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26 agosto 2022

HABADDI


Più fatato che poetico. In larga parte mi è piaciuto, e quindi Habaddi forse non è un buon film per ragazzi. Storia gentile e protagonista da sbaciucchiare a parte, ho apprezzato soprattutto la visione e le idee della regia - che innesta qua e là qualche bizzarria originale -, e la fotografia a tratti rustica a tratti sognante. Sceneggiatura curata, anche sottile, con una punta d'ironia e di mistero - peccato per il finale fumoso e non conclusivo e per la formula ormai troppo sfruttata. Nel complesso è una pellicola consigliabile, a maggior ragione perché in lingua marathi. Ricordiamoci di tener d'occhio il regista.

TRAMA

Manya è un sorridente bambino affetto da balbuzie, schernito dai coetanei e trascurato dagli adulti. Unici amici: lo zio ventriloquo, la dolce Ketaki di cui è infatuato e che purtroppo vive a Mumbai, e l'asina Mastani. La scuola non è in agenda. Meglio riparare cose rotte ed orbitare attorno ad un pozzo infestato da un fantasma. Manya scopre di possedere un talento naturale per il kabaddi, il torneo scolastico si terrà a Mumbai, ottima occasione dunque per rivedere Ketaki. Ma c'è un problema: come riuscire a pronunciare e ripetere la parola kabaddi?

Cinema Hindi: ***
Punto di forza: regia a tratti singolare, sceneggiatura dignitosa, fotografia, cast.
Punto debole: formula sfruttata, il finale.

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Karan Dave - Manya
* Mayur Khandge - Maruti, l'allenatore

Regia: Nachiket Samant
Sceneggiatura: Yogesh Vinayak Joshi, Nachiket Samant
Colonna sonora: Rohan-Vinayak
Fotografia: Riju Das
Montaggio: Anupama Chabukswar
Lingua: marathi
Anno: 2022

RASSEGNA STAMPA

'How would you describe your film?
It's a mixed-genre film. It's partially a sports film, but it's also a coming-of-age film, it has also got some romantic and fantasy elements as well. There is a well in the film, which we created with the help of CG. The main character, Manya, dives into it to retrieve a toy that his friend had lost. We have a ghost-like creature sitting inside the well. None of the villagers wants to go near the well and they feel the village is cursed by the ghost. The well symbolizes facing your innermost fear. It plays an important part in the film's narrative.
How easy was it to shoot sports scenes?
As it's not a full-fledged sports film, there was no burden of showing professional-level efficiency in those scenes. I intended to capture the emotion, rather than realism. From the start, I was sure that I didn't want to make it hyper-realistic. Some filmmakers want to show everything realistically and I admire their dedication, but I'm not one of them. I'm attracted to the fantasy side of films which take you on a journey that you don't see in reality. But we did train those children. We had workshops with proper kabaddi coaches'. 

29 giugno 2022

TOOLSIDAS JUNIOR


Ashutosh Gowariker ha collaborato alla sceneggiatura e alla produzione di questo film per ragazzi ambientato nel mondo del biliardo. Il trattamento generale è vecchio stile, angelico. La storia prevedibile e con qualche forzatura di troppo malgrado sia in parte autobiografica. Comunque Toolsidas Junior, nel suo insieme, pur zuccheroso, trasmette un certo calore. Si lascia guardare senza annoiare.

TRAMA

Siamo a Calcutta negli anni novanta. Midi segue con entusiasmo le partite di biliardo giocate dal padre, e vorrebbe seguirne le orme. In un fatiscente club nascosto in quartiere malfamato della città, il ragazzino incrocia un campione nazionale a riposo che accetta di allenarlo.

RECENSIONI

Cinema Hindi: ** 1/2
Punto di forza: il giovane attore protagonista
Punto debole: alcuni aspetti poco credibili nella sceneggiatura, i personaggi del fratello di Midi e di Jimmy Tandon sono scritti con scarsa cura.

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Varun Buddhadev - Midi 
* Sanjay Dutt - campione nazionale di biliardo a riposo
* Rajiv Kapoor - Toolsidas, padre di Midi
* Dalip Tahil - Jimmy Tandon, campione locale di biliardo e avversario di Toolsidas

Regia: Mridul Mahendra
Sceneggiatura: Mridul Mahendra e Ashutosh Gowariker
Colonna sonora: Daniel B. George
Fotografia: Kamaljeet Negi
Anno: 2022
Award: National Award per il miglior film hindi, e menzione speciale della giuria per Varun Buddhadev (aggiornamento del 22 luglio 2022).

