25 marzo 2013

SPECIAL 26



Neeraj Pandey, salito al successo grazie al suo primo lavoro A Wednesday (2008), si cimenta in un secondo debutto lanciandosi ora in un progetto piu’ vicino al cinema popolare. Special 26 e’ una storia ispirata ad un evento di cronaca trascinata in un format cinematografico classico, il film vanta una sceneggiatura appetitosa ma soprattutto un cast eccellente: Akshay Kumar, Manoj Pajpaj, Anupam Kher e Jimmy Shergill riuniti nello stesso film.
 
TRAMA
Gli agenti Ranveer e Shanti (Jimmy Shergill e Divya Dutta) vengono convocati da due falsi ispettori delle fisco (Akshay Kumar e Anupam Kher) a svolgere un improvviso raid nella casa di un politico. Dopo aver scoperto di essere stati ingannati si uniscono a Waseem Khan (Manoj Pajpaj) l’uomo che conduce la caccia ai due furbi impostori.
 
Indietro di ventisei anni e indietro nel tempo fino al 19 gennaio 1987, giorno in cui ventisei falsi agenti delle finanze svaligiano sotto gli occhi di tutti una famosa gioielleria dell’Opera House a Mumbai. Il regista sposta le lancette dell’orologio,  propone immagini di Mumbai e Delhi in seppia, scrittura un fascinoso Akshay Kumar  e stabilisce un infuocato testa a testa con il magnetico Manoj Bajpai. I colori delle riprese divengono piu’ caldi, come se l’intero film fosse una vecchia cartolina, Akshay, elegantissimo, veste abiti vintage e si lascia crescere i baffi per il suo personaggio, bugiardo bad boy votato alla truffa, uno stiloso imbroglione i cui espedienti ricordano quelli di Di Caprio in Catch Me if you Can.  A dettare il tempo e' l'attesa del probabile confronto tra i due antieroi, Ajay e Waseem, il falso agente e quello vero, divisi da un colloquio di selezione andato male molti anni prima.
Special 26 ha forse poco a che vedere con un autentico thriller ma e’ un film carino che regala ottimismo per la produzione dell’anno cinematografico che si e’ da poco aperto, con estrema ironia la lotta all’evasione fiscale appare un furto legalizzato portato avanti sotto gli occhi di tutti e in piena luce diurna. Corruzione si confonde con altra corruzione, i tesori collezionati illegalmente divengono una refurtiva altrettanto illegale da incassare e la confusione cresce, dopo un po' tutti i limiti appaiono sballati. L'umorismo e' sottile e piacevole, molti dialoghi stuzzicanti, alcuni riservati ai protagonisti altri messi in bocca a personaggi che sfiorano lo schermo solo per un attimo, e parlo della folta schiera di junior artists in cerca di lavoro che appare nelle simpatiche scene del reclutamento di nuove leve, una sequenza spassosa che sfoggia un'improvvisa ansia di congelare i giudizi positivi del pubblico ancora prima che giunga il finale.
 
 Il mio giudizio sul film : ***  3/5
Punti forti : Il cast e l'umorismo
Punti deboli : La colonna sonora da sbadiglio e il personaggio affidato a Kajal Aggarwal. Entrambi ad alto tasso di dimenticabilita’.
Il paragone con A Wednesday!. Special 26 e' ben costruito e grazioso ma non riesce a toccare lo stesso livello qualitativo del film che l'ha preceduto.
 
 
ANNO: 2013
REGIA:  Neeraj Pandey
 
CAST:
Akshay Kumar .............................. Ajay
Manoj Pajpai ............................ Waseem Khan
Anupam Kher .......................... PK Sharma
Kajal Aggarwal ................................ Priya
Jimmy Shergill ..................... Ranveer
Divya Dutta ............................... Shanti
 
 
COLONNA SONORA: MM Keeravani e Himesh Reshammya ("Gore Mukhde")
PLAYBACK SINGERS: MM Keeravani, KK, Shreya Goshal, Sunidhi Chahuan, Bappi Lahiri, Keerthi Sangathia, Angaraag Mahanta, Chaitra Ambadipudi
 
 
QUALCOS'ALTRO:
Il compositore MM Keeravani ha deliziato il pubblico dell'India del Sud con splendide colonne sonore, purtroppo il suo debutto ufficiale nella cinematografia hindi non e' stato affatto esplosivo, stessa sorte e' toccata anche all'attrice Kajal Aggarwal  (gia' apparsa in Singham a fianco di Ajay Devgan) che non ha ricevuto qui un ruolo degno della sua popolarita' tolly/kollywoodiana.
Link alle recensioni di The Times of India e Hindustan Times  ( giudizio di entrambe *** 1/2  3,5/5) 
 

11 marzo 2013

EEGA




Un villain meschino ma accattivante, un eroe simpatico che pare un ragazzo qualunque e un’eroina dal volto di bambola che non intuisce le cattive intenzioni del primo e sottovaluta le potenzialita’ del secondo. E poi certo c’e’ una moschina arrabbiata. Sul serio. Un insetto assetato di vendetta e’ il  vero protagonista del film ed esibisce una mimica e una scioltezza degne del miglior Actor Studio. L’amato SS Rajamouli questa volta vuole strafare, piuttosto che rilassarsi dopo una prosperosa lista di successi il regista immagina una bedtime story che sarebbe riduttivo definire bizzarra e ci costruisce attorno un film intero. Il 6 luglio 2012 Eega esce nelle sale nella sua duplice versione telugu / tamil ma della sua quasi oltraggiosa stravaganza si inizio' a parlare dal primo istante in cui il trailer apparve in rete.


TRAMA
Un potente businessman con implicazioni malavitose (Sudeep) è convinto che nessuna donna può resistergli  finche’ non incontra Bindu (Samantha) che lo respinge perché innamorata di Nani (Nani) un  vicino di casa che la corteggia pazientemente .  Sudeep trascina Nani in un luogo isolato, lo uccide e abbandona il corpo,  l’omicidio resta impunito ma il ragazzo si reincarna in una mosca e libera la sua rabbia distruttiva.


Gli incassi promettenti di Eega svelano quanto l'idillio tra il regista e il pubblico pagante sia nel pieno del suo fulgore, il film e' stato doppiato in cinque lingue, ha vinto la riluttanza della critica e il suo esito al botteghino e' stato piu' che buono.  Eega rompe le regole e propone una strana avventura action che conquista soprattutto per l’autoironia del regista e  per la sofisticata eleganza del villain, Sudeep, attore veterano dell'industria cinematografica Kannada,  il bocconcino più attraente da assaggiare.
Coraggio illimitato e brillante originalita'. Dopo varie immersioni in generi diversi (epica romantica, azione, commedia) e una buona lista di successi e diritti venduti per remake bollywoodiani (Rowdy Rathore e Son of Sardaar) Rajamouli si gode la sua vacanza dedicandosi ad un passatempo insolito , immaginare l'epopea vendicativa di una mosca contro il suo assassino. L'idea di partenza e' piu' o meno questa : se in uno scontro si e’ fisicamente piu’ deboli della parte avversaria per sovrastare il nemico serve una buona dose di creativita’ e tanta organizzazione. Ed ecco che una mosca si candida a vincere la sua battaglia contro l’uomo. Ma come? Se non e’ possibile l’attacco diretto la sfida si sposta sul piano psicologico e l’obiettivo diviene annientare il rivale portandolo all’esaurimento e alla pazzia. La trovata geniale. In Eega aldilà del concetto di vendetta c’è il senso del fastidio, fastidio fisicamente percepibile lungo tutto il film tanto che verrebbe voglia di montare zanzariere ovunque, dormire coperti come mummie e armarsi di bombolette spray, lo stress ripetuto e continuo diviene una fissazione e una malattia, una disperata ricerca della tranquillita’ perduta, a provare che basta veramente poco  a far perdere drasticamente il controllo della propria vita.
L’espressiva e aitante moschina costruita in digitale interagisce perfettamente con le co stars e con il pubblico, lo schermo adotta la sua vista esagonale e la telecamera ondeggia seguendo i movimenti del micro/protagonista, l’eroe sparisce prestissimo per lasciarle tutto lo spazio, l’attenzione del pubblico e perfino i duetti romantici con l’eroina.
Il cinema telugu è oggi estremamente attratto dalla tecnologia ma nonostante il film sfoggi una discreta quantita' di virtuosismi la sua molla piu' efficace e' sicuramente la trama, la svolta innovativa di SS Rajamouli sta infatti nell’aver creato un evento a partire da una storia implausibile e cosi' strampalata da spaventare a primo impatto qualsiasi investitore. Eppure il lungometraggio che nasce come capriccio di un regista di successo smette ben presto di essere un hobby per diventare un progetto reale,  la favola divertente che l'autore voleva raccontare a se stesso si mescola al genere fantasy, alla satira e alla commedia. Ne nasce un irresistibile flusso narrativo da divorare senza interruzioni.


Il mio giudizio sul film : ****  4 / 5 

Da guardare per :
L'originalita' della storia
La simpatia e la carica dei personaggi
L'approccio ironico del regista
L'idea

Punti deboli:
La colonna sonora
L'ingenuita' di alcune scene


ANNO: 2012
TRADUZIONE DEL TITOLO : Mosca
LINGUA : Telugu
REGIA :  SS Rajamouli


CAST :
Sudeep ………………. Sudeep
Samantha ………………….. Bindu
Nani ……………………… Nani

COLONNA SONORA : MM Keeravani
PLAYBACK SINGERS : Deepu, Sahiti, Chaitra, Shavana Bhargavi, Vijay Prakash



QUALCOS'ALTRO :

I due protagonisti, Nani e Sudeep hanno scelto di chiamare i personaggi con i propri nomi.

In una scena del film vengono mostrate alcune immagini di Sivaji, blockbuster della star Rajinikant uscito nel 2007.

Sito Ufficiale.

Il film e' stato proiettato al Chennai International Film Festival e Parigi durante la passata edizione de "L'Etrange Film Festival". (Il sito del Festival. Recensione di Eega). Rajamouli ha partecipato anche al Red Carpet del Sundance FF 2012.

Il successo ottenuto e la scelta della scena finale farebbero ipotizzare la creazione di un sequel, tuttavia le notizie riguardo un ipotetico  Eega2 sono al momento soltanto delle voci.

Link all'interessante intervista del cinematographer Senthil Kumar concessa alla giornalista di The Hindu . The Art of Small Things.




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