03 giugno 2009

KABHI ALVIDA NAA KEHNA (NON DIRE MAI ADDIO)


Lo devo ammettere, sarò spaventosamente di parte. Non farei uscire una parola negativa nemmeno sotto minaccia.
Non solo perché mi ritrovo avvolta dalla mia costante carenza di obiettività ( in fondo chi può esserlo di fronte al proprio film preferito?) ma anche perché non è difficile tirare fuori valanghe di meriti avendo questo titolo tra le mani.

E’ il più sofisticato tra i film di Karan Johar, regista da record, figlio della radiosa nuova generazione bollywoodiana che ha già alle spalle clamorosi blockbuster e un pubblico delirante di seguaci sparso per il mondo intero.
Ripeto casomai fosse sfuggito a qualcuno: per il mondo intero!! Il film mira ad essere universalmente appetibile. Lo prescriverei come cura nei casi di pregiudizio latente nei confronti della cinematografia indiana, considerata ancora , da una vasta schiera di ignoranti, un’industria di serie B e destinata solo al veloce consumo nazionale. Vogliamo svegliarci una buona volta?

Kabhi Alvida Naa Kehna è un progetto ambizioso, dal budget illimitato e dal cast stellare, riunisce attori da paura e regala a ciascuno dei suoi grandi interpreti un personaggio accuratamente studiato.
Mantenendo le giuste dosi di ragione e sentimento, il film è impeccabile nella forma e al tempo stesso strabordante d’emozione. I fragili equilibri tra i rapporti umani perdono ogni contatto con la quotidianità per trasformarsi in uno spettacolo seducente ma non meno toccante, efficace e reale.


TRAMA
Dev e Maya sono insoddisfatti della loro vita di coppia e si confrontano per cercare di migliorare l’intesa con i rispettivi partner; col passare del tempo si accorgono che sta nascendo un legame nuovo che li coglie impreparati e che forse era stato già deciso dal destino. (La trama è semplice, ma garantisco, tutto il resto no)


La bellezza esteriore non è mai freddo estetismo piuttosto una costante ricerca del film perfetto, intoccabile, capace di incantare con sequenze meravigliose sfruttando mezzi all’avanguardia saziando gli occhi , appagando i sensi, raccontando una storia.
L’eccezionale fotografia mostra una New York di un fascino mai visto, nota è la cura maniacale di Karan per il raggiungimento della bellezza assoluta dell’immagine, dalla location alla luce; colori che devono sorprendere, rilassare, scioccare, attrarre magicamente la telecamera e accompagnare gli stati d’animo dei personaggi. Dai suoi interpreti richiede ovviamente l’eccellenza e presuppongo che per soddisfare i suoi ideali arriverà a strizzarli come limoni.
Karan vuole il meglio e sa come, e da chi, ottenerlo.

Dev Saran è il mio personaggio preferito nell'abbondante filmografia di Shahrukh Khan. E’ così intenso, così reale, così velenoso. Non un uomo dei sogni ma una persona vera piena di difetti, di rancore, di desideri non realizzati, di passioni represse che lo corrodono e lo rendono aggressivo. Le sue battute sono taglienti, la sua emotività disarmante, la sua tenerezza angelica. Il sex appeal? Lasciamo perdere; è capace di farmi sentire subito bene se mi sento male, o subito male, se al contrario mi sento bene.

La sceneggiatura, moderna, intensa. I dialoghi non concedono spazio alla noia.
Ognuno dei personaggi possiede un registro proprio, Dev è cinico ma anche stuzzicante, sempre provocatore nelle affermazioni. Rhea è realista e diplomatica, sa come utilizzare il linguaggio per mantenersi vaga o per colpire l’orgoglio. Maya è misurata, perfettina, anche nelle sue parole svela il suo perpetuo trattenersi. Che dire poi delle perle di saggezza che sono state scritte per Sam/Amitabh Bachchan? Il dialogo con Maya in ospedale è da respiro interrotto. Casomai dovesse squillarmi il telefono durante questa sequenza potrei tranquillamente spappolarlo contro un muro.


