14 marzo 2011

PHAS GAYE RE OBAMA


Nel 2010 due sceneggiature hanno tratto spunto dalla recessione economica per sviluppare una frizzante commedia romantica (Anjaana Anjaani) e un'originalissima commedia satirica (Phas Gaye Re Obama). Mentre in Anjaana Anjaani l'ambientazione rimane occidentale, e solo nel finale si accenna ad un ritorno in India, Phas Gaye Re Obama rientra nel filone sempre più nutrito di quelle pellicole che non si accontentano nemmeno di una metropoli indiana, bensì cercano il sapore e il colore delle cittadine di provincia. Scelta che, a giudicare dai risultati e dal gradimento di critica e pubblico, si rivela azzeccata. Scelta che segna un avvicinamento stilistico alle cinematografie in lingue indiane diverse dalla hindi, nonchè un ritorno alla tradizione seppur con sensibilità contemporanea.

PGRO ironizza con intelligenza sullo spauracchio della recessione, accostando due mondi lontanissimi fra loro, stravolgendo e rappresentando in modo esilarante il processo di eventi a catena che specularmente, su scala planetaria, ha causato la crisi economica globale. Lo sberleffo, bonario ma significativo, manda in frantumi il sogno luccicante di una nuova vita nell'opulento primo mondo. L'India si prende la rivincita: PGRO volta pagina e fa sembrare vecchio e superato tutto quel cinema popolare hindi nel quale l'enfasi posta sull'occidente si traduceva in lusso ostentato e location da vip. Un accenno alla satira politica costituisce la ciliegina sulla torta, ma non è solo il soggetto a rendere accattivante il film. Le interpretazioni sono davvero impeccabili, con in prima linea il mattatore Sanjay Mishra affiancato da un godibilissimo Manu Rishi.

PGRO, a dispetto del budget contenuto e dell'assenza di superstar, ha ottenuto un successo inaspettato, chiudendo un'annata contraddistinta da fortunate pellicole dirette da registi esordienti o quasi e sostenute da sceneggiature originali: Ishqiya, Road to Sangam, Tere Bin Laden, Udaan, Peepli (live), Do Dooni Chaar, solo per citare alcuni titoli. La spinta innovativa non perde lo slancio. Il cinema indiano si conferma il rivale più agguerrito di Hollywood, e non solo grazie al numero di spettatori e di film prodotti.

TRAMA

India. Bhai Sahib (Sanjay Mishra) e il suo manipolo di sdruciti gangster specializzati in rapimenti fanno i conti con la recessione. Mancano i soldi per corrompere la polizia, per la benzina, per le pallottole, persino per ricaricare i cellulari. E i parenti dei rapiti, invece di pagare i riscatti, chiedono prestiti agli stessi rapitori. Stati Uniti. L'ex-milionario Om Shastri (Rajat Kapoor) a causa della recessione perde tutto. Le due vicende si incrociano in modo casuale per condurre, comicamente, a sviluppi inaspettati.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* Alcune sequenze di PGRO sono già entrate nella storia: la lezione d'inglese, l'appropriazione indebita dello slogan elettorale di Obama, i rapimenti gestiti con tanto di apparato contabile e burocratico. Un vero spasso.
* Neha Dhupia: così non l'avete mai vista.

RECENSIONI

The Times of India: ****
Bisogna essere in gamba per collegare lo sgretolamento di Wall Street alle sfaccendate gang indiane. E molto in gamba per tradurre lo slogan 'Yes we can' di Obama nel grido di guerra di un pugno di teppistelli. Il regista Subhash Kapoor ci riesce, ed il cast infonde vita ad un'adunata di divertenti personaggi. Dalla Grande Mela all'entroterra indiano, questa commedia degli equivoci respira grazie anche ad una sceneggiatura spiritosa. Le performance sono splendide. Phas Gaye Re Obama è un delizioso regalo a sorpresa di fine anno.
Nikhat Kazmi, 02.12.10

