06 giugno 2009

KAHO NAA PYAAR HAI


Film di debutto per Hrithik Roshan, accuratamente studiato a tavolino dal padre Rakesh che ne è regista. Kaho naa pyaar hai inaugurò il millennio trionfando e schiacciando anche il nuovo di Shahrukh Phir bhi dil hai hindustani.

Carente di emozioni ma abbondante in immagini, non è altro che un enorme pacchetto regalo consegnato nelle mani di un giovane e promettente nuovo volto; creato su misura per esaltarne ogni dote e con l’intento di trasformarlo da un bello sconosciuto ad una superstar nel giro di poche ore. La consacrazione di Hrithik fu immediata e l’esplosione ormonale delle adolescenti (e non) trascinò folle incredibili.

TRAMA

Lui è un cantante con grandi speranze, lei un’ereditiera snob e stupidina. Durante una festa a bordo di una nave da crociera i due si addormentano in una scialuppa per svegliarsi il mattino dopo naufraghi in un’isola deserta.
Dall’antipatia all’amore il passo è breve ma l’idillio si interrompe al ritorno in città. Raj ha molti nemici e muore tragicamente mentre cerca di sfuggirgli.
Sonia va a vivere in Nuova Zelanda, dove incontra un suo sosia. Con una veloce vendetta vengono eliminati i cattivi. E tutto è bene quel che finisce bene.



In poche parole, non è il genere di film che mi fa impazzire ma Hrithik è bravo e non ha macchie, quindi l’attenzione eccessiva concessa a questo titolo, sicuramente sopravvalutato, è motivata anche dall’effetto novità per l'introduzione nello stardom indiano di un attore fisicamente aitante, che tra l’altro sa pure recitare benissimo.

La prestanza fisica di Hrithik, e il suo look da urlo, sono riusciti ad incendiare lo schermo e far diventare Kaho naa pyaar hai, la cui trama è debolissima e insensata, una super hit strepitosa.

Personalmente, credo che il film sia solo terribilmente mediocre, e, se non fosse stato per la bellezza e bravura del suo protagonista, non sarebbe durato nelle sale più di un giorno.
Amisha Patel è gradevole come un cucchiaio di sciroppo quando si ha il mal di gola, e la scelta di introdurre un sosia come rimpiazzo di Rohit è molto forzata ; oltretutto che messaggio vuole lasciare? Sembra suggerire: “o tu o un altro non mi importa... purchè abbia la stessa faccia!”
Direi che è disgustosamente superficiale.

ANNO: 2000

REGIA: Rakesh Roshan

TRADUZIONE DEL TITOLO: Dimmi che questo è amore

CAST:

- Hrithik Roshan.......... Rohit / Raj
- Amisha Patel............ Sonia Saxena
- Anupam Kher............. Mr Saxena
- Dilip Tahil............. Shakti
- Farida Jalal............ Lily

COLONNA SONORA: Rajesh Roshan

PLAYBACK SINGERS: Alka Yagnik, Udit Narayan, Asha Bhosle, Kumar Sanu


QUALCOS’ALTRO:

La protagonista femminile doveva essere Kareena Kapoor che poi rifiutò temendo (giustamente) di essere messa in secondo piano in un film studiato per far risaltare solo Hrithik . Venne sostituita con Amisha Patel ( ma una via di mezzo non c’era?).
Kareena scelse di debuttare con Abhishek Bachchan nel film Refugee, che fu un flop, ma almeno le regalò un ruolo niente male e la possibilità di farsi vedere per intero senza temere l’ombra della già acclamata superstar .

Le scene del naufragio sono state girate in Thailandia, precisamente nei dintorni di Krabi, nella costa delle Andamane. Povero Hritik ! Naufrago in un’isola deserta solo in compagnia di Amisha Patel !! Mi meraviglio che il suo personaggio nel film sia uscito vivo da un simile trauma.
Lei è l’attrice più inutile e piatta che abbia mai girato un film a Mumbai, forse ha buone conoscenze, o forse è stata solo fortunata, resta il fatto che fa vomitare.


Il mio gudizio sul film : ** 2/5

Punti a favore: Hrithik in tutte le salse e l’ambientazione esotica

Da evitare per : Amisha Patel, uno script da fotoromanzo di serie B e una colonna sonora noiosa.

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