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16 agosto 2022

JAYESHBHAI JORDAAR


Jayeshbhai Jordaar è un prodotto molto modesto. Nel primo tempo tenta di coinvolgere e divertire lo spettatore, in parte riuscendoci. Ma dall'episodio della taglia sulla protagonista in poi, si sgonfia di botto, diventa ripetitivo - peggio: insulso. Non ho capito lo scopo del soggetto, figuriamoci della trama. La sceneggiatura è generica e si perde per strada. La regia ne segue le orme. Boman Irani nel primo tempo è imperiosamente efficace. Shalini Pandey mantiene una certa stabilità di interpretazione, ed ho apprezzato le sue esilaranti espressioni di puro, sincero sconcerto. Ranveer Singh ha accettato un ruolo insolito con esiti altalenanti. L'antieroe Jayesh non è coraggioso, sa di non esserlo, deve sopportarsi così com'è. Odia le ingiustizie ma non ha il fegato di combatterle, prova con l'astuzia ma è più fortunato che scaltro. 
JJ non ha un'identità precisa. Non è una black comedy, e nemmeno una satira. Il tema del feticidio femminile è trattato in modo grossolano, a tratti disturbante. Il film manca di concentrazione. I personaggi non convincono. Alla fine si prova un senso di insoddisfazione per un film che disattende le sue premesse, ma si prova anche un senso di amarezza, perché JJ, per quanto fiacco, riflette comunque un ambiente malato e una mentalità distorta - anche femminile - purtroppo radicata e tollerata.

TRAMA

Mudra aspetta un bambino. I suoceri desiderano ardentemente un maschio. In caso contrario, ennesimo aborto (imposto) all'orizzonte, che però renderebbe sterile la donna. I suoceri sono pronti a ripudiarla e a sostituirla. La ginecologa rivela al padre Jayesh - l'unico a non curarsi del sesso del feto - che è in arrivo una bimba. Jayesh, innamorato di Mudra, non si perde d'animo e attiva il piano B.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* La sequenza del divieto del sapone alle donne. Satira azzeccatissima.

ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE

* Il monologo strampalato sul bacio, con corredo di donne piangenti. Bah. 

RECENSIONI

Mid-Day: **
'Goes without saying, this is Ranveer [Singh] in an altogether believable, (...) contemporary rural part, that you haven’t seen him perform before. (...) It’s of course essential for an actor to go all over the place with his talent/career. Just that a film going all over the place, alongside, isn’t equally great news. At its core, this is supposed to be a full-on farcical comedy. Only what lies beneath it, i.e. female foeticide, wife beating, etc, make it hard to stick to the intended humour, and the fantasies that follow. The jokes run dry. The road-trip derails. Surely there are gems for moments.  (...) Do these moments add up to a gem of a movie? The attention span simply drops after a point. The picture stretches on'. 
Mayank Shekhar, 14.05.22

Film Companion:
'Jayeshbhai Jordaar is gratingly basic. (...) We've moved on, but the film hasn't. The first act is promising. (...) It's (...) nice that Jayesh is a rare beta male in Hindi cinema. (...) He is not designed as a male saviour. He's (...) struggling to be the man society expects him to be. But it's the simplistic writing that undermines [Ranveer] Singh's performance, turning Jayesh into more of a mousey caricature than a good person. The many monologues, in particular, are terribly corny - composed for effect, not feeling. (...) The chase gets repetitive very fast, and the climactic chaos at a hospital (...) looks like the end of a children's film. (...) Some may call the film's Gandhi-esque stance feel-good and necessary in this age of intolerance, but it comes at the cost of the integrity of the cause. It's a classic sign of films that try too hard to be liked and enjoyed - they're even willing to ridicule themselves to get an extra smile or two'.
Rahul Desai, 13.05.22

Cinema Hindi: ** 1/2
Punto di forza: qualche sequenza indovinata nel primo tempo.
Punto debole: secondo tempo debolissimo, sceneggiatura e regia anemiche.

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Ranveer Singh - Jayesh
* Shalini Pandey - Mudra, moglie di Jayesh
* Boman Irani - padre di Jayesh
* Ratna Pathak - madre di Jayesh

Regia: Divyang Thakkar
Sceneggiatura: Divyang Thakkar, Anckur Chaudhry
Colonna sonora: Vishal-Shekhar 
Fotografia: Siddharth Diwan
Montaggio: Namrata Rao
Anno: 2022

CURIOSITÀ

* Riferimenti al cinema indiano: Dharmendra, Hema Malini.