RASSEGNA STAMPA

* Director Mridul Mahendra on his film 'Toolsidas Junior', Priyanka Roy, The Telegraph, 14.06.22: 'In terms of making the film, the biggest challenge was to get the cast right, especially the two boys. We auditioned some 150-200 children and then auditioned in combination. We found Varun Buddhadev (who plays Midi) and the energy this boy had was unbelievable. He had to be on set for all 40 days. The way he pulled it off is unbelievable. He trained for two months with Yasin Merchant, who was our snooker consultant in the film. He picked up the game so well. He worked really hard. We have a lot of snooker aficionados who have asked me, ‘Wow, is this kid a player and did you turn him into an actor?’ (Laughs)'.

CURIOSITÀ

* Rajiv Kapoor, figlio di Raj Kapoor, è purtroppo deceduto prima della distribuzione del film.
* Riferimenti al cinema indiano: Amitabh Bachchan, Rajinikanth, Mithun Chakraborty.

16 giugno 2022

MISHAN IMPOSSIBLE


In India non si producono molte pellicole per ragazzi. Non mancano film per famiglie, il cui numero negli ultimi anni va però assottigliandosi, e non mancano film per un pubblico giovane. Saltuariamente viene distribuita qualche pellicola interessante - con un cast di attori preadolescenti - che, per temi e per contesto, in realtà si rivolge agli adulti. Rari i film di intrattenimento puro interpretati da e per giovanissimi. Mishan Impossible rientra in quest'ultima categoria.
Forse le pellicole per ragazzi dovrebbero essere giudicate dai ragazzi. Non rientrando nella fascia d'età a cui MI è destinato, provo una certa titubanza nell'esprimere un parere. Nel complesso MI non è da buttare. È una commedia d'azione a sprazzi divertente, con una sceneggiatura dignitosa anche se intermittente, con una trama che via via si complica inoltrandosi in terreni insidiosi, con dialoghi che oscillano dall'arguzia alla ripetitività, con una regia troppo sfilacciata che allenta le redini col procedere della narrazione, con un ritmo poco accattivante. I tre protagonisti sono uno spasso, bravi i giovanissimi attori, il soggetto è brillante, il primo tempo (al netto della discutibile sequenza iniziale) piuttosto godibile. 

TRAMA

Raghupathi, Raghava e Rajaram sognano in grande: Raghupathi adora Ram Gopal Varma (come biasimarlo) e vuole diventare regista, Raghava si impegna (a modo suo) nel cricket e si ritiene un talento naturale, mentre Rajaram aspira più modestamente a partecipare a Chi vuol essere milionario?. La scuola, lasciamola perdere. Invece: perché non catturare Dawood Ibrahim e intascare la lauta ricompensa? Parte la Mishan Impossible.

RECENSIONI

The Hindu:
'The endearing small-town milieu and sharp humour outweigh the loopholes in this crime comedy. (...) The witty lines keep coming one after the other and most of the gags seem believable in the context of the characters. (...) The film-centered humour is Mishan’s highlight. (...) The film is far from perfect but can leave you with a big smile'.
Sangeetha Devi Dundoo, 01.04.22

Film Companion:
'In Mishan Impossible, Swaroop RSJ, the director, seems to struggle with the comedic mind of Swaroop RSJ, the writer. (...) Swaroop RSJ is most comfortable in the scenes with the children in the first half of the film. He has fun with them and the three child actors are great with their lines. Rarely do we see child actors excel without hamming it. The dialogues, reaction shots, and music work in perfect harmony to give us a mix of laugh-out-loud moments and smile-at-a-bad-joke moments. It's never cringe and always in warmth. And it helps that the film is set in a village far off. We buy their innocence. (...) But it is the investigation and the message-y part of the film that the director is uncomfortable in staging'.
Mukesh Manjunath, 01.04.22

Cinema Hindi: ** 1/2
Punto di forza: soggetto, cast, parzialmente i dialoghi.
Punto debole: regia, ritmo.

