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22 aprile 2013

MATRU KI BIJLEE KA MANDOLA

 

Vishal Bhardwaj è uno dei nomi per i quali vale la pena convertirsi a vita al credo bollywoodiano. Il regista che si è cimentato in originali rivisitazioni shakespeariane a mano ferma e senza timore alcuno continua a dar vita a imprevedibili progetti che pochi oserebbero anche solo immaginare.  Il V.Bhardwaj che preferisco è proprio quell’uomo che si butta senza paracadute e che crede fermamente nella forza dei suoi personaggi, l’autore che mentre pensa alle sue storie si commuove, si diverte e al tempo stesso se la ride, sapendo quanto l’ironia sappia rendere indelebile e facilmente fruibile qualsiasi messaggio. 
 
 
TRAMA
Harry Mandola (Pankaj Kapoor), proprietario di ampi territori agricoli in Haryana, progetta la costruzione di un nuovo polo industriale e residenziale. Mandola ha due ossessioni : Il denaro e la birra, ma un solo punto debole : la figlia adolescente Bijlee (Anushka Sharma) fidanzata con il figlio idiota (Arya Babbar) della sua socia in affari (Shabana Azmi).  Matru (Imran Khan), amico d’infanzia di Bijlee,  organizza il malcontento dei coltivatori ma i piani in atto risultano difficili da frenare.
 
 
ADORO  Matru Ki Bijlee Ka Mandola.  A Bhardwaj vorrei stringere la mano e complimentarmi per la sua irresistibile follia, per la capacità di oscillare dal realismo al delirio senza dare spiegazioni o chiedere scusa. Mi piace la libertà che ne traspira, mi piace l’idea che la scena più intelligente possa essere seguita da quella più stupida, mi piace vedere che c’è qualcuno che gira esattamente quello che vuole girare, senza pentimenti del giorno dopo e senza timore dei commenti negativi.
 
ADORO  Imran Khan e Pankaj Kapoor.  Perché i due attori sono la coppia cinematografica che non mi aspettavo, i loro duetti comici al limite del demenziale sono spettacolari. ADORO vedere Shabana Azmi nei panni di una politica corrotta che sfoggia pomposi discorsi fatti d'aria e usa il suo fascino per far presa su uomini infantili e repressi. ADORO l'imponente piramide di stupidità costruita per il personaggio di Badal. Pollice in alto anche per Anushka Sharma.  La giovane attrice continua a firmare lo stesso tipo di ruoli e ogni gesto sembra ormai parte di un format (perfino il guardaroba ultimamente si ripete dagli shorts alle scene in bikini) eppure, nonostante Anuskha non si  allontani da alcune linee guida, la sua presenza sullo schermo è sempre cosa assai gradita.
ADORO  il quadro decadente che sta intorno alla ricchezza sconsiderata del fantomatico Mandola, la descrizione dei suoi parties e delle stravaganze, delle sue sbornie iperboliche, delle allucinazioni, della sua dimora che a volte pare splendida e a volte fatiscente, del mondo in cui i suoi timidi desideri sessuali per la provocante Chaudhari Devi vengano sempre rimandati al giorno dopo. 
 
Come appare l’Haryana dal finestrino di una macchina?  Pianure che paiono estendersi fino all’altro capo del mondo, superfici anonime in attesa di investitori, industrializzazione selvaggia, mastodontici malls, tra i più grandi al mondo, isolate città dormitorio costruite apposta per le classi operaie e divise in societies, a seconda del livello e del salario. Il film lancia un sasso ma subito dopo abbandona i vetri a terra senza curarsi di raccogliergli, la sua vera tematica è ben coperta da una panatura  croccante, una catena di parodie  mascherano un quadro sotto sotto alquanto realistico.
MKBKM potrebbe essere una pièce teatrale, c’è del dramma ma anche tanto umorismo, c’è molto di nuovo ma anche qualcosa di noto, eccellenti scambi di battutte ma anche un disordinato fracasso.  Vishal è innamorato di Shakspeare e dimostra di aver imparato a trarre da lui l’ispirazione nei modi più originali e impensati, come nel suo teatro la commedia, la satira, l’ironia, i sentimenti, elementi realistici e fantasiosi si fondono e divengono un metallo unico.  Il regista rende omaggio ancora una volta al suo autore favorito facendo leggere ai protagonisti alcuni passaggi di Macbeth, che è stato il soggetto di Maqbool, il film che più amo della sua filmografia e probabilmente la miglior trasposizione cinematografica dell'opera mai realizzata.
 