GOSSIP & VELENI

* Mudra è sempre velata sino al mento. Poi il suocero mette una taglia sulla sua testa, ed ecco che lei se ne va in giro tranquilla a volto scoperto. Ma allora!?
* Un villaggio sperduto di soli uomini è il posto più sicuro al mondo per una donna in difficoltà?? 
* [Spoiler] I genitori di Jayesh si redimono di punto in bianco nel finale, così come gli altri bruti maschilisti e violenti. Intervento divino?

27 febbraio 2019

GULLY BOY



Sottoculture, musica, storie di formazione e di riscatto, sogni che si realizzano: Gully Boy, di una bellezza rara, è il film per me. Potreste obiettare: tutto già visto e sentito. Vero. Ma magari non ambientato a Mumbai e non in hindi. E comunque non riuscireste a smorzare il mio incontenibile entusiasmo, perchè l'energia che GB sprigiona è spontanea e travolgente, ed è di forza tale da spazzar via quanto già visto e sentito. Ogni fotogramma emana un'intensità neonatale. Non rappresenta qualcosa, piuttosto nasce sotto i tuoi occhi. 

Proiettato il 9 febbraio 2019, in prima mondiale, al Festival di Berlino, GB è innanzitutto una sorta di manifesto della scena hip-hop mumbaita. Basterebbe già questo a qualificarlo come prodotto nuovo, anzi, nuovissimo nel panorama hindi non autoriale. Ma è anche un mucchio di altre cose. Il retroterra sociale, ad esempio, è robusto: la quotidianità a Dharavi, l'ambiente musulmano, la poligamia, la condizione femminile, la disoccupazione, la criminalità, le divisioni e le barriere da non valicare. Come analizzare un'opera così fitta, così significativa, così coinvolgente? Ogni dettaglio, curato in modo maniacale, suscita una riflessione. Mi limiterò a sottolineare che, nel film, il ritmo della narrazione è perfetto, è vita. Lo senti battere e ti emoziona. I personaggi si muovono sul beat degli umori giornalieri e dei pensieri inespressi, e comunicano solo con improvvise eruzioni. GB è puro amore per la musica. Ogni aspetto, tecnico e/o estetico, soggiace alla musica. Brava Zoya: la musica è dentro di te.

Ranveer Singh qui spicca il salto. Non sembra un clone di, è naturalissimo, come fosse uscito rappando dal grembo materno e non avesse fatto altro da allora. Ruoli comici, ruoli drammatici. Ranveer a questo punto può tutto. Vijay Raaz neanche ve lo dico. Siddhant Chaturvedi mi ha lasciato a bocca spalancata: il ragazzo, superlativamente figo, spacca lo schermo con un carisma addirittura osceno per un esordiente.

Zoya Akhtar segue la storia, non la narra. I personaggi hanno la libertà di essere se stessi. Gli attori non si impongono. Anche la trama si svolge in modo autonomo senza ingerenze esterne. Tutto sembra vivo e reale. Il secondo tempo è lievemente inferiore al primo, ma nel complesso il film è tesissimo e avvincente. Dialoghi brillanti, battute fulminanti, montaggio di gran classe. "Non adatto i miei sogni alla vita, ma la vita ai miei sogni". GB parte da Rock On!! e schizza in alto sino alle stelle. Chi raccoglierà il testimone?  

TRAMA

Murad vive con la famiglia a Dharavi. Studia, lavora part-time, esce con gli amici. Ha una fidanzata che ogni due per tre si becca una denuncia per aggressione. Ma più di ogni altra cosa, Murad ha la musica dentro.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* La scena del turismo da slum. Non commento perchè mi monta la iena.
* La scena della ribellione della madre di Murad. Standing ovation.
* 1000 altre scene e 1000 battute. In sostanza: tutto il film è assolutamente da non perdere.

ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE

* Il lato violento di Safeena. Mi è sembrata l'unica forzatura in una narrazione altrimenti fluidissima.

