07 settembre 2010

KHATTA MEETHA


Risulta davvero difficile replicare alle critiche, tutte negative, rivolte dai media indiani a Khatta Meetha. Il tentativo del regista di realizzare una commedia sconfinante nella satira sociale, con un pizzico di dramma qua e là, non è riuscito. La sceneggiatura è zoppicante, la storia sbanda, alcuni episodi si avvicendano senza un legame apparente ad unirli. Khatta Meetha è poco divertente e poco emozionante. Parte benino con la tonante puja del protagonista a bombardare di decibel gli attoniti ma rassegnati familiari. Il tutto ambientato in una dimora da sogno. La fotografia e la cura nelle inquadrature fanno ben sperare. Seguono alcune gag leggere e briose e una brusca virata verso il dramma con inquadrature azzeccate. Il finale regala un'ottima sequenza d'azione. Ma nel mezzo: solo noia.

Il regista Priyadarshan non delude troppo, ma lo sceneggiatore Priyadarshan in Khatta Meetha combina un pasticcio. L'inutile storia d'amore, appiccicata alla bell'e meglio, è raggelante. Il dramma che coinvolge la sorella del protagonista eccessivo e irrealistico. I personaggi minori perdono quota a velocità vertiginosa. I dialoghi offrono qualche fulminante battuta ironica e nulla di più. La colonna sonora non è esaltante. Le coreografie risultano mal incastonate. Akshay Kumar si impegna in modo sovrumano, e il suo Sachin è davvero godibile, quasi commovente con l'aria pulitina e l'onnipresente ombrello, ma l'attore meriterebbe sceneggiature migliori.

TRAMA

Sachin Tichkule (Akshay Kumar) è un impacciato imprenditore edile, pieno di debiti, coaudiuvato da una ciurma di operai goffi e pasticcioni. Sachin opera in un settore ad alto tasso di corruzione. Le mazzette da distribuire a politici e burocrati sono talmente onerose che rimane ben poco per l'acquisto dei materiali. Perciò le strade sono di burro, i ponti di cartapesta. A complicare la vita al nostro povero Sachin, l'arrivo di un nuovo funzionario comunale che si rivela essere Gehna (Trisha Krishnan), la sua ex-fidanzata di immacolata onestà.

ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE

* La sfumatura da affamato mandrillo del personaggio interpretato da Rajpal Yadav, inutile e di cattivo gusto.

RECENSIONI

The Times of India: ***
Priyadarshan è sicuramente uno dei registi più prolifici del nostro cinema, e soprattutto è dotato dell'incredibile capacità di dilettarsi in più generi, dalla commedia sfrenata (Hera Pheri) al film d'autore (Kancheevaram). Con Khatta Meetha ci riprova, scivolando dalla satira sociale alla commedia, allo scopo di rappresentare bonariamente l'immorale e inetta classe politica indiana, nonchè la burocrazia corrotta. Ci è riuscito? Sì e no. KM vanta tre sequenze comiche davvero selvagge, a cui aggiungere qualche ritaglio di divertimento, ma è troppo lungo e lascia poco spazio alla risata. La parte drammatica è largamente ripetitiva. Talvolta i dialoghi sono divertenti, ma più spesso suonano banali. Le sequenze danzate sembrano ingiustificate, malgrado la colonna sonora di Pritam abbia verve. C'è convinzione nella recitazione di Akshay Kumar, e l'attore porta avanti il film a dispetto della letargia e dell'isteria. Akshay rimane nella parte per tutta la pellicola, infondendo vita una volta di più ad un ruolo a cui si è votato, quello dell'uomo comune. E' abilmente assistito da Rajpal Yadav, che ripropone la sua recitazione desi-chapliniana.
Nikhat Kazmi, 23.07.10

Hindustan Times: *
Il protagonista blatera, farfuglia, farnetica, gigioneggia: tutto per catturare l'attenzione dello spettatore. I suoi sovraeccitati amici non sono da meno. Le battute vanno ad esaurirsi e la grossolanità non aiuta. Si susseguono prese in giro prive di umorismo in una sceneggiatura (quella di Vellanakalude Nadu, originariamente in lingua malayalam) scritta più di vent'anni fa. Sono davvero poche le cose che uniscono gli indiani, oltre all'analfabetismo e alle pellicole interpretate dalle superstar bollywoodiane, e l'una trae vantaggio dall'altra. Priyadarshan sforna i suoi scervellati remake uno alla settimana. Sembrano tutti uguali: gli attori appaiono a rotazione, le case sono haveli, gli uomini vestono di bianco, la storia è ambientata in mezzo al nulla, le battute si interscambiano. E non si può accusare Akshay Kumar per l'alto compenso (pare la metà del budget del film), perchè la sua presenza procura lavoro ad un'intera schiera di disoccupati: Rajpal Yadav, Johnny Lever, eccetera.
Mayank Shekhar, 23.07.10