 
Il mio giudizio sul film : **** 4/5

 
ANNO: 2013
 

REGIA : Vishal Bhardwaj
 
 
CAST:
Pankaj Kapur ………………. Harry Mandola
Imran Khan …………………….. Matru
Anushka Sharma …………………… Bijlee
Shabana Azmi ……………………… Chaudhari Devi
Arya Babbar ……………………………….Badal
Apparizione speciale di Ranvir Shorey
 
 
COLONNA SONORA : Vishal Bhardwaj

PLAYBACK SINGERS: Sukhwinder Singh, Shankar Mahadevan, Rekha Bhardwaj, Mohit Chauhan, Vishal Bhardwaj, Prem Dehati, African Umoja, Ranjit Baron


 

21 aprile 2011

7 KHOON MAAF


Vishal Bhardwaj, il creativo regista di Kaminey e il brillante sceneggiatore di Ishqiya, compone la colonna sonora, scrive, dirige e produce un film tutto suo. Il risultato è 7 Khoon Maaf, thriller drammatico, che, nonostante sia di discreta realizzazione, a causa di una trama bruttina e davvero mal concepita, annoia e delude.

TRAMA

7 Khoon Maaf  è la storia della vita di Susanna Anna-Marie Johannes (Priyanka Chopra) e dei suoi sette mariti.

RECENSIONI

The Times of India ****
Vishal Bhardwaj spicca un salto da Shakespeare alla tragedia greca. Dopo aver tradotto con grande successo Otello e Macbeth in puro idioma desi, l'innovativo regista trasforma Priyanka Chopra in un'infernale Medea determinata alla vendetta. 7 Khoon Maaf è una pellicola intensamente dark, fatta di controluci e ombre, di delitto e castigo, che mette a nudo i recessi più intimi di un'anima torturata. Bhardwaj rimpolpa con numerosi dettagli i personaggi e la trama del racconto di Ruskin Bond su cui 7KM si basa, e non solo: espone il fulcro morale del film in modo interessante. La protagonista è un'assassina difficile da biasimare perchè porta dentro di sè il dolore di tutte le donne maltrattate e offese. Dal punto di vista delle interpretazioni, 7KM indubbiamente finirà col diventare una pietra miliare nella carriera di Priyanka Chopra. L'attrice mostra un'ottima padronanza del suo complesso personaggio, personaggio mai rappresentato prima nella storia del cinema indiano. Anche la colonna sonora, con l'ipnotizzante brano Darrling, è incantevole. Quanto alla lunghezza della pellicola, un montaggio più teso e con qualche taglio avrebbe reso il film maggiormente avvincente. Con 7KM la cinematografia indiana diventa sostanziosa e globale.
Nikhat Kazmi, 17.02.11
La recensione integrale.

Hindustan Times ***
Rimarrete incollati allo schermo. Per Priyanka Chopra questo è senza dubbio il ruolo della sua vita. L'attrice - e la maggior parte di 7 Khoon Maaf - vi cattureranno. Vishal Bhardwaj ha diretto, prodotto e scritto il film, oltre a comporne la colonna sonora e il commento musicale, dimostrandosi una volta di più il fautore del Rinascimento del cinema indiano. Il soggetto, le motivazioni dei personaggi principali o lo stato mentale della protagonista, non sono la principale preoccupazione di 7KM. La pellicola è creata unicamente attorno a sequenze forti e d'effetto che avvincono.
Mayank Shekhar, 18.02.11
La recensione integrale.

