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21 dicembre 2022

GOODBYE


L'interpretazione di Amitabh Bachchan in Goodbye verrà ricordata per anni. Big B sente suo un ruolo intenso e doloroso. In modo dimesso, trasmette così tanta umanità che vien voglia di abbracciarlo. Harish, il protagonista, non è proprio sempre simpatico, eppure Bachchan riesce ad addolcirne le asprezze e a renderlo caldo. 
Il film, non brutto, racconta un evento specifico - non allegro - con una trama ridotta all'osso. La qualità è discontinua, ma quando è buona, è davvero buona. L'errore principale è aver concesso troppo spazio al conflitto fra generazioni e punti di vista opposti, imponendo un'evoluzione innaturale ai personaggi e alle loro relazioni. 
Goodbye meritava di mantenere sino alla fine il suo tono e il suo ritmo intimo e riflessivo, punteggiato dagli sprazzi di umorismo quasi nero che la sceneggiatura ha innestato con misura (e intelligenza) nella storia. Sfortunatamente la pellicola offre di tutto un po': finezze e svarioni, commozione e melodramma, satira sociale e religiosa e rispetto delle convenzioni, quadretti familiari artificiosi e litigi fuori luogo, etnie e religioni diverse (figlio adottivo sikh, nuora occidentale, genero musulmano, collaboratrice nordorientale, altro?) e stereotipi.  

TRAMA

Harish, imperioso e tradizionalista, perde l'amatissima moglie Gayatri, e gli spetta quindi il triste compito di doverlo comunicare ai figli, tutti lontani. La famiglia si riunisce per il funerale, fra rigide regole rituali e contrasti mai risolti. 

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* Le donne al funerale e il loro gruppo WhatsApp. Impagabili. Meriterebbero subito una serie.
* La foderina colorata e sberluscente del portatile del pandit (spero di trovarla sotto l'albero).
* L'esilarante vicenda della rasatura dell'atterrito primogenito.

RECENSIONI

Mid-Day: **
'This is, at its core, a soft, sensitive feature on death itself. And while you survey the casual moments in the movie, that usually follow such occasions in Hindu, upper-class families - a local, know-all uncle-type (...) or 'ladies who lunch' (some finely handpicked ensemble extras here), casually shifting between mourning and discussing the mundane - you can somewhat sense this film comes from a lived experience of the writer-director Vikas Bahl. (...) Making this altogether a personal film, albeit in the universal/mainstream/theatrical space. (...) Bachchan (...) a majestic presence, soaking in the moment, marinating in loss, looking frustrated with his children still, but taking them, and the audience, along. (...) Bachchan has ended up spoiling some of his directors, milking his presence so much, that they've barely devoted enough thought to what should be on the screen, when he's not. (...) There really is no plot after the death. (...) Eventually, the film descends into a religious documentary on post-death rituals. Almost turning into a polemic on faith versus science - arguing for both as two sides of the same coin!'.
Mayank Shekhar, 08.10.22

Film Companion:
'Goodbye is defined by a clash of ideologies and every character becomes an exaggerated stereotype. (...) In a more nuanced film, Tara might have been the protagonist whose uncompromising outlook influences the men around her. Yet, here she is someone with the scope for 'improvement'. (...) Her journey is proof of the film's safe stance; she isn't allowed to get away with her dissenting attitude. (...) Every other emotion is milked to the point of dehydration. (...) Perhaps the only bright spot in this misfire is Bachchan's performance. (...) It reveals a desire to keep learning at an age most actors succumb to the muscle-memory of their craft. He turns Harish into the only flesh-and-blood person in a film full of cutouts and algorithmic writing'.
Rahul Desai, 07.10.22

Cinema Hindi: ***
Punto di forza: l'immenso Amitabh Bachchan (*****), l'umorismo, parzialmente la sceneggiatura e la regia.
Punto debole: trattamento non sempre convincente dei temi secondari, il personaggio di Tara scritto con scarsa convinzione. 

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Amitabh Bachchan - Harish
* Neena Gupta - Gayatri, moglie di Harish
* Rashmika Mandanna (al suo debutto nel cinema hindi) - Tara, avvocatessa, figlia di Gayatri e Harish
* Pavail Gulati - Karan, primogenito di Gayatri e Harish
* Sunil Grover (cameo) - pandit

Sceneggiatura e regia: Vikas Bahl
Colonna sonora: Amit Trivedi
Coreografia: Vijay Ganguly
Fotografia: Sudhakar Reddy Yakkanti
Montaggio: Sreekar Prasad
Anno: 2022

CURIOSITÀ

* Goodbye è prodotto da Ekta Kapoor. Arun Bali, l'attore che nel film interpreta il personaggio del padre di Gayatri, è purtroppo deceduto lo stesso giorno di distribuzione di Goodbye.
* Riferimenti al cinema indiano: Shah Rukh Khan.
* Film che trattano lo stesso tema: Mukti Bhawan.

GOSSIP & VELENI

* Ma l'utilità narrativa dell'ukulele? Ma l'abito nero indossato dalla nuora per il funerale? Ma la solita, scemissima sequenza in discoteca?