RECENSIONI

Hindustan Times: ****
"Zoya Akhtar’s Gully Boy, an underdog story shining a light on India’s incipient hip-hop subculture, is the first great Hindi film of 2019 and a rousing celebration of spunk. The writing is enthralling, the texture fantastic, and this world is a revelation. Here are characters without room to breathe who express themselves breathlessly, through a style of music that has always belonged to the marginalised. Dissent finds a way - and a beat. (...) The knockout punch comes from MC Sher. With a name that means both big cat and couplet, Sher is played by Siddhant Chaturvedi with natural, easy ferocity. It’s the film’s top performance. When he battles, he seems to be shutting down rivals for real. (...) Written by Vijay Maurya - who also plays Murad’s uncle - the lines are authentic from the start, allowing us a ringside view. Language varies across classes (...) The genius lies in the dialogues evolving; late in the film, when Murad is raging against his father, you can sense metre in his words. He’s internalised the iambic. (...) Vijay Varma is superb as a neighbourhood crook who must have grown up on Jackie Shroff movies, while Vijay Raaz - one of the finest actors we have - is haunting as Murad’s sore, unambitious father. Cinematographer Jay Oza presents the city in wide shots, while framing faces - especially Singh and Bhatt - mercilessly close, exposing the actors at their rawest. (...) Bhatt is a marvel, all fury and focus and fearlessness. Safeena is strikingly self-assured and frighteningly perceptive, and Bhatt endows her with innocence and impulsiveness. She also seems genuinely capable of walloping people. (...) Murad isn’t Murad till music plays. Armed with microphone or words, Singh is unstoppable. (...) From accent to action, Singh nails it".
Raja Sen, 15.02.19

Mid-Day: ****
"What does it take to so gently bottle up an overflowing volcano like Ranveer Singh, into a completely subdued bloke like Murad? Who is yet someone with such seething anger within, wholly internalised, that you can almost sense his brain inhaling life and surroundings, and exhaling potent words of poetry, in response? It's the script/story, Gully Boy, of course. (...) This is a new kind of 'Angry Young Man' movie, in effect - seamlessly merging sub-culture with pop mainstream".
Mayank Shekhar, 22.02.19

Cinema Hindi: *****
Punto di forza: i dialoghi, i dialoghi, i dialoghi, la sceneggiatura, la regia, il cast, la colonna sonora, il montaggio. Insomma, tutto il film.
Punto debole: -

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Ranveer Singh - Murad/Gully Boy
* Alia Bhatt - Safeena
* Siddhant Chaturvedi - MC Sher
* Vijay Raaz - il padre di Murad
* Kalki Koechlin - Sky
* Vijay Maurya - zio di Murad

Regia: Zoya Akhtar
Sceneggiatura: Zoya Akhtar e Reema Kagti
Dialoghi: Vijay Maurya ha lavorato sulla base dei dialoghi scritti in inglese da Zoya e Reema, rielaborandoli in hindi, con la collaborazione di alcuni rapper.
Colonna sonora: è firmata da una sfilza di rapper. Vi segnalo il tormentone Apna Time Aayega (interpretato da Ranveer Singh), Mere Gully Mein (interpretato da Ranveer, Divine e Naezy), Azadi (interpretato da Divine e Dub Sharma) e Sher Aaya Sher (interpretato da Divine).
Coreografia: Bosco-Caesar
Traduzione del titolo: gully significa strada.
Anno: 2019

RASSEGNA STAMPA/VIDEO

* Gully Boy: Zoya Akhtar on her politics, Alia's violence & Ranveer's "brown-face", Ankur Pathak, The Huffington Post India, 21.02.19
* The girl of Gully Boy, Rahul Desai, The Hindu, 22.02.19
* Second Coming, Bhakti Shringarpure, Open, 15.03.19 (analogie e differenze fra Gully Boy e 8 Mile)
* Video ufficiale della Berlinale: conferenza stampa
* Photo gallery ufficiale della Berlinale
* Aggiornamento del 20 gennaio 2024 - The GenX Salim-Javed!, Mayank Shekhar, Mid-Day: 'I ask Zoya to quote examples, where there’s fully Reema in a script, that she’s directed. She points to Alia Bhatt’s part in Gully Boy (2019): “Safeena was the character, from Dharavi, in a script, that Reema had written for her movie. That film didn’t happen. But I fell in love with her. I asked her if I can just take Safeena. Yeah, why not! We supplanted and then adapted her to fit into the world of Gully Boy.” (...) Gully Boy was the first film with Zoya-Reema’s film company, Tiger Baby. The name, by the way comes from “the nickname that Anurag [Kashyap] and all” gave Zoya: “It’s my spirit animal!” Left to Reema, the company would’ve been called Balls of a Brass Monkey: “Zoya is like, don’t be ridiculous! Also, Tiger Baby is fierce and feminine. It has a nice ring to it”.'

