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16 gennaio 2020

MARJAAVAAN



Surreale. Imbarazzante. 

TRAMA

Raghu s'innamora di Zoya, poi la uccide, poi si vendica, poi muore. Non mi preoccupa lo spoiler: mica vorrete vederlo...

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* La recensione di Rahul Desai (vedi sotto) è un capolavoro.

ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE

* Marjaavaan.

RECENSIONI

Mid-Day: *
'Within all these physical challenges, it's the audience that needs most help - sitting through 136 minutes of essentially grand entries and exits of every character. Each scene is an earth-shattering moment - every line of dialogue bearing weight of a (...) hammer being hit on your head'.
Mayank Shekhar, 16.11.19

Film Companion:
'Director Milap Zaveri doesn’t bother with mundane filmmaking elements like transitions, cuts, continuity and beats. In fact, there is no such thing as a scene - the background score changes while the camera simply pans to another set of actions starting in the corner of the same frame. At one point, I could swear I saw the sun shining in half the frame and rain pouring in the other half. At times I believe Zaveri operates on a level so evolved that none of us are in a position to understand the purpose of his films’ anti-brilliance. Like those high-frequency dog whistles. (...) Marjaavaan cannot be serious. It cannot be possible that I was sitting in a preview show with sane-minded human beings who didn’t want to do something less painful with their life for 137 minutes. At best, it has the IQ of a blind pigeon. At worst, it makes Satyamev Jayate - Zaveri’s previous film - look like Schindler’s List in which Oskar Schindler thinks he is a German Academy Award. And that’s possibly the only compliment I can afford to a Milap Zaveri movie. He may have a point when he says that critics aren’t the audience he makes films for. But he would also have a point if he said that sharks or crocodiles aren’t his target audience either. In his films, for instance, nature is incidental: sand exists so that strong men can leave indentations in it with their footsteps, rain exists so that it can drench the bodies of item girls and grieving lovers, walls exist so that they can crack when heroes get angry, air exists so that bullets have a medium to fly through, sound exists so that it can fill the void between inane one-liners, and women exist so that they can either be mute, dead, sex workers or dancers (or sometimes all at once). (...) My point about Zaveri’s movies - written or directed. I long for the day he realizes that his dead-serious action melodramas are funnier than his crass comedies. The lack of self-awareness in these films is so baffling that it’s sad - everything is a defiant “mass” tool meant to spite the elite and trigger the worst primal instincts of Indian men. Everything is a reaction. But to call him a provocateur would be to acknowledge that these films are legitimate - even if terrible - works of art. For me, they don’t even qualify. This isn’t his voice; this isn’t a voice at all. This is an algorithm in search of the highest bidder. And hence, the final result is the same. Marjaavaan is just another brick in the unbreakable box-office wall. And a tragic reminder that we, as a nation, are the movies we watch'.
Rahul Desai, 15.11.19
Recensione integrale (vi consiglio di leggerla)

Cinema Hindi: *
Punto di forza: eh?
Punto debole: next?

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Sidharth Malhotra - Raghu
* Riteish Deshmukh - Vishnu
* Tara Sutaria - Zoya
* Ravi Kishan - il poliziotto

Regia e sceneggiatura: Milap Zaveri
Colonna sonora: Tanishk Bagchi, Meet Bros, Payal Dev, Yo Yo Honey Singh, Aditya Dev, Sanjoy Chowdhury.
Anno: 2019

25 ottobre 2019

BATLA HOUSE


Batla House è stato distribuito nelle sale indiane il 15 agosto 2019, festa dell'indipendenza, insieme a Mission Mangal. Al botteghino BH non ha incassato quanto MM ma si è difeso bene. La critica locale lo ha bocciato per tre ragioni: per come viene raccontata la storia - ispirata ad un tragico fatto realmente accaduto -, sia per il contenuto che per la forma; per la retorica nazionalista; per la performance di John Abraham.