21 gennaio 2020

DEAR COMRADE


Astuto è l'aggettivo che meglio qualifica Dear Comrade. Bharat Kamma ha ben chiaro in mente il film che vuole realizzare, ma conosce il suo pubblico, sa che prima deve conquistarlo offrendogli ciò che si aspetta, e poi, al momento giusto, colpirlo dritto in fronte. DC merita in pieno il successo che ha ottenuto e le coccole della critica. E' scritto, diretto e interpretato con professionalità. E, nell'ambito del cinema indiano d'intrattenimento, detta regole nuove nella rappresentazione del rapporto uomo/donna.

DC parte sulla falsariga di Kabir Singh ma col valore aggiunto di una sceneggiatura superiore. Gli ingredienti per galvanizzare gli spettatori ci sono tutti: ribellione, prestanza fisica, scazzottate, cricket, matrimoni, stalking, storia d'amore, eroe invincibile, eroina (per la verità poco tradizionale, anche nell'aspetto - un dubbio mi doveva venire), antagonista, eccetera. Il pubblico, stregato, cade nella trappola e si appassiona alla pellicola e alla deliziosa coppia Bobby/Lilly. L'alchimia fra i due è stellare. 
A circa un'ora dai titoli di testa, il primo indizio: Lilly se la svigna con un'argomentazione chiara. Una blasfemia per un'opera non d'autore. Il mio livello d'attenzione sale. Dopo dieci minuti, il secondo indizio: Bobby minaccia di lasciare Lilly se la ragazza trascura il suo sogno a causa della relazione con lui. Io pietrificata. Forse anche Lilly.

Da qui in poi DC cresce moltissimo, perchè sono i due protagonisti a crescere, ciascuno in modo autonomo. DC rivoluziona il genere conservando intatto l'incantesimo. La sceneggiatura diventa sempre più raffinata, i personaggi sempre più profondi. Kamma ci vizia con un ricco spettro di sottigliezze psicologiche raramente offerte in un film d'intrattenimento. [Spoiler] Kamma inquadra con precisione il nocciolo della brutta esperienza subita da Lilly: il terrore. La sequenza finale è da applauso: Bobby comprende che la ragazza non è pronta, e che lui non deve combattere la battaglia di Lilly. In seguito, si fa da parte. E' Lilly a sfogare la sua rabbia e a trovare dentro di sè la forza di aggredire Rao e di denunciarlo, liberandosi così della paura.

Il primo tempo ruota intorno a Bobby, nel secondo è Lilly a brillare. Vijay Deverakonda è un bel ragazzo e possiede un carisma robusto. La sua interpretazione in DC è sincera. Però, per quanto fascinoso, ho preferito la performance fresca e spontanea di Rashmika Mandanna, attrice davvero dotata. 

TRAMA

Bobby è un coraggioso leader studentesco. Per evitare di investire Lilly, finisce con la moto in un fosso. Incazzato nero, sottrae villanamente del denaro alla ragazza a titolo di risarcimento danni. Non il miglior modo per allacciare una relazione.

LA BATTUTA MIGLIORE

* [Spoiler] Bobby a Rao, durante il pestaggio: Le ragazze per arrivare in nazionale devono venire a letto con te? Adesso ti faccio io dormire permanentemente! 

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* La partita di cricket di Lilly con i ragazzi del giro di Bobby. 
* Lo scambio di battute fra Bobby e il padre di Lilly, quando Bobby scopre che l'uomo era al corrente di tutto.

RECENSIONI

Deccan Chronicle: *** 1/2
'Vijay Deverakonda uses the canvas afforded by Dear Comrade (...) to show why he is considered one of the best actors of his generation. (...) Debutant director Bharat Kamma infuses a big dose of social awareness into a love story. (...) Vijay’s character is similar to that of Arjun Reddy, but in Dear Comrade his aggression is for a cause. Bharat infuses Bobby’s relationship with Lilly with emotion and warmth. The director deals with the subject of sexual harassment in the second half but takes some time to get to it. The only minus point could be the time Bharat takes to establish his lead characters. The last half-an-hour is terrific. Vijay Deverakonda once again comes up with a stunning performance. He has set up quite a track record and in Dear Comrade he is Bobby personified. For Rashmika Mandanna, the role of Lilly is a big challenge because it comes very early in her career and she lives up to it. She steals the show with her lively presence in the first half and an emotional peformance in the second. Such roles come but rarely. (...) Dear Comrade is the intense love story of Bobby and Lilly, narrated realistically with all its emotion and pain by Bharat Kamma, the latest addition to the string of newcomers who are breaking the mould. Vijay Deverakonda and Rashmika are stunning. If there is a blemish, the movie is a mite too long'.
Suresh Kavirayani, 28.07.19

