24 settembre 2010

KOSHISH


Un film senza parole e quasi privo di suoni ma dall’espressività squarciante. Una silenziosa poesia di segni e sguardi. Gli occhi gridano e gesti appena accennati suggeriscono emozioni, lanciano richiami, sigillano promesse. Nella tenerezza, nella disperazione, emerge la storia di un amore puro, un legame indissolubile acceso dalla volontà di sfidare la natura e il destino. L’essere infantili, testardi, forti e scoprirsi di colpo ingenui, fragili e irresponsabili. Due vite che si legano in un unico e difficile cammino, un lungo percorso, un tentativo.


TRAMA

Aarti e Hari, entrambi sordomuti , si innamorano e decidono di costruire una vita insieme. Fiduciosi di poter avere una propria casa e una propria famiglia affrontano ogni ostacolo senza scoraggiarsi e custodiscono con pazienza, giorno dopo giorno, la propria felicità.


Gulzar è stato per il cinema indiano una risorsa inesauribile di energia: poeta, scrittore, sceneggiatore, regista, una personalità completa e complessa, un talento creativo dai mille volti i cui contributi furono fondamentali nella realizzazione e nel successo di innumerevoli produzioni. Protagonista prediletto dei film da lui diretti il sorprendente Sanjeev Kumar, attore dalla comunicatività urlante, fusione perfetta di raffinatezza e prepotenza espressiva, l’uomo comune e l’artista, la virilità nascosta da fragilità e tenerezza, la volontà di esprimere senza riserve le proprie sensazioni. Jaya Bhaduri condivideva con Sanjeev uno stile interpretativo piuttosto somigliante e perfettamente compatibile, oltre che e un’immagine altra, schiva, discreta, coinvolgente. La loro collaborazione professionale fu chimica istantanea, e Koshish, un film attentamente studiato per loro, ne celebra la perfetta e completa interazione.

La vita quotidiana è una lotta nella quale non bisogna perdersi d’animo, questo sembra suggerire il film, nella quale l’unione di diverse esperienze di limiti e debolezze può trasformarsi in una solidissima forza. L’essere umano è pieno di risorse ed è nella sua natura cercare di superare gli ostacoli imposti, la volontà e l’amore vincono sulla vulnerabilità, sui pericoli, sull’isolamento.

Una perla silenziosa sperduta nell’oceanica (e fantastica) produzione cinematografica indiana, Koshish è una dolcissima canzone d’amore, più di una riflessione, più di un dibattito, più di un film sociale. La malinconia del vivere, la sincerità, l’affetto, la voglia di reagire si impossessano degli attori, e di ogni loro azione, trasformando il film in una delicata favola. Una favola dove la capacità di comprendersi e di non abbandonarsi diviene una tesoro prezioso .


Il mio giudizio sul film : ***** 5/5


ANNO : 1972

TRADUZIONE DEL TITOLO: Tentativo

REGIA : Gulzar


CAST:

Sanjeev Kumar……………….Hari

Jaya Bhaduri…………………….Aarti

Om Shivpuri......................... Narayan

Asrani………………………….Kamu

Dina Pathak.................... Durga



COLONNA SONORA : Madan Mohan, testi di Gulzar


PLAYBACK SINGERS : Mohammad Rafi, Sushma Shreshta



QUALCOS'ALTRO:

- Nel film ha un veloce cameo anche l'attore Dilip Kumar

- Sia Sanjeev Kumaar che Jaya Bhaduri vinsero il National Award per la loro interpretazione nel film

- Alcune canzoni scritte dal compositore Madan Mohan prima della sua morte e mai utilizzate in alcun film vennero riprese , sottoposte a modifiche e incluse nella colonna sonora di Veer Zaara (2004).

- Anche nel film di S.L. Bhansali Khamoshi - the musical viene ripreso il tema di una coppia sordomuta (Seema Biswas e Nana Patekar) che cresce una figlia in grado di sentire e parlare.


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