Cinema Hindi: **
Punto di forza: il personaggio di Sachin Tichkule e l'interpretazione di Akshay Kumar
Punto debole: la sceneggiatura

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Akshay Kumar - Sachin Tichkule
* Trisha Krishnan - Gehna Ganpule
* Rajpal Yadav (Chandni Bar) - Rangeela
* Manoj Joshi (Guru) - Trigun Fatak, cognato di Sachin
* Kulbhushan Kharbanda (Jodhaa Akbar) - Ramakant Tichkule, padre di Sachin
* Urvashi Sharma - Anjali, sorella di Sachin
* Tinu Anand (Ghajini) - Vishwas Rao, l'autista
* Neeraj Vora (Mast) - il fratello di Gehna

Soggetto, sceneggiatura e regia: Priyadarshan
Dialoghi: Jay Master (De Dana Dan)
Colonna sonora: Pritam
Coreografia: Pony Verma (Prince)
Fotografia: V. Manikandan (Billu)
Scenografia: Sabu Cyril (Guru)
Montaggio: Arun Kumar (Billu)
Traduzione del titolo: agrodolce
Anno: 2010
Sito ufficiale

RASSEGNA STAMPA/VIDEO

* 21.07.10, Bollywood Hungama: intervista ad Akshay Kumar, prima e seconda parte
* 23.07.10, Bollywood Hungama: intervista a Trisha Krishnan
* 06.08.10, The Times of India: dichiarazioni di Akshay Kumar
* 12.08.10, The Times of India: dichiarazioni di Trisha Krishnan
* 21.08.10, The Times of India: intervista a Urvashi Sharma, nella quale l'attrice dichiara testualmente: 'Il personaggio femminile principale interpretato da Trisha Krishan non ha dato nulla al film. Il mio, almeno, era un ruolo più consistente'.
* Bollywood Hungama: video con dichiarazioni di Priyadarshan e Akshay Kumar
* Bollywood Hungama: lista di tutti i link ai testi e ai video dedicati a Khatta Meetha

CURIOSITA'

* Come spesso accade nella filmografia di Priyadarshan, Khatta Meetha è il remake di una pellicola in lingua malayalam, Vellanakalude Nadu, diretta da Priyadarshan nel 1988 con Mohanlal ad interpretare il ruolo principale.
* Fra le attività promozionali a sostegno di Khatta Meetha, ne segnaliamo una particolarmente divertente: Akshay Kumar, abbigliato da Sachin Tichkule, abbarbicato ad un rullo compressore, ha ispezionato lo stato delle strade di un quartiere periferico di Mumbai. Articolo originale. E non solo: Akshay ha organizzato una proiezione speciale di Khatta Meetha a cui ha invitato politici e burocrati. Fra i partecipanti all'iniziativa il ministro dei trasporti Kamal Nath. Articolo originale.
* Incredibile ma vero: pare che la biblioteca dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences di Los Angeles abbia contattato Priyadarshan per chiedergli una copia della sceneggiatura di Khatta Meetha da conservare nei propri archivi. Articolo di The Times of India.
* Sembra che con Khatta Meetha Akshay Kumar abbia inaugurato un nuovo corso nella sua carriera: co-produrre i film da lui interpretati, non ricevere alcun compenso predefinito ma partecipare ai profitti. La pellicola è stata realizzata con un budget contenuto e distribuita a costi non stellari, favorendone la proiezione in un massiccio numero di sale.
* Trisha Krishan pare sia l'attrice più pagata nel cinema indiano del sud. Ha interpretato diversi blockbuster in lungua tamil e telugu, fra cui la versione tamil di Yuva, intitolata Aayutha Ezhuthu, sempre diretta da Mani Ratnam, nel ruolo corrispondente a quello ricoperto da Kareena Kapoor. Khatta Meetha segna il suo debutto a Bollywood. Trisha sta attualmente girando Manmadhan Ambu, con Kamal Haasan e R. Madhavan, film ambientato parzialmente in Italia.
* Neeraj Vora ha scritto la sceneggiatura e i dialoghi di Hera Pheri e ne ha diretto il sequel, Phir Hera Pheri.
* Riferimenti a Bollywood: Shilpa Shetty.

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