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17 aprile 2012

PRANAYAM



Un film statico e difficile che costringe il pubblico ad armarsi di pazienza e lasciare che lentamente le sue porte si aprano. Blessy rivela di aver iniziato a pensare alla storia dalla scena finale e di aver tenuto nel cassetto l’idea e la sceneggiatura per oltre venticinque anni senza tirarla fuori o cercare di portarla sul grande schermo. Il regista ha messo da parte lentamente i suoi appunti, annotando parole o gesti che avrebbe voluto associare ai suoi personaggi, compiendo una raccolta delle sue riflessioni personali sull’amore, la gelosia, il perdono e l’imprevedibilità dell’incontro con la morte.


TRAMA
Achutha (Anupam Kher) rivede la sua ex moglie (Jaya Prada) dopo tanti anni di silenzio e lontananza, dimenticando i rancori i due vorrebbero ritrovare un dialogo e conoscere cosa ne è stato delle loro vite dopo il divorzio. L’incontro tra i due è favorito dal secondo marito della donna (Mohanlal) che capisce l’importanza di una serena riappacificazione con il passato.


Scambi di battute, pensieri che scorrono, parole che lasciano la pelle d’oca e una sensazione di turbamento interiore. Pranayam è una triste poesia che si interroga su quesiti esistenziali senza risposta, una messa in scena razionale sull’irrazionalità del destino e dei rapporti umani, facilmente giudicabili dall’esterno ma sempre difficili da comprendere.
La fotografia propone immagini dai colori freddi, la luce di giornate autunnali in cui può iniziare a piovere da un momento all’altro, i paesaggi sgargianti del Kerala si trasformano in un set privo di connotazioni geografiche dominato dal blu violaceo di un mare agitato, acque che Mathew, il personaggio interpretato da un grandissimo Mohanlal, resta a fissare per ore, perché nessun’onda è mai uguale all’altra anche se lo stesso movimento si ripete.
Pranayam tradotto significa Amore, un concetto che il film descrive come l’appartenersi completamente fino a divenire due parti fisiche della stessa entità vivente, Grace e Mathew sono un tutt’uno e neanche il ritorno del primo marito della donna è in grado di far nascere alcun dubbio o timore nei loro cuori. I tre personaggi riescono grazie all’esperienza a gestire i rapporti non con impeto ma con maturità, slegandoli da ogni forma di egoismo. Grace vede davanti a sé l’uomo che cambiò la sua vita accanto all’uomo che è stato la sua vita, il primo amore spezzato per differenze e capricci, il secondo trasformato in un’intesa profonda, impossibile da intaccare. Come mostra una scena chiave del film, al secondo lancio il sasso riesce ad andare più lontano perché non c’è più solo l’intenzione di lanciare ma quella di riuscire a raggiungere una direzione migliore. Il regista attraverso il personaggio di Mathew lascia scorrere le sue emozioni senza freni e si abbandona ad interessanti interpretazioni dei sentimenti e della realtà.
Esasperati dalle critiche della società e dei familiari, Grace, Mathew e il suo ex marito Achutha si allontano dalle proprie case senza dire niente a nessuno ed intraprendono un viaggio insieme lungo le spiagge solitarie del Kerala, un percorso che lega i ricordi al presente e celebra la ritrovata amicizia tra un uomo e una donna che accettano i propri errori e aprono il cuore al perdono, lasciando i figli ad interrogarsi sulla moralità della  scelta e sulle ripercussioni sociali del gesto compiuto.
Il faccia faccia tra due grandi interpreti del cinema indiano, il versatile Anupam Kher e il carismatico Mohanlal, è già un motivo sufficiente per dedicare tempo al film e viverlo senza fretta. Gli attori interiorizzano i personaggi e vivono la storia, mentre Achutha placa lentamente la solitudine e il rimpianto per aver distrutto la felicità del passato, Mathew diviene la voce che rassicura e conforta, la personalità  che doma l’irrequietezza degli istinti con la sua saggezza, spingendo gli altri a riflettere più a fondo sui propri limiti, sull’incapacità dell’uomo di comprendere la vita o agire senza commettere errori.

Il mio giudizio sul film : **** 4/5

ANNO: 2011

LINGUA : Malayalam
TRADUZIONE DEL TITOLO: Amore

REGIA: Blessy


CAST:
Anupam Kher………………… Achutha Menon
Mohanlal ……………………. Mathew
Jaya Prada ………………….. Grace
Anoop Menon …………………… Suresh
Dhanya Mari ……………………… Asha


COLONNA SONORA: M. Jayachandran
PLAYBACK SINGERS: Shreya Ghoshal, Vijay Yesudas, Mohanlal, Sharret, P. Jayachandran

QUALCOS’ALTRO:
Anupam Kher , la cui filmografia vanta circa quattrocento titoli, ha incluso Pranayam tra i sette migliori film della sua carriera in una recente intervista concessa a Kochi.
Jaya Prada è ricordata dal pubblico soprattutto per alcune pellicole di successo al fianco di Amitabh Bachchan (Shaarabi),  Rishi Kapoor (Sargam) e Kamal Haasan (Sagara Sangamam).
Per Mohanlal Pranayam segna il traguardo del trecentesimo film, la performance sbalorditiva dell'attore è stata la più apprezzata dal pubblico e dai critici.

17 febbraio 2012

COCKTAIL




Un film che rivela senza paura la sua fonte d’ispirazione (il lungometraggio canadese Butterfly on a Wheel)  e  adatta l’idea di partenza in un contesto nuovo, creando situazioni originali. Tanti cantastorie di talento sono impegnati  dietro le quinte di questa piccola ma preziosa cinematografia: l’industria dello stato del Kerala, un interessante laboratorio che produce soprattutto film semplici a prima vista, forse tecnicamente poco sofisticati, di breve durata (quasi mai oltre i 120 min) ma concentrati sull’intreccio della storia e sul perfetto funzionamento di dialoghi e script. Per ogni appassionato di cinema l'India si rivela un inesauribile paradiso dei golosi.


TRAMA
Ravi Abraham (Anoop Menon) ha un lavoro di successo, una moglie giovane e bella (Samvurtha Sunil) e una figlia adorabile. La perfezione della sua vita familiare viene spezzata dall’arrivo di uno sconosciuto (Jayasurya) che costringe la coppia ad accettare una serie di sfide ricattandoli dichiarando di aver in custodia la loro bambina. Le prove vanno avanti per una giornata intera al termine della quale Ravi e Parvathy potranno conoscere la verità.


Cocktail non era tra i titoli più attesi della stagione 2010 ciò nonostante un rapido passaparola ha permesso al film di raggiunge l’apice degli incassi dopo soli due giorni dall’uscita nelle sale. Se l’apertura può sembrare troppo lenta ed esplicativa la seconda parte tiene costantemente il piede sul motore e procede per scatti improvvisi, dopo la prima mezz’ora per il pubblico sarà un continuo porsi domande e cercare spiegazioni, quesiti che non vedranno alcuna soluzione logica fino al totale scioglimento della matassa.
Chi è questo strano personaggio che irrompe nella vita di un uomo onesto e tranquillo? Cosa c’è che lo lega a lui? Il suo sadismo è fine a sè stesso o scatenato da qualcosa? Nel caso di un thriller la cui primaria fonte d’ interesse e soddisfazione sta nello svelamento progressivo del finale diviene proibito lasciare qui troppi dettagli. La narrazione ingannevolmente pigra si concentra in alcuni punti chiave, la colonna sonora agisce da catalizzatore ed aumenta l’attesa, i brani inclusi sono di vario genere, dal classico duetto romantico a canzoni più ritmate che liberano la tensione latente, fino ad un’item song inserita a sorpresa, frenetica come i balzi della storia.
Il film è nobilitato da un perfetto gioco di squadra tra Samvurtha, Jayasurya e Anoop Menon (autore anche dei dialoghi e revisore dello script), le loro interpretazioni genuine e l’aspetto da persone comuni conferiscono alle vicende un'atmosfera reale più che cinematografica. Non servono spargimenti di sangue né minacce soprannaturali per incutere timore perché la tensione è creata dalla mente, gli scheletri insabbiati in un’esistenza come tante sono sufficienti a mettere in piedi un thriller perfetto guidato da eventi, errori e minacce quotidiane.

Il mio giudizio sul film : ***1/2 3,5/5


ANNO : 2010

LINGUA : Malayalam

REGIA : Arun Kumar


CAST
Anoop Menon ……………… Ravi Abraham
Samvurtha Sunil ………… Parvathy
Jayasurya ……………….. Venkatesh


COLONNA SONORA : Ratheesh Vegha & Alphons Joseph
PLAYBACK SINGERS : Vijay Yesudas,, Thulasi Yatheendran, Alphons Joseph, Sayonara, Rahul Nambiar



QUALCOS'ALTRO : 

Qualche informazione su Samvurtha Sunil e Anoop Menon nei post I Volti Femminili e Maschili del Cinema Malayalam

Cocktail è anche il nome di una pellicola hindi prodotta e interpretata da Saif Ali Khan la cui sceneggiatura è stata curata da Imtiaz Ali, l'uscita nelle sale è prevista per il 2012. Non si tratta di un remake,  a parte il titolo i due film non avranno niente in comune.