CURIOSITA'

* In GB il personaggio di Sher si ispira alla figura del rapper Divine, e il personaggio di Murad al rapper Naezy. Divine ha collaborato alle colonne sonore dei film Mukkabaaz e Blackmail. Naezy ha collaborato alla colonna sonora di Bhavesh Joshi Superhero.
* Riferimenti all'Italia: Benetton.
* Se vi interessa il rapporto fra giovani di religione musulmana e musica popolare, vi suggerisco il romanzo Islampunk di Michael M. Knight.
* Aggiornamento del 21 settembre 2019: GB è stato selezionato dall'India per rappresentarla agli Oscar.

31 dicembre 2018

S I M M B A



Simmba non è un brutto film, soprattutto considerando la media qualitativa degli altri titoli diretti da Rohit Shetty. Il soggetto si ispira a Temper (2015), pellicola di successo in lingua telugu di Puri Jagannadh, ma la sceneggiatura se ne discosta parzialmente. Simmba è una sorta di tributo al roboante eroe della tradizione del cinema popolare indiano, e tutto, nella realizzazione del film, si piega a questo fine, con risultati spesso azzeccati. La confezione è curata. Da un punto di vista tecnico (fotografia, montaggio, scenografie, coreografie, colonna sonora) Simmba è impeccabile. I dialoghi regalano diverse battute davvero esilaranti. Le sequenze d'azione si lasciano guardare con gusto.

Il cast è il fiore all'occhiello di Simmba. Sara Ali Khan ha stile (ricorda da vicino Preity Zinta), Sonu Sood offre un saggio delle sue doti di attore, e Ashutosh Rana è irreprensibile. Menzione d'onore a Ranveer Singh, qui letteralmente a briglia sciolta. Ranveer si concede con abbandono al ruolo, perfetto per lui, e sopporta con disinvolta follia il peso di tutto il film. E' istrionico e incontenibile. Sul set Shetty deve aver sudato non poco per tenerlo a freno. 

Però, nel secondo tempo, lo scivolone vistoso della tirata giustizialista è a mio parere controproducente. Il giustizialismo non è nuovo nel cinema popolare indiano, ma in Simmba è un po' troppo sottolineato, e il messaggio che trasmette è a mio parere pericoloso. E' vero che il numero annuale degli stupri in India farebbe incazzare anche Babbo Natale, ed è un bene che pellicole così importanti in termini di investimenti e distribuzione condannino fermamente gli abusi, però il tema è spinoso e delicato, e andrebbe affrontato in modo meno grossolano. 

Inoltre avrei preferito un pizzico di controllo sui manierismi di Ranveer Singh. Penso a Dabangg e alla splendida performance di Salman Khan, insuperabile nelle sue gigionerie, senza mai essere troppo caricaturale. Ranveer è divertententissimo, non fraintendetemi, ma un po' di misura qua e là non avrebbe guastato il tono festoso di Simmba.

TRAMA

Il piccolo Simmba è un tipo deciso e determinato: la polizia ha potere e denaro, grazie alla corruzione, e lui, da grande, vuole diventare il poliziotto più potente e corrotto. Ci riesce. Ma la vita ahimè riserva un sacco di brutte sorprese.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* La battuta fulminante di Simmba rivolta a Durva riguardo al non avere fratelli. La sala è crollata per le risate. Solo l'età venerabile mi ha dissuaso dallo scattare in piedi e applaudire selvaggiamente.
* La spettacolare entrata in scena di Ajay Devgan, accolta in sala da applausi e ovazioni. La fisicità e lo sguardo killer di Ajay sono riusciti nel non facile compito di sbiadire Ranveer Singh. Mi sono emozionata, confesso. G-R-A-N-D-E Singham!
* La sequenza d'azione nella lavanderia all'aperto.
* La sorpresa del cameo di Akshay Kumar, e seconda pioggia di applausi e ovazioni.

