23 maggio 2016

FILM 2014 CONSIGLIATI DA DIANA

Un anno decisamente buono per il cinema in lingua Hindi, c'è veramente l'imbarazzo della scelta.
A parte qualche pellicola di cui non condivido il successo come Dedh Ishqiya, lontano e pallidissimo parente del meraviglioso Ishqiya, PK, tanto rumore per nulla o quasi, e Ankhon Dekhi, aimè stavolta Rajat Kapoor gira un po' a vuoto, il livello generale è stato piuttosto alto.
Non entra tra i migliori ma merita senz'altro una menzione Highway, che all'inizio è un po' ostico, ma cresce alla grande, e che dal punto di vista emotivo è una bomba.
Sul fronte opposto, tra i film pessimi, spiccano Gulaab Gang e Happy New Year, ma del disastro di Farah Khan e Shah Rukh Khan ce ne occupiamo più avanti.

Ecco le pellicole da non perdere del 2014:

1) Queen 
diretto da Vikas Bahl, con Kangana Ranaut, Rajkummar Rao, Lisa Haydon, Mish Boyko, Jeffrey Ho, Joseph Guitobh, Yogendra Tiku, Alka Badola Kaushal e Chinmaya Agrawal. 
Rani, lasciata dal fidanzato il giorno prima del matrimonio, decide di partire da sola per il viaggio di nozze in Europa.
I primi quaranta minuti del film durante i quali Rani, travolta dal dolore e dall'umiliazione, ripensa alla sua storia d'amore con Vijay sono strazianti e perfetti. La scena in cui è ripresa sola, seduta a disagio sull'aereo per Parigi è così emblematica che rimane veramente poco da aggiungere. Ma, lontano dal suo mondo, dopo il rifiuto, la rabbia, la depressone, per Rani arrivano l'accettazione e, piano, la ripresa.
Una delle canzoni del film dice che il nostro porto sicuro siamo noi, eppure la protagonista non trova la strada da sola ma grazie ad un gruppo di amici improvvisati. Un gruppo eterogeneo di persone con cui ridere e condividere e ritrovare un po' di fiducia in se stessa. Un bel viaggio.
Kangana Ranaut fresca e autentica come non la si vede quasi più.
Il trailer di Queen

2) Filmistan
diretto da Nitin Kakkar, con Sharib Hashmi, Inaamulhaq, Kumud Mishra, Gopal Dutt e Ravi Bhushan Bhartiya.
Sunny è un grande appassionato di cinema che sogna di fare l'attore. I provini si susseguono senza successo ma gli si presenta l'occasione di lavorare come assistente alla regia per un documentario in Rajasthan. Mentre è al seguito della troupe, viene rapito per errore da un gruppo di terroristi che puntavano invece ai membri americani del cast. In attesa di capire che cosa faranno i sequestratori di lui, è tenuto prigioniero in Pakistan, poco lontano dal confine, nella casa di Aftaab, che per vivere contrabbanda film hindi.
Vincitore del prestigioso National Film Award, Filmistan è una meravigliosa pellicola piena piena piena di riferimenti cinematografici, anche occidentali. Per chi ama le settima arte con passione, per quelli che hanno visto un milione di film ma che ancora si emozionano quando ne arriva uno come questo che riempie di luce l'esistenza. E poi per tutti, perché una cosa così la devono vedere tutti.
Il trailer di Filmistan

3) Haider
diretto da Vishal Bhardwaj, con Shahid Kapoor, Tabu, Narendra Jha, Kay Kay Menon, Shraddha Kapoor e Irrfan Khan.
Trasposizione cinematografica di Amleto firmata Vishal Bhardwaj che già aveva diretto Maqbool da Macbeth e Omkara da Otello.
Haider è uno dei lavori ispirati a Shakespeare più fedeli che abbia mai visto. Nel dramma, nel significato, nello spirito. Vishal in Kashmir  è più shakespeariano di qualsiasi altro in Danimarca.
Un'opera notevole, di grande intensità che lascia stecchiti.
E' un piacere vedere Shahid Kapoor tornare a pellicole così importanti. E' un onore ammirare Tabu in questa interpretazione favolosa. Fragile, sensuale, manipolatrice, indifesa, determinata, ambigua: mille sfumature, mille profondità di un'indimenticabile Gertrude.
Il trailer di Haider