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Harsh Roshan - Raghupathi
* Bhannu Prakshan - Raghava
* Jayateertha Molugu - Rajaram
* Taapsee Pannu - investigatrice
* Rishab Shetty - (buffo) cameo

Sceneggiatura e regia: Swaroop RSJ
Colonna sonora: Mark K. Robin
Lingua: telugu
Anno: 2022

CURIOSITÀ

* Nel 2014 i media indiani riportarono la notizia della fuga da casa di tre ragazzini di Patna, determinati a catturare Dawood Ibrahim per intascare la ricompensa.
* Riferimenti al cinema indiano: Enthiran, vari titoli di RGV, Puri Jagannadh, S.S. Rajamouli, Baahubali, RRR, Akshay Kumar, K.G.F, Rajinikanth.

23 gennaio 2020

MONSTER


Un gradevole film non solo per ragazzi. Monster è di una semplicità disarmante, divertente e piuttosto ben fatto. Il soggetto è vivace, la sceneggiatura tiene e si fa perdonare qualche ripetizione, la regia a tratti sorprende. Gli effetti speciali sono dignitosi. Il commento musicale azzeccato. S.J. Surya, l'attore principale, è perfetto per il ruolo del serafico Anjanam, e regala un'interpretazione buffa e gioiosa. Ma è il piccolo, irresistibile partner di Anjanam la vera superstar. Il suo ingresso è annunciato come da tradizione, e l'eroe incede con sequenze al rallentatore. La colonna sonora sottolinea le sue azioni con tono epico o con ritmo frenetico. Tutte le scene in cui è coinvolto sono assolutamente imperdibili.

TRAMA

Anjanam acquista un appartamento e vi si trasferisce, ma due loschi figuri lo spiano con brutte intenzioni: un ladro di diamanti e un topo. Il ladro si rivela il meno pericoloso. Il roditore è un coinquilino scaltro, inossidabile e tenace. Pelo arruffato, baffo ritto, naso aspiratutto, occhio vigile, mente lucida, zanna d'acciaio. Le sue scorribande devastatrici mettono a dura prova la bonomia di Anjanam.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* Il ladro e il topo si guardano negli occhi in una brevissima sequenza. Ho riso a più non posso, e pure alla seconda visione.
* Anjanam appollaiato sul lavandino in cucina, pronto all'agguato.

RECENSIONI

The Hindu:
'One way to look at Monster is by assuming that it’s targeted at kids and family audiences. After all, it’s been years since we had a movie exclusively for kids. (...) If that was the case, Monster works - only partially, though. (...) The premise (...) looks delicious on paper, but very few ideas get translated on screen. (...) The writing is redundant, and the tricks that seemed inventive at first, are reduced to gimmickry. (...) The bits involving the rodent are genuinely funny (...) and makes you wonder as to how good Monster could have been. But the film is uneven for the most part, making it an average watch'.
Srivatsan S., 17.05.19

Film Companion:
'Monster is like nothing we’ve seen in Tamil cinema. It’s a live-action cartoon. (...) SJ Surya plays him (Anjanam) perfectly. The actor’s cartoony rigidity, his fondness for jerky movements, his exaggerated expressions - everything fits. (...) At a time so much of our comedy is so mean-spirited (...) Monster is a lovely reminder of how gently (and generously) smiles can be evoked. (...) But the film’s real big problem is its length, padded out by a smuggler subplot. But I didn’t feel like complaining because the sheer joy elsewhere is contagious. I felt like a kid again, watching cartoons on TV. Had Monster been a half-hour shorter, it might have been a classic of its kind'. 
Baradwaj Rangan, 31.05.19

Cinema Hindi: ***
Punto di forza: l'adorabile mostriciattolo peloso e le sue (ehm) interazioni con Anjanam.
Punto debole: qualche ripetizione; le scene che non coinvolgono Anjanam/topo sono deboli, e i personaggi secondari poco incisivi, tranne qualche rara eccezione (ad esempio, l'impagabile inquilino del piano inferiore).

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Il topo
* S.J. Surya - Anjanam
* Priya Bhavani Shankar - Mekala, fidanzata di Anjanam
* Karunakaran - Ravi, amico di Anjanam

Regia: Nelson Venkatesan
Sceneggiatura: Nelson Venkatesan, Sankar Dass
Colonna sonora: Justin Prabhakaran
Lingua: tamil
Anno: 2019

CURIOSITA'

* Riferimenti a Bollywood: Ajay Devgan, Kareena Kapoor, Twinkle Khanna, Sunny Deol, Yash Chopra, Anushka Sharma.
* Film che trattano lo stesso tema: l'eroe dello strabiliante Eega è una mosca.