RECENSIONI

Hindustan Times: ***
"This is Shetty’s best work, a film of unflagging tempo with a genuinely charismatic lead, and while the actual story — about a bad cop who starts avenging rapes — isn’t interesting or original, Shetty keeps it entertaining, even if the film is longer than it needed to be. We can debate the need for these throwback films, and it is certainly problematic to see way rape used as a mere trigger for the leading man to turn good, but, as it stands, Simmba is not only ahead of Singham, but far superior to Dabanng, the blockbuster that defines the genre".
Raja Sen, 29.12.18

Mid-Day: ***
"With this film, a super-star is born". 
Mayank Shekhar, 29.12.18

Cinema Hindi: ***
Punto di forza: Ranveer Singh, alcune battute fulminanti
Punto debole: la luuunghiiissiiimaaa predica giustizialista

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Ranveer Singh - Simmba
* Sara Ali Khan - Shagun
* Sonu Sood - Durva
* Ashotush Rana - Mohile
* Ajay Devgan - Singham
* Akshay Kumar, Karan Johar, Arshad Warsi, Tusshar Kapoor, Shreyas Talpade, Kunal Khemu - cameo

Regia: Rohit Shetty
Sceneggiatura: Yunus Sajawal, Sajid Samji
Dialoghi: Farhad Samji
Colonna sonora: Tanishk Bagchi, Lijo George - DJ Chetas, S. Thaman
Anno: 2018

GOSSIP & VELENI

* DATEMI PIU' ARSHAD WARSI, PLEEAASE !
* Che fine ha fatto il piccolo rapito? E perchè nessuno si è indignato per la sua sorte?

23 gennaio 2012

LADIES VS RICKY BAHL





Sulla scìa del successo di Band Baaja Baaraat nasce in tempo record Ladies Vs Ricky Bahl. I due protagonisti (Ranveer Singh e Anushka Sharma) il regista (Maneesh Sharma) i compositori della colonna sonora (Salim & Suleiman) e la casa di produzione (Yash Raj) si riuniscono con l’intento di bissare l’esperienza positiva dello scorso anno. Il film fa un passo in avanti ma gli incassi due passi indietro. Un caso strano: aumenta la qualità della pellicola ma ne diminuisce il pubblico. Nonostante il nuovo prodotto sia migliore dell’offerta precedente sia per gli ideatori che per il cast i festeggiamenti sono ingiustamente cancellati.


TRAMA
Ricky Bahl è nato bello, furbo e attraente, come usare le doti ricevute da Madre Natura per arricchirsi oltre ogni limite? Truffare i soggetti più inclini a cadere nella sua trappola: ragazze single con particolari passioni o ambizioni, sensibili al suo fascino e con alle spalle montagne di quattrini.



L’idea di mettere al centro della scena una coppia che non fa che detestarsi e litigare per buona parte del film (mostrando poi un’improvvisa svolta in cui l’attrazione fatale e il desiderio  invadono il campo molto prima che l’amore faccia capolino) è stato ciò che ha trasformato una trama moscia come quella di Band Baaja Baaraat in un’avventura sentimentale più che godibile. L’esperimento di Maneesh Sharma con la coppia di giovani attori dal look moderno ha garantito immediata popolarità ad un film potenzialmente mediocre, di colpo convertito in un piatto creativo e gustoso. In Ladies Vs Ricky Bahl il regista dimentica però che si è giocato già l’effetto sorpresa : la chimica evidente tra il Ranveer "fighissimo"  Singh e Anushka "megasorriso" Sharma è già nota a tutti, l’arcano è stato svelato in precedenza e questo non aiuta a far lievitare gli incassi anche se la storia proposta questa volta è tutt'altro che noiosa. LVRB non incontra la stessa sorte dorata di BBB pur essendo più intrigante del tanto osannato titolo di debutto.
Il personaggio di Ricky Bahl alias Sunny, Vikram, Deven, Iqbal, Diego e quanti altri, è ben disegnato in tutte le sue camaleontiche sfumature, non ci importa sapere troppo quello che pensa o quello che farà, sappiamo solo che se la spassa da matti e che il suo vizio va ben oltre il mero arrivismo, è una sanguigna dipendenza dal rischio e dal gioco. Osserva, si documenta, si comporta in modo da compiacere la sua preda, colpisce e sparisce, un gigolò che non si concede sessualmente ma vende la sua immagine in un invitante pacchetto, una confezione perfetta capace di far vacillare anche la donna più riluttante e seriosa. E poi la fuga con il bottino e via verso un nuovo obiettivo e una nuova città.
Le vittime designate non sono patetiche, né da biasimare, cadono nella rete di un uomo vergognosamente FIGO e lo sanno, fiutano i problemi ma non li evitano, è un’occasione troppo allettante. Dimple, Raina e Saira risultano affettuosamente antipatiche e neppure Ishika, la donna programmata per intrappolarlo, è abbastanza risoluta da saper congelare in tempo i suoi ormoni. Le pianificazioni per la resa dei conti non sono affatto tediose o di cattivo gusto come era stato invece in Luv Ka The End, l’atmosfera è vivace e la location prescelta, Goa, diviene una cornice perfetta per far cadere abiti e pudori, mostrare feste lascive, costumi da bagno, corpi invidiabili e mondi deluxe.
Se basta una seconda visione per rivalutare un giudizio troppo alto su Band Baaja Baarat, Ladies Vs Ricky Bahl conserva la sua carica molto più a lungo.  Il sex appeal dei protagonisti, le musiche che spingono ad alzarsi e ballare, le coreografie non troppo difficili da imitare e l’atmosfera scacciapensieri lo rendono un prodotto bollywoodiano ad hoc. I risultati del box office dimostrerebbero il contrario eppure Maneesh Sharma sta migliorando e maturando, ha eliminato tutti i tempi morti che penalizzavano il suo debutto ed ha ideato un film equilibrato e frizzante, di facile consumo ma senza esclusione di colpi.