4) Ugly

di Anurag Kashyap, con Anishika Shrivastava, Tejaswini Kolhapure, Rahul Bhat, Vineet Kumar Singh, Ronit Roy e Siddhanth Kapoor.
Per incontrare il suo agente, Rahul, aspirante attore, lascia la figlia Kali ad aspettarlo in macchina. Quando ritorna a prenderla, la bimba è scomparsa.
Ugly è un film che racconta una storia terribile, ancora più terribile perché proprio coloro che dovrebbero prendersi cura di Kali, sono quelli a cui interessa meno di lei.
A nessuno importa di Kali, solo a voi che state guardando, ed è uno spettacolo che fa male.
Quello di Ugly è un mondo che non ci piace, che speriamo non esista, ma si tratta di un film così ben pensato, così tondo, talmente perfetto nella sua costruzione e nella sua intenzione, che va guardato.
In rete si trova quello che da Kashyap è stato inteso e girato come il prologo di UglyKali-Katha (The Prologue), per chi se la sente.
Il trailer di Ugly

5) Mary Kom
di Omung Kumar, con Priyanka Chopra, Sunil Thapa, Darshan Kumar e Robin Das.
Pellicola biografica, che si è aggiudicata un National Film Awards, sulla campionessa di pugilato Mary Kom. 
Storia di una ragazzina cocciuta e talentuosa che nata a Manipur diventerà  la cinque volte vincitrice del AIBA Women's World Boxing Championships. 
"Non c'è gloria senza lotta" recita una battuta del film e qui non mancano lotta, sudore, lacrime e sangue. Né la gloria.
Omung Kumar, collaboratore di Bhansali che produce, fa un buon lavoro limitando la retorica al minimo. Sa dosare tutti gli elementi, trovando la giusta intensità. 
Per Priyanka Chopra è un ruolo d'oro a cui l'attrice fa onore.
Le storie sullo sport sono le migliori, gli atleti fanno sognare più delle rock star, con la loro passione, la loro determinazione e la loro abnegazione. Quando vincono si sente, per esserne testimoni, di aver fatto parte di un'impresa grandiosa.
Mary Kom parteciperà alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016 e noi tifiamo per lei!
Il trailer di Mary Kom

6) Kill Dil
diretto da Shaad Ali, con Govinda, Ranveer Singh, Ali Zafar e Parineeti Chopra.
Tutu e Dev, orfani dalla nascita, sono due assassini professionisti che lavorano per Bhaiyaji, il gangster che li ha cresciuti. Quando Dev si innamora di Disha, comincerà a desiderare di cambiare vita.
Spassosissimo film, sfrontatamente sopra le righe, e persino un po' romantico a cui non si riesce a trovare una pecca.
Parineeti Chopra ha carisma da vendere, Ali Zafar è quello più serio, il bel tenebroso, Ranveer Singh è nel suo elemento, ci sguazza, si diverte e fa divertire anche noi. Govinda è super, la ciliegina sulla torta.
Gran senso dell'umorismo degli autori, gran bella colonna sonora, che infatti è di Shankar–Ehsaan–Loy, irresistibile la title song. Buttatevi!
Il trailer di Kill Dil