Confesso che BH non mi è dispiaciuto. 
E' vero che il film narra l'evento solo dal punto di vista della polizia, e quindi ne prende la parti (supportate da sentenze emesse da tribunali), ma tenta anche, timidamente, di proporre versioni alternative. Va ricordato che si tratta di una pellicola di intrattenimento destinata ad una distribuzione festiva, con una star - Abraham - che interpreta il protagonista, Sanjay, e che concorre alla produzione. Credo che lo sceneggiatore Ritesh Shah non potesse esporsi di più. 
Quanto alla forma, è vero che BH sembra indeciso fra il taglio documentaristico e il film d'azione, però a mio parere il mix è abbastanza riuscito. Il ritmo è in buona parte incalzante, la regia in buona parte decisa, il montaggio in buona parte asciutto. E' un peccato che BH non mantenga lo stesso livello in maniera uniforme per tutta la durata. La trama viene diluita con incursioni melodrammatiche nella vita coniugale di Sanjay. I brani musicali sono visualizzati in modo maldestro. La sceneggiatura si sfilaccia. 

Considerati l'argomento e i tempi, dobbiamo rassegnarci e sorbirci la retorica nazionalista. Così come l'occhiolino strizzato al BJP, il sarcasmo sul Congresso, il pedale schiacciato sulla dicotomia hindu buono-musulmano cattivo.
John Abraham non è un attore fra i più espressivi, però in BH si impegna a farci percepire le emozioni contrastanti di Sanjay. Il suo è un personaggio complesso, forte e deciso con colleghi e superiori, pieno di dubbi e affetto da sindrome da stress post traumatico nel privato. Le lacune in fatto di sottigliezza credo siano da imputare allo sceneggiatore e non ad Abraham. Una menzione speciale per Ravi Kishan, a cui è affidato un piccolo ruolo ma sufficiente a farlo brillare.

TRAMA

La polizia tenta la cattura di un gruppo di terroristi islamici (o presunti tali) nascosti a Batla House, a Delhi. Purtroppo segue uno scontro a fuoco nel quale perdono la vita un poliziotto e due giovani terroristi. La comunità islamica insorge e accusa la polizia di aver ucciso intenzionalmente due studenti innocenti. Segue la trafila legale di rito. Nel frattempo gli agenti continuano le indagini per catturare i complici fuggitivi.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* La sequenza dell'interrogatorio. I critici indiani non l'hanno digerita, io invece l'ho apprezzata moltissimo.

RECENSIONI

Hindustan Times: **
'There’s promise in the subject of a police encounter scrutinised with extreme cynicism by the rest of the nation, and it builds toward an engaging finale, but Advani stands still too long, meandering through wooden actors and limber item-dancers in subplots that miss the point. The film starts off well, by giving us the Batla House police encounter of 2008 (...) in the first few minutes. This is a bold storytelling gambit from writer Ritesh Shah, leaving us to wallow in the aftermath, with the heroic policeman consumed by doubt and rising media speculations. The problem is that Batla House, with its background score forever ringing climactic, doesn’t seem entirely sure whether it wants to be a Talvar or an Ek Tha Tiger. There are long uninteresting digressions and individual chase-sequences while the film wants to be more. There’s no true tension, largely because of a mediocre supporting cast who are amateurishly theatrical in both their fear and their laughter. Abraham is steely, but a stronger performer could have given this demanding role some shades of grey'.
Raja Sen, 15.08.19

Cinema Hindi: *** 1/2
Punto di forza: la storia, il ritmo, la sceneggiatura (pur con qualche scivolone grossolano).
Punto debole: la relazione fra Sanjay e Nandita è troppo artificiale.