Diana **
Il film si apre con una sequenza forte: Anna-Marie Johannes (Priyanka Chopra) che si punta una pistola alla tempia.
Per scoprire che cosa le è capitato sarà necessario ripercorrere tutta la sua vita.
Giovane donna, rimasta presto orfana e padrona di una grande casa nelle campagne indiane, sposa un attraente ufficiale. Non c'è il tempo di capire se si tratta di un matrimonio d'amore che l'uomo si rivela un marito insensibile, possessivo, prepotente e prevaricatore, che muore in circostanze sospette quanto propizie.
Al secondo marito già ci si comincia a chiedere quanti ne mancano.
Un'esperienza che ricorda quella di What's Your Raashee?, un film del 2009, diretto da Ashutosh Gowarikar, nel quale un giovane in cerca di moglie incontra dodici ragazze, tante quante i segni zodiacali, tutte, tra l'altro, interpretate da Priyanka Chopra, senza trovare quella giusta.
7 Khoon Maaf  gode di un'atmosfera più cupa ed affascinante di quella leggera che si respira in What's Your Raashee?, ma la sostanza non cambia. Lo spettatore rimane intrigato solo inizialmente, ben presto subentra l'incredulità e poi la noia.
Non si comprende come Anna-Marie Johannes riesca a mettere in fila una serie così sconcertante di uomini indesiderabili, nè sono chiarite le sue motivazioni. Se si tratti di un profondo bisogno di essere amata o di pura sfortuna. Il suo personaggio nel corso degli anni sembra perdere l'ingenuità giovanile ma rimane lontano dal diventare la vedova nera a cui forse il numero dei mariti collezionati farebbe pensare.
Più che una cinica assassina appare, se non una vittima, una persona disturbata ed incapace di occuparsi di se stessa.
La regia di Vishal Bhardwaj  è buona, alcune scene sono potenti e ben girate, gli interpreti ottimi. Peccato che tutto sia al servizio di una sceneggiatura inaccettabile. La scelta infelice del finale completa il disastro.

Il bello:
- Il cast di star a cui è dovuta la mezza stelletta in più del giudizio.
7 Khoon Maaf vanta la partecipazione di molti grandi attori. Tutti convincenti, in modo particolare Neil Nitin Mukesh, Irrfan Khan e Naseruddin Shah.
- La canzone Darling composta sulle note del noto brano folk Kalinka. Una commistione di Hindi e Russo piuttosto divertente.

Il brutto:
- La sceneggiatura che non sta in piedi.
- Il finale stucchevole.

SCHEDA DEL FILM
Cast:
Susanna Anna-Marie Johannes - Priyanka Chopra
Neil Nitin Mukesh - Edwin Rodriques
Jimmy Stetson - John Abraham
Wasiullah Khan - Irrfan Khan
Nicolai Vronsky  - Aleksandr Dyachenko
Keemat Lal - Anu Kapoor
Modhusudhon Tarafdar - Naseruddin Shah
Arun Kumar - Vivaan Shah
la moglie di Arun - Konkona Sen Sharma

Scritto da Vishal Bhardwaj insieme a Matthew Robbins sceneggiatore, produttore e regista americano

Diretto da Vishal Bhardwaj

Prodotto da Vishal Bhardwaj  e Ronnie Screwvala

Musiche di Vishal Bhardwaj

Distribuito da UTV

Anno: 2011

CURIOSITA'
7 Khoon Maaf è ispirato ad un racconto di Ruskin Bond, indiano di origine inglese, autore anche di The Blue Umbrella, che ispirò l'omonimo film del 2007, diretto da Vishal Bhardwaj.

- Priyanka Chopra, per interpretare tutte le fasi della vita del suo personaggio, appare invecchiata. La trasformazione si deve ad un esperto truccatore di Hollywood, lo stesso che lavorò con Brad Pitt ne Il curioso caso di Benjamin Button, aiutato da una foto della nonna della stessa Priyanka.
- 7 Khoon Maaf  è stato presentato tra gli applausi al 61° Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

Il sito ufficiale del film.