GOSSIP & VELENI

* Quale ragazza sana di mente non vorrebbe in regalo dal proprio fidanzato una bertuccia blu?

09 settembre 2019

STUDENT OF THE YEAR 2


Non rientro nella fascia d'età a cui questo film si propone. E non sono in grado di rispondere alla domanda: a 12 anni, se avessi visto Student of the Year 2, mi sarebbe piaciuto? Boh. Procedo con cautela. La produzione ha speso troppo per una pellicola dalla storia modesta. Lo spreco si nota e stona, anzi, infastidisce. La sceneggiatura è un susseguirsi di cliché tipici del genere. Idem i dialoghi. I personaggi sono stereotipati e innaturali. Del quartetto di attori, la debuttante Tara Sutaria mi è sembrata un filo più espressiva rispetto ai colleghi. Tiger Shroff è un ballerino talmente sciolto e dotato che potrebbe danzare dall'inizio alla fine di ogni suo film e il mio giudizio sarebbe sempre 5/5. In SOTY2 si cimenta però anche in altre attività.

Nel primo tempo ho colto l'unico spunto interessante poi purtroppo abortito. Rohan, il protagonista, riesce ad iscriversi allo stesso college frequentato da Mia, la ragazza di cui è innamorato. Mia lo accoglie con la battuta (vado a memoria): 'Mi sto evolvendo. Faccio cose nuove. Ti avrei rispettato di più se tu fossi venuto qui per te stesso'. Segue il vuoto. Shreya è l'unico personaggio ad azzardare una maturazione e ad avere ben chiaro in mente un obiettivo da perseguire. Gli altri si limitano al cazzeggio.

TRAMA

Studenti in un college, anzi due. Ballano, corrono, si dannano col kabaddi. Tutti probabilmente analfabeti, dal momento che non aprono mai un libro.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* Il bambino con la scritta sull'addome '6 pack coming soon'.

RECENSIONI

Hindustan Times: * 1/2
'Irony is in predictably short supply. (...) The film exists exclusively to flaunt Tiger Shroff’s physique. (...) Still, Shroff is sincere. As is Ananya Pandey, who takes a poorly written character (...) and at least attempts to give her a vibe. (...) The kids aren’t intolerable, the motives are. The film lacks drama, conflict and narrative tension, with dialogues written for mannequins'.
Raja Sen, 10.05.19

Cinema Hindi: **
Punto di forza: -
Punto debole: la sceneggiatura

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Tiger Shroff - Rohan
* Ananya Pandey - Shreya
* Tara Sutaria - Mia
* Aditya Seal - Manav, fratello di Shreya
* Gul Panag - allenatrice
* Farah khan - cameo
* Alia Bhatt - item song The Hook Up Song
* Will Smith - un cameo talmente breve che non ha fatto in tempo ad impressionarmi la retina

Regia: Punit Malhotra
Sceneggiatura: Arshad Sayed
Colonna sonora: Vishal-Shekhar
Anno: 2019

CURIOSITA'

* Film che trattano lo stesso tema: Kuch Kuch Hota Hai, Main Hoon Na, Jo Jeeta Wohi Sikandar, Student of the Year.

GOSSIP & VELENI

* Ananya Pandey è la figlia di Chunky Pandey; Tiger Shroff è il figlio di Jackie Shroff.

17 marzo 2019

SECRET SUPERSTAR



Leggo le recensioni positive, penso agli incassi stratosferici, e rimango perplessa. Cosa c'è in me che non va? Perchè Secret Superstar - uno dei film a tema femminile di maggior successo nella storia del cinema indiano - non mi ha colpito? A mio parere è solo una pellicola per ragazzi di fattura piuttosto modesta. La storia non è male. La sceneggiatura azzarda qualche spunto interessante, come la denuncia della violenza domestica e il diritto all'auto-affermazione femminile. Il cast è del tutto dignitoso. Ma la regia, con l'esclusione delle scene madri, è poco robusta. La narrazione non è abbastanza articolata da coinvolgere anche un pubblico adulto. Zaira Wasim, pur brava, non replica la superlativa performance offerta in Dangal. Da un punto di vista tecnico, SS sembra un prodotto destinato alla programmazione televisiva pomeridiana. Aamir Khan però si ritaglia un cameo elettrizzante e spudoratamente kitsch (GRAZIE!).
Datemi retta: guardate Udaan.

