12 giugno 2011

KHELEIN HUM JEE JAAN SEY



Khelein Hum Jee Jaan Sey è ambientato negli anni trenta del secolo scorso, e si basa sul libro Do and die: the Chittagong uprising 1930-1934 (1999) di Manini Chatterjee. Il genere storico in India di solito non incontra un grande successo al botteghino, a meno che la sceneggiatura non rielabori pesantemente i fatti, puntando sull'intrattenimento e generando un film in costume. Ricordiamo in tal senso due luminosi esempi, Lagaan e Jodhaa Akbar, entrambi diretti da Ashutosh Gowariker. Ma Gowariker con KHJJS non ripete la magia: la pellicola risulta didattica e dettagliata in modo eccessivo, con un ritmo lento e poco accattivante. La ricostruzione scenografica è lodevole, ed è l'unico aspetto tecnico degno di nota. La sceneggiatura, i dialoghi, la fotografia e il montaggio risultano al contrario piuttosto spenti. Abhishek Bachchan non sfigura nel ruolo di Surjya, anche se la sua eleganza e la sua pacatezza forse stridono con l'immagine del rivoluzionario. Sikander Kher e Vishakha Singh sono impeccabili.

Ma c'è un altro aspetto, efficacemente sottolineato dal critico di Hindustan Times, che disturba lo spettatore: la leggerezza (in senso negativo) con cui viene rappresentato sullo schermo l'arruolamento di un folto gruppo di adolescenti - un paio, pare, appena tredicenni - nelle fila della lotta armata. Già la premessa risulta debole (la mancanza di uno spazio dove giocare a calcio, il pestaggio di uno dei ragazzi da parte di un ufficiale britannico). A peggiorare le cose, la rapidità con cui gli adulti - pur di raggiungere i propri scopi - accettano l'offerta di collaborazione degli adolescenti, senza soppesarne i risvolti etici. L'addestramento è quasi un gioco. Ai ragazzi viene insegnato a maneggiare armi e a costruire bombe rudimentali. E non si esita a mandarli in prima linea ad ammazzare e a farsi ammazzare.
Il fine - l'indipendenza dell'India - sembra giustificare i mezzi. Difficile da digerire. KHJJS non solleva la questione della responsabilità morale: chi ha sulla coscienza la morte di tutti quegli adolescenti? Solo i dominatori britannici o anche i rivoluzionari indiani? KHJJS non è un film d'intrattenimento in costume (a cui avremmo perdonato molte cose), ma nemmeno un imparziale documentario storico: le figure (e le scelte) di Surjya e dei suoi compagni sono rappresentate in modo apologetico, giustificate dalla battuta finale (in risposta al giudice britannico che chiede conto del coinvolgimento dei ragazzi) 'In questo Paese nemmeno i bambini vi vogliono'. Argomento debolissimo, se esposto dinanzi ai cadaveri crivellati di colpi di quasi una sessantina di adolescenti e dinanzi al dolore devastante dei loro genitori (aspetto quest'ultimo a cui nel film si dedicano solo rapidi accenni). KHJJS è un ibrido mal riuscito che scontenta tutti.

TRAMA

La storia narrata in KHJJS è idealmente divisa in tre parti: l'arruolamento di un gruppo di ragazzi da parte di un movimento indipendentista e la preparazione di una spettacolare serie di attentati; la rappresentazione di cinque attacchi simultanei ad altrettante postazioni strategiche dell'autorità coloniale; la successiva fuga e la cattura dei rivoluzionari.

ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE

* Gowariker ha effettuato ricerche per più di un anno per documentarsi. Il materiale fotografico recuperato è scarsissimo. Nei titoli di coda, il regista ha deciso di affiancare le immagini reali di ciascun personaggio storico a quelle degli attori. In alcuni casi ha utilizzato le uniche fotografie disponibili: corpi senza vita di adolescenti. Scelta discutibile.