7) Happy Ending
di Raj and D.K., con Saif Ali Khan, Ileana D'Cruz, Ranvir Shorey, Kalki Koechlin, Govinda, Preity Zinta e Kareena Kapoor Khan.
Yudi è uno scrittore di successo che fugge qualsiasi tipo di impegno e che non desidera altro se non la fama, i soldi e le relazioni sentimentale senza vincoli, che l'unico libro che ha pubblicato gli procurano.
Trascorsi più di cinque anni dall'uscita del suo romanzo, però, i fondi scarseggiano e la casa editrice minaccia di scaricarlo a favore di una più  prolifica e giovane autrice di romanzi rosa. Yudi sarà costretto a darsi da fare.
Sul muro di fronte alla scrivania del protagonista di Happy Ending si legge la sua frase mantra: to avoid criticism say nothing, do nothing, be nothing, che racchiude perfettamente lo spirito del film, un'impertinente commedia politically incorrect che fa dell'ironia una religione e che adotta la supercazzola come scelta stilistica.
Saif e Ranvir Shorey interpretano una coppia di amici irresistibile e c'è anche Govinda che quest'anno evidentemente è in grande forma. Ma soprattutto c'è l'alter ego di Yudi, Yogi, un Saif Ali Khan strepitoso. Vi assicuro che dopo Happy Ending guarderete Saif con altri occhi.
Il trailer di Happy Ending

8) Humpty Sharma Ki Dulhania
diretto da Shashank Khaitan, con Alia Bhatt, Varun Dhawan, Gaurav Pandey, Sahil Vaid, Ashutosh Rana e Siddharth Shukla.
La giovane Kavya, che sta per sposare il ragazzo scelto per lei dalla sua famiglia, da Ambala parte per Delhi con la missione di trovare l'abito da sposa dei suoi sogni. Incontrerà Humpty e sarà amore ma immaginare un futuro insieme non sarà facile, l'impegno di un matrimonio combinato incombe.
Carinissima commedia romantica che riesce nell'impresa mai riuscita prima, nonostante i più diversi tentativi, di emulare l'intoccabile (e irraggiungibile) Dilwale Dulhania Le Jayenge, senza infastidire, anzi suscitando simpatia e tenerezza.
Frizzante e moderno Humpty Sharma Ki Dulhania è il film sentimentale dell'anno.
Il trailer di Humpty Sharma Ki Dulhania

9) Hasee Toh Phasee
diretto da Vinil Mathew, con Parineeti Chopra, Siddharth Malhotra, Adah Sharma e Manoj Joshi.
Nikhil e Karishma si sono conosciuti, si sono piaciuti e stanno per sposarsi. Due bravi ragazzi che pianificano il loro futuro insieme.
A scombinare tutto però arriva Meeta, intelligente, stravagante e ribelle sorella di Karishma, già fugacemente conosciuta da Nikhil, sette anni prima. Meeta e Nikhil scopriranno che cosa sono le affinità elettive e le disordinate ragioni del cuore.
Perché Pareeneti ci piace, anche se all'inizio esagera un po' con i tic. Per dare una seconda possibilità a Siddharth Malhotra, dopo il non felicissimo esordio in Student Of The Year. Perché le storie d'amore non bastano mai. E perché abbiamo un debole per i papà, come quello interpretato da Manoj Joshi, che sanno stare dalla parte delle proprie figlie, sempre.
Il trailer di Hasee Toh Phasee

10) Hawaa Hawaai
di Amole Gupte, con Partho A. Gupte, Salman Chhote Khan, Maaman Memon, Ashfaque Bismillah Khan, Thirupathi N. Kushnapelli, Neha Josh e Saqib Saleem.
Dopo la morte del padre, Arjun inizia a lavorare in un bar vicino al quale, di sera, alcuni suoi coetanei prendono lezioni di pattinaggio. Il ragazzo incuriosito, presto comincia a desiderare di poter anche lui imparare ad usare i pattini.
Gupte, come già in passato, strafà e alla fine del film pasticcia un po'. Peccato perché la prima parte è splendida.
Bella come i giochi da bambini, come gli amici del quartiere, come credere che si può fare, che i sogni si avverano. Bella come dei pattini fatti con i pezzi raccolti tra la spazzatura. Bella abbastanza per dimenticarsi del resto.
Il trailer di Hawaa Hawaai

