02 giugno 2010

R A N N


Ram Gopal Varma con Rann torna alle altezze a cui ci aveva abituati. Sceneggiatura, regia e interpretazioni ruvide, intense, potenti. Sequenze indimenticabili. Graffio ironico. Ma anche una certa pacatezza appena percettibile sul fondo, forse dettata dalla rassegnazione dinanzi al triste spettacolo dell'avidità umana. O piuttosto dalla convinzione che chi raggiunge la cima - politici, industriali, baroni dei media - può solo scendere, prima o poi. E Ram, sornione, ci invita ad osservarne la caduta.

Dopo un lento inizio nel quale vengono introdotti i numerosi personaggi e vengono narrati gli antefatti, il film all'improvviso decolla. Di più: avvince, indigna, emoziona. La storia non racconta nulla di nuovo: la collusione fra politica e media (e grande industria), la diffusione di false notizie allo scopo di eliminare gli avversari politici, la gestione priva di principi etici dei mezzi di comunicazione, gli omicidi, la corruzione. Ma la sceneggiatura è compatta e convincente, impreziosita da dialoghi realistici. Fulminante la battuta pronunciata da Rajpal Yadav (giornalista televisivo) alla volta di Gul Panag (aspirante regista cinematografica): 'Le nostre professioni sono molto simili: entrambi creiamo lo stesso prodotto, solo che voi lo chiamate film e noi notizie'. La regia in moto perpetuo di Ram Gopal Varma ci regala chiaroscuri, acrobazie tecniche e inquadrature da brivido. L'ambientazione è asettica, modernissima, non patinata. La colonna sonora sembra mutuata da un film horror, ed è davvero efficace, opportunamente incastonata nelle immagini.

Altra particolarità di Rann: l'eroe (Purab) non è il protagonista bensì uno dei comprimari, un uomo mite e dimesso. Il protagonista (Jay) è un personaggio negativo ma sfaccettato, tormentato: Sudeep conferma le sue eccezionali doti d'attore. Ad Amitabh Bachchan è affidato il tesissimo climax, e la star incanta e cattura con il monologo forse più lungo della sua carriera: tredici minuti girati in un unico ciak che hanno scatenato l'applauso entusiastico della troupe sul set, nonchè del pubblico in sala in occasione della prima a Delhi. Quanto al resto del cast, ci aspettavamo qualcosa di meglio e di diverso da Yadav, il cui ruolo è mal scritto e male interpretato. Rann è un film tutto maschile: i personaggi femminili sono appena abbozzati e nessuna interpretazione da parte del cast femminile - con l'esclusione di quella di Gul Panag - colpisce particolarmente.

TRAMA

Purab (Riteish Deshmukh) viene assunto dal prestigioso canale di informazione India 24x7, gestito da Vijay Malik (Amitabh Bachchan). Jay (Sudeep), figlio di Vijay, tenta di convincere il padre a sensazionalizzare i programmi e ad accettare finanziamenti da parte di gruppi industriali, pena il crollo di audience e la chiusura del canale. Ma Vijay è irremovibile. Intanto il canale concorrente, Headlines 24, gestito in modo alquanto subdolo da un ex giornalista di India 24x7, Amrish (Mohnish Behl), continua la sua scalata verso il successo. Jay prende una decisione sofferta (e criminale) all'insaputa del padre: collabora ad un complotto politico ordito da Mohan Pandey (Paresh Rawal), aspirante primo ministro.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* La caduta morale di Jay Malik: le nevrosi, il conflitto interiore, il tradimento dei valori del padre e l'inganno, il terrore, il crollo a precipizio. Grande Sudeep.
* L'incorruttibilità di Vijay Malik, esponente di un mondo che sta scomparendo (che è già scomparso). L'espressione pietrificata dinanzi al tradimento. L'ultimo, dolente, memorabile commento televisivo. La disperazione devastante. Grande Amitabh.
* La criminalità della politica che viene vissuta come una recita perenne, un gioco nel quale conta solo vincere, a qualunque prezzo. Col personaggio di Mohan Pandey, Varma si diverte un mondo: ironia e sarcasmo a palate. Un esempio: Pandey, sporco dentro come una fogna, pulisce il palmo della mano all'anziana madre prima di imporselo sul capo. Grande Paresh.

ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE

* L'episodio dell'intervista pilotata. Ma Rajpal: cosa combini?? Ma Ram: cosa gli fai combinare??

RECENSIONI

The Times of India: ****
E' coraggioso. E' grigio. Ed è anche molto attuale. Ram Gopal Varma torna al suo cinema da dissezioniamo la realtà con l'avvincente, pungente Rann, che ci mostra i retroscena delle notizie ad ogni costo, sindrome che sembra affliggere certi settori dei media. Come in Satya, in Company e in Sarkar, che raffiguravano il potere della criminalità organizzata indiana attraverso le lenti di un acuto quasi-realismo, anche Rann strappa la maschera della finta onestà ai canali televisivi che presentano qualunque cosa - mitologia, folklore, fantasia e persino falsità - come notizie. Non aspettatevi nessuna grande rivelazione: Rann semplicemente reitera ciò che avete sempre saputo. Che le notizie spesso non sono vere. Che la linea sottile fra notiziario e intrattenimento diventa sempre più confusa. Che esiste un legame fra politici, uomini d'affari e baroni dei media che trasforma il reporter in un burattino. E che sensazionalismo non è il solo slogan del momento nel mondo delle news: la rapidità è altrettanto fondamentale. Ma colpisce il modo in cui la storia viene narrata, come un thriller tirato e iroso. Gli espedienti sono un po' scontati, ma la sceneggiatura tiene perchè è ben strutturata. La fotografia di Amit Roy è molto stilosa e crea una tela che cattura e ribolle. Ma sono soprattutto le interpretazioni a pompare sangue e vita nei personaggi. Ram Gopal Varma non solo riesce a catturare l'attenzione dall'inizio alla fine con la sua narrazione tesa, ma orchestra in modo davvero magistrale le performance del suo ricco cast. Guida il gruppo Amitabh Bachchan, che trasuda gravità e regale nobiltà. Ammiratelo per la sua oratoria da manuale e per il suo discorso finale sul giornalismo pulito. Paresh Rawal è una rivelazione nel creare un personaggio di malvagità pura. Ma sono gli attori minori ad uscire di scena accompagnati dagli applausi: Sudeep con la sua intensità e le sue ombre, Rajat Kapoor col suo perfido charme, Riteish Deshmukh con la sua sobrietà, Mohnish Behl col suo nudo mantra da uomo privo di scrupoli, e Neetu Chandra in un ruolo da leggimi-negli-occhi. Rann è un'esperienza davvero affascinante.
Nikhat Kazmi, 28.01.10

Hindustan Times: **
Rann non denuncia e non spiega: è puro esercizio e basta, e non si discosta molto da ciò che giudica. Il tema della pellicola è serio e meriterebbe una riflessione globale sulla gestione delle notizie, sia da un punto di vista meramente commerciale che da un punto di vista istituzionale. Ma Rann non lo fa. Per un film determinato a investigare sui media, la poca cura riservata all'argomento è inquietante. Sembra più una gangster story, e mi preoccupa che questa stupidità venga percepita come verità. Sudeep è involontariamente umoristico. Bachchan, dignitoso e signorile come sempre, sembra più una guida spirituale che un giornalista televisivo, e regala un commovente monologo che poteva esserci offerto anche senza il corredo della pellicola. Varma si è limitato a valorizzare i lavori di Madhur Bhandarkar con inquadrature migliori (e con Bachchan, ovviamente).
Mayank Shekhar, 29.01.10

Cinema Hindi: ****
Punto di forza: le interpretazioni di Sudeep e di Amitabh Bachchan; la tensione che percorre gran parte del film.
Punto debole: l'interpretazione di Rajpal Yadav.

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Sudeep (Phoonk) - Jay Malik, giornalista, figlio di Vijay
* Amitabh Bachchan - Vijay Malik, giornalista, responsabile del canale India 24x7
* Riteish Deshmukh (Aladin) in un ruolo insolitamente drammatico - Purab Shastri, giornalista di India 24x7
* Paresh Rawal - Mohan Pandey, aspirante primo ministro
* Mohnish Behl (Raja Hindustani, Duplicate) - Amrish Kakkar, giornalista, responsabile del canale Headlines 24
* Rajat Kapoor (Raat Gayi, Baat Gayi?) - Naveen, industriale, cognato di Jay e genero di Vijay
* Gul Panag - Nandita, aspirante regista cinematografica, compagna di Purab
* Rajpal Yadav (Chandni Bar) - Anand Prakash Trivedi, giornalista di India 24x7