26 agosto 2009

KAMINEY


Sonno ristoratore. Doccia corroborante. Spuntino energetico. Riposati e svegli, a mente fresca, col giusto tasso di zuccheri nel sangue. Pronti ad affrontare 'Kaminey', pellicola dal ritmo fulmineo e dall'ambientazione notturna. Telecamera in spalla, gli operatori di ripresa si sono impegnati non poco a seguire l'azione sul set e a soddisfare le richieste di un regista molto esigente: Vishal Bhardwaj. Ma ne è valsa la pena: il risultato, talvolta faticoso anche per lo spettatore, riempie di adrenalina quanto una finale di Coppa del Mondo.

'Kaminey' è l'esempio più fulgido di ciò che sta diventando il nuovo cinema in lingua Hindi: un sapiente mix di tradizione e di iper-modernità, di popolare e d'autore, d'Oriente e d'Occidente. Un prodotto tipicamente Indiano che però affascina il mondo.
Analizziamo gli ingredienti:
- Vishal Bhardwaj, regista anticonformista apprezzato da critici e cinefili. Innamorato di Shakespeare. Nonchè compositore dalle doti eccezionali (sua è la splendida colonna sonora di 'No Smoking');
- la star bollywoodiana Shahid Kapoor. Figlio di un interprete coi fiocchi, Pankaj Kapoor ('Dharm'), e di una danzatrice. Bel ragazzo. Adeguatamente palestrato. Sorriso da baciare. Ballerino di prim'ordine. L'attore Indiano al di sotto dei 30 anni di maggior talento o almeno dal carisma più potente. Destinato all'empireo, quello dove rifulgono le Superstar;
- la star bollywoodiana Priyanka Chopra (anche l'occhio maschile vuole la sua parte). Miss India, Miss Mondo, Miss Tutto. Molti la giudicano seconda per bellezza solo all'irraggiungibile Aishwarya Rai. Attrice forse anonima (almeno sino al film precedente...), ma mai scadente;
- una sceneggiatura che può essere qualificata col 90% degli aggettivi contenuti nel dizionario. Che è tutto e il contrario di tutto. Che diverte, intriga, emoziona;
- un trascinante ma insolito brano da classifica, 'Dhan Te Nan', fascinosamente coreografato attorno a e nella carne di Shahid;
- un montaggio mozzafiato che disorienta, (terrorizza), confonde. Almeno sino a quando lo spettatore non si aggrappa con slancio temerario al gancio offerto dal sornione Bhardwaj. Allora comincia davvero il divertimento. A velocità vertiginosa ci si euforizza al susseguirsi frenetico di centinaia di immagini, inquadrature, brevissime sequenze;
- la location bollywoodiana per eccellenza, Mumbai, capitale mondiale dell'industria cinematografica. Piovosa, notturna, ruvida, ipnotica. Lo scintillante glamour dello stardom? No, grazie. Il pietismo pittoresco da slum? No, grazie. Solo il battito della metropoli che stordisce e frastorna;
- e poi dialoghi al vetriolo, cast da urlo, idee idee idee. E umorismo, in dosi tali da stroncare.

Una domanda: cosa resta da fare ad un regista - nel caso specifico: Vishal Bhardwaj - dopo un film come questo? Nulla. Ha dato e detto tutto. 'Kaminey' è una di quelle pellicole che generano una massiccia ansia da prestazione in coloro che le dirigono. Altro che godersi il meritatissimo plauso della critica e del pubblico. C'è solo da chiudersi in casa atterriti e imbottirsi di psicofarmaci.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* Una GRANDE Priyanka equipaggiata di mitra: la scena più esilarante di tutto il film!
* Le effusioni ma soprattutto i battibecchi fra Shahid e Priyanka
* Il leggendario folle scambio di battute fra Amole Gupte e Chandan Roy Sanyal
* L'incontro fra i due gemelli: GRANDISSIMO Shahid!
* La dantesca resa dei conti finale

TRAMA

Sweety (Priyanka Chopra) è incinta. Guddu (Shahid Kapoor), il fidanzato, è costretto a sposarla. La ragazza non è solo bella da paura. E' anche (e soprattutto) sorella di un pazzo criminale fanatico della purezza etnica del Maharashtra: Bhope (Amole Gupte). Il nostro Guddu, ehm, ha il cattivo gusto di essere originario (orrore) dell'Uttar Pradesh. Qui cominciano i guai. Seri. Ma anche il fratello gemello, Charlie (Shahid Kapoor), per non essere da meno, si sta complicando la vita a dovere: ruba ad un paio di poliziotti corrotti una chitarra imbottita di cocaina. Pronti per correre?

