Da un punto di vista estetico Roja - film tamil del 1992 diretto dal celebre Mani Ratnam - è una delizia per gli occhi: scenari naturali infiniti, inquadrature mozzafiato, superba fotografia. La storia è interessante: le vicende personali di un uomo e di sua moglie, provenienti dal sud dell'India, si mescolano alla tragedia di uno Stato martoriato, il Kashmir. La narrazione avvince dipanandosi in splendide sequenze d'azione, pathos, momenti lieti. Aspetto insolito: il vero protagonista della pellicola è il personaggio femminile. La colonna sonora di Rahman, la prima della sua strabiliante carriera, regala un commento musicale - ci riferiamo soprattutto a quello strumentale e soprattutto nelle scene d'inseguimento - davvero potente e ricco di estro. Il montaggio accurato incastra alla perfezione i virtuosismi del compositore alle immagini.
Però l'esposizione - a noi occidentali che guardiamo Roja diciotto anni dopo la sua distribuzione - appare datata, con qualche picco retorico di troppo. I personaggi potevano essere definiti meglio, con l'eccezione di Roja che, grazie anche all'interpretazione di Madhoo, risulta il più consistente. Lo stesso vale per i dialoghi: apprezzabili - illuminante il monologo del colonnello Rayappa quando comunica a Roja il rilascio del terrorista - ma non sempre all'altezza delle situazioni. Le interpretazioni sono discrete, godibile la performance di Madhoo (sia nella sfumatura fresca che, soprattutto, in quella drammatica), anche se è un peccato mortale confinare il talentuoso Pankaj Kapoor in un ruolo minore.
Roja testimonia il leggendario occhio cinematico di Mani Ratnam: le sue visioni grandiose ed evocative hanno conquistato e continuano a conquistare l'India. Una menzione speciale per il direttore della fotografia Santosh Sivan: la pellicola inebria letteralmente di colori. Roja è stato doppiato in diverse lingue indiane, raggiungendo un pubblico vastissimo, e guadagnando applausi e consensi anche da parte della critica. Malgrado le lacune, si comprende bene come un prodotto di tale raffinatezza tecnica nel 1992 abbia ottenuto un successo così clamoroso.
TRAMA
Roja (Madhoo) sposa Rishi (Arvind Swamy), un ingegnere di Madras, e lascia il suo villaggio d'origine. Alla diffidenza iniziale, subentra gradualmente un affetto sincero. Il marito riceve un incarico delicato in Kashmir, e Roja insiste per accompagnarlo. Ma le loro vite verranno presto travolte: Roja, giovane, ingenua, caparbia, si troverà ad affrontare, in un luogo a lei estraneo dove non si parla la sua lingua, un evento angoscioso.
ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE
* La piacevolissima coreografia del brano Rukkumani: tutto il villaggio è coinvolto, con in prima linea le donne anziane.
ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE
* Una delle sequenze più famose di Roja: l'eroe, a mani legate, tenta di spegnere col proprio corpo le fiamme che avvolgono la bandiera indiana (video). Il significato è forte ma la realizzazione è esagerata.
RECENSIONI
Cinema Hindi: ***1/2
Punto di forza: la spettacolare confezione
Punto debole: l'esposizione che appare oggi un po' datata
SCHEDA DEL FILM
Cast:
* Madhoo - Roja
* Arvind Swamy (Bombay) - Rishi Kumar, marito di Roja
* Pankaj Kapoor (Dharm) - Liaqat
* Nasser - il colonnello Rayappa
* Janagaraj - Chajoo
Soggetto, sceneggiatura e regia: Mani Ratnam (Dil Se)
Colonna sonora: è composta da A.R. Rahman che debutta così nel cinema, aggiudicandosi subito un National Award. E' la prima volta che un compositore esordiente conquista il prestigioso premio. Time include la colonna sonora di Roja nella classifica delle 100 migliori colonne sonore di tutti i tempi. Oltre al già citato Rukkumani (tamil e hindi), consigliamo il romanticissimo Kaadhal Rojave (in hindi Roja Jaaneman) e il solare Chinna Chinna Aasai (tamil e hindi).
Fotografia: Santosh Sivan (regista di Asoka)
Montaggio: Suresh Urs (Bombay)
Anno: 1992
Awards (selezione):
* National Film Awards per la miglior pellicola sul tema dell'integrazione nazionale e per la miglior colonna sonora.
CURIOSITA'
* Roja è il primo film della cosiddetta trilogia sul terrorismo, a cui seguiranno Bombay nel 1995 - in lingua tamil - e Dil Se nel 1998 - in lingua hindi.
* Alle soglie dell'indipendenza indiana, i tre quarti dei quattro milioni di abitanti del Kashmir erano di religione musulmana, ma il maharaja che governava il principato, Hari Singh, era hindu. Il Kashmir non aderì nè all'India nè al Pakistan: Hari Singh sperava di ottenere l'indipendenza. Intanto, in una provincia occidentale del Kashmir, i contadini musulmani si ribellarono ai proprietari terrieri hindu, sostenuti dai pakistani che varcarono il confine. Hari Singh, nel timore di perdere il potere, chiese aiuto a New Delhi aderendo all'India. Nehru, vista la predominanza musulmana nella popolazione locale, promise il plebiscito una volta scacciati gli invasori. Ma i combattimenti si sono protratti nel tempo creando una situazione sempre più caotica e difficile. Una porzione occidentale del Kashmir ha aderito al Pakistan. Nessun plebiscito unitario si è mai tenuto in Kashmir. Di fatto l'area è stata suddivisa in tre parti, amministrate da Pakistan, India e Cina, ed è tuttora oggetto di dispute territoriali. A complicare la situazione, gruppi locali terroristici che rivendicano l'autonomia del Kashmir. Il più noto è il JKLF, il Jammu Kashmir Liberation Front, fondato a Birmingham nel 1977. Nel 1995 si è diviso in due fazioni, poichè l'ala residente nella zona amministrata dall'India ha deciso di rinunciare alla lotta armata.
* Mani Ratnam, più volte premiato col National Film Award, è regista, sceneggiatore e produttore. La pellicola tamil Nayagan (1987) è stata inclusa da Time nella classifica dei 100 migliori film di tutti i tempi. Iruvar (1997) - sempre in lingua tamil - segna il debutto nel cinema di Aishwarya Rai. Nel 1998 Ratnam firma la sua prima pellicola hindi, Dil Se, a cui seguiranno Yuva nel 2004, Guru nel 2007 e Raavan nel 2010. Mani Ratnam sarà a Venezia alla prossima Mostra del Cinema perchè gli verrà conferito un premio alla carriera. Raavan sarà proiettato - anche nella versione tamil - alla presenza del cast e di A.R. Rahman.
* La scrittrice Anita Nair ha redatto un profilo di Mani Ratnam.
* Madhoo ha esordito a Bollywood nel film di debutto di Ajay Devgan: Phool Aur Kaante.
* Arvind Swamy ha esordito nel cinema grazie a Ratnam, in Thalapathi. Roja, il suo secondo lavoro, lo vede nel ruolo del protagonista e lo consacra star a livello nazionale. Molto attento alle pellicole da interpretare, la filmografia di Arvind non è sterminata, ma l'attore si è aggiudicato diversi premi. Nel 2000, all'apice della carriera, ha preferito ritirarsi.
* Pankaj Kapoor è uno dei più raffinati attori indiani. Ha debuttato nel cinema grazie a Shyam Benegal. Ha interpretato diversi film d'autore ed è stato più volte premiato col National Award. Ha partecipato alla pellicola Gandhi, e ha doppiato Ben Kingsley nella versione hindi. Pankaj esordirà presto alla regia con Mausam, interpretato dal figlio Shahid. Forse Pankaj Kapoor sarà al festival di Venezia con Happi, probabilmente in concorso.
* Film che trattano lo stesso tema: Mission Kashmir, Sikandar, Fanaa.
GOSSIP & VELENI
* Mani Ratnam ha sposato la nipote della superstar tamil Kamal Haasan.
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