24 febbraio 2019

ENTHIRAN



Devo aver contratto un morbo sconosciuto. Ultimamente vedo solo pellicole che mi sconcertano, e forse il problema sono io. Prendiamo Enthiran. E' il primo film indiano di fantascienza dell'era dell'effetto speciale spinto. In lingua tamil, interpretato dalla supersuperstar Rajinikanth e dalla donna più bella del mondo, Aishwarya Rai, diretto da S. Shankar, costato un botto, mi ha divertito moltissimo e mi ha annoiato moltissimo. Sto interrogando le due differenti personalità che evidentemente albergano nel mio cranio per chiarire la cosa. Ore angosciose mi attendono.

Mi ha divertito moltissimo perchè è chiassoso e in larga parte demenziale nel significato più nobile del termine. Adoro il geniale abbinamento di effetti speciali contemporanei e costumi e scenografie vintage (presente le mitiche serie televisive prodotte da Gerry Anderson?). L'immaginazione è a briglia sciolta: lo scheletro del robot che balla come un indemoniato, la trasformazione nella dea Kali, il pirotecnico combattimento sul treno, la scena del parto, il colloquio con (ehm) le zanzare, l'elaborata sequenza d'azione finale. Ho apprezzato anche l'umanizzazione di Chitti, il suo disperato desiderio di vivere. L'autosmantellamento mi ha emozionato (sarò grave). E non mi aspettavo la breve dissertazione su sesso e amore. Il cinema indiano non finirà mai di stupirmi.
Rajinikanth è nel ruolo, anzi, nei ruoli. L'ho trovato credibile persino come robot (chiamo il medico). Aishwarya Rai ha un aspetto magnifico: ammiratela in versione supergirl nella fantasmagorica visualizzazione del brano Irumbile Oru Idhayam (che canticchio da giorni), coreografia di Remo D'Souza. Danny Denzongpa è un antagonista sorprendentemente realistico e signorile. I costumi sono roboanti, improbabili, vistosi: in una parola, splendidi. Le coreografie sono roboanti, improbabili, vistose: in una parola, splendide. Spargo meglio il contagio segnalandovi anche il video di Kilimanjaro, coreografia di Raju Sundaram. La colonna sonora, di A.R. Rahman, mi piace parecchio. Puthiya Manitha, il brano che accompagna i titoli di testa, è forse il mio preferito.

Mi ha annoiato moltissimo perchè la narrazione, soprattutto nel primo tempo, è a mio parere maldestra, e perde troppo spesso ritmo e mordente. Sorvolo sulle implausibilità. I dialoghi sono deludenti. Il personaggio di Sana è inconsistente (e Aishwarya è doppiata). La diva ha poco da fare sul set, eccetto posare in tutta la sua magnificenza e danzare come lei sa. I due assistenti dello scienziato insopportabili. Molte gag non fanno ridere. La scena del tentato stupro e quella della ragazzina investita sono agghiaccianti. I titoli di coda i più lunghi della storia. E' un vero peccato che per un progetto così ambizioso e per una produzione così costosa non si sia tenuto conto di un fatto elementare e incontestabile, ignorato anche a Hollywood: prima la sceneggiatura, poi gli effetti speciali. 

TRAMA

Lo scienziato Vaseegaran insegue con grande caparbietà il suo sogno: creare un androide che possa sostituire gli esseri umani nelle azioni di guerra. Tutto andrà storto. Così impara a trascurare la donna più bella del mondo (tiè).

RECENSIONI

The Times of India: ****
"Guardate Robot e capirete cos'è il cinema indiano mainstream. Gli ultimi trenta minuti del film creano un nuovo genere, il curry eastern, che si staglia quale sana alternativa al curry western. I fan di Rajnikanth impazziranno per il climax. E coloro che non lo sono, con Robot scopriranno il fascino magico e mistico di Rajni, una star considerata un semidio in larga parte dell'India. Il film infiamma lo schermo: è pazzo, eccessivo, superdivertente. Robot è principalmente un sincero tributo al carisma della superstar senza età del cinema indiano, Rajnikanth. Ed è completamente, gioiosamente, sentitamente desi. Il punto di forza della pellicola è la superba qualità degli effetti speciali, realizzati dallo Stan Winston Studio (Jurassic Park, Avatar). Le scene d'azione sono state coreografate da Yuen Woo Ping (Kill Bill, Matrix). Circa il 40% del colossale budget di Robot è stato impiegato per gli effetti speciali, e ne è valsa la pena. Ma vi sono anche una trama, una coppia interessante di attori (Rajni e Aishwarya Rai), canzoni (A.R. Rahman) e danze (Prabhu Deva, Raju Sundaram) piene di colore.
Nikhat Kazmi, 30.09.10

