Il guaio di The Accidental Prime Minister non è tanto il fatto di essere propagandistico, quanto soprattutto di essere assurdamente dilettantesco. Durante la visione ho provato un enorme imbarazzo. Distribuire nelle sale un prodotto così scadente richiede una dose industriale di incoscienza. Inoltre è fuorviante perchè racconta il doppio mandato da primo ministro di Manmohan Singh - e quindi mi aspettavo un film a sostegno del partito del Congresso -, ma rappresenta il protagonista come un inetto totale, un fantoccio manovrato dall'intrigante e tentacolare famiglia Gandhi - e quindi mi sono ritrovata con una pellicola a sostegno degli avversari politici del Congresso.
Anupam Kher, attore raffinato, credo abbia offerto la peggiore performance della sua carriera. Per curiosità, ho cercato in rete un video di un discorso del 2016 di Manmohan Singh: lo statista è - diciamo - flemmatico e parla davvero con un filo di voce. Kher, nella vita reale attivo sostenitore del BJP, ne offre però un'imperdonabile caricatura.
Elencare i numerosi difetti di TAPM è un'inutile perdita di tempo. Mi limito ad un consiglio: state alla larga da questo film.
TRAMA
Manmohan Singh è il primo ministro indiano dal 2004 al 2014, a capo della coalizione di centro-sinistra UPA (United Progressive Alliance) guidata dal partito del Congresso di Sonia Gandhi. La storia è raccontata dal punto di vista di Sanjaya Baru, consulente di Singh per i rapporti con i media.
ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE
* Tutto il film
RECENSIONI
Hindustan Times: *
'Kher’s version of Singh (...) is a profoundly, disappointingly silly caricature from a veteran surely capable of better. (...) Kher wreathes his character in a state of constant helplessness, a one-note riff that never lets the character feel alive. (...) There is amateurishness at every bend. (...) The one-sided intent of The Accidental Prime Minister may have appeared more insidious had it felt like an actual motion picture. Instead, we have an apparently political film that borrows its background score occasionally from Kal Ho Naa Ho'.
Raja Sen, 11.01.19
Mid-Day, Mayank Shekhar, 16.01.19
Cinema Hindi: -
Punto di forza: -
Punto debole: tutto
SCHEDA DEL FILM
Cast:
* Anupam Kher - Manmohan Singh
* Akshaye Khanna - Sanjaya Baru, consulente di Singh per i rapporti con i media
* Suzanne Bernert - Sonia Gandhi
* Arjun Mathur - Rahul Ghandi
* Hansal Mehta (??) - cameo
Regia: Vijay Ratnakar Gutte
Sceneggiatura: adattamento cinematografico non mi è chiaro redatto da chi (e preferisco non saperlo) del libro omonimo di Sanjaya Baru. Vedi anche The Book Versus The Film, Bhavya Dore, Film Companion, 12.01.19.
Colonna sonora: non mi è chiaro da chi sia stata composta, ma il tema musicale è sfacciatamente simile a quello di Kal Ho Naa Ho.
Anno: 2019
CURIOSITA'
* Suzanne Bernert, attrice nata in Germania, ha interpretato Sonia Gandhi anche in 7 RCR, programma televisivo documentaristico condotto dallo scrittore Chetan Bhagat.
GOSSIP & VELENI
* Quasi all'inizio del film, il personaggio di Rahul Gandhi si rivolge alla madre Sonia in un incomprensibile italiano. Ho decifrato il significato della frase solo grazie ai sottotitoli in inglese. Dizione inqualificabile, eppure l'India pullula di nostri connazionali: prendersi la briga di verificare con uno di loro l'esatta pronuncia, nonchè l'esatta sintassi?
* Vijay Ratnagar Gutte nel 2018 è stato denunciato per frode fiscale. Il padre, un industriale dello zucchero ed esponente attivo del BJP, è stato a sua volta denunciato per frode bancaria.
* Com'è finito il regista Hansal Mehta nel cast di un film del genere??
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