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* John Abraham - Sanjay, ufficiale dei corpi speciali di polizia 
* Mrunal Thakur - Nandita, moglie di Sanjay
* Ravi Kishan - K.K., collega di Sanjay
* Manish Choudhary (buona performance) - Jaivir, superiore di Sanjay
* Sahidur Rahman - Dilshad
* Nora Fatehi - Huma, ballerina
* Rajesh Sharma - avvocato 

Regia: Nikhil Advani
Sceneggiatura: Ritesh Shah
Colonna sonora: Rochak Kohli, Tanishk Bagchi, Vishal-Shekhar, Ankit Tiwari, Stereo Nation
Anno: 2019

CURIOSITA'

* La vicenda reale narrata nel film è molto controversa e ha scatenato in India polemiche infuocate. Cinque esplosioni avvengono a Delhi nel settembre 2008. 30 vittime. L'operazione Batla House ha luogo circa una settimana dopo, con lo scopo di catturare i terroristi islamici responsabili degli attentati. Durante lo scontro a fuoco, due terroristi vengono uccisi, due arrestati e uno riesce a fuggire. Un ispettore di polizia - pare privo del giubbotto antiproiettile - muore in ospedale. In seguito, anche alcuni abitanti dell'area vengono arrestati, scatenando le proteste di partiti politici, organizzazioni a sostegno dei diritti civili, professori e studenti dell'università islamica della città. La polizia viene accusata di aver costruito ad arte l'operazione e di aver ucciso/arrestato degli innocenti al solo scopo di dimostrare di aver identificato i colpevoli delle stragi. Se non erro, l'iter processuale si è concluso scagionando gli agenti coinvolti, ma ammetto che la pagina di Wikipedia dedicata all'argomento mi ha un po' confuso le idee. Non mi è chiaro se vi sia spazio per ulteriori gradi di giudizio oppure no.
* Film che trattano lo stesso tema: India's Most Wanted.

09 agosto 2019

BOMBAIRIYA



Districarsi nell'aggrovigliatissima storia narrata in Bombairiya è spossante. Un fioretto per ripulirsi il karma. Mi ero affidata speranzosa a Wikipedia e IMDB, ma della trama nessuna traccia neanche lì. Ho il sospetto che il soggetto fosse già caotico all'inizio. La sceneggiatura si ingarbuglia sempre più ad ogni sequenza, intontita pure lei da tanta confusione. E' sbalorditivo che la regista sia riuscita ad ultimare il film senza smarrirsi e sparire nel nulla. Capire bene chi siano i personaggi, cosa ci facciano lì, quali rapporti esistano davvero fra loro, e capire la consequenzialità degli eventi, richiede una concentrazione che potrei giusto riservare ad un manuale di fisica teorica, se il mio scarso QI me lo consentisse. Un giorno, spero lontano, morirò senza che Bombairiya mi abbia svelato tutti i suoi segreti. Me ne farò una ragione.

TRAMA

A Meghna viene sottratto il cellulare, e lei, sempre incazzata, sempre esagitata, scrocca chiamate a destra e a manca. Poi boh. 

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* Ravi Kishan adagiato in una barca a forma di cigno. 

ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE

* Tutti i personaggi sono perennemente incollati al cellulare. Guardo il film ma mi sembra di essere in metropolitana. 

RECENSIONI

Cinema Hindi: ** 1/2
Punto di forza: eh? La locandina, via.
Punto debole: il caos

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Radhika Apte - Meghna, PR di Karan Kapoor
* Siddhanth Kapoor (bravo, una rivelazione) - Angadia, il ladro del cellulare di Meghna
* Akshay Oberoi - Abhishek 'Pintu', il ragazzo che inesplicabilmente (ma non hai niente da fare?) aiuta Meghna
* Adil Hussain (fascinoso, l'unico a mantenere la calma in quel casino atroce) - Pandya, il politico-gangster in prigione
* Ravi Kishan - Karan Kapoor, la superstar del cinema
* Shilpa Shukla (convincente) - Ira, la moglie di Karan Kapoor e avversaria politica (almeno credo) di Pandya

Regia: Pia Sukanya
Sceneggiatura: Michael E. Ward
Colonna sonora: Arko Pravo Mukherjee e Amjad Nadeem
Anno: 2019

GOSSIP & VELENI

* Siddhanth Kapoor è figlio di Shakti Kapoor e fratello di Shraddha Kapoor.

20 luglio 2011

EMOTIONAL ATYACHAR



Emotional Atyachar segna il debutto alla macchina da presa di Akshay Shere, assistente regista di Ram Gopal Varma in Sarkar. La pellicola, definita un thriller-road movie, non ha beneficiato di alcuna promozione ed è stata tiepidamente accolta da pubblico e critica. Piuttosto sorprendente, considerando il fatto che nell'ambito della cinematografia hindi EA è originale e diverso dal solito, almeno nell'approccio.

La sceneggiatura reitera la vecchia sfruttata storia della valigia piena di denaro di dubbia provenienza su cui uno sgangherato manipolo di personaggi vorrebbe mettere le mani, ma la struttura e la presentazione sono inusuali, e costituiscono il pregio e il difetto del film. La narrazione è un puzzle di vicende diverse raccontate in flash back, che procedono in circolo e che gradualmente compongono il quadro completo. Sembra sia stato scelto il punto di vista di Vikram - è lui l'inconsapevole motore: il denaro promesso per l'investimento in un suo progetto (pare legale), viene riconvogliato dal partner senza preavviso all'ultimo momento verso l'acquisto del locale di Bosco, lasciando Vikram in guai seri -, almeno per gran parte della pellicola. Ad una prima visione, però, risulta difficoltoso capire gli intrecci che legano i personaggi fra loro, e quindi gran parte del godimento viene diluito. Solo ad una seconda visione EA risulta più comprensibile e si può sorvolare sulla sceneggiatura frammentata e slegata.
Il ritmo è veloce, grazie alla brevità del film, alla regia rapida (e molto tecnica), al montaggio privo di pause. Eppure la scarsa chiarezza nell'esposizione della trama inganna il pubblico: EA sembra a tratti addirittura lento, ma in realtà è l'attenzione dello spettatore a calare perchè sottoposta a troppi stimoli simultanei e a poche spiegazioni.

I personaggi sono scritti con cura anche se si resta alla superficie, e sono tutti ambigui e con zone d'ombra (con l'eccezione di Hiten, che però è scarsamente a fuoco). L'ironia di cui è intrisa la sceneggiatura e la qualità delle interpretazioni da parte del cast sono tali da rendere gli svitati protagonisti di EA vividi e reali, malgrado la rapidità con cui vengono presentati al pubblico e le buffe esagerazioni delle loro vicende. Ranvir Shorey e Vinay Pathak si confermano gli esilaranti Blues Brothers del cinema indiano. Kalki Koechlin alterna in modo impeccabile finto candore e calcolo omicida. Ravi Kishan e i suoi due sdruciti compari sono piacevolissimi.
EA è bizzarro ma spezzettato, però rimane un prodotto consigliabile. Le critiche negative pubblicate dai media indiani sembrano poco generose: la pellicola merita una maggiore considerazione, soprattutto per l'originalità.

TRAMA

Hiten (Anand Tiwari) è un aspirante imprenditore. E' alla guida della sua automobile sull'autostrada Goa-Mumbai. Sono le due e un quarto del mattino. La corsia è deserta. Hiten canta a squarciagola per farsi coraggio e mantenersi sveglio. Improvvisamente incappa in Vikram (Mohit Ahlawat), ferito e sanguinante, che lo implora di condurlo all'ospedale.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* Alcuni dettagli sono davvero godibili: la maglietta lampeggiante di Hiten, il fantasmino fosforescente nella sua auto, la psichedelica carta da parati del camerino di Sophie, le manette di pelo rosa, i dialoghi fra Joe e Leslie, le interazioni fra Junior Bhai e la sua scalcinata gang (l'asportazione della pallottola, il girotondo intorno al pullmino).

RECENSIONI

The Times of India: **1/2
Emotional Atyachar è breve, sgargiante, ma non all'altezza del titolo preso in prestito da uno dei brani più originali degli ultimi tempi. Copiare l'eccentrico slogan della colonna sonora di Dev D non assicura di realizzare un film altrettanto bizzarro, anche se è possibile scorgere da dove il regista abbia tratto ispirazione: un mix non ben riuscito di Anurag Kashyap, Vishal Bhardwaj e Quentin Tarantino. Cosa non funziona? Il fatto che lo spazio concesso a due dei più raffinati attori non convenzionali attualmente in circolazione, Vinay Pathak e Ranvir Shorey, sia ristretto, mentre gli altri a fatica catturano l'attenzione. EA si rianima quando Pathak e Shorey riempiono la scena col loro imprevedibile, tagliente comportamento e col loro gergo da strada. E il divertimento raddoppia quando al duo si aggiunge la camaleontica Kalki. Furbo ma non abbastanza elaborato, EA è una black comedy che, per la maggior parte, scade nel grigio.
Nikhat Kazmi, 01.09.10

Cinema Hindi: ***
Punto di forza: la bizzarria e le interpretazioni
Punto debole: la sceneggiatura slegata

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Vinay Pathak - Joe
* Ranvir Shorey - Leslie
* Kalki Koechlin - Sophie
* Ravi Kishan (Well Done Abba!) - Junior Bhai
* Mohit Ahlawat (Shagird) - Vikram
* Anand Tiwari (Udaan) - Hiten
* Abhimanyu Singh (Gulaal) - Bosco (special appearance)

Regia: Akshay Shere
Soggetto: Rakshit Dhaiya
Sceneggiatura: Bhavini Bheda, con la collaborazione di S.A. Thanikachalam.
Dialoghi: Kartik Krishnan
Colonna sonora: Mangesh Dhadke. Bappi Lahiri (Disco Dancer) ha composto la title track.
Fotografia: Tribhuvan Babu Sadneni (Ragini MMS)
Scenografia: Aparna Sud (Rann)
Montaggio: Pranav V. Dhiwar (Dabangg)
Traduzione del titolo: ricatto emotivo (fonte: BollyMeaning).
Anno: 2010

CURIOSITA'

* Ranvir Shorey e Vinay Pathak hanno interpretato insieme diverse pellicole: Jism, Khosla Ka Ghosla, Bheja Fry e Aaja Nachle. Dovremmo rivederli presto in Winds of change, il nuovo progetto di Deepa Mehta. Ranvir e Vinay sono molto amici di Rajat Kapoor e di Neha Dhupia. Possiamo ammirare il magnifico quartetto in Mithya (diretto ma non interpretato da Rajat) e in Dasvidaniya.
* L'attore Mohit Ahlawat è anche coproduttore di Emotional Atyachar.
* Lo sceneggiatore Bhavini Bheda è stato assistente alla regia per Rang Rasiya e per EA.
* Emotional Attyachar (rock version) è il noto brano composto da Amit Trivedi contenuto nella splendida colonna sonora di Dev D. Emotional Atyachaar è invece un reality televisivo prodotto da UTV che non ha nulla a che fare col film. Sito ufficiale del programma.
* Riferimenti a Bollywood: Aishwarya Rai.
* Riferimenti all'Italia: menzionata la Sicilia.
* Film che trattano lo stesso tema: Sankat city. In parte Tashan, Kaminey, Ishqiya, Phas Gaye Re Obama.

GOSSIP & VELENI

* Ranvir Shorey e Konkona Sen Sharma si sono sposati il 3 settembre 2010, data di distribuzione di Emotional Atyachar. Insieme i due hanno girato Mixed Doubles, Yun Hota Toh Kya Hota, Traffic Signal, Aaja Nachle e Fashion.