TRAMA

Insia adora cantare e sogna di diventare una superstar. La madre adora Insia e il suo sogno. Il padre no.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* Shakti Kumaarr nella sala d'aspetto dell'avvocato. La scena dura solo qualche minuto, forse meno, ma è a dir poco INDIMENTICABILE.
* Shakti Kumaarr dedica a Insia il delirante remix Sexy Baliye.

RECENSIONI

NDTV: *** 1/2
"A simple film that is unashamedly saccharine and manipulative, yet has the ability to surprise us in ways small and large. (...) Aamir Khan is an absolute hoot as he plays Shakti Kumaarr, cheesy and predatorial and self-aggrandizing in completely cartoonish fashion. It is a caricature (...) but Khan brings enough nuance to the table to make even this tasteless fool appear real. (...) Khan embraces the nuttiness with glee, and I'd love to see more of this elaborately goateed idiot. There are times when Secret Superstar feels like a tacky production, as if made on a telefilm budget, and there are sequences that inevitably seem too long, particularly as we go into the film knowing what will happen and the film doesn't even try to prove us wrong. Yet we need more films for and about children in this country, which is why I'd recommend this one even though it is far from perfect".
Raja Sen, 03.08.18

Mid-Day:
"Secret Superstar is, foremost, a fantastical, inspirational film (for teenagers in particular), yet with an uneasy, dark undertone that you constantly find yourself oscillating between emotions - mainly happy, partly sad - as the film twists and turns to tell a story that, at the same time, belongs so uniquely to this age (of the celebrity, and new media). (...) (Zaira Wasim)  owns this story. Because, at some level, it belongs to her. That innate innocence, naturalness, might otherwise be hard for an amateur to so convincingly pull off. (...) Beneath that simplicity (even with cinematic technique, or craft, if you may), the debutant writer-director (Advait Chandan) manages to move you this much, because he sincerely, seamlessly covers so much ground, cutting across issues, from the state of pop-culture, patriarchy, parenting, passion and the prodigy, to some pop-philosophy".
Mayank Shekhar, 24.10.17

Cinema Hindi: *** (se lo considero un film per ragazzi)
Punto di forza: il cameo di Aamir Khan (****)
Punto debole: la regia

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Zaira Wasim - Insia
* Meher Vij - madre di Insia
* Raj Arjun - padre di Insia
* Amir Khan - Shakti Kumaarr
* Tirth Sharma - Chintan

Sceneggiatura e regia: Advait Chandan
Colonna sonora: Amit Trivedi
Anno: 2017

CURIOSITA'

* Il 14 marzo 2019, in occasione del suo 54mo compleanno, Aamir Khan annuncia di aver acquistato i diritti per il remake ufficiale di Forrest Gump. Dovrebbe dirigerlo proprio Advait Chandan.
* SS sotto alcuni aspetti mi ricorda It's Breaking News, film (non per ragazzi) a tema femminile altrettanto modesto e mosso da buone intenzioni.

27 luglio 2009

RAJKUMAR


Un film bollywoodiano di cappa e spada non mi era ancora capitato, ed ecco colmata (con sollievo?) la lacuna. 'Rajkumar' vorrebbe essere una favola per ragazzi: principi&principesse, sortilegi, avventure&duelli. Ma i brani musicali offrono una Madhuri Dixit insolitamente provocante. Di certo i genitori indiani (mi riferisco ai padri) non si saranno annoiati. Immaginate una proiezione all'aperto in un villaggio rurale: pubblico seduto per terra, stuolo di ragazzini vocianti. Parte la prima coreografia, 'Yeh Khubsoorat Badan' ('Questo bel corpo'). Una voluttuosa Madhuri avvolta nella schiuma. Sussulto delle madri presenti. E sussulto anche dei pargoli. Perchè è vero che un bambino di otto anni magari pensa solo al cricket, ma dinanzi allo spettacolo di una generosa insaponata Dixit, è lecito supporre che l'amore per lo sport passi di colpo in secondo piano.

Com'è il film? Dimenticabilissimo. Anil Kapoor è sempre dignitoso ma immagino provi ancora oggi un certo imbarazzo al pensiero di aver interpretato 'Rajkumar'. Madhuri è bellissima, e non è una novità. Quanto a Naseeruddin Shah, fingerò di non aver notato la sua presenza nel cast (Naseer: PERCHE'?).