Hindustan Times: ***
L'esito del film è esilarante. Sanjay Mishra è l'attore che davvero fa funzionare Phas Gaye Re Obama, una black comedy scritta in modo superbo da Subhash Kapoor. Vale i soldi del biglietto.
Mayank Shekhar, 03.12.10

Cinema Hindi: ****
Punto di forza: Sanjay Mishra (*****); l'originalità del soggetto.
Punto debole: -

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Rajat Kapoor - Om Shastri
* Sanjay Mishra (Sankat City) - Bhai Sahib
* Manu Rishi (Oye Lucky! Lucky Oye!) - Anni
* Neha Dhupia - Munni
* Amol Gupte (Kaminey) - il ministro

Soggetto, sceneggiatura, regia e dialoghi: Subhash Kapoor
Colonna sonora: Manish J. Tipu
Coreografia: Sagar Das
Fotografia: Arvind Kannabiran (I am) e Mujahid Raza
Montaggio: Sandeep Singh Bajeli (Lahore)
Traduzione del titolo: Sono in trappola, Obama.
Anno: 2010
Awards:
* South Asian International Film Festival 2010 di New York: premio del pubblico;
* Star Screen: miglior attore comico (Sanjay Mishra). Dichiarazioni di Mishra.

RASSEGNA STAMPA/VIDEO

* Hindustan Times, 12.12.10: dichiarazioni di Rajat Kapoor
* Bollywood Hungama, 09.11.10: video della presentazione della colonna sonora. Vi consigliamo di non perdere l'ingresso in scena di Sanjay Mishra e della sua gang...
* Bollywood Hungama, 01.12.10: intervista video a Manu Rishi e Amol Gupte
* Bollywood Hungama, 02.12.10: video della première
* Bollywood Hungama, 03.12.10: PGRO - The making
* Bollywood Hungama, 09.12.10: intervista video a Sanjay Mishra, Rajat Kapoor e Neha Dhupia
* Bollywood Hungama, 20.01.11: video della presentazione del DVD

CURIOSITA'

* Phas Gaye Re Obama è stato presentato in prima mondiale al South Asian International Film Festival 2010 di New York, dove ha conquistato il premio del pubblico.
* Subhash Kapoor, laureato in letteratura hindi, condivide con Anusha Rizvi, regista di Peepli (live), un passato da giornalista a Delhi. La sua prima pellicola, Salaam India (2007), è stata un insuccesso. Lo spunto per PGRO nacque casualmente: la moglie di Ashok Pandey, amico di Subhash e produttore del film, progettava di recarsi in Uttar Pradesh. Il regista la mise scherzosamente in guardia: 'Attenta a non farti rapire!'. La donna rispose: 'Oh, i rapitori rimarrebbero delusi nel constatare che non ho un soldo'. Tornando a casa, l'idea di PGRO si sviluppò nella mente di Subhash. E quando una settimana più tardi Kapoor raccontò all'amico la trama della pellicola, Ashok volle a tutti i costi produrla. PGRO è stato ultimato in 30 giorni. Il cast e la troupe tecnica hanno prestato la loro collaborazione senza ricevere alcun compenso in anticipo. Ora Subhash sta lavorando al suo prossimo progetto, una satira sul sistema giuridico indiano dal titolo provvisorio di Jolly LLB. Articolo di Mumbai Mirror.
* Manu Rishi ha scritto i dialoghi di Oye Lucky! Lucky Oye!, aggiudicandosi il Filmfare e l'IIFA award. Stimato attore teatrale, ha preso parte ad un adattamento di un'opera di Dario Fo: Morte accidentale di un anarchico.
* Riferimenti a Bollywood: Madhuri Dixit, Rani Mukherjee, Kareena Kapoor, Preity Zinta, Deepika Padukone. Citato Gabbar Singh, il leggendario eroe negativo di Sholay.
* Film che trattano il tema della recessione: Anjaana Anjaani, anche se marginalmente. In My name is Khan il presidente Obama è uno dei personaggi secondari della storia. The president is coming è una divertente commedia ispirata alla visita di Bush in India.

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