Happy New Year
di Farah Khan, con ShahRukh Khan, Boman Irani, Abhishek Bachchan, Deepika Padukone, Sonu Sood, Vivaan Shah, Jackie Shroff.
Charlie cova vendetta contro Charan Grover, che otto anni prima ha rovinato suo padre.
Per realizzare i suoi propositi mette insieme una squadra di vecchi amici e un piano che frutterà 15 milioni di dollari e spedirà Grover in prigione.
Quello che ancora gli serve è una buona insegnante di ballo che permetta al team di qualificarsi per il World Dance Championship a Dubai, durante il quale deve avvenire il furto.
La trama di Happy New Year, per quanto abbozzata e non proprio originale, avrebbe diversi e potenzialmente felici sviluppi, ma le poche trovate simpatiche, e tutto il film nel complesso, si perdono a causa di una comicità volgare e fastidiosa, di scelte estetiche pacchiane ma banali, senza nemmeno il conforto di essere gustosamente trash, e di una stupidità di fondo che annoia. Quello che disturba maggiormente, inoltre, è che Farah Khan nasce come coreografa ma qui le musiche e le coreografie, che potrebbero essere sorprendenti e avere grande spazio (il film infatti mette in scena una gara di ballo), sono tra le cose più deludenti.
Peccato perché il buon esordio alla regia di Farah Khan, Main Hoon Na, lasciava sperare in tutt'altri sviluppi.
Dispiace per ShahRukh Khan, sempre carismatico (che però produce ed è quindi in parte colpevole), per Abhi, sempre simpatico, per Boman Irani, l'attore giusto nel film sbagliato, e per il cameo di Prabhu Deva, davvero godibile.
Il trailer di Happy New Year

FILM 2013 CONSIGLIATI DA DIANA

Anno di sorprese e di soddisfazioni durante il quale però non sono mancate le delusioni illustri.
Pollice verso per Ishkq in Paris, che segna il ritorno a Bollywood di Preity Zinta, per l'atteso Dhoom 3, con Aamir Khan e Katrina Kaif, e Krrish 3, il peggiore di tutti.

Ecco invece la mia personale classifica delle pellicole migliori:

1) Bhaag Milkha Bhaag
di Rakeysh Omprakash Mehra, con Farhan Akhtar, Japtej Singh, Divya Dutta, Pavan Malhotra, Yograj Singh e Sonam Kapoor.
Ispirato all'autobiografia, The Race of My Life, Bhaag Milkha bhaag è la storia dell'atleta Milkha Singh.
Milkha, rimasto orfano durante la partizione, i suoi genitori sono stati assassinati davanti ai suoi occhi, scappa a Delhi. Vive in un campo per rifugiati, dove ritrova la sorella e il cognato e dove campa di stratagemmi, fino a che non viene arrestato. La sua vita, piuttosto dura, ha una svolta quando, reclutato nell'esercito, entra a far parte della squadra di atletica. 
Diventerà una degli uomini più veloci del Paese, The Flying Sikh, il primo indiano nella storia a vincere una medaglia d'oro ai Giochi del Commonwealth, in seguito alla quale Nehru  annuncerà una giornata di festa nazionale in suo onore.
Una storia bellissima che aspettava di essere raccontata.
Bravo Mehra e bravo Farhan Akhtar che oltre ad essere naturalmente, e piuttosto evidentemente, dotato, dimostra di volere e sapere lavorare sodo.
Da vedere.
Il trailer di Bhaag Milkha Bhaag

2) The Lunchbox
di Ritesh Batra, con Nimrat Kaur, Irrfan Khan e Nawazuddin Siddiqui.
Lei è una mamma affettuosa ma anche una moglie trascurata che cerca di riconquistare l'attenzione del marito con saporiti pranzetti. Lui è un vedovo di poche parole piuttosto scrupoloso sul lavoro ma senza alcuna vita sociale, che sta per andare in pensione.
Poi ci sono una vicina che non si vede mai ma guai se non ci fosse e un nuovo collega d'ufficio un po' cialtrone. Un errore nella consegna del portavivande e una corrispondenza epistolare che da garbata si fa intima.
Imperdibile film su due persone sole e infelici che si trovano.
Ritesh Batra ha un tocco delicato e magico, Nimrat Kaur ha un viso bello ed espressivo di quelli che non si scorda, Irrfan Khan è perfetto.
Il dvd di The Lunchbox è uscito anche in Italia, doppiato, quindi non ci sono scuse!
Il trailer di The Lunchbox

3) Bombay Talkies
regia di Karan Johar Dibakar Banerjee Zoya Akhtar Anurag Kashyap, con Rani Mukerji Randeep Hooda Saqib Saleem, Nawazuddin Siddiqui, Naman Jain, Ranvir Shorey, Vineet Kumar Singh.
Quattro registi, quattro storie, una città.
Il mio episodio preferito è quello diretto da Dibakar Banerjee e interpretato da un meraviglioso Nawazuddin Siddiqui, venticinque folgoranti minuti che mi sono rimasti nel cuore. Ognuno, però, può scegliere il proprio secondo gusti e inclinazioni, cascando comunque bene: il film è una chicca. Un esperimento riuscito.
Nel finale, sulle note della title song, una parata di star festeggia il Cinema Indiano.
Imprescindibile.
Il trailer di Bombay Talkies

4) Lootera
di Vikramaditya Motwane, con Ranveer Singh, Sonakshi Sinha,  Barun Chanda, Vikrant Massey,   Arif Zakaria, Adil Hussain,  Divya Dutta.
Ispirato a The Last Leaf di O. Henry e diretto da Vikramaditya Motwane, già regista del meraviglioso Udaan, Lootera racconta la storia di Varun, ladro truffatore che durante un raggiro si innamora della giovane Pakhi.
Film malinconico dal finale inevitabile, che coinvolge per intensità, compostezza e per un certo fascino d'altri tempi.
Ranveer Singh in una delle sue migliori prove.
Il trailer di Lootera

5) Go Goa Gone
di Raj Nidimoru e Krishna DK, con Saif Ali Khan, Kunal Khemu, Vir Das e Anand Tiwari.
Tre amici, Hardick, Luv e Bunny, partono per Goa. La gita si rivelerà molto più avventurosa ed impegnativa del previsto.
Tra i primi e rari film indiani sugli zombie, Go Goa Gone è un'imperdibile, IMPERDIBILE, commedia splatter divertentissima. Un capolavoro di impudente umorismo che lascia entusiasti. Vogliamo il seguito!
Il trailer di Go Goa Gone

6) Kai po che!
diretto da Abhishek Kapoor, con Sushant Singh Rajput, Amit Sadh, Rajkummar Rao e Manav Kaul.
Tratto da un romanzo di Chetan Bhagat, Kai po che! narra la storia di tre amici, Ish, Om e Govi, appassionati di cricket che aprono insieme un negozio di sport e una scuola per insegnare il cricket ai giovani del quartiere.
Film che possiede una sua freschezza e modernità in cui il tema dell'amicizia e quello dello sport si intrecciano. Sport come valore, come possibilità di affermazione di sé e di confronto con gli altri.
Ma in Kai po che! c'è di più, uno sguardo da diversa prospettiva sui conflitti hindu-musulmani, una brusca immersione nei fatti drammatici che coinvolsero Ahmedabad nel 2002, durante le settimane anche note come Gujarat Pogrom. Questioni dense che fanno di Kai po che! un piccolo grande film.
Il trailer di Kai po che!

7) Yeh Jawaani Hai Deewani
diretto da Ayan Mukerji, con Deepika Padukone Ranbir Kapoor Kalki Koechlin e Aditya Roy Kapoor.
Quattro ex compagni di scuola si ritrovano durante una gita tra le montagne dell'Himalaya. Naina, posata e impegnata studentessa di medicina, e Bunny, indisciplinato e vivace aspirante reporter, si attraggono, come solo gli opposti sanno, ma le diverse inclinazioni ed ambizioni li porteranno per strade separate fino all'incontro successivo, otto anni dopo.
Commedia romantica che fa un po' da spartiacque tra un più vecchio modo di raccontare le storie d'amore a Bollywood e una più recente rappresentazione delle relazioni sentimentali. Non si tratta, naturalmente, della prima pellicola hindi che affronta con attualità e più sobrie modalità, le tematiche amorose tra giovani, ma Yeh Jawaani Hai Deewani, con il suo successo e i suoi protagonisti, le star di oggi Ranbir e Deepika, sembra proprio sancire un addio.
L'addio è però dolce, Yeh Jawaani Hai Deewani è, infatti, una gran bel film, romantico, divertente, colorato, con gustose coreografie e  musiche trascinanti. E una riflessione, attraverso le parole di Naima e Bunny, sulle scelte che, nel migliore dei casi, si hanno nella vita, sulla possibilità di decidere. Sul fatto, ancora più interessante, che prendendo qualcosa, se ne perde un'altra, che non si può avere tutto o essere tutto, che qualcosa si lascia. E che bisogna essere capaci anche di questo, di lasciare andare.
Il trailer di Yeh Jawaani Hai Deewani

8) Chennai Express
diretto da Rohit Shetty, con Deepika Padukone e ShahRukh Khan.
Rahul, scapolo quarantenne, vive con i nonni che l'hanno cresciuto. Quando il nonno muore, Rahul promette di esaudire il desiderio del compianto e portare le ceneri a Rameswaram. In realtà progetta di andare a Goa con gli amici. I suoi piani, ufficiali e ufficiosi, salteranno una volta salito sul Chennai Express, in seguito all'incontro con Meena, la bella figlia di un boss del Tamil Nadu, finita nei guai.
E' impensabile ignorare un titolo con SRK. I suoi film vanno visti, specialmente ora che sono più radi. Stabilite le premesse, va ammesso che Chennai Express non è granché, se non fosse per l'attore protagonista che comunque è male impiegato, andrebbe sicuramente evitato.
Come spesso succede nei film di Shetty la trama è solo un pretesto per una serie di gag che raramente sono spiritose. Il personaggio di SRK è un orrore, questo "uomo comune", a tratti inverosimilmente ingenuo, a tratti improvvisamente ganzo, è un collage incoerente di cose già viste. Ma il peggio sono  le numerosissime citazioni dei precedenti film con SRK, dei personaggi e alle scene che lo hanno reso mitico. Chennai Express è zeppo, zeppo di riferimenti ai successi di King Khan, che risultano essere piuttosto irritanti, non se ne capisce il senso, e che più che un omaggio hanno l'odore della strumentalizzazione vuota, del contentino ai fan, che però si aspettano e si meritano decisamente di meglio.
Il trailer di Chennai Express

Ecco infine un film che, essendo Tamil, non dovrebbe essere menzionato qui ma, è talmente bello, mi ha così sorpreso, conquistata, l'ho guardato e riguardato, senza mai stancarmi, così tante volte, che ho dovuto scriverne.

Maryan
diretto da Bharat Bala, con Dhanush e Parvathy.
Ispirato da un fatto realmente accaduto, tre uomini del Tamil Nadu operai in Sudan rapiti da un gruppo di ribelli, racconta la storia di  Maryan e della sua fuga per la libertà.
Non solo un film sulla forza di volontà e sulle risorse dei singoli nella lotta per sopravvivere, ma anche una coinvolgente ed appassionante storia d'amore.
Dhanush, che nel 2013 ha fatto un eccellente debutto nel cinema Hindi con Raanjhanaa, per poi nel 2015 affiancare big B nel bellissimo Shamitabh, offre un'interpretazione strepitosa. Ammirarlo all'opera è un piacere che crea dipendenza. Parvathy, una meraviglia, bellissima e intensa, non è da meno. La colonna sonora di A R Rahman è stupenda, da ascoltare e riascoltare, perfetta.
Un film che resta.
Il trailer di Maryan