RECENSIONI

The Times of India: ***1/2
'E' tempo di far squillare le trombe per il primo film bollywoodiano dotato di cervello, muscoli e belligeranza. Una prova di bravura nel riscrivere il collaudato linguaggio della tradizione cinematografica desi. Sì, 'Kaminey' è una pellicola intelligente che porta Hollywood a Bollywood, e che ricorda l'avventurismo degli action-thriller di Quentin Tarantino. Catapulta lo spettatore nell'oscuro e violento mondo del crimine, senza lasciargli il tempo di batter ciglio o di respirare. Di più: 'Kaminey' è anche il primo film che attribuisce intelligenza al pubblico. Chiede grande attenzione e concede di restare seduti a proprio rischio e pericolo. Perchè se lo spettatore non è abbastanza attento e intelligente da intuire alcune cose, specialmente nella prima mezz'ora, allora potrebbe perdere il filo di questa sfrontata trama. Il regista Vishal Bhardwaj gradualmente racconta tutto, ma presume che il pubblico risolverà da solo il puzzle senza troppe imbeccate. E' qui la forza di 'Kaminey': stuzzica con la sua intelligenza e sfida costantemente lo spettatore a mantenere il passo col ritmo senza respiro di una storia che si svela attraverso tagli veloci, vertiginose angolazioni e un'atmosfera dark e soverchiante. Guardare 'Kaminey' è come essere seduti sull'orlo di un vulcano che può esplodere in ogni momento, e che di fatto esplode. Da un punto di vista tematico il film segna una svolta totale nell'ambito della sceneggiatura bollywoodiana archetipica. Trae la maggior parte della sua forza dalla brillante colonna sonora (composta dallo stesso Bhardwaj), e dall'innovativa fotografia (Tassaduq Hussain) che crea tutto un nuovo terreno di gioco dove gozzovigliano criminali, malviventi e sicari. Anche le interpretazioni incantano: Shahid infonde vita a due personaggi completamente differenti fra loro; Priyanka Chopra si reinventa del tutto come attrice; lo sceneggiatore Amole Gupte ('Taare Zameen Par') regala un ottimo debutto; l'esordiente Chandan Roy Sanyal è memorabile. Ma alla fine 'Kaminey' appartiene al regista. Bhardwaj non solo ha scritto una frizzante sceneggiatura che trabocca di rapide battute, ma ha anche creato dei camei che accompagneranno a lungo lo spettatore. 'Kaminey' è davvero un vodka-martini di quelli pesanti, che lascia il pubblico scosso ed entusiasta. Non chiedete i pop-corn: non li tocchereste neanche. La nuova coraggiosa Bollywood è qui.'
Nikhat Kazmi, 13.08.09