Film Companion:
'Dear Comrade is (...) a pretty unique film. On one level, it is a love story - and yet, it isn’t quite that love story. On the one hand, there’s the considerable pleasure of spending time with a young, easy-on-the-eyes couple (...). But it’s not just about looks. (...) Rashmika Mandanna is the film’s surprise, at once soft and steely. (...) The writing (refreshingly) doesn’t explain everything, but there’s enough for us to connect the dots. (...) Dear Comrade contains all the traditional joys of mainstream cinema, like the brilliantly choreographed song sequence at a wedding. The world and the people around Bobby and Lilly (...) are so warm, so lived-in, so lovable that I would have happily settled for just a love story. But I was impressed by the film’s utter commitment to its other story. (...) These are not the beats I expected, and it felt amazing to watch the hero take a backseat to the heroine’s journey. Bobby isn’t the saviour who snaps his fingers and frees Lilly from her trauma. He is forced to wait till she finds it within her to do what he wants her to do'. 
Baradwaj Rangan, 29.07.19

Cinema Hindi: *** 1/2
Punto di forza: la sceneggiatura, l'astuzia di Kamma, il finale, le interpretazioni di Rashmika Mandanna e di Vijay Deverakonda.
Punto debole: l'aggressività di Bobby a mio parere si sposa male con la caratterizzazione del personaggio nel suo complesso e con la storia che Kamma ci vuole raccontare. [Spoiler] Troppe coincidenze: l'incontro in ospedale con Jaya e quello con Rubina per strada. L'incidente di Lilly, dopo le minacce di Rao, è eccessivo e inutile. 

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Vijay Devarakonda - Bobby
* Rashmika Mandanna - Lilly
* Shruti Ramachandran - Jaya, sorella maggiore di Lilly
* Raj Arjun - Ramesh Rao, selezionatore per la nazionale femminile di cricket

Regia e sceneggiatura: Bharat Kamma
Colonna sonora: Justin Prabhakaran
Lingua: telugu
Anno: 2019

CURIOSITA'

* DC è stato distribuito anche in versiona doppiata malayalam, tamil e kannada. Sembra che Karan Johar abbia acquistato i diritti per il remake ufficiale hindi.
* Vijay Devarakonda è l'attore protagonista di Arjun Reddy, pellicola telugu di grande successo di cui Kabir Singh è il remake ufficiale hindi.

GOSSIP & VELENI

* [Spoiler] Perchè Rubina non viene convocata come testimone? Perchè Kamma non ci dice se anche lei tornerà a giocare?
* Capito, ragazze, come si fa breccia nel cuore di un figone come Vijay Deverakonda? Su, di corsa a rompersi la testa con le regole del cricket. (...) Cricket? (...) Ehm, io magari passo.


02 ottobre 2019

YAJAMANA


Una pellicola di intrattenimento puro che sventaglia tutte le astuzie, tutti i cliché, pregi e difetti del masala tradizionale, croce e delizia di noi appassionati di cinema indiano. Yajamana non è brillante, ma è abbastanza curato - ad esempio, nell'allestimento dei set e nella gestione delle comparse -, e confesso che alla prima visione mi ha piuttosto divertita. La storia è ruspante, il protagonista amabile, il torreggiante attore che lo interpreta - Challenging Star Darshan - è carismatico, l'antagonista non delude. La narrazione è articolata, per il genere, e coinvolge. Nel film trovano spazio anche argomenti seri come le contraffazioni alimentari e lo strapotere delle grandi aziende ai danni delle microimprese familiari.
Però i personaggi femminili sono da dimenticare. L'evento scatenante da cui ha origine la trama è troppo debole e non giustifica il dramma che segue. La retorica sull'utilizzo dei prodotti locali risulta pesantina. La vena comica stenta a decollare. Un montaggio più severo avrebbe di sicuro giovato.

TRAMA

Krishna vive in un'area rurale nella quale la principale attività economica è costituita dalla produzione di un ottimo olio da tavola. Una potente azienda alimentare è decisa a conquistare il monopolio nel settore. Il villaggio di Krishna viene ridotto alla fame, e Krishna stesso è costretto ad emigrare a Mumbai. 

RECENSIONI

Film Companion: ** 1/2
Karthik Keramalu, 01.03.19

Cinema Hindi: ** 1/2
Punto di forza: la convinzione di Darshan.
Punto debole: i siparietti comici, troppo superati.

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Darshan - Krishna
* Thakur Anoop Singh - Devi Shetty
* Rashmika Mandanna - Kaveri, fidanzata di Darshan
* Dynamic Hero Devaraj - il Presidente, padre di Kaveri
* Tanya Hope - Ganga, la giornalista
* Ravi Shankar - Pulla Reddy
* Dhananjay - Soori
* Sadhu Kokila - Captain

Regia e sceneggiatura: P. Kumar e V. Harikrishna
Colonna sonora: V. Harikrishna
Lingua: Kannada
Anno: 2019

CURIOSITA'

* V. Harikrishna, qui al suo debutto da regista, è un compositore di colonne sonore.
* Riferimenti a Bollywood: Amitabh Bachchan.

GOSSIP & VELENI

* Nel 2011 Darshan è stato accusato dalla moglie di violenza domestica.
* Ma il bambino ubriaco??