28 marzo 2011

DHOBI GHAT



Un piccolo film composto, dal gusto e dal ritmo più europei che bollywoodiani, che dura solo un'ora e trentacinque minuti. Anche questa è India.

TRAMA

Arun (Aamir Khan), un artista che ha appena traslocato in un vecchio appartamento di Mumbai e Shai (Monica Dogra), che vive in America ma è in India per un anno sabbatico, s'incontrano ad un'esposizione. Incuriosita da Arun, che si rivela un tipo schivo e solitario, Shai conosce Munna (Prateik Babbar), il ragazzo che lava i panni nel quartiere del pittore.
Munna, fan di Salman Khan ed aspirante attore, si avvicina sempre più a Shai, mentre Arun si scopre completamente assorbito da alcune videocassette-diario, trovate per caso, che appartengono alla precedente proprietaria dell'appartamento, Yasmin (Kriti Malhotra).

RECENSIONI

Times of India *** 1/2
Qual è il tratto che qualifica una metropoli se non la moltitudine di persone che vi abita? L'indice di alienazione di chi vi giunge da luoghi differenti per conquistare il proprio spazio. Tutte anime perdute, bramanti, solitarie. Dhobi Ghat è un coinvolgente film sull'angoscia urbana. Le esperienze vissute sullo schermo dai quattro protagonisti possono essere diverse fra loro, ma presentano un aspetto in comune: la disperata ricerca di un'ancora di salvezza. DG segna il sensibile debutto di Kiran Rao, ed è una pellicola fortemente impregnata di umori e di anima. La regista utilizza i personaggi con intelligenza per dissezionare il tanto chiacchierato spirito di Mumbai, senza mai diventare querula. Il punto di forza del film è la sobria eleganza. Il quartetto scivola dentro e fuori dai fotogrammi, inseguendo sogni e aspirazioni. Aamir Khan enuncia l'arte della discrezione con la sua interpretazione di Arun. Monica Dogra e Kriti Malhotra alternano abilmente forza e vulnerabilità. Il Munna di Prateik Babbar è irresistibile, anche se un po' troppo chic per il suo ruolo. Ma alla fine è il quinto personaggio a stagliarsi, con i suoi colori e i suoi imprevedibili mutamenti: Mumbai, la maximum city. La fotografia di Tushar Kanti Ray cattura Mumbai in tutte le sue originali sfumature: nero, grigio, soleggiato, ombroso, caotico, desolato. DG è un esempio di intelligente cinema d'autore, un'ode lirica alla malattia contemporanea della metro-eccentricità.
Nikhat Kazmi, 20.01.11
La recensione integrale

Hindustan Times ***1/2
Prateik Babbar è incommensurabilmente naturale. Monica Dogra è disinvolta. Aamir Khan, accettando un ruolo così sommesso, ha compiuto una mossa ammirevole per una superstar, anche se, per la stessa ragione, forse non era adatto. Dhobi Ghat dura circa 90 minuti e non prevede intervallo. La trama è minimalista. La drammaticità è solo nelle emozioni espresse. L'esecuzione è abile. Kiran Rao, sicura in modo supremo per un'esordiente, sposa davvero il mondo dei suoi personaggi. Le storie si incrociano. Lo spettatore è catturato da quanto vede. Bombay è al centro dell'attenzione del film. E' probabilmente la sola città al mondo nella quale così tante classi si amalgamano in un fiume comune di dispiaceri, bellezza, speranze, ciascuno ignaro dell'effetto che provoca ogni giorno sugli altri. DG è viscerale, un omaggio di prima classe alla metropoli.
Mayank Shekhar, 21.01.11
La recensione integrale.

Diana ****
Kiran Rao firma un ottimo esordio dietro la cinepresa, debuttando con un film che svela molto della personalità della sua autrice. Le scelte di Kiran sono precise e sicure. Il suo stile elegante, controllato si traduce in un'estetica asciutta ma poetica e vitale. Un film dal look raffinato che però è palpitante, inteso ed emozionante.
I quattro protagonisti sono tutti bravi e giusti. Per il mitico Aamir Khan è un gioco da ragazzi, ma chi spicca davvero sono l'affascinante, Monica Dogra, nel suo primo ruolo da protagonista, e Prateik Babbar (già visto in Jaane Tu... Ya Jaane Na) dolcissimo e quasi troppo tenero per essere vero.

Il bello:
-  Aah Mumbai...sembra di essere lì e non si vorrebbe più venire via.

Il brutto:
- Un film minimalista, magari un po' snob, di cui lo stesso Aamir Khan ha detto: "...non è per le persone a cui piacciono le commedie, gli action, i thriller o altri film facilmente catalogabili. E' più per il pubblico che ama la musica e che legge molto, più per un pubblico di nicchia". (L'articolo integrale).
Che si preferiscano le pellicole essenziali o quelle più fastose e persino un po' trash, Dhobi Ghat è un gran bel film.

SCHEDA DEL FILM

Cast:
Arun - Aamir Khan
Munna - Prateik Babbar
Shai - Monica Dogra
Yasmin - Kriti Malhotra
Vatsala - Kitu Gidwani
Amma - Nafisa Khan

Scritto e diretto da Kiran Rao

Musiche di Gutavo Santaolalla

Prodotto e distribuito da Aamir Khan Productions

Anno 2011

CURIOSITA'

- Aamir Khan e Kiran Rao si sono sposati nel 2005, dopo essersi conosciuti sul set di Lagaan, quando  Kiran era uno degli assistenti alla regia di Ashutosh Gowariker. Per Aamir è il secondo matrimonio.
Insieme hanno fondato la Aamir Khan Productions e prodotto film di grande successo come Taare Zameen Par, Jaane Tu Ya Jaane Na e Peepli Live.

- Dhobi Ghat è stato realizzato con una tecnica chiamata "guerilla", spesso utilizzata per le pellicole a basso budget, che prevede di girare con una troupe ridotta, in locations reali, molto velocemente e senza richiedere i permessi.

- Monica Dorga, di origine indiana e cresciuta negli States, è una cantautrice e fa parte del duo electro punk Shaa'ir+Func.
Il sito ufficiale del gruppo Shaa'ir+Func.
Da You Tube un'intervista ed un assaggio delle doti canore di Monica Dogra.


Il sito ufficiale del film.

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