Il mio giudizio sul film : **** 4/5



RECENSIONI

THE TIMES OF INDIA ***
Maneesh Sharma al suo debutto alla regia colpì l'attenzione con l'insolito Band Baaja Baaraat. Difficile misurarsi con quel film. Ed in effetti Ladies v/s Ricky Bahl non raggiunge lo stesso livello di brio e di verve. In LVRB non ci sono umorismo, nè sapore realistico, nè fremente sintonia fra i due attori protagonisti: tutti aspetti che resero BBB un campione d'incassi. E quel che è peggio, il personaggio di Anushka Sharma appare solo nel secondo tempo. La storia d'amore è poco convincente. La colonna sonora di Salim-Sulaiman è ordinaria. Le performance e il tenore non isterico lavorano però a favore della pellicola.
Nikhat Kazmi, 09.12.11  (Testo originale)


HINDUSTAN TIMES: ***
In questo periodo quasi tutti i protagonisti maschili a Bollywood sono costretti, come negli anni cinquanta, a interpretare personaggi e non semplicemente se stessi, quindi una storia che sostenga la pellicola diviene necessaria. Il film non ci spiega le motivazioni del comportamento di Bahl. Lo spettatore vede quanto mostrato sullo schermo: Bahl è single, sembra un solitario, poco interessato da un punto di vista sessuale alle donne a cui si accompagna. Il suo unico scopo sono i soldi per i soldi. Un personaggio di questo tipo era stato gestito molto meglio in un titolo precedente di Yash Raj, Badmaash Company (che presentava però lacune di tipo diverso). La trama ad un certo punto prende una piega irresistibile, e Ladies v/s Ricky Bahl diventa un prodotto impregnato di female power. Parineeti Chopra è spontanea e audace. Ma all'ingresso del personaggio interpretato da Anushka Sharma, come al solito ci si chiede perchè mai una ragazza dovrebbe innamorarsi di un truffatore dichiarato. Qualche messa a punto in più nella sceneggiatura avrebbe giovato. Sfortunatamente l'aspetto commerciale ha la precedenza sulle spiegazioni. LVRB è al peggio una noiosa storia d'amore narrata a metà, e al meglio un film che si lascia guardare senza troppa fatica.
Mayank Shekhar, 09.12.11 (Testo originale)



ANNO : 2011

REGIA : Maneesh Sharma

PRODOTTO DA : Yash Raj Films

CAST:
Ranveer Singh …………………………… Ricky Bahl
Anushka Sharma ………………….. Ishika
Parineeti Chopra …………………………. Dimple
Dipannita Sharma ……………………… Raina
Aditi Sharma ……………………………… Saira


COLONNA SONORA : Salim & Sulaiman
PLAYBACK SINGERS: Benny Dayal, Vishal Dadlani, Swetha Pandit, Salim Merchant, Shradda Pandit, Shilpa Rao

COREOGRAFIE : Vaibhavi Merchant



QUALCOS’ALTRO

La trama è vagamente ispirata al film hollywoodiano John Tucker Must Die (2006)

La segreteria telefonica del cellulare di Ricky Bahl ripete una frase dal film Baazigar: "Kabhi kabhi kuch jeetne ke liye kuch harna bhi parta hai, aur harke jeetne wale ko baazigar kehte hain" / " A volte per vincere qualcosa è necessario perdere qualcos'altro, colui che riesce a vincere perdendo si chiama Giocatore"  sentitelo recitare direttamente dalla voce di Shahrukh in questo video dal minuto 4.40

Parineeti è la cugina della star Priyanka Chopra, per lei c’è già un nuovo film in cartellone per il 2012, Ishqazaade, sempre prodotto dalla Yash Raj. La ragazza si è aggiudicatata lo Star Screen Award e lo Zee Cine Award come Miglior Debutto dell’anno.