Hindustan Times: ***
"All'inizio del film, prima del titolo, lo schermo urla, con lettere argentate grandi il doppio, Superstar Rajnikanth. Mi è stato detto che a quel punto in Tamil Nadu avrebbero acceso fuochi d'artifico all'interno della sala, lanciato monete, spaccato noci di cocco, improvvisato rituali religiosi. E probabilmente lo hanno fatto davvero. Rajnikanth è l'approssimazione umana più vicina a Dio: entrambi sono senza età, entrambi chiedono credenti e completa devozione a leggende incontestate. Non si può spiegare Dio. E non si può spiegare Rajnikanth. Essere critici su entrambi significa scatenare una collera estrema. Meglio evitare la blasfemia. Robot è il più costoso blockbuster indiano, e si vede. La misura e gli effetti speciali sono sino ad ora insuperati nel cinema indiano. Il film prende intelligentemente prestiti dalla tradizione hollywoodiana del genere. Robot conduce la Superstar oltre la mitologia. E' solo un po' troppo lungo, ma è puro divertimento".
Mayank Shekhar, 04.10.10

Cinema Hindi: *** 1/2 (un premio speciale all'audacia di S. Shankar)
Punto di forza: la follia
Punto debole: il ritmo spento nel primo tempo, la sceneggiatura

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Rajinikanth - Vaseegaran/Chitti
* Aishwarya Rai - Sana, fidanzata di Vaseegaran
* Danny Denzongpa - Bohra

Regia e sceneggiatura: S. Shankar
Colonna sonora: A.R. Rahman
Scenografia: Sabu Cyril, che appare anche nel film in un cameo
Costumi: Manish Malhotra
Anno: 2010
Awards: fra gli altri, due National Film Award, per gli effetti speciali e per il production design

CURIOSITA'

* Enthiran ha conquistato la prima posizione: 
- nella classifica dei film indiani (non solo tamil) per incassi in India;
- nella classifica dei film indiani (non solo tamil) per incassi totali (India + estero). È la terza volta che una pellicola non hindi agguanta questo risultato. In passato era accaduto nel 1948 con Chandraleka (tamil), e nel 1955 con Pather Panchali (bengali). Segnalo inoltre che nel 1980 era primo in classifica Alibaba Aur 40 Chor, coproduzione indo-sovietica in hindi e in russo. 
* Enthiran è stato distribuito in versione doppiata in hindi col titolo Robot, e in versione doppiata in telugu col titolo Robo.
* Pare che Shankar offrì a Shah Rukh Khan il ruolo principale (e la produzione del film), ma l'attore rifiutò. Le riprese sono durate due anni. Il cast, con l'esclusione di Aishwarya, ha firmato una clausola secondo la quale nessuno avrebbe lavorato ad altre pellicole per l'intero periodo necessario alla realizzazione di Enthiran
* Chitti regala un cameo in Ra.One.
* Nel maggio 2012 Enthiran è stato distribuito in Giappone. Presentato in versione ridotta al Tokyo International Film Festival, il film ha conquistato il pubblico, tanto da essere riproposto integralmente in 1.300 sale del Paese, ed è rimasto in cartellone per diverse settimane. Video. Di seguito la locandina giapponese e un esempio della febbre scoppiata fra i fan.
* Aggiornamento del 9 agosto 2020: il video di Action, il nuovo brano dei Black Eyed Peas, si ispira al cinema indiano, ed offre alcune sequenze - rivedute - di pellicole celebri, fra cui proprio Enthiran.




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