Hindustan Times: ***1/2
'Poche storie sono state narrate in modo così esilarante e con un ritmo e dei tagli di sequenze tanto precisi. Forse solo un regista che è anche compositore musicale poteva raggiungere questa perfetta sincronizzazione. Mi ci sono volute 30 colonne sonore per realizzare che il vero successore di R.D. Burman è solo Bhardwaj. E non sorprende che i testi di Gulzar si fondino così bene con le sue melodie. Esiste un cinema definito 'cool' a cui è ancora difficile dare un nome preciso (diverso da 'noir' o da 'neo-realismo'). E' un tipo di cinema in cui la forma è importante quanto la sostanza. L'umorismo regna sovrano. I personaggi sono sia realistici che irreali. Abbondano i riferimenti alla cultura pop. La violenza è comicamente pornografica. Tarantino è considerato Dio. E solo Dio sa quanti figli cinematici legittimi e illegittimi abbia generato per il mondo. 'Kaminey' appartiene a questo cinema. Sebbene le sfumature siano interamente autoctone. La città è Mumbai, in tutto il suo coraggio à la Danny Boyle. L'intrinseca visione della vita è la stessa: i soldi fanno girare il mondo. Impressiona il modo davvero brillante con cui Shahid Kapoor passa da un ruolo all'altro. Il mio unico dubbio dinanzi a questi film è che ad un certo punto comincino a sguazzare troppo nella loro intelligenza e quindi perdano di vista le motivazioni dei personaggi. O, nel caso delle pellicole Hindi, inizino con le spiegazioni. Ma è un male minore. Tuttavia il finale di 'Kaminey' pare non essere all'altezza dell'incredibile corsa.'
Mayank Shekhar, 15.08.09

Cinema Hindi: ****1/2
Punto di forza: Shahid Kapoor che DI PIU' non si può, in un ruolo che ogni attore al mondo vorrebbe interpretare almeno una volta nella vita, in un film per cui chiunque ammazzerebbe la propria madre; Priyanka Chopra che lascia secchi con la sua sbalorditiva bravura; TUTTO il cast; l'esilarante sceneggiatura; la freschissima regia; ma soprattutto il montaggio al fulmicotone
Punto debole: andrebbe visto due volte per coglierne ogni sfumatura, e i minuti finali sono di troppo

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Shahid Kapoor ('Jab We Met') - Charlie/Guddu
* Priyanka Chopra ('Dostana') - Sweety
* Amole Gupte - Bhope
* Chandan Roy Sanyal - Mikhail

Regia, dialoghi, co-sceneggiatura, colonna sonora: Vishal Bhardwaj ('Omkara', 'Maqbool', 'The Blue Umbrella')

Sceneggiatura: Supratik Sen (assistente alla regia in 'The Blue Umbrella' e 'Maqbool'), Abhishek Chaubey ('Omkara', 'The Blue Umbrella'), Sabrina Dhawan ('Monsoon Wedding) e Vishal Bhardwaj

Montaggio: Meghna Manchanda Sen ('Omkara') e A. Sreekar Prasad ('Asoka')

Coreografia: Raju Sundaram ('Aks') per 'Fatak' (brano che accompagna i titoli di testa) e Ahmed Khan ('Dil Ka Rishta' in 'Yuvvraaj') per 'Dhan Te Nan'

Traduzione del titolo: 'canaglie', 'mascalzoni'. Pushker ci spiega che è un insulto bello e buono, da indirizzare a chi è abituato a pugnalare alle spalle, ad essere sleale, a rimangiarsi la parola data per fini di guadagno personale, ad imbrogliare e truffare

Anno: 2009

Award: National Film Award per il miglior audio e per il miglior montaggio (aggiornamento del 16 settembre 2010)


Vedi anche: Priyanka Chopra: live chat. (Aggiornamento del 22.08.10)

CURIOSITA'

* Kaminey è stato proiettato al Cairo International Film Festival 2009, al River to River Florence Indian Film Festival 2009, all'Indian Film Festiv Bollywood & Beyond 2010, all'Indian Film Festival Los Angeles 2010 e al Salone Internazion del Libro 2010 (aggiornamento del 24.11.10). 

* Il film ha suscitato grandissimo clamore in India: 'Kaminey' è attualmente la 'Big-Thing' di cui tutti, media e pubblico, parlano.
- Il regista Karan Johar ('Kuch Kuch Hota Hai') ha dichiarato: 'Tagliente, di culto, interpretato e diretto in modo geniale. Andatevi a prendere un assaggio di nuovo cinema e di coraggio cinematico. Più potere a Vishal!' (TESTO ORIGINALE)
- Il regista Anurag Kashyap ('Dev D') scrive: 'Vishal Bhardwaj è in forma eccome! Ha completamente reinventato se stesso con 'Kaminey', dimenticando 'Maqbool' e 'Omkara' e riscoprendo la gangster-story. La trama si svolge in un giorno, e rappresenta cose mai viste prima: la malavita Bengali e Marathi. Dopo questo film ognuno stilerà una nuova intera lista di attori preferiti. Un cast di più di 30 attori, molti tornati alla recitazione proprio con 'Kaminey'.' (TESTO ORIGINALE)