Sceneggiatura: Rohit G. Banawlikar
Colonna sonora: Dharam & Sandeep (Main Aurr Mrs. Khanna), Bapi-Tutul (Bhoot), Jayesh Gandhi (Apne), Sanjeev Kohli (Veer-Zaara), Amar Mohile (Bhoot)
Fotografia: Amit Roy (Sarkar)
Montaggio: Nipun Gupta (Sarkar)
Traduzione del titolo: battaglia, guerra, lotta
Anno: 2010
Sito ufficiale

RASSEGNA STAMPA/VIDEO

* 30.10.08: testo di Ram Gopal Varma nel quale il regista presenta i personaggi e il cast di Rann
* 10.10.09: testo di Ram Gopal Varma dedicato a Rann
* 20.01.10, Hindustan Times: conferenza stampa a Delhi, dichiarazioni di Amitab Bachchan
* 21.01.10, The Times of India: conferenza stampa a Delhi, dichiarazioni di Ram Gopal Varma
* 24.01.10, The Times of India: intervista ad Amitabh Bachchan
* 25.01.10, Bollywood Hungama: intervista a Gul Panag
* 29.01.10: testo di Amitabh Bachchan dedicato alla prima di Rann a Delhi
* 30.01.10: testo di Ram Gopal Varma che riporta diverse recensioni di Rann e i relativi commenti dei lettori
* Video: Amitabh Bachchan presenta Rann
* Bollywood Hungama: intervista video ad Amitabh Bachchan, prima parte e seconda parte
* Times Now: intervista video ad Amitabh Bachchan, Ram Gopal Varma, Riteish Deshmukh
* Times Now: video della conferenza stampa a Delhi.

CURIOSITA'

* Il 16.10.2008 Ram Gopal Varma annuncia nel suo blog il progetto di Rann: 'Il modo in cui oggi vengono presentate le notizie le rende molto più avvincenti delle soap o dei thriller. L'aspetto peggiore è che questa presentazione ci piace talmente tanto che ne siamo diventati dipendenti'. Testo originale.
* La campagna pubblicitaria di Rann è stata gestita in modo molto intelligente. Nelle settimane precedenti la première, a partire dal 25 dicembre 2009, è stato distribuito in 500 multisala un quotidiano di 10 pagine, Rann Times, in 300.000 copie (clicca qui). Amitabh Bachchan si è presentato agli eventi promozionali nei panni di Vijay Malik, il personaggio che interpreta nel film. Per il canale televisivo Times Now si è addirittura prestato a condurre il notiziario della sera. Vedi anche: Amitabh Bachchan giornalista televisivo per Times Now, e i link al termine del testo.
* Il brano Jana Gana Mana Rann Hai, ispirato all'inno nazionale indiano, è stato proibito dalla corte suprema perchè ritenuto offensivo. Varma lo ha sostituito con Vande MataramDichiarazione rilasciata in proposito dal regista e riportata da Hindustan Times. Testi di Ram Gopal Varma dedicati a Jana Mana Gana Rann Hai: primo testo e secondo testo.
* E' stato lo stesso Amitabh ad imporre il nome di Vijay al suo personaggio, nome che gli ha portato fortuna in più di un film (Deewaar, Don, eccetera).
* Riferimenti a Bollywood: si cita un generico Sameer Khan presentato come l'attore musulmano più noto e amato (un riferimento a Shah Rukh Khan?).
* Film che trattano lo stesso tema: It's breaking news, anche se di livello decisamente inferiore. Per la corruzione politica vedi Satta.

GOSSIP & VELENI

* Riteish Deshmukh è figlio di Vilasrao Deshmukh, uomo politico del partito del Congresso e attualmente ministro del governo indiano.
* Mohnish Behl pare sia cugino di Kajol.
* Alla domanda posta da un blogger 'perchè tutti i personaggi in Rann hanno una moglie o una fidanzata tranne il personaggio interpretato da Rajpal Yadav?', Ram Gopal Varma risponde: 'Perchè è l'unico intelligente del gruppo'. Testo originale.
* Sudeep 'involontariamente umoristico'??

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