soggetti, è disperato e spaventato in modo convincente. Anche il debuttante Adhyayan Suman riesce a reggere il confronto con i due attori più esperti e infonde al suo personaggio il giusto grado di mistero. La trama è prevedibile. Spaventa? In parte. Ma il film rimane intrappolato in un climax mal costruito, come la maggior parte degli horror. Tuttavia il regista Mohit Suri ritorna in sella dopo una serie di insignificanti pellicole che seguirono il potente 'Kalyug'. Guardatelo per l'alchimia della coppia di 'Gangster' e per un paio di sequenze da brivido qua e là.'
Nikhat Kazmi, 23.01.09

Hindustan Times: **
'Il pennello sempre in febbrile attività. Nero, rosso, blu stesi da un pittore sulla tela. Risultato: ritratti color cioccolato di una donna in agonia. Oh! Ad essere onesti anche voi sarete in agonia, dall'inizio alla fine di 'Raaz: TMC' di Mohit Suri. Fatevi un favore: spendete i soldi del biglietto in qualcosa di più appetitoso.'
Khalid Mohamed, 23.01.09

Cinema Hindi: **1/2
Punto di forza: le interpretazioni
Punto debole: qualche incongruenza di troppo

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Kangana Ranaut ('Gangster') - Nandita
* Emraan Hashmi ('Gangster') - Prithvi
* Adhyayan Suman - Yash
* Jachie Shroff ('Rangeela') - padre di Prithvi

Regia: Mohit Suri

Sceneggiatura: Shagufta Rafique ('Woh Lamhe')

Fotografia: Ravi K. Chandran ('Ghajini', 'Rab Ne Bana Di Jodi', 'Saawariya', 'Fanaa', 'Paheli', 'Black')

Colonna sonora: composta da Raju Singh ('Gangster', 'Life In A Metro'), i fratelli Toshi e Sharib Sabri (al loro debutto bollywoodiano con il brano 'Maahi'), Pranay M. Rijia (per il brano 'Kaisa Ye Raaz Hai') e Gaurav Dasgupta (per il brano 'Bandaa Re')

Anno: 2009

Traduzione del titolo: Segreto

Produzione: Vishesh Films, casa di produzione della famiglia Bhatt, ma distribuzione Sony

CURIOSITA'

* Il regista, Mohit Suri, classe 1981 (avete letto bene), ha esordito alla regia a soli 24 anni con 'Zeher' e 'Kalyug'. Lo zio è il regista Mahesh Bhatt. Hemraan Hashmi è suo cugino

* Il film è stato girato a Mumbai e a Simla, e pare sia l'horror bollywoodiano più costoso prodotto sino ad ora. Pare anche abbia registrato il record di incassi fra le produzioni Bhatt

GOSSIP&VELENI

* CHE DIFFERENZA FRA BIPASHA BASU, protagonista del primo 'Raaz', E KANGANA RANAUT! E Bips non aveva nemmeno mostrato il suo peggio, in quella pellicola...

* Emraan Hashmi è il 'serial kisser' di Bollywood, famoso per i suoi baci sullo schermo

* Adhyayan Suman pare sia il fidanzato di Kangana Ranaut

* Altra cattiva notizia per il pubblico di sesso maschile: pare che il film prevedesse una scena di nudo di Kangana, inesorabilmente tagliata dalla censura indiana