19 luglio 2010

AASHIQUI




Girato negli anni Novanta ma pienamente classificabile tra i titoli del decennio precedente, Aashiqui è un film estremista in ogni suo aspetto, dall’aura candida dei personaggi all’esagerazione costante delle loro azioni esasperate. Il crescendo sentimentale, guidato da canzoni lentissime e classicheggianti, richiama per alcuni istanti immagini de Il tempo delle mele o dei vecchi fotoromanzi a puntate.
Dopo un primo tempo da cardiopalma, scene efficaci, dialoghi perfetti e decisivi twists narrativi, la seconda parte si abbandona a troppe riflessioni e indugia in un copia/incolla di scene riviste, corse in auto, echi del mondo glitterato dello spettacolo, reazioni immotivate di sacrificio e orgoglio, fino a che vecchi schemi si sovrappongono in uno scenario confuso. La trama subisce una rovinosa discesa verso il basso mentre attende il suo delizioso finale, semplice e casto ma arricchito di zuccherata passione. Le due figure si uniscono in un famoso abbraccio e la locandina del film diviene un’immagine iconica dell’amore giovanile e della riappacificazione.


TRAMA

Rahul incontra Anu in una notte di pioggia, entrambi sono trattenuti in una stazione di polizia, lei cercava di fuggire dal collegio mentre lui aveva sabotato con violenza il secondo matrimonio del padre. Solo due sguardi ed è amore. L’amore fa dimenticare a entrambi la propria aggressività verso il mondo esterno e li spinge a lottare per un obiettivo comune : restare per sempre insieme. Anu trova la sua indipendenza lavorando come modella, Rahul tenta di far incidere le sue canzoni, tutto sembra risolversi per il meglio fino a che non entra in scena la madre di Rahul, visceralmente legata al figlio dopo l’abbandono del marito e inconsciamente gelosa della sua bella fidanzata.


Rahul e Anu sono due ragazzi normali. Si guardano con irrefrenabile trasporto e i loro baci non hanno niente a che fare con il casto (seppur sensualissimo) innuendo bollywoodiano. Le situazioni, le immagini appaiono e sono quotidiane e scialbe, gli ambienti claustrali, gli arredi anonimi, le strade polverose e tutte uguali tra loro, i legami ossessivi, il mondo inevitabilmente nemico.
Anu compare tremante in un angolo della stazione di polizia, il suo viso è pallido, i capelli sfibrati, da quell’istante si apre una voragine di immaginI dalla quale si rischia di venire ingoiati, ho davanti flashback che ruotano confusi: i piedi della ragazza sui pioli della scala di legno, il vecchio giaccone appeso alla finestra, i rumori di sottofondo, i silenzi improvvisi, lacrime scroscianti si sovrappongono ad un colorato waltzer, le reclusioni forzate, la bottiglia bianca polverosa sopra l’armadio, l’ingresso furtivo in una casa abbandonata e poi geranei rosa catturati in una fotografia incandescente, tramonti rurali, labirinti di fitti alberi bianchi. Raggi di luce scavalcano oggetti e corpi, una luce blu al neon invade la stanza. L’overacting è portato agli eccessi così come il danzare ritmico di immagini forti, al punto da diventare un’irresistibile nevrosi.
Il mondo è cattivo e i due protagonisti frustrati e spauriti reagiscono con rabbia e imparano a difendersi, accesi dall’amore, perseguitati dai tranelli, terrorizzati dai grotteschi e ansimanti oppositori.

Il mio giudizio sul film *** 3,5 / 5


ANNO: 1990

REGIA : Mahesh Bhatt

TRADUZIONE DEL TITOLO : Amato / Amata

CAST:

- Rahul Roy...... Rahul Roy
- Anu Agrawal ....... Anu Verghese
- Avtar Gill ...... L'ispettore di polizia
- Reema Lagoo...... Mrs Roy
- Tom Alter..... Arnie Campbell
- Homi Wadia ....... Mr Padamsee
- Mushtaq Khan ...... Rafoo Master


COLONNA SONORA: Nadeem & Shravan

PLAYBACK SINGERS: Kumar Sanu, Anurada Paudwal, Udit Narayan



INFO E CURIOSITA'

- La colonna sonora ebbe ancora più successo del film e rimase nelle classifiche dei brani più ascoltati fino all'avvento di Dilwale Dulhania Le Jayenge

- Rahul Roy è anche il vero nome dell'attore protagonista del film, l'attrice cambia solo il suo cognome da Anu Agrawal a Anu Verghese

- La famosa regista internazionale Deepa Mehta (Heaven of Earth) ha un piccolo ruolo nel film.

- Il recente film romantico Haal - e - Dil ha copiato in chiave moderna il bacio nella locandina di Aashiqui


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