Sito ufficiale del film , Pagina dedicata a LVRB dal sito della Yash Raj


14 aprile 2011

BAND BAAJA BAARAAT



Dopo un periodo poco fortunato la Yash Raj Films torna a sorridere e a pianificare con ottimismo. A lanciare in porta stavolta sono solo giovani e debuttanti: Anuskha Sharma, la pepatissima protagonista che vuole il film tutto per sé, Ranveer Singh, il volto nuovo pronto a far strage di adolescenti, Habib Faisal, il promettente sceneggiatore reduce dal successo della prima avventura dietro la cinepresa (Do Dooni Char). Ad alzare la coppa è Maneesh Sharma, l’esordiente regista meritevole di aver riportato il sereno con un film facilmente vendibile, ammiccante e neanche troppo costoso.


TRAMA
Bittoo ( Ranveer Singh) scopre il talento e la personalità di Shruti (Anushka Sharma) durante un matrimonio nel quale si è infiltrato in cerca di cibo gratis, la ragazza aiuta la zia nell’organizzazione di ricevimenti vecchio stile ma sogna un’impresa tutta sua dove dare libero sfogo a nuove idee. Spinta da Bittoo, Shruti inizia a mettersi in proprio, la giovane impresa cresce e con essa la popolarità dei soci. Pur avendo istaurato un rapporto esclusivamente professionale i due si ritrovano presto a mischiare i sentimenti con gli affari . Da quel momento.. solo guai.


Probabilmente sopravvalutata (data la mole degli incassi e nominations ) la pellicola è più che altro un sorridente intrattenitore, non perfetto ma per niente cattivo, fatto per essere consumato con piacere in una sola serata. Fin dalla prima scena Band Baaja Baaraat reclama a gran voce un happy ending che sia positivo e glitterato tanto quanto le sue immagini, e ciò avviene, anzi “deve” avvenire perché Il film intero è già di per sé un festoso lieto fine della durata di due ore, sigillato da un invitante packaging .
I dialoghi sono vivaci e le interpretazioni naturali, difficile non venir abbagliati dai colori sgargianti e sedotti dallo studiatissimo look dei protagonisti , dalla cura nell’allestimento dei set, dall’ottima colonna sonora e dalla qualità delle coreografie. Eppure manca sempre qualcosa. Si incontrano bolle d’aria, improvvise banalità e le emozioni sono solo passeggere, non sufficienti a rendere intrigante una seconda visione. Se la scintilla non scatta però non è certo colpa degli attori, loro ce la mettono davvero tutta, sono affiatati, carini e pure molto credibili. Diventato una star dall’oggi al domani, Ranveer Singh si gode i frutti della neo acquisita popolarità, la nuova scoperta della Yash Raj raccoglie il testimone da Anuskha Sharma che con questo film si slega dal triplice contratto firmato al tempo di Rab ne bana di Jodi. Anuskha mi piace abbastanza, sa recitare e si impegna, deve ancora riuscire del tutto a non restare imprigionata nel personaggio di Taniji (ma immagino non sia per niente facile) la conferma del suo talento la avremo nei film che firmerà in futuro.

Tre gradite sorprese di BBB :

- I titoli di apertura. Semplice e veloce introduzione ai personaggi nello stile più classico ma evergreen: una raccolta di momenti rubati, sensazioni, immagini quotidiane montate in musica.
- Una notevole sfrontatezza nel comportamento di Bittoo e Shruti . Finalmente una storia d’amore più acida che zuccherata. Finalmente una scena sensuale “calda”, capace di essere né melensa, né irrealistica, né forzata.
- Tutte, ma proprio t u t t e, le canzoni. Applausi a Salim & Sulaiman.