Vi risparmio la visione della pellicola elencandovi di seguito i link dei numeri coreografati, irrinunciabili per tutti i fan della Dixit. In un tripudio di veli, trasparenze e splendidi costumi, godetevi la bellezza di questa donna superba, l'intensità dello sguardo di una delle attrici più amate dal pubblico Indiano, la bravura tecnica di una ballerina di prim'ordine.
Signore e (soprattutto) signori: MADHURI.

* Lo spumoso 'Yeh Khubsoorat Badan'

(Mi siete grati, lo so)

TRAMA

Il principe Rajkumar (Anil Kapoor) si innamora della principessa Vishaka (Madhuri Dixit). Ma Durjant Singh (Naseeruddin Shah), il crudele Primo Ministro del regno di Vishaka, aspira a sposare la ragazza e a diventare re con ogni mezzo. E non è l'unico ostacolo: anche la madre di Rajkumar, ritenendo Vishaka colpevole dell'esecuzione del marito, osteggia l'unione dei due. Tranquilli. Alla fine l'amore trionfa.

RECENSIONI

Cinema Hindi: *
Punto di forza: MADHURI (e le coreografie) ****
Punto debole: tutto il resto

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Anil Kapoor ('Pukar') - il principe Rajkumar
* Madhuri Dixit ('Pukar') - la principessa Vishaka
* Naseeruddin Shah ('Iqbal') - il Primo Ministro Durjan Singh e il fratello di questi Surjan
* Danny Denzongpa ('Asoka') - Ali
* Farida Jalal ('Kuch Kuch Hota Hai') - Panna

Regia: Pankaj Parashar

Soggetto, sceneggiatura e dialoghi: Vinay Shukla e Kamlesh Pandey

Coreografia: Saroj Khan ('Jab We Met', 'D O N')

Traduzione del titolo: 'principe'

Anno: 1996

CURIOSITA'

* Danny Denzongpa ha recitato in moltissime pellicole in lingua Hindi e Nepali, ma anche in produzioni internazionali ('Sette anni in Tibet'). Ha ricoperto quasi sempre il ruolo del 'villain', mancando però di un soffio uno dei più famosi eroi negativi di Bollywood: Gabbar Singh nel celeberrimo 'Sholay'. E' anche cantante, ed ha interpretato alcuni brani di colonne sonore di film nepalesi. Jaya Bachchan, moglie del grande Amitabh, è stata sua compagna di classe al Film Institute di Pune: grazie a lei l'attore ha adottato 'Danny' in sostituzione del suo difficilissimo nome di battesimo (Tshering Phintso)

* Il ruolo che Danny ricopre in 'Rajkumar' è molto simile a quello affidatogli in seguito in 'Asoka'

GOSSIP&VELENI

* La produzione avrà dovuto ungere un bel po' per consentire ai brani coreografati di superare indenni la rigorosissima censura Indiana: non solo Madhuri è scatenatissima e molto provocante, ma anche i testi delle canzoni non scherzano. Per non parlare di alcuni dialoghi con Anil Kapoor. Il film sarà stato anche un flop, ma di certo avrà turbato i sonni di 500 milioni di maschi Indiani per mesi. E i componenti della troupe presenti sul set? Non si saranno ancora ripresi...

21 luglio 2009

JO JEETA WOHI SIKANDAR


Solitamente i film indiani di genere popolare non si rivolgono ad una categoria precisa di pubblico: in India l'amore per il cinema è vivo e irrinunciabile, complici forse l'aria condizionata (almeno nelle città), il prezzo contenuto del biglietto, la diffusione ancora modesta dei televisori (Paese CIVILE). Le recensioni critiche sui quotidiani, sulle riviste specializzate e sui siti web scatenano dibattiti accesi tanto quanto le infinite discussioni provocate in Italia dai commenti dei giornalisti sportivi sulle partite di calcio. Ed è un punto d'orgoglio per ogni Indiano degno di tale nome ammirare i propri beniamini 'first day first show' (e poi ripetere l'esperienza più e più volte). Questo spiega la calca colossale al botteghino in occasione delle prime: per i film di maggiore richiamo spesso avvengono tafferugli, litigi anche violenti (con feriti) e problemi vari di ordine pubblico. Al cinema, naturalmente, si va con tutta la famiglia: diverse generazioni si confrontano sulla stessa pellicola. Quando un film ha davvero successo? Quando mette d'accordo un pubblico così eterogeneo per età, livello culturale, estrazione sociale. Nonchè per lingua, religione, etnia.
E poi in Occidente si pensa che sia facile confezionare un masala bollywoodiano. Auguri.