TIME STOPPING SCENES:

-Il mix di immagini nella canzone “Where’s the party tonight?”, la materializzazione del tradimento tra Dev e Maya si intervalla ai festeggiamenti della moglie Rhea e del marito Rishi, contenti di aver raggiunto i proprio obiettivi e sicuri dell’amore dei rispettivi partner.

- La cena a cui partecipano tutti i protagonisti, letteralmente incendiata dalle battute al vetriolo tra Dev (Shahrukh Khan) e Sam (Amitabh Bachchan). Uno scontro tra titani.

- Le scene di gelosia a teatro e le rispettive provocazioni; il gioco scorretto e gli sguardi che si intrecciano. Nessuna sillaba viene pronunciata, sarebbe stata superflua.


QUALCOS’ALTRO:

La protagonista inizialmente scelta per il ruolo di Maya era Kajol, che poi rifiutò consegnando questa meraviglia di film nelle mani di Rani Mukherjee. L’attrice compare in un breve cameo all’interno della canzone “Rock ‘n Roll Sonye”
Fin dal suo primo film Karan ha voluto assicurarsi che tutti i suoi attori indossassero sempre abiti all’ultimo grido, dalle grandi firme ai voluttuosi e scintillanti embroided saree. Il buon gusto e la cura per i dettagli sono una sua prerogativa. Eleganza + Eccentricità è un binomio possibile, guardate uno dei suoi lavori e ve ne renderete conto.


ANNO : 2006
REGIA : Karan Johar
TRADUZIONE DEL TITOLO: Mai dirsi addio
CAST:

- Shahrukh Khan.................... Dev Saran

- Rani Mukherjee....................Maya

- Amitabh Bachchan.................Sam Talwar

- Abhishek Bachchan................Rishi

- Preity Zinta.........................Rhea

- Kirron Kher..........................Kamaljit

- Arjun Rampal.........................Jai

Special Guests : Kajol e John Abraham


La COLONNA SONORA , firmata Shankar- Ehsaan- Loy è sicuramente meno coinvolgente delle loro precedenti collaborazioni (Kal Ho Naa Ho, Bunty aur Bably) ma tutto sommato basta così, non avrei nemmeno voluto in questo film canzoni troppo piacevoli e orecchiabili. Le song picturizations spaziano dall’incanto della natura alla frenesia della metropoli, dove si alternano bizzarre feste private di ricchi NRI, disco parties, sensualità che trabocca, attualità e un pizzico di fatalismo

PLAYBACK SINGERS: Sonu Nigam, Alka Yagnik, Shankar Mahadevan (Shankar), Loy Mendonsa (Loy), Shaan, Shafqat Amanat Ali, Vasundara Dhas.


RECENSIONI:
Bollywood Hungama (testo originale)
BBC Bollywood (testo originale)
The Times of India (testo originale)
New York Times (testo originale)


Il mio giudizio sul film: ***** 5/5
Se vi piacerà vi innamorerete irreversibilmente del cinema indiano.
Per coloro che sostengono che sia eccessivamente lungo (3h09’) melodrammatico, pesante, patinato, ho in serbo un unico commento: non ve lo meritate!!

1 commento:

CINEMA HINDI ha detto...

Dinanzi a pellicole come queste è l'intera galassia ad inchinarsi. Karan al suo meglio storico. Amitabh da urlo. Rani spettacolare.
Shah Rukh: INARRIVABILE, la sua migliore interpretazione insieme a quelle regalateci in 'Chak De! India' e in 'Swades', ormonale al punto tale che mi dimentico anche chi sono. La sequenza della cena, in giacca nera e camicia rosso sangue, è una delle mie preferite in assoluto in tutta la cinematografia Hindi.
5 stelle? SOLO???
(Come? Non ti piace il Cinema Hindi? MA SEI UMANO? MA DOVE VIVI? Ma vattene che mi fai impressione)