FILM 2012 CONSIGLIATI DA DIANA

Il 2012 non è stato, a mio parere, tra gli anni più fortunati del cinema in lingua hindi. Le delusioni sono state tante. Titoli annunciati e attesi con grande entusiasmo si sono rivelati non all'altezza.
Il primo film diretto da Karan Johar in cui non compare ShahRukh Khan, Student of The Year, è una pellicola, spiace scriverlo, piuttosto modesta.
Gangs of Wasseypur 1 e 2, nonostante sia girato con maestria (si tratta pur sempre di Kashyap), nonostante alcune scene d'impatto e la bella colonna sonora, non mi ha convinto. E' un film molto ambizioso ma manca di qualcosa. Non vola alto come i capolavori tra i quali vorrebbe essere incluso. Ad essere franchi per le prime due ore mi sono chiesta se valesse la pena guardarlo fino in fondo.
Quando entra in scena Nawazuddin Siddiqui tutto diventa più interessante. Ma non basta. A mio parere non resterà.
Kahaani è un buon film, un po' sopravvalutato. Ottima la performance di Vidya Balan davvero pazzesca, ma poco altro.
I film con Salman Khan, sebbene Ek tha tiger sia piuttosto carino, mi sono sembrati meno divertenti dei precedenti Wanted e Dabangg.
Persino Hrithik Roshan e Aaamir Khan hanno tradito le mie aspettative con Agneepath e Talaash.
Per non parlare di Heroine di Madhur Bhandarkar con Kareena Kapoor e di quanto sono contenta che Aishwarya Rai sia stata esclusa dal progetto (aka l'abbia scampata).

Ma eccoci alle buone notizie:

1) Barfi!
diretto da Anurag Basu, con Ranbir Kapoor, Priyanka Chopra e Ileana D'Cruz.
Il film più bello dell'anno. Uno dei film migliori di sempre.
Barfi! racconta le vite intrecciate di un ragazzo sordomuto di nome Barfi, della sua amica autistica, Jhilmil, e della tenera Shruti.
Nonostante queste premesse impegnative, Basu firma un capolavoro pieno di grazia e vitalità.
Come nella realtà così in questa storia, ai protagonisti non sono risparmiati delusione e sofferenza, ma Barfi! è una favola nata per incantare e a fare la magia sono l'interpretazione tenera di Ranbir e quella magnifica di Pryianka. I loro gesti perfetti, così giusti che si vorrebbero veri, che ci si convince che lo possano diventare. Lo sciocco umorismo, che è il migliore, quando si ride delle piccole cose o di quelle che solo tra persone che si conoscono e si vogliono bene, possono essere intese. E le immagini semplici ma bellissime, poesia sulle note della dolce colonna sonora.
Questo è un film che fa felici. Non è poco.
Da vedere, rivedere e rivedere.
Il trailer di Barfi!

2) Chittagong
diretto da Bedabrata Pain, con Manoj Bajpai, Delzad Hiwale, Vijay Verma, Dibyendu Bhattacharya, Vishal Vijay, Vega Tamotia, Nawazuddin Siddiqui, Rajkummar Rao, Jaideep Ahlawat, Anurag Arora, Sauraseni Maitra e Chaiti Ghosh. 
Ispirato a fatti realmente accaduti, a Chittagong, nel 1930, durante la lotta per l'indipendenza, è la storia di un gruppo di ragazzi che, guidati dal loro maestro Surya Sen, attaccano gli inglesi per occupare il deposito di armi delle città.
Un film senza una sbavatura che fa pensare a quanto si sia disposti a rinunciare per un ideale. A che cosa significhi lottare per un futuro diverso anche se forse non sarà il proprio.
Un film sulla fiducia, la convinzione e la tenacia necessarie a combattere, senza il conforto di sapere quale sarà il giudizio della Storia.
Sullo sforzo dei singoli, su quanto conti il sacrificio di uno.
Un film che spinge a chiedersi se le persone che hanno dato tutto, la loro libertà, gli affetti, la vita, hanno fatto la scelta giusta.
Impeccabile.
Il trailer di Chittagong