RECENSIONI

The Times of India: ***1/2
Basato sul libro Do and Die: the Chittagong uprising 1930-1934 di Manini Chatterjee, Khelein Hum Jee Jaan Sey documenta un capitolo di storia indiana, narrando le gesta di eroi reali. Guidato da Surjya Sen (Abhishek Bachchan), un maestro di scuola, il gruppo di rivoluzionari, composto principalmente da ragazzi, organizza un raid contro l'occupazione britannica nella lontana Chittagong. Il 18 aprile 1930 vengono simultanemante attaccate diverse postazioni britanniche. Ashutosh Gowariker ha ottenuto un grande successo con Lagaan e con Jodhaa Akbar, ma uno dei suoi film colpisce per l'eccellenza cinematica: Swades. Swades parla di amore per il proprio Paese in modo morbido, sottile e sensibile. KHJJS riecheggia un tema simile in un simile tenore. Celebra lo stesso sentimento di devozione con la stessa raffinatezza. Il punto di forza di KHJJS è il fatto che combina un grande dramma ad una grande misura. La pellicola si sviluppa come un avvincente thriller, con molta azione e nessun pulp patriotico. Al contrario, il regista presenta con gentilezza lo spirito nazionalista. Il film offre un cast interessante, con parecchi attori giovani. Abhishek Bachchan è semplice, ordinato e recita col cuore. Anche il risvolto romantico della vicenda è sotto tono. Lo stile e la fotografia evidenziano la ricerca del dettaglio. Ma è la narrazione di Gowariker e il tentativo di rappresentare la storia con ritmo a regalare a KHJJS il suo movimento e a convogliare il messaggio.
Nikhat Kazmi, 02.12.10

Hindustan Times: *1/2
In Khelein Hum Jee Jaan Sey manca un dibattito sull'argomento trattato. La sceneggiatura è blanda e non tiene conto delle implicazioni che la trama pone. Il climax è la sola storia narrata. Il film è fedele al libro di cui è un adattamento (Do and Die: the Chittagong uprising 1930-1934 di Manini Chatterjee). E lo abbiamo capito. Ma Gowariker - al solito super generoso in quanto a montaggio e senza pietà nei confronti dell'intorpidito pubblico - non ne è sicuro: più di due ore e mezza di pellicola richiedono pazienza estrema, non patriottismo, per navigare in quella che sembra una pagina di Wikipedia.
Mayank Shekhar, 03.12.10

Cinema Hindi: **1/2
Punto di forza: la scenografia, le interpretazioni di Abhishek Bachchan e di Sikander Kher, la freschezza dei giovanissimi attori. Alcune sequenze nella fase dell'arruolamento. Altre, molto crude ed emotive, nella fase della fuga.
Punto debole: la sceneggiatura, il montaggio, la lunghezza eccessiva. Il film risulta lento, soporifero. La rappresentazione degli attentati è noiosissima. KHJJS non pone alcun interrogativo sulla scelta operata dai rivoluzionari di affidare una missione così pericolosa a degli adolescenti.

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Abhishek Bachchan - Surjya Sen
* Deepika Padukone - Kalpana Datta
* Sikander Kher - Nirmal Sen
* Vishakha Singh - Pritilata Waddedar

Regia: Ashutosh Gowariker
Sceneggiatura: Ashutosh Gowariker e Raoul V. Randolf
Colonna sonora: Sohail Sen (What's Your Raashee?) ha composto per KHJJS alcune canzoni e alcuni brani strumentali del tutto dignitosi. Il celebre paroliere Javed Akhtar ha tradotto in hindi i versi in sanscrito di Vande Mataram: pare sia stato il primo tentativo in tal senso (video). La title track è piuttosto piacevole.
Scenografia: Nitin Desai (Devdas)
Fotografia: Kiran Deohans (Jodhaa Akbar) e Seetharam Sandhiri
Montaggio: Dilip Deo (Wanted)
Traduzione del titolo: la traduzione offerta da BollyMeaning non è chiarissima. Lo stesso Gowariker ha dichiarato in questo articolo pubblicato da Mid Day di aver utilizzato il termine khelein non nel significato di gioco. Azzardiamo, in senso traslato e non letterale: 'mettiamo in gioco la nostra vita'. In senso più ampio, tenendo conto del tema di KHJJS: 'siamo pronti a tutto, anche a rischio della vita, per la libertà'. (Ringraziamo Atif per i preziosi suggerimenti).
Anno: 2010
Sito ufficiale
Canale ufficiale in YouTube

RASSEGNA STAMPA/VIDEO

* Hindustan Times, 15.08.10: dichiarazioni di Ashutosh Gowariker
* Hindustan Times, 15.10.10: dichiarazioni di Ashutosh Gowariker
* Hindustan Times, 08.11.10: dichiarazioni di Sikander Kher
* Hindustan Times, 15.11.10: intervista ad Abhishek Bachchan
* Bollywood Hungama, 01.12.10: intervista ad Ashutosh Gowariker, prima e seconda parte
* The Times of India, 01.12.10: dichiarazioni di Ashutosh Gowariker
* Hindustan Times, 01.12.10: dichiarazioni di Abhishek Bachchan
* Bollywood Hungama, 02.12.10: dichiarazioni di Ashutosh Gowariker
* Bollywood Hungama, 02.12.10: intervista ad Abhishek Bachchan
* The Times of India, 02.12.10: intervista a Deepika Padukone
* The Times of India, 02.12.10: dichiarazioni di Deepika Padukone
* Bollywood Hungama, 24.11.10: intervista video ad Ashutosh Gowariker e ad Abhishek Bachchan, prima e seconda parte
* NDTV, 26.11.10: intervista video ad Ashutosh Gowariker, Abhishek Bachchan e Deepika Padukone, raccolta da Anupama Chopra
* India-Forums, 03.12.10: video della prima, con Ashutosh Gowariker, Abhishek Bachchan, Deepika Padukone, Aishwarya Rai, Amitabh Bachchan, Jaya Bachchan e Priyanka Chopra
* Bollywood Backstage: video della presentazione della colonna sonora, con Amitabh Bachchan, Ashutosh Gowariker, Abhishek Bachchan e Deepika Padukone
* Bollywood Backstage: video con dichiarazioni di Ashutosh Gowariker, Abhishek Bachchan e Deepika Padukone rilasciate a Radio Mirchi

