21 febbraio 2009

DOOSRA AADMI



Come molti altri film degli anni ’70, Doosra Aadmi è stato girato con un budget piuttosto limitato. Le locations, fatta eccezione delle sequenze montane della luna di miele, sono quasi sempre interni di case o uffici, intervallate da qualche scena per le vie di Bombay o strade campestri. Il film non nasce per essere spettacolare per musiche o immagini ma sceglie di puntare tutto sul profilo umano e psicologico, gli  attori, tutti belli, giovani e ricchi di talento  non faranno notare allo spettatore la semplicità della scenografia o l'assenza totale di originalità.

TRAMA :
Karan (Rishi Kapoor) e Timsi (Neetu Singh) sono giovani e ottimisti, gli basta conoscersi per pensare automaticamente al matrimonio e, malgrado le famiglie li invitino a riflettere prima di compiere un passo così importante, i due non li ascoltano e si sposano in segreto. All’inizio è tutto fantastico ma appena si presentano i primi problemi iniziano a vacillare. Timsi si confina in casa a lamentarsi e si corrode dalla gelosia mentre Karan si distrae con la sua brillante e misteriosa collega di lavoro (Rakee).Solo dopo aver sperimentato i propri limiti e le proprie debolezze, capiranno di essere abbastanza maturi per riprendere una nuova vita insieme.


Per tutta la prima parte del film siamo invasi da un’atmosfera leggera e sognante, come solo può esserlo il racconto di un amore adolescenziale. Il film vero e proprio inizia a svilupparsi dal primo ingresso di Rakhee sullo schermo; tutto fa in modo che la sua figura risulti il più misterioso possibile, la favolosa attrice dagli occhi di smeraldo  in Doosra Aadmi regala molto di più di quanto la storia abbia da offrire.

Del film apprezzo il modo in cui viene sviluppato il tema della crescita individuale attraverso il personaggio di Karan. Dal corteggiamento, carico di entusiasmo, attesa, al matrimonio,  l’espressione delle passioni- per ritrovarsi poi nell’età adulta, piena di responsabilità e impegni, dalla quale cerca di scappare attraverso l’inseguimento di una fantasia irraggiungibile e proibita. Nonostante stia rincorrendo un’infatuazione, Rishi Kapoor appare sempre pulito e disinteressato nelle sue intenzioni, Rakhee sembra quasi non essere una donna in carne ed ossa, quanto un’idea, un desiderio nato per restare patrimonio esclusivo dell’immaginazione.


Da vedere per:

- Non perdersi Rishi Kapoor sfrecciare con la sua auto a fianco di un treno in corsa per far colpo sulla sua Neetu Singh. La canzone di sottofondo "Pyaar Hua, Iqraar Hua Hai" è estratta dal film Shree 420, girato e interpretato dal padre Raj nel 1955.

- La moda degli anni ’70 a Bollywood. La adoro.
Le fantasie geometriche dei saree di Rakhee, le sue pettinature morbide e le strane fogge di occhiali che le fanno indossare.

- Ritrovare un meraviglioso Shashi Kapoor affiorare a sorpresa dal passato di Nisha.


Il mio giudizio sul film: *** 3/5


ANNO : 1977

TRADUZIONE DEL TITOLO: Il secondo uomo

REGIA: Ramesh Talwar (assistente di Yash Chopra in Silsila, Deewaar e Kabhi Kabhie)

PRODOTTO DA : Yash Raj Films


CAST :

- Rishi Kapoor …….. Karan
- Neetu Singh………..Timsi
- Rakhee ……..Nisha
- Shashi Kapoor…….. Il secondo uomo
- Deven Verma ………lo zio di Timsi
- Parishkat Sahni……..Bhisham


COLONNA SONORA : Rajesh Roshan

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