3) Paan Singh Tomar
diretto da Tigmanshu Dhulia, con Irrfan Khan, Mahi Gill ,Vipin Sharma, Imran Hasnee, Nawazuddin Siddiqui e Zakir Hussain.
Ispirato alla vera storia di Paan Singh Tomar, soldato dell'esercito indiano e grande atleta, che una volta in congedo diventa un fuorilegge.
Gran bel film, ben costruito e ottimamente narrato che coinvolge lasciando un po' di amarezza. Ma ne vale la pena.
Irrfan Khan in stato di grazia.
Il trailer di Paan Singh Tomar

4) Fatso!
diretto da Rajat Kapoor, con Ranvir Shorey, Gul Panag, Purab Kohli, Neil Bhoopalam e Gunjan Bakshi.
Nandini e Navin sono innamorati e progettano un futuro insieme. Un giorno però, a causa di un incidente d'auto, Navin perde la vita. Nell'aldilà il ragazzo scopre che la sua morte è stata un errore, che non era nel suo destino. Così giunge ad un compromesso con un più che affollato e caotico ufficio nei Cieli per tornare, anche se nel corpo di un altro, dalla sua Nandini.
Se vi sembra una trama già vista e rivista, in effetti si tratta dell'ennesima trasposizione cinematografica di Heaven Can Wait, opera teatrale di Harry Segall. Ma Rajat Kapoor ci mette del suo e ne fa una commedia elegante e godibilissima.
Fatso! è una storia d'amore ma anche di amicizia. Ed è un'occasione per rivedere la brava e bellissima coprotagonista di Dor, Gul Panag.
Il trailer di Fatso!

5) Teri Meri Kahaani
di Kunal Kohli, con Priyanka Chopra e Shahid Kapoor. 
Anime gemelle fin dalla nascita, i protagonisti di questo film si incontrano, si innamorano e vivono per sempre felici e contenti. 
Quanto c'è bisogno di film così? Non bastano mai! 
L'unica commedia sentimentale dell'anno che abbia soddisfatto. Allegra, romantica, senza pretese ma non troppo sciocca, con uno Shahid Kapoor delizioso e una Mumbai anni 60' da vedere.
Il trailer di Teri Meri Kahaani

6) Arjun: The Warrior Prince
film d'animazione coprodotto da UTV Motion Pictures e Walt Disney Pictures, diretto da Arnab Chaudhuri.
Storia della prima giovinezza del principe Arjun, mitico guerriero del Mahabharata.
Sfide, invidie, lotte per il potere, tradimenti, dimostrazioni di coraggio e insegnamenti di vita. Non manca niente in questo bel cartoon dai disegni affascinanti e dalle musiche ammalianti composte da Vishal-Shekhar.
L'animazione non è una novità in India ma, forse perché non raggiunge incassi importanti, è un filone un po' trascurato. Peccato perché i risultati sono buoni e le potenzialità infinite.
Il trailer di Arjun: The Warrior Prince

7) Jab Tak Hai Jaan
diretto da Yash Chopra , con Shahrukh Khan, Katrina Kaif e Anushka Sharma. 
Samar è un militare, nel suo passato un amore, Meera, che gli ha cambiato la vita, nel suo presente una giovane reporter, Akira, che vorrebbe farglielo dimenticare.
Un film che sarebbe stato vecchio già vent'anni fa, tanto è antiquata la sua natura. Uno di quelli che confermano i peggiori pregiudizi su Bollywood e che fanno un po' imbarazzare se si deve ammettere che sì, li abbiamo guardati e ci sono piaciuti. E però... Se siete dei nostalgici o se non volete perdere l'unico film dell'anno con Shah Rukh Khan.
Il trailer di Jab Tak Hai Jaan