Road to Sangam è stato presentato nel 2009 al Levante International Film Festival di Bari e poi dimenticato: evidentemente nessuno lo ha ritenuto degno dell'onore di essere distribuito nelle sale italiane. Un vero peccato, perchè i cineasti indiani, quando si impegnano, sanno realizzare pellicole per un pubblico globale (in termini di istruzione, cultura, nazionalità) con un'abilità che lascia stupefatti. Road to Sangam ne è un esempio. Intrattiene e induce alla riflessione. Coinvolge e commuove. Il tutto grazie ad un soggetto geniale, ad uno svolgimento e ad una confezione piuttosto accurati, ad una retorica contenuta, ad un attore protagonista, Paresh Rawal, da applauso.
La storia si basa su fatti realmente accaduti. Il regista e sceneggiatore Amit Rai ha tratto spunto da una notizia riguardante la riparazione - eseguita da un meccanico musulmano, Hasmatullah, residente ad Allahabad - del motore del camioncino Ford che nel 1948 aveva trasportato le urne contenenti le ceneri di Gandhi per l'immersione in diversi fiumi. Lavorando su questo soggetto, nel corso delle ricerche Amit è incappato in un'altra interessante notizia: una delle urne era stata dimenticata in una cassetta di sicurezza in una banca. A riparazione avvenuta del motore, lo stesso veicolo ha poi trasportato l'ultima urna a Mumbai, per l'immersione nelle acque del mare, in occasione dell'anniversario della morte di Gandhi il 30 gennaio 2008.
Amit ha rielaborato i fatti includendoli sapientemente in una tela più vasta: la convivenza fra comunità religiose. In Road to Sangam la questione è vissuta da parte musulmana, e il sentimento isolazionista, instillato anche da una discutibile condotta da parte delle autorità, si scontra con il desiderio di qualificarsi cittadini indiani come gli altri e non ospiti. Ma il film non indaga solo l'aspetto sociale. Altrettanto rilevante è il tema personale della solitudine del singolo che si oppone alla visione del gruppo a cui appartiene. E il nostro eroe non è un muscoloso rubacuori sepolto da strati di abiti firmati, bensì un anonimo e tradizionalista signore di mezza età, di professione meccanico in una città lontana dal circuito delle cosmopolite megalopoli indiane.
La forza di Road to Sangam è nel messaggio che veicola, nei dialoghi, nelle interpretazioni. Oltre al già citato Paresh Rawal, segnaliamo anche uno stupefacente, irriconoscibile Pawan Malhotra: l'attore si è diligentemente preparato al ruolo sorbendosi ore ed ore di programmi religiosi diffusi da un canale tematico. La sceneggiatura presenta qualche smagliatura qua e là. L'inizio è un po' debole. Qualche battuta non è all'altezza. Ma nel complesso il film è molto godibile e decisamente consigliabile.
TRAMA
Hasmatullah (Paresh Rawal) conduce un'esistenza tranquilla, diviso fra la famiglia, il lavoro di meccanico, i doveri verso la comunità musulmana e i numerosi amici. Un giorno viene incaricato di riparare nel più breve tempo possibile il vecchio motore del camion che trasporterà l'ultima urna contenente le ceneri di Gandhi. Ma a seguito di scontri fra musulmani e polizia, la comunità locale ordina di interrompere ogni attività professionale in segno di protesta. Hasmatullah è indeciso: piegarsi o seguire la sua voce interiore?
RECENSIONI
The Times of India: ***
Il film ha fatto il giro dei festival guadagnando applausi. Road to Sangam è un appello al laicismo e al liberalismo, ma soprattutto rappresenta la voce dei musulmani moderati che deve essere ascoltata, forte e chiara, in questo calderone di crescente e isterica retorica estremista. La pellicola merita di essere vista per l'interpretazione di Paresh Rawal e per l'attualità del suo messaggio.