* Il nostro Pushker è a dir poco entusiasta! Ecco cosa ci racconta:
'Kaminey' è qualcosa di nuovo fatto in India. Risente dell'influenza di Tarantino, ma il contenuto e il contesto sono Indiani e rappresentati in modo eccellente pur seguendo la tradizione masala bollywoodiana. E' il primo film commerciale di Bhardwaj, e tutto è brillante: la regia, la sceneggiatura, le interpretazioni, la colonna sonora e la fotografia. Sono rimasto sbalordito da 'Kaminey'. Bhardwaj ha imposto la sua autorità in quanto genio e ha provato che un buon regista può dirigere qualunque tipo di pellicola.
I precedenti lavori di Vishal erano seri, e i personaggi erano reali con dialoghi e battute reali. Con calma, senza fretta, Bhardwaj ha dissezionato ed esplorato il lato oscuro dell'uomo senza essere mai apologetico. 'Kaminey' forse deluderà i suoi fan, ma non si dovrebbe dimenticare che il film è stato diretto con la stessa cura dei precedenti, pur abbracciando i canoni bollywoodiani. Il cervello dello spettatore non si spegne, come accade per le pellicole popolari tradizionali. Vishal ha regalato un posto a Tarantino nel nostro cinema così come aveva saldamente piantato Shakespeare nel suolo Indiano. Ma non ha copiato Tarantino come aveva fatto Sanjay Gupta in 'Kaante'.
E' affascinante vedere 'Kaminey' con occhi Indiani, viverne ogni momento e abbandonarcisi. Il film rompe ogni regola della tradizione masala Hindi.
- La prima: se ci sono due fratelli, allora uno dev'essere molto cattivo. Nel climax si pentirà dei suoi peccati e si sacrificherà. In 'Kaminey' Guddu e Charlie sono diversi fra loro, non sono perfetti, nè fisicamente nè caratterialmente. Guddu balbetta e Charlie ha la pronuncia blesa. Guddu è un bravo ragazzo ma è anche un debole pronto a chinarsi dinanzi alle circostanze. Charlie conosce la vita e sa come muoversi. E se ne frega del suo difetto di pronuncia.
- Il modo in cui i personaggi comunicano fra loro: in Bengali, in Marathi e in Inglese, senza mai ripetere le battute traducendole in Hindi come di solito accade (tranne che per i due attori di colore).
- Tutti i personaggi hanno un'anima. Sono completi.
Inoltre la fotografia è incantevole, la colonna sonora è così potente da risucchiarvi in ogni fotogramma. Una menzione speciale al brano 'Duniya mein', col quale Vishal rende il più grande tributo al leggendario compositore R.D. Burman. La canzone era contenuta nel film 'Apna Desh', interpretato da Rajesh Khanna e Mumtaz (VIDEO)
(Aline ha successivamente pubblicato il TESTO ORIGINALE di Pushker nella sezione Inglese del sito)

* Pushker ci segnala che il soggetto di 'Kaminey' è stato acquistato da Bhardwaj per 4.000 dollari da uno scrittore di Nairobi: Cajetan Boy. Ci segnala inoltre che il personaggio di Mujeeb, uno dei due fratelli di Mikhail, è interpretato da Deb Mukherjee, zio di Kajol. In 'Jo Jeeta Wohi Sikandar' ricopriva il ruolo del coach del Rajput College

* I riferimenti a Tarantino sono numerosi, ma i lavori del talentuoso regista italo-americano presentano una pulizia formale del tutto assente in 'Kaminey', pellicola dall'aspetto scabro e dalla grana (apparentemente) grossa

