08 gennaio 2016

YEVADE SUBRAMANYAM


Nani (il protagonista dell'eccentrico Eega) firma nuovamente un film originale e diverso. Yevade Subramaniyam è un esperimento per la cinematografia telugu che di solito preferisce percorrere terreni già battuti e assecondare le richieste di mercato. Sfidando con coraggio la routine dominano dialoghi filosofici, silenzi e canzoni sussurrate. Già dal titolo si susseguono domande a catena e riflessioni. Chi è Subramaniyam? Ci si conosce davvero? E soprattutto, si è veramente pronti a restare soli con se stessi?


TRAMA
Subramaniyam (Nani), bambino prodigio dotato di un senso degli affari eccellente fin dall'infanzia, cresce accanto al suo migliore amico Rishi (Vijay Deverakonda) che al contrario suo ama vivere in libertà e inseguire i suoi sogni. Da anni Rishi cerca di convincere l'amico a ricercare insieme un luogo leggendario ai piedi dell'Himalaya ma Subramaniyam è troppo ambizioso per concedersi delle pause e sta per convolare a nozze con una ricca modella. I cambiamenti però bussano alla porta e saranno drastici e improvvisi.


YS è un denso diario di viaggio. Il paesaggio dominante è la montagna, un ambiente che regala sempre emozioni forti e mette alla prova la capacità di adattarsi e di reagire. Non è stato facile per la troupe nè per gli attori girare tra le vette dell'Himalaya per oltre quaranta giorni, sfidando malesseri e problemi tecnici a non finire. Per fortuna premiati da un meritato successo. In un ambiente faticoso da affrontare ed estremo tutto è relativo, le distanze, il tempo e perfino i rumori, cambiano i bisogni e anche le priorità, i silenzi prendono il posto delle parole, le emozioni vengono amplificate.
YS è un racconto iniziatico. La storia di un amicizia, di un amore sbagliato e una catena di scelte difficili. Una parabola che elogia la Natura e anche una favola di rinascita. La montagna, da millenni un ambiente avvolto da un alone magico, nel quale uomini e dei si incontrano, grembo di misteri, stanza di meditazione. Simbolo della spiritualità, della purezza, della meta da raggiungere. La vetta è l'ultimo lembo di terra toccato dagli uomini, il primo sfiorato dal divino.
Ys è una favola ecologista. Promette un mondo migliore fatto di uomini diversi e consapevoli del contributo che ogni singolo può dare agli altri. Una visione iperottimista che non corrisponde alla realtà ma ne costruisce un plastico ideale. La responsabilità e i suoi molteplici significati. Aiutare e non restare fermi a guadare. Mantenere le promesse fatte, costi quel che costi. Vivere in modo etico in un mondo che ci è solo dato in prestito. O più semplicemente essere felici e coerenti con se stessi.
YS canta la solitudine. La capacità di vivere come singoli pur senza allontanare gli altri, di ascoltarsi, di sapersi concedere al nulla schivando la frenesia di suoni e frastuoni, saper rimanere fermi e in silenzio, improduttivi ma senza provare disagio o vergogna.
YS mi ha spiazzata del tutto. Credevo fosse una storia d'intrattenimento e invece emozioni diverse saltano fuori da scatole cinesi. Una dopo l'altra. Difficile metterlo in ordine in una scala di gradimento proprio poco tempo dopo aver visto Baahubali , e dopo aver pensato che sarebbe stato impossibile avere tra le mani qualcosa di meglio. Il 2015 è l'anno della rinascita del cinematografia telugu, dalla mitologia al racconto iniziatico le sorprese non mancano e nuovi film esplorano temi, generi e nuove consapevolezze. Nag Ashwin sarà al suo debutto alla regia ma il suo curriculum è già stellare. Basti pensare che il suo cortometraggio Yaadon Ki Baarat (del 2013, da non confondere con il film vintage con Dharmendra) è stato selezionato al Festival di Cannes nella sezione dedicata agli short movies. Se ciò non bastasse è stato aiuto regista di Sekar Kammula per Leader, probabilmente uno dei migliori film prodotti a Hyderabad nell'ultimo decennio. Un film che per farsi notare si affida al suo script e alla bellezza del paesaggio, l'unico make up è quello riservato alle immagini. La fotografia è uno dei suoi fiori all'occhiello, elaborata ma mai artificiale, capace di valorizzare un paesaggio che ha già del paradisiaco ed è sicuramente tra i più belli al mondo.

Il mio giudizio sul film : **** 4/5


ANNO : 2015

LINGUA : Telugu

TRADUZIONE DEL TITOLO : Chi è Subramaniyam?

REGISTA : Nag Ashwin

CAST :
Nani........... Subramaniyam
Malavika Nair .......... Anandi

Vijay Deverakonda .............. Rishi

Ritu Varma................ Riya

COLONNA SONORA : Radhan (la canzone "Challa Gaali" è stata composta da Ilaiyaraaja)