Nikhat Kazmi, 29.01.10
Hindustan Times: ***
Non viene abbastanza spesso ricordato che Gandhi, il padre della nazione, fu vittima 62 anni fa della pallottola di un fanatico hindu. Decine di anni dopo, Gandhi e i seguaci del laicismo furono ancor più oltraggiati da un governo che appoggiò la profanazione di una moschea. Alcuni ritengono che la crescita del fondamentalismo islamico in India fu la risposta a quell'episodio. Comunque sia, i ghetti claustrofobici e isolani, costruiti attorno ad una comunità, alimentano il fanatismo e sono facilmente politicizzabili. I più abbienti ne diventano i patroni naturali. Il senso della nazione non è adeguatamente radicato: la comunità viene prima. Il regista di Road to Sangam entra in questo scenario per aiutarci a capirne le dinamiche. E in modo competente pone l'individuo nel mezzo di grandi conflitti: per l'uomo comune spesso la scelta è fra l'essere ostracizzato o seguire la corrente. La narrazione fluisce in modo appropriato, pur con diversi momenti di auto-indulgenza. Da rimarcare la presenza nel cast di un famoso attore pachistano, Javed Shaikh, malgrado il film metta in discussione la creazione stessa del Pachistan. Molti artisti hanno preferito non toccare l'argomento del fondamentalismo islamico per non correre il rischio di essere bollati come islamofobi. Ma le questioni sono importanti e non dovrebbero essere ignorate, così come non dovrebbe essere ignorato Road to Sangam.
Mayank Shekhar, 29.01.10
Cinema Hindi: ****
Punto di forza: il soggetto, i dialoghi, Paresh Rawal
Punto debole: qualche rallentamento nel ritmo, ma nulla che possa inficiare la qualità della pellicola
SCHEDA DEL FILM
Cast:
* Paresh Rawal - Hasmatullah, meccanico
* Om Puri - Mohammad Ali Kasuri, capo laico della comunità musulmana locale
* Pawan Malhotra (Don) - Qureshi, capo religioso della comunità musulmana locale
* Javed Shaikh (Namastey London)- Banerjee, medico
* Tushar Gandhi (cameo) - se stesso
Soggetto, sceneggiatura e regia: Amit Rai
Colonna sonora: molto emotiva, assolutamente adatta al tema del film, è stata composta da Sandesh Shandilya (Jab We Met), Nitin Kumar Gupta, Prem Haria e Vijay Mishra. Premiata al Los Angeles Reel Film Festival 2009.
Fotografia: Dharam Gulati
Montaggio: Suvir Nath
Anno: ultimato nel 2009 e presentato in diversi festival internazionali, Road to Sangam è stato distribuito nelle sale indiane nel gennaio 2010
Awards (selezione):
* premio del pubblico al festival di Mumbai del 2009;
* premio per il miglior debutto registico al Sudafrica Film Festival 2009;
* Star Screen: miglior soggetto (aggiornamento del 02.03.11).
Sito ufficiale
RASSEGNA STAMPA/VIDEO
* 11.08.09, Hindustan Times: dichiarazioni di Amit Rai
* 06.11.09, Indian Express: articolo dedicato al premio del pubblico conquistato al festival di Mumbai
* 30.01.10, Hindustan Times: testo di Tushar Gandhi
* Bollywood Hungama: pagina con la lista dei link ai video dedicati a Road to Sangam
* video della presentazione della colonna sonora
CURIOSITA'
* Road to Sangam è stato presentato nel 2009 al festival di Cannes, scatenando l'applauso del pubblico presente in sala e costringendo gli organizzatori ad allestire una seconda proiezione. E' stato inoltre presentato al Levante International Film Festival 2009 di Bari, al festival di Ahmedabad del 2009, al Radar Hamburg Film Festival 2009, al Los Angeles Reel Film Festival 2009 (nel quale ha conquistato, fra gli altri premi, il terzo posto nella categoria miglior film straniero), all'Off Plus Camera Krakow International Festival of Independent Cinema 2010 e al Mexico Film Festival 2010 (nel quale si è aggiudicato la palma d'argento). Aggiornamento del 24.11.10: la pellicola è stata anche proiettata al London Indian Film Festival 2010 e al Salento International Film Festival 2010.
* Amit Rai è stato aiuto-regista di Anurag Kashyap e di Anurag Basu.
* Tushar Gandhi è il pronipote di Gandhi ed è responsabile della Mahatma Gandhi Foundation.
* Road to Sangam è stato girato ad Allahabad, con la collaborazione di molti residenti che si sono prestati a partecipare alle riprese in qualità di comparse.
* Per la prima volta le Poste indiane hanno contribuito alla promozione di una pellicola: non solo è stata stampata una cartolina postale commemorativa in onore di Road to Sangam, ma la locandina è stata affissa in tutti gli uffici postali del Paese. Articolo di Hindustan Times.
* Film che trattano l'argomento degli scontri inter-religiosi: Dev, Mr. and Mrs. Iyer, Dharm, Firaaq. Per quanto riguarda la figura di Gandhi: Hey Ram, la commedia Lage Raho Munna Bhai, Gandhi my father.
Nessun commento:
Posta un commento