* Vishal Bhardwaj è uno dei registi più interessanti e anticonvenzionali del cinema hindi contemporaneo, letteralmente venerato da un numero di fan in costante crescita. Celebri le sue trasposizioni sullo schermo di opere di Shakespeare (Maqbool da Macbeth, e Omkara da Otello). Ma Bhardwaj non si vincola a generi, ispirazioni o stili, e passa con disinvoltura dalla poesia di The blue umbrella all'adrenalina di Kaminey. Inoltre Vishal è un raffinatissimo compositore di colonne sonore. Vi suggerisco di ascoltare lo splendido brano Jab Bhi Ciggaret (Jazz), incluso nella colonna sonora di No smoking; Beedi, uno dei più grossi successi degli ultimi anni, tratto da Omkara; il già citato Dhan Te Nan, tratto da Kaminey. Aggiornamento del 12 gennaio 2011: aggiungerei Ibn-E-Batuta, tratto da Ishqiya; e le sonorità balcaniche di Darling, tratto da 7 Khoon Maaf, rivisitazione hindi della celeberrima canzone russa Kalinka.

* Shahid Kapoor ha iniziato la sua carriera come modello e ballerino in spot pubblicitari e in video musicali. Celebre lo SPOT della Pepsi interpretato da un giovanissimo Shahid accompagnato da niente di meno che lo scintillante trio di 'Kuch Kuch Hota Hai': Rani Mukherjee, Shah Rukh Khan e Kajol. Il debutto a Bollywood nella coreografia del brano 'Kahin Aag Lage Lag Jawe', tratto dal film 'Taal', con un'altra star di tutto rispetto: la splendida Aishwarya Rai

* Pare che il ruolo di Charlie/Guddu fosse stato precedentemente offerto a Saif Ali Khan ('Omkara'), e pare che il regista abbia dovuto insistere parecchio per convincere Priyanka Chopra ad accettare di interpretare 'Kaminey'

* Nelle prossime settimane verrà distribuito il nuovo film di Shahid Kapoor in coppia con la talentuosissima Rani Mukherjee ('Black'): 'Dil Bole Hadippa!' (TRAILER). Mentre al Festival di Toronto verrà presentata la nuova pellicola diretta da Ashutosh Gowariker ('Jodhaa-Akbar') con Priyanka Chopra: 'What's your Raashee?' (TRAILER)

* Circolano voci di due nuovi progetti di Vishal Bhardwaj, con Aishwarya Rai e Hrithik Roshan ('Jodhaa-Akbar'), purtroppo non insieme nello stesso film

* Il co-sceneggiatore Supratik Sen è anche assistente alla regia

* Vishal Bhardwaj sta co-producendo il sorprendente film di debutto alla regia del suo fidato sceneggiatore Abhishek Chubey: 'Ishqiya'. Il cast è di tutto rispetto: Naaseruddin Shah ('Iqbal'), Arshad Warsi ('Munna Bhai') e Vidya Balan ('Pareneeta'). Per il trailer CLICCA QUI. (Ringraziamo Pushker per la segnalazione)
* Il padre di Shahid, Pankaj Kapoor, ha lavorato in passato con Vishal Bhardwaj interpretando 'Maqbool' e 'The Blue Umbrella' e il corto 'Blood Brothers'

GOSSIP&VELENI

* E Amole Gupte ha scritto davvero la delicatissima sceneggiatura di 'Taare Zameen Par'... No, ma vi rendete conto?? In 'Kaminey' non l'ha riconosciuto nemmeno la madre!

* Anche Vishal Bhardwaj arriva dall'Uttar Pradesh...

* Diamoci alla pornografia bollywoodiana: il bacio sul set fra Shahid e Priyanka c'è davvero!! E CHE BACIO!!

* Kareena Kapoor ('Jab We Met') è di sicuro un'attrice di talento, anche se SOLO UNA PAZZA FURIOSA PUO' MOLLARE UN AMORE COME SHAHID KAPOOR!!!! Ma Kareena! MA COME STAI???

* Circolano voci di una presunta relazione fra Shahid e Priyanka