Insolita commedia dal montaggio troppo lento. Ma è l'unico difetto.
Regia molto attenta ai dettagli, storia piacevole ambientata in una Delhi bella e sonnacchiosa, protagonista amabilissimo, cast azzeccato. Un film che con fragrante leggerezza ci ricorda quanto il desiderio di possedere sia un'infezione. Salutato con favore dalla critica, la pellicola è lontana anni-luce dagli stereotipi bollywoodiani.
Abhay Deol, somigliantissimo allo zio Dharmendra (una delle leggende del Cinema Hindi), è maturo in modo sorprendente, considerando la relativa giovane età e lo scarso numero di film all'attivo. Non convenzionalmente bello, è comunque pieno di fascino e di stile. Dalla recitazione sempre pulita e inappuntabile. Sfoggia con grande sicurezza una disinvoltura, una classe, un talento che non tarderanno molto, con la complicità di qualche film a maggiore budget, a confluire in un solido carisma. La stoffa non gli manca. Il carattere neppure. La critica lo esalta e lui ripaga generoso l'adorazione con interpretazioni che non fanno una grinza. Attore semplicemente inattaccabile.
Paresh Rawal è sfrenato e incontenibile: interpreta tre personaggi di cui due in modo stellare. In questa pellicola sfoggia il meglio di sè. Impagabile.
Tutto il cast è all'altezza del film, compreso il giovane esordiente Manjot Singh.
TRAMA
Lucky (Abhay Deol) diventa ladro da adolescente, non per velleità criminale ma per accompagnare la fidanzatina in moto al ristorante. Da adulto, al furto di professione accompagna quello più scanzonato ed irriverente di procacciamento personale. Nulla sfugge alla sua golosità: orsi di pelouche, fotografie incorniciate, biglietti augurali. Con gioia infantile, allunga la mano e prende. Sempre con un sorriso rivolto ai derubati. Sempre con un gesto d'affetto nei confronti dei poliziotti che lo inseguono, lo catturano, lo trattengono agli arresti, lo coccolano. E lo reinseguono quando, con estrema disinvoltura, Lucky evade.
RECENSIONI
The Times of India: ***1/2
'Dopo l'affascinante debutto con Khosla Ka Ghosla, il regista Dibakar Banerjee ritorna con la piacevole storia di un ladro che trasforma il furto in arte. La forza del film è nell'interpretazione degli attori, nell'umorismo elegante e nell'ambientazione realistica. Paresh Rawal si guarda sempre con piacere. Abhay Deol prova una volta di più che è lui il Deol che fa la differenza. Osservate la grazia da gentleman con cui porta a segno i suoi colpi e capirete perchè sta mettendo radici nel nuovo cinema.'
Nikhat Kazmi
Hindustan Times: ***1/2
'Verso la fine la regia perde vigore e la sceneggiatura diventa prevedibile. Paresh Rawal è straordinario. Abhay Deol sfoggia giubbetti in pelle finta e uno stile che in passato avrebbero creato qualche complesso ad Amitabh Bachchan. Questo attore conosce il fatto suo e rende giustizia ad un ruolo splendido.'
Khalid Mohamed
Cinema Hindi: ***
Punto di forza: la compattezza regia/sceneggiatura/ruolo principale/interpretazioni
Punto debole: ritmo sonnolento che non rende giustizia ad una commedia così fresca e ben diretta
SCHEDA DEL FILM
Cast:
* Abhay Deol - Lucky
* Paresh Rawal - padre di Lucky/Gogi Arora/Dr. Handa
* Neetu Chandra - Sonal, fidanzata di Lucky
* Manu Rishi - Bangali, amico di Lucky
* Manjot Singh (al suo freschissimo debutto) - il giovane Lucky
Regia: Dibakar Banerjee
Soggetto e sceneggiatura: Urmi Juvekar e Dibakar Banerjee
Anno: 2008
Award: National Award per il miglior film d'intrattenimento (aggiornamento del 24 febbraio 2010)
Produzione: UTV Motion Pictures
Sito: http://www.oyelucky.com/, per 'occhiare' il giovane Deol ed innamorarsene perdutamente
CURIOSITA'
* L'attore Manu Rishi è responsabile della redazione dei dialoghi
GOSSIP&VELENI
* Caro Dharmendra, conduci i tuoi figli sul grattacielo più alto di Mumbai E BUTTALI DI SOTTO. In tuo nipote hai trovato il miglior erede che un attore possa desiderare
* La leggenda (smentita dal regista) narra che il film si ispiri alla storia veria di un famoso ladro indiano, tuttora recluso a Delhi, che pare abbia ispirato anche lo scadente 'Bunty Aur Babli', con Abhishek Bachchan e Rani Mukherjee. Le due pellicole non sono neppure da paragonare, così come i ruoli dei protagonisti
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