'Jo Jeeta Wohi Sikandar', pur calcando la mano sull'amore filiale, si discosta da questa tradizione: è una delle rare pellicole (parliamo degli anni Novanta) che, per storia, ambientazione, personaggi e temi affrontati, si rivolge essenzialmente ad un pubblico di adolescenti, malgrado gli attori principali non siano proprio di primo pelo. Gli adulti ci sono ma rimangono costantemente sullo sfondo. Il punto focale del film non pare essere il desiderio di Sanju di realizzare il sogno paterno - tipico di molte pellicole bollywoodiane -, bensì l'autoaffermazione come adulto. Non si tratta solo di una vittoria sportiva da offrire al (fissato?) padre: è proprio l'atteggiamento personale nei confronti della vita a mutare. Archiviata l'adolescenza, con le sue baruffe, i suoi eccessi, i suoi sentimenti non autentici, Sanju si affaccia alla maturità. E lo fa per sè, anche se inizialmente spinto dal desiderio di compiacere il padre.
La narrazione è sviluppata in modo accattivante, anche se prevedibile, allo scopo di catturare l'attenzione di tutti gli spettatori. La gara finale è avvincente. La storia d'amore, quello vero, è giustamente contenuta e non prevalente: il protagonista è descritto nella sua totalità di essere umano e, fatto clamoroso per gli anni e per il tipo di cinematografia, nei suoi pregi e nei suoi difetti. Sanju è un eroe insolito: bocciato a scuola, privo di talenti, schiappa nello sport. Le ragazze gli girano al largo, preferendo i vincenti: belli, ricchi, ben vestiti, primi della classe, atleti insuperabili. Non aspettatevi un'approfondita introspezione psicologica, sia chiaro, ma un'evoluzione nella tridimensionalità del personaggio principale sì. E' grazie anche a film come questi che il cinema popolare in lingua Hindi lentamente ma costantemente ha aggiornato i propri temi e i propri canoni.

JJWS ha incontrato il successo del pubblico, ma non è un prodotto eccelso, anzi: stilisticamente antiquato, un po' troppo ingenuo. Per fortuna Aamir Khan regala un saggio del suo mostruoso talento con una performance molto convincente, leggera - in senso positivo - e frizzante. Tutta da godere. Il resto del cast è abbastanza anonimo. Pooja Bedi - ci spiace per il leggendario padre - è davvero imbarazzante: in seguito si è dedicata agli show televisivi e ha accantonato l'idea di fare cinema (grazie). Apprezziamo il fatto che, malgrado la pellicola registri una pesante presenza da parte del clan di Aamir, sia comunque stato offerto spazio sufficiente anche al personaggio di Ratan, per giunta interpretato da un attore esordiente. Cortesia non così comune a Bollywood.

TRAMA

Ratan (Mamik Singh) è un ragazzo modello: ottimo studente, ottimo atleta, affidabile, serio e di buon carattere. L'orgoglio del padre. Il fratello Sanju (Aamir Khan), al contrario, non vuole saperne nè di studiare nè di dedicarsi allo sport: meglio divertirsi con gli amici e godersela. Ma l'età adulta è proprio dietro l'angolo, con i suoi doveri e le sue responsabilità. Sanju sarà pronto a rispondere al richiamo?

RECENSIONI

Bollywood Hungama: ****
'I film sui perdenti che alla fine riescono a vincere sono sempre amati dal pubblico, se fatti bene. Gli esempi più recenti: 'Lagaan' e 'Iqbal', entrambi a tema sportivo. JJWS è un buon remake di 'All American Boys', 'indianizzato' in modo convincente, e nessuno fa caso al dettaglio di attori ormai adulti che interpretano ruoli da studenti. Malgrado la prevedibilità della vittoria di Sanjay, la gara irta di ostacoli e il climax sono comunque da mangiarsi le unghie: lo spettatore tifa per il ragazzo che si batte e vince. E se gli sconfitti sono ricchi e snob, ancora meglio. Il film è una storia dolceamara di formazione. L'amore, l'amicizia, i valori della famiglia trionfano sulle avversità.'
Deepa Gahlot, 26.04.07

Cinema Hindi: **
Punto di forza: un ADORABILE Aamir Khan (****)
Punto debole: pellicola troppo adolescenziale, troppo antiquata

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Aamir Khan - Sanju
* Mamik Singh, al suo debutto - Ratan
* Ayesha Jhulka ('Khiladi') - Anjali
* Deepak Tijori ('Ghulam') - Shekhar
* Pooja Bedi - Devika
* Imran Khan ('Jaane Tu Ya Jaane Na') - Sanju bambino

Soggetto, sceneggiatura e regia: Mansoor Khan ('Qayamat Se Qayamat Tak', 'Josh')

Dialoghi: Nasir Hussain

Colonna sonora: Jatin-Lalit ('Kuch Kuch Hota Hai')

Coreografie: fra gli altri, anche Farah Khan ('Dil Se')

Award: Film Fare Award Best Film

Traduzione del titolo: è un antico modo di dire, particolarmente diffuso nel Nord dell'India. 'Sikandar' è il nome indiano per Alessandro il Grande. La traduzione: 'colui che vince è il Conquistatore, il re' (ringraziamo Pushker)

Anno: 1992

CURIOSITA'

* Il film si ispira a 'All American Boys' di Peter Yates

* Il regista Mansoor Khan è cugino della superstar Aamir Khan e figlio del cineasta Nasir Hussain, che ha prodotto JJWS (oltre a scriverne i dialoghi). Il suo debutto cinematografico ha coinciso col clamoroso debutto (in un ruolo adulto) dello stesso Aamir (nonchè di Juhi Chawla): 'Qayamat Se Qayamat Tak', ispirato alla classica vicenda di Romeo e Giulietta. Il nostro Mansoor pare non apprezzare molto i soggetti originali: 'Akele Hum Akele Tum' si ispira a 'Kramer contro Kramer', e 'Josh' (l'unico film affidato a Shah Rukh Khan e non ad Aamir) a 'West Side Story'. Pare abbia definitivamente abbandonato la regia, ma nel 2008 ha co-prodotto con Aamir il blockbuster 'Jaane Tu Ya Jaane Na', pellicola interpretata dall'esordiente (in un ruolo adulto) Imran Khan, nipote dello stesso Aamir

* I fratelli Jatin-Lalit nel 2006, dopo 16 anni di carriera comune, si sono professionalmente separati. Insieme hanno composto innumerevoli colonne sonore di successo: 'Fanaa', 'Kabhi Khushi Kabhie Gham', 'Phir Bhi Dil Hai Hindustani', 'Mohabbatein', 'Kuch Kuch Hota Hai', 'Ghulam', 'Dilwale Dulhaniya Le Jayenge'. Gli ascoltatori di BBC Asian Network hanno votato DDLJ la miglior colonna sonora di tutti i tempi. Ma Jatin-Lalit si sono aggiudicati anche il secondo e il terzo posto con KKKG e KKHH. Jatin regala un cameo in 'Jo Jeeta Wohi Sikandar' durante il brano 'Diwane Hum Pyar Ke'

* Il brano 'Pehla Nasha' è stato il primo in assoluto ad essere coreografato da Farah Khan, ed è diventato addirittura più famoso del film stesso. Non solo: nella storia di Bollywood è stato anche il primo brano coreografato ad essere ripreso al rallentatore, lanciando una vera e propria moda. Nel VIDEO godetevi un freschissimo, agilissimo Aamir - comprensibile che tutte le ragazze indiane fossero innamorate di lui - e una Pooja Bedi versione 'donna in rosso'

* Imran Khan aveva già interpretato in QSQT il personaggio di Aamir Khan da bambino

* Faisal Khan, fratello di Aamir, regala un cameo in JJWS nel ruolo di uno studente dello Xavier's College. In questo film è stato anche assistente alla regia. Lavorerà di nuovo col famoso fratello nello sfortunato 'Mela' del 2000

* Le biciclette italiane vengono menzionate con grande rispetto...

GOSSIP&VELENI

* Pooja Bedi è la figlia di Kabir Bedi

* Ayesha Jhulka è stata in passato legata ad Akshay Kumar ('Hera Pheri') e a Nana Patekar ('Ab Tak Chhappan')

Aggiornamento del 22 dicembre 2017: recensione pubblicata da Cicloweb.