CURIOSITA'

* Il 18 aprile 1930 le armerie delle forze coloniali di Chittagong (oggi in Bangladesh) furono colpite da un attentato terroristico guidato da Surjya Sen. Le linee telefoniche e telegrafiche vennero tagliate, il traffico ferroviario interrotto. All'azione parteciparono circa 65 rivoluzionari appartenenti alla sezione di Chittagong del sedicente Esercito Repubblicano Indiano. In seguito, gli attentatori si rifugiarono sulle colline intorno alla città, ma il 22 aprile furono accerchiati dalle truppe coloniali, e nello scontro a fuoco persero la vita più di 80 soldati e una dozzina di rivoluzionari. Surjya Sen esortò i compagni a disperdersi nei villaggi vicini. Alcuni ripararono a Calcutta. Altri vennero catturati. Successivamente il gruppo terroristico si riorganizzò. Negli anni 1930-32 vi furono nuovi attentati che causarono la morte di circa 250 persone. Nel 1932 si chiuse il processo ai rivoluzionari già arrestati. Surjya Sen fu catturato il 16 febbraio 1933 in seguito ad una soffiata da parte di un compagno, e fu impiccato il 12 gennaio 1934. (Fonte: Wikipedia).
* Surjya Sen (1894-1934) era un insegnante bengali di religione hindu, nonchè il presidente del comitato distrettuale di Chittagong del partito del Congresso. L'organizzazione dell'attentato del 18 aprile 1930 fu l'azione più importante della sua carriera di rivoluzionario, anche se lo costrinse ad una fuga continua, durante la quale accettò gli impieghi più disparati (facchino, contadino, cameriere) assumendo numerose identità di copertura (prete, devoto musulmano). Il suo compagno di lotta Netra Sen, per denaro e/o per gelosia, lo denunciò alle autorità, che catturarono Surjya a casa di Netra. Il traditore venne poi ucciso dai suoi compagni sotto gli occhi della moglie, grande sostenitrice di Surjya, prima di poter incassare la ricompensa di 10.000 rupie. La moglie di Netra si rifiutò di rivelare il nome dell'assassino del marito. Prima di essere impiccato, Surjya fu brutalmente torturato: i suoi carcerieri gli ruppero con un martello i denti e gli arti, e gli strapparono le unghie. Sen venne trascinato sul patibolo in stato di incoscienza. Non vi fu nessun funerale. Il corpo di Surjya venne rinchiuso in una cassa e gettato nel golfo del Bengala. Il giorno prima della sua esecuzione, Sen scrisse in una lettera: 'La morte bussa alla mia porta. La mia mente sta volando via verso l'eternità... In un momento così solenne, cosa devo lasciarvi? Solo questo: il mio sogno dorato, il sogno di un'India libera... Non dimenticate mai il 18 aprile 1930, il giorno della ribellione a Chittagong... Scrivete in rosso nei vostri cuori i nomi dei patrioti che hanno sacrificato le loro vite sull'altare della libertà per l'India'.
* Kalpana Datta (1913-1995) si unì al gruppo di Surjya Sen nel maggio del 1931, un anno dopo l'attentato alle armerie di Chittagong. Fu catturata tre mesi dopo Sen. Scarcerata nel 1939, si iscrisse al partito comunista e sposò Puran Chand Joshi, il segretario del partito. Manini Chatterjee, l'autrice di Do and die: the Chittagong uprising 1930-1934, è la nuora di Kalpana.
* La biblioteca dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences di Los Angeles ha richiesto una copia della sceneggiatura di KHJJS da conservare nei propri archivi. Articolo di Hindustan Times.
* Ashutosh Gowariker esordì nel mondo dello spettacolo nel 1983 come attore. Fu scritturato nel cast di Holi (1984), diretto da Ketan Mehta (Maya Memsaab, Mangal Pandey), considerato il vero debutto di Aamir Khan da adulto; della serie televisiva Circus (1989), con Shah Rukh Khan; di Chamatkar (1992), con Shah Rukh Khan; di Kabhi Haan Kabhi Naa (1993), con Shah Rukh Khan. Gowariker si dedicò alla regia a partire dal 1993 con Pehla Nasha, titolo che riveste un significato speciale per i fan di Aamir Khan e di Shah Rukh Khan: è infatti, ad oggi, l'unica pellicola nella quale le due superstar (affiancate da Saif Ali Khan) hanno recitato insieme, anche se solo in un cameo. Lagaan (2001), con Aamir Khan, vinse il National Award per il miglior film di intrattenimento, oltre ad essere incluso nella cinquina per il miglior film straniero agli Oscar. Fra gli altri titoli diretti da Gowariker, segnaliamo Swades e Jodhaa Akbar.