Il mio giudizio sul film : *** 3/5


RECENSIONI

THE TIMES OF INDIA  ***  3/5

Delhi viene raffigurata film dopo film con un delizioso ventaglio di colori. I cineasti tentano di comprendere cosa renda la capitale indiana - un amalgama di culture e comunità - così carismatica. Band Baaja Baaraat sembra un intelligente studio sociologico di Delhi, con umori, momenti e personaggi che in modo frizzante ne catturano la vita. I protagonisti sono caldi e vibranti. Se si considera la pellicola un'amabile, sentita rappresentazione di Delhi, allora BBB cattura l'attenzione del pubblico. Sfumature ed emozioni riconoscibili spillano dalla sceneggiatura e dai dialoghi (Habib Faisal). Ma se si considera il film una storia d'amore new age, allora BBB diviene in qualche modo goffo e grezzo, soprattutto perchè la coppia potagonista non illumina lo schermo di passione. Però i due attori possiedono una spontaneità che disarma, specialmente Anushka Sharma che offre la sua migliore interpretazione. La colonna sonora di Salim-Sulaiman non è indimenticabile, malgrado l'effervescenza del bhangra-beat di Delhi. Forse BBB non incendierà il botteghino e non entrerà nella lista dei vostri titoli preferiti, eppure è una pellicola che coinvolge.

Nikhat Kazmi, 09.12.10    (Testo originale)


HINDUSTAN TIMES **  2/5

Se nei sobborghi occidentali di Mumbai vi imbattete in un gruppo di giovani che lavorano nel cinema, vi sembrerà di assistere ad un incontro di studenti universitari di Delhi. Di questi tempi pare che chiunque operi nell'industria cinematografica provenga dalla capitale. Shah Rukh Khan è stato il catalizzatore, non in termini di creatività bensì quanto a volontà di trasferirsi a Bollywood. Pochi fra loro sono diventati registi (Dibakar Banerjee, Imtiaz Ali, eccetera), molti sono sceneggiatori (Jaideep Sahni, eccetera), e molti ingrossano le fila dei giovani assistenti alla regia. Delhi è il luogo dove sono cresciuti e che conoscono meglio. E ciò ispira i film di Mumbai. Ripetutamente. Accade anche nel caso di Band Baaja Baaraat. La colonna sonora offre un mix pesante di bhangra, e suona come alcune tracce di Dev D, Tashan, Delhi-6, Aisha. I dialoghi sono in hindi colloquiale, comunissima al nord. Anushka Sharma è incredibilmente a proprio agio. Le sfumature sono scritte in modo intelligente, anche se poi la realizzazione è una completa parodia. Ma non ve ne curerete. E' questo il mondo conosciuto dai Non-Resident Indians di Bollywood, e il realismo inizia dove il divertimento finisce. O finisce dove il divertimento inizia. BBB è un'altra favola che ruota attorno all'eroe macho e alla sua spumeggiante compagna. Così eccovi una commedia romantica, laddove una commedia e basta avrebbe funzionato. Non c'è nessuna proverbiale alchimia fra i due protagonisti.

Mayank Shekhar, 10.12.10    (Testo originale)



ANNO : 2010

REGIA : Maneesh Sharma

TRADUZIONE DEL TITOLO : Banda musica e nozze

PRODOTTO DA : Yash Raj Films


CAST:
Anushka Sharma …………………. Shruti
Ranveer Singh ……………………… Bittoo


COLONNA SONORA : Salim & Sulaiman

PLAYBACK SINGERS : Sunidhi Chahuhan, Benny Dayal, Shreya Ghoshal, Himani Kapoor, Sukhwinder Singh

COREOGRAFIE : Vaibhavi Merchant

BAND BAAJA BAARAAT OFFICIAL WEBSITE.


QUALCOS'ALTRO:

Ranveer Singh fin dal primo giorno di uscita nelle sale del film è diventato un idolo dei teenager. L'attore saà protagonista della prossima avventura cinematografica di Maneesh Sharma per la Yash Raj : Ladies Vs Rickie Bahl. La compagna di scena ancora una volta Anushka Sharma.  Per maggior info: clicca qui.

Band Baaja Baaraat si è aggiudicato ben 4 Stars Screen Awards  (Miglior Debutto alla Regia, Miglior Debutto maschile, Miglior Sceneggiatura, Miglior Editing) , 6 Apsara Awards (Miglior Film, Miglior Editing, Miglior Costumista di scena, Miglior Debutto maschile, Miglior Debutto alla Regia, Miglior Screenplay e Migliori Coreografie), 1 Zee Cine Award (Miglior Debutto maschile)  e 2 Filmfare Awards (Miglior Debutto Maschile e Miglior Regista Debuttante).

Come prevedibile sono circolate voci su una presunta relazione fuori dalle scene tra i due protagonisti del film, più volte smentita sia da Anushka Sharma che da Ranveer Singh.