Trasposizione cinematografica del romanzo di Chetan Bhagat 'Una notte al Call Center' (Rizzoli, 2007), il film è il lodevole (considerando i precedenti) risultato degli sforzi congiunti della famiglia di Salman Khan. E' infatti diretto, co-sceneggiato e prodotto dal marito della sorella di Salman, Atul Agnihotri. E' interpretato dal fratello di Salman, Sohail, e da Amrita Arora (la cui sorella, Malaika - splendida ballerina con Shah Rukh Khan dell'item song 'Chaiyya Chaiyya' in 'Dil Se' -, ha sposato Arbaaz, l'altro fratello di Salman). Ed è arricchito dalle special appearance di Arbaaz, di Salman e della fidanzata Katrina Kaif.
La pellicola non è male: si apprezza il tentativo da parte del clan di uscire dai soliti stereotipi, anche formali, e si prova immediata simpatia per i personaggi e per le loro vicende. La confezione è moderna. Le idee non mancano. Il ritmo della narrazione è soddisfacente.
Peccato per le intermittenti (ma non numerose) cadute di tono della regia, soprattutto nel secondo tempo, e per le insipide interpretazioni di Isha Koppikar e di Amrita Arora. Del cast femminile l'unica prova valida è regalata dalla splendida Gul Panag, Miss India nel 1999 ma soprattutto acclamata attrice in 'Dor'. Gul è convincente ed intensa e si merita una lunga carriera.
Il cast maschile è più azzeccato. Sharman Joshi, il protagonista, è molto naturale. Sohail Khan è piuttosto bravo: se solo dimenticasse il proprio 'lignaggio' e millantasse meno uno status da super-star (che di fatto non possiede), potrebbe sfoderare insospettate doti d'attore. Sharat Saxena non ha purtroppo molto spazio, ma sufficiente per dimostrare le sue capacità. La recitazione di Dalip Tahil, anche se un tantino caricaturale (LE CRAVATTE!!!!), è comunque spigliata. Salman Khan interpreta se stesso ed è davvero godibile. Sfoggia con ammirevole disinvoltura un abbigliamento che farebbe impallidire Milano e che gli procurerebbe l'espulsione immediata dalla città. Ma soprattutto conquista con la battuta sul padre, Salim Khan, co-sceneggiatore del celeberrimo 'Sholay'.
TRAMA
Sette personaggi nel corso di una sola notte in un Call Center. Ma non è una notte come le altre. Succede di tutto un po': drammi personali e familiari, tradimenti, incognite sul futuro, delusioni cocenti, pericoli. Ed un'inaspettata telefonata. Di quelle che cambiano la vita.
RECENSIONI
The Times of India: **
'Il problema è nel tedioso sviluppo della trama. Inoltre includere all'inizio il tipico numero da item boy di un Salman Khan a torso nudo stride con l'intenzione di rappresentare la storia del ragazzo della porta accanto. La pellicola alterna intelligenza ed approssimazione. Solo le performance tengono in piedi 'Hello', specialmente quelle di Sharman Joshi e Sohail Khan. I due sono assolutamente da guardare.'
Nikhat Kazmi
Hindustan Times: *
'Hello' raggiunge la schiera dei peggiori film di recente memoria. La pellicola vanta ben 6 belle statuine. Dalip Tahil è talmente irritante che vorresti sbarazzarti di lui con una spiralina antizanzara. Il film non ha ritmo nè movimento. La colonna sonora di Sajid-Wajid non vi farà ballare. Del cast solo Sharman Joshi è piacevole. E cosa dire della combinazione Agnihotri-Bhagat? Assolutamente niente, eccetto che entrambi hanno sbagliato numero.'
Khalid Mohamed
Cinema Hindi: ***
Punto di forza: l'incrociarsi delle vicende dei personaggi
Punto debole: regia ed interpretazioni dall'esito altalenante
SCHEDA DEL FILM
Cast:
* Sharman Joshi ('Rang De Basanti') - Shyam
* Sohail Khan ('Heroes') - Varun
* Gul Panag ('Dor') - Priyanka
* Dalip Tahil ('Phir Bhi Dil Hai Hindustani') - Bakhsi, il Boss
* Isha Koppikar ('Don') - Esha
* Sharat Saxena ('Fanaa') - 'Uncle'
* Amrita Arora - Radhika
* Salman Khan (special appearance) - se stesso
* Katrina Kaif (special appearance) - la misteriosa narratrice
* Arbaaz Khan (special appearance) - il marito di Radhika
Regia: Atul Agnihotri
Sceneggiatura: Atul Agnihotri e Chetan Bhagat
Colonna sonora: composta da Sajid-Wajid ('Partner'), è allegra e ritmata. Interessante il tema elettronico strumentale che accompagna i titoli di testa: consigliato agli appassionati del genere.
Anno: 2008
Produzione: Atul Agnihotri e Funky Buddha (????????) Productions (ma distribuzione Sony)
CURIOSITA'
* La suoneria del cellulare di uno dei personaggi è il leggendario tema de 'Il Buono Il Brutto Il Cattivo' composto dal Rahman italiano: Morricone
* Da un altro romanzo di Chetan Bhagat, 'Un misero 18' (Edizioni e/o, 2008), è tratto il film 'Three Idiots', con Aamir Khan e Kareena Kapoor, diretto da Rajkumar Hirani, in distribuzione nel 2009
GOSSIP&VELENI
* Volete un assaggio delle performance di Salman Khan? Non perdetevi la trascinante item song all'inizio del film, 'Bang Bang Bang': quanto di meglio, e quanto di peggio, il buon Sallu rappresenti in India. Altamente indicativa del fenomeno. A suo modo IMPERDIBILE
* Bah: in questo film non si lavora mai. I personaggi sembrano vivere al bar
* Altro peccato veniale: la scenografia non è un po' troppo patinata per rappresentare un Call Center?
* Un po' meno veniale: la scenata di Sohail al bar. Responsabilità più del regista che dell'attore
* Davvero di cattivo gusto la battuta su Hrithik Roshan
* ARBAAZ E' BELLISSIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!! Dall'interpretazione sempre di basso profilo e mai caricaturale. Elegante anche con indosso giacche leopardate e paillettes. Non se la tira da strafigo. Non si estirpa la camicia ogni quarto d'ora. Inspiegabile la sua scelta di una carriera defilata e sottotono
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