* Sikander Kher è stato assistente di Yash Chopra in Dil To Pagal Hai, e di Sanjay Leela Bhansali in Devdas.
* Vande Mataram è una poesia in lingua bengali e in sanscrito inclusa nel romanzo Anandamatha (1882) di Bankim Chandra Chattopadhyay. E' un inno alla dea Durga, identificata come la personificazione dell'India. Vande Mataram, nelle sue due prime strofe (testo in sanscrito, in bengali e traduzione in inglese), è considerata la canzone nazionale dell'India (distinta da Jana Gana Mana - vi presentiamo la versione di Kabhi Khushi Kabhie Gham - che è l'inno nazionale, preferito a Vande Mataram a causa dell'opposizione delle organizzazioni musulmane che ritenevano la poesia di Chattopadhyay troppo hindu, nonchè idolatra), e rivestì un ruolo importante nella lotta per l'indipendenza, tanto che le autorità britanniche proibirono di pronunciarne il titolo come motto in pubblico. Venne cantata per la prima volta in un contesto politico da Tagore in occasione della sessione del 1896 del partito del Congresso. Nel 2002 la BBC indisse un sondaggio internazionale per decretare le dieci canzoni più famose di tutti i tempi. Furono votati circa 7.000 brani, e Vande Mataram, nella versione (1997) reinterpretata da A.R. Rahman, conquistò il secondo posto in classifica. Inutile precisare che Vande Mataram è stata rappresentata sullo schermo in innumerevoli pellicole. Fra le più recenti, ricordiamo Rann (video).
* La bandiera indiana mostrata in KHJJS non riporta la ruota di Ashoka, aggiunta solo nel 1947. Una curiosità: la versione del 1907 del tricolore riportava le parole Vande Mataram.
* KHJJS è stato girato a Goa perchè pare che a Chittagong non sia rimasto nulla che ricordi gli anni trenta del secolo scorso.
* Film che trattano lo stesso tema: Chattagram Astragar Lunthan (1949), in lingua bengali. Nel 2011 dovrebbe essere distribuito Chittagong, con Manoj Bajpai. Mangal Pandey, con Aamir Khan, narra la rivolta del 1857. Il noioso The legend of Bhagat Singh narra in modo dettagliato un altro episodio della lotta indiana per l'indipendenza che vide protagonista un personaggio storico, Bhagat Singh appunto, ostile come Surjya Sen alla politica di nonviolenza propugnata da Gandhi. In Sikandar un ragazzino si trova coinvolto nelle vicende di un gruppo armato kashmiro. I personaggi di Rang De Basanti sono studenti universitari che, nell'India contemporanea, imbracciano le armi contro la corruzione del potere costituito: la pellicola è interessante ma presenta un vistoso lato debole, l'assenza di un'analisi etica del comportamento dei ragazzi, pericolosamente rappresentati come eroi.

GOSSIP & VELENI

* Sikander Kher è il figlio di Kirron Kher.
* Deepika Padukone è nata a Copenhagen, ed è la figlia di Prakash Padukone, il campione internazionale di badminton. Pare che anche Deepika sia un'ottima giocatrice, e che, per la sequenza della partita di badminton con Vishakha Singh in KHJJS, l'attrice abbia incontrato qualche difficoltà a simulare una tecnica che fosse solo amatoriale. La sorella di Deepika, Anisha, si è invece dedicata al golf, sembra a livello professionistico.
* Samrat Mukherjee (The blue umbrella), che in KHJJS interpreta il ruolo di Ganesh Ghosh, è il cugino di Kajol e di Rani Mukherjee, e pare sia l'unico attore bengalese nel film.
* Sembra che la distribuzione di Chittagong, interpretato da Manoj Bajpai, sia stata posticipata dall'ottobre 2010 a data ancora da definirsi su richiesta di Amitabh Bachchan.

Nessun commento: