08 luglio 2009

CHANDNI BAR


Eccoci dinanzi ad un CAPOLAVORO INDISCUSSO della cinematografia in lingua Hindi.
Soggetto geniale e impeccabile regia da parte di Madhur Bhandarkar, splendida sceneggiatura originale di Mohan Azaad, interpretazioni ineccepibili offerte da Tabu e da Atul Kulkarni.

'Chandni Bar' è il secondo film diretto da Madhur Bhandarkar, il migliore insieme a 'Page 3'. Basato su un soggetto tipicamente indiano, anzi, 'mumbaita' - Mumbai è famosa per i suoi numerosissimi dance-bar -, la storia è scritta e sviluppata in modo talmente superbo, intenso, completo da trasformarsi in un tema universale. L'equilibratissima e partecipe regia rifugge da ogni astuzia cinematografica: gli eventi non vengono mai presentati col sensazionalismo dei colpi di scena, ma come il naturale fluire della vita. Nello specifico la vita di una ballerina costretta a prostituirsi, Mumtaz. La sua storia è raccontata in modo dolente, con il giusto approfondimento psicologico e sociale, e con il distacco documentaristico tipico di Bhandarkar.

La denuncia del regista, da sempre affezionato alle tematiche femminili, è forte e chiara: in 'Chandni Bar' non si tratta solo di una ragazza vittima delle circostanze, ma di un essere umano costretto a sopravvivere in un mondo che umano non è. L'odio etnico, la tragedia della miseria, le violenze familiari, l'indifferenza crudele dei propri simili, la volgarità, il vuoto.
Bhandarkar non lenisce il dolore dello spettatore con un finale rassicurante. Non c'è posto per la speranza in una società brutale ed egoista. Non c'è posto per il riscatto - o anche solo per una timida affermazione di sè - in vite così oltraggiate. E il marchio della sconfitta è purtroppo trasmesso ai figli che ne ereditano quasi con rassegnazione l'umiliante fardello.

Ma attenzione: Bhandarkar è soprattutto un fine documentarista. Realismo sottintende la vita nel suo insieme, in tutte le sue sfumature. Mumtaz sopravvive con tenacia a momenti ed eventi davvero bui, ma divide allegria e risate con le sue compagne di sventura. Esattamente come accade quasi sempre nella vita reale, la ragazza non si spezza. Cresce, si fortifica, gode anche di inaspettate felicità.

Il film non è dunque ottimista, nè tantomeno patinato. La location e la scenografia sono volutamente squallide e dozzinali. I costumi quotidiani e sciatti. La colonna sonora, mai in primo piano ma sempre in sordina, ha il solo scopo di accompagnare i movimenti stanchi, annoiati, privi di erotismo delle ballerine. Le coreografie sembrano inesistenti, studiate per imprimere al corpo delle attrici un ripetitivo dondolìo più che una danza. Tutto è ottundente in un ambiente disumanizzato come il Chandni Bar: le luci smorzate, il fumo, la musica, il caldo, i volti nascosti dei clienti o quelli tirati delle ballerine.

Tabu è P-E-R-F-E-T-T-A. Capace di passare da un'espressione di dolore gridato e trattenuto insieme, a un'assenza pietrificata di consapevolezza di sè. Mai eccessiva, mai patetica, mai volutamente sensuale. Atul Kulkarni offre una corposa special appearance con le abituali competenza e maturità. Rajpal Yadav è una grande sorpresa: in 'Chandni Bar' gli è stato finalmente affidato un ruolo drammatico, e Rajpal lo interpreta con una naturalezza invidiabile.

Il cinema Hindi non è fatto solo di trame trash e di balletti colorati (che comunque ci deliziano e di cui non siamo mai sufficientemente sazi: lunga vita al cinema popolare Indiano!). Così come qualunque altra cinematografia al mondo, anche quella Hindi è ricca di generi diversi. E di pellicole di livello diverso. Non sarebbe triste se il cinema Italiano venisse identificato all'estero con i cosiddetti cine-panettoni (peraltro INFINITAMENTE peggiori del peggiore trash bollywoodiano)? Pretendiamo rispetto per la nostra produzione cinematografica? Bene, allora siamo tenuti a mostrarlo anche alle produzioni altrui.

TRAMA

Mumtaz (Tabu) rimane orfana durante violenti scontri fra musulmani e hindu. Con lo zio materno emigra a Mumbai. Per sopravvivere la ragazza è costretta a esibirsi come ballerina al Chandni Bar. Qui incontra Pothya (Atul Kulkarni), il gangster locale, che si innamora di lei.

RECENSIONI

Bollywood Hungama: **1/2
'Senza dubbio uno dei più raffinati film realistici realizzati di recente. 'Chandni Bar' focalizza l'attenzione su quello strato della società che raramente viene rappresentato sullo schermo Indiano. Il regista Madhur Bhandarkar ha affrontato la storia con estrema sensibilità, producendo un impatto vigoroso. La pellicola non è però sprovvista di masala, soprattutto nel primo tempo. Bhandarkar, in precedenza assistente di Ram Gopal Varma, mostra lampi di grande cinema in parecchie sequenze meravigliosamente girate che lasciano un'impressione indelebile nel pubblico. Ecco un regista dinamico che deve essere applaudito per aver affrontato un soggetto tanto difficile ed esserne uscito vincitore. Nessun'altra attrice poteva rendere giustizia al complesso ruolo di Mumtaz: 'Chandni Bar' è di certo il film di Tabu. La sua interpretazione merita i migliori giudizi e tutti gli award. Il suo lavoro è privo di difetti, ma l'impatto del suo personaggio è dovuto anche al modo magistrale in cui è stato scritto. Atul Kulkarni è piacevole. Rajpal Yadav fornisce un adeguato supporto. I dialoghi (Masud Mirza e Mohan Azaad) sono superbi.'
Taran Adarsh, 25.09.2001

Cinema Hindi: *****
Punto di forza: la sceneggiatura e l'interpretazione di Tabu
Punto debole: -

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Tabu ('Fanaa') - Mumtaz
* Atul Kulkarni ('Satta') - Pothya
* Rajpal Yadav ('Billu') - Iqbal
* Ananya Khare ('Devdas') - Deepa

Regia e soggetto: Madhur Bhandarkar ('Page 3', 'Traffic Signal', 'Satta', 'Corporate')

Sceneggiatura: Mohan Azaad ('Gauri: The Unborn')

Award:

* National Award: Tabu come migliore attrice protagonista, Atul Kulkarni come migliore attore non protagonista, Ananya Khare come miglior attrice non protagonista. 'Chandni Bar' ha conquistato anche un quarto award come miglior film a tema sociale

* IIFA: Tabu come miglior attrice protagonista

* Star Screen: Madhur Bhandarkar per il miglior soggetto

* Zee Cine: Tabu come miglior attrice protagonista

Anno: 2001

CURIOSITA'

* Chandni bar è stato proiettato al Cairo International Film Festival 2009 nell'ambito di una retrospettiva dedicata a Madhur Bhandarkar (aggiornamento del 24.11.10).
* Nei titoli di testa si ringrazia il regista Priyadarshan ('Billu')

* La dedica con cui si apre la pellicola: 'Questo film è dedicato alle migliaia di ragazze che si guadagnano da vivere ballando nei bar. Con questo film vogliamo ritrarre la loro lotta per sopravvivere. Non abbiamo nessuna intenzione di denigrare o insultare la loro professione o il loro stile di vita. Rispettiamo queste ragazze e apprezziamo i loro sforzi per mantenersi attraverso questa professione.'

* Citazioni bollywoodiane: Anil Kapoor ('Taal'), Amitabh Bachchan

GOSSIP&VELENI

* E se l'India avesse scelto 'Chandni Bar', al posto di 'Lagaan', per rappresentare il cinema Indiano agli Oscar? Forse avrebbe conquistato l'ambita statuetta per il miglior film straniero. 'Chandni Bar' è a mio parere decisamente superiore a 'No Man's Land', la pellicola che in quell'edizione si è aggiudicata il premio soffiandolo al film di Gowariker

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