02 febbraio 2019

TALAASH



Questo film è stupefacente. Mi ha ipnotizzato. Mi si è ficcato sottopelle.
Il noir è un genere poco esplorato in India. Figuriamoci un noir scritto e diretto da donne. La storia è ben concepita. La sceneggiatura splendidamente stratificata. Difficile distinguere trama e sottotrame. Ma poi: è proprio (solo) un noir? Talaash mescola sapientemente noir, thriller, paranormale, sentimenti ed emozioni. Sì, un noir dall'ambientazione notturna e dai chiaroscuri psicologici. Mumbai è ammaliante. I personaggi incantano. Sì, un thriller un po' inconsueto intrecciato al paranormale. Sì, un paranormale che è anche un tributo intelligente e innamorato ad una maestosa pellicola di produzione internazionale (che non specifico per evitare spoiler) (*). Un paranormale che esonda dal thriller sino a rivoltare come un guanto il vissuto dei protagonisti. Il tutto innestato su una corrente sotterranea di afflizione senza scampo. I personaggi convivono con un dolore torturante, un macigno infrantumabile abbarbicato alla schiena. Impossibile non provare empatia. Talaash è un film difficile da affrontare per l'angoscia che provoca: mi risucchia, mi attanaglia la gola.

Prendiamo la superba performance di Nawazuddin Siddiqui. Sul set non è più lui. Il suo Tehmur si muove, respira e vive quel brandello di vita concessogli dalle sceneggiatrici, in quel ritaglio di mondo creato dalla regista, dimentico della presenza di macchine da presa e troupe tecnica. Perchè, dal punto di vista di Tehmur, quella è la realtà. Prendiamo Rani Mukherjee. La sua interpretazione è dolente e sincera. L'ammiro recitare a bocca spalancata e già la sua Roshni mi manca. Prendiamo Aamir Khan. Aamir sfoggia un talento che mi ha tramortito. Al suo tormentato Suri spettano le scene più significative e più strazianti. E prendiamo Kareena Kapoor. Sguardi, movimenti, parole, timbro di voce, ironia. Tutto nella sua Rosie mi infligge una stretta al cuore. Talaash mi rende irrazionale. Ci sarà una sorta di universo parallelo dove personaggi così perfettamente definiti confluiscono e continuano in modo autonomo a condurre le loro esistenze, perchè altrimenti la passione profusa da sceneggiatori e attori andrebbe oscenamente sprecata.

Reema Kagti ha diretto Talaash con grande cura e grande partecipazione emotiva. La narrazione scorre con ritmo sinuoso, supportata da una sceneggiatura, scritta a quattro mani da Reema e Zoya Akhtar, che è un'elaborata architettura nella quale anche i tasselli apparentemente più deboli o estranei alla fine trovano il loro posto. I dialoghi rendono giustizia a storia e personaggi. La magnifica colonna sonora intriga. 
Talaash mi è rimasto attorcigliato addosso per giorni. In un modo tutto suo, avvince e seduce.

(*) Non mi riferisco al film di Zemeckis del 2000 (che non ho visto), di cui alcune sequenze e alcuni dialoghi vengono riproposti in Talaash. Grazie a Diana e a Caterina per la precisazione.

TRAMA

All'ispettore di polizia Suri viene affidato uno spinoso caso che coinvolge una star di Bollywood: un incidente? Omicidio? Suicidio? Troppi lati oscuri. Il mistero si infittisce e si intreccia alle vicende personali di Suri, di sua moglie Roshni, di un losco personaggio e di una fascinosa prostituta. 

RECENSIONI

Rediff: ** 1/2
"Am I being too cruel? Perhaps, but because of the wasted opportunity. Someone asked me if Talaash was a watchable film, and indeed it is. It's better put together than a lot of the films we see here, and definitely strongly acted, but ends up so, so much less enjoyable than it deserved to be".
Raja Sen, 30.11.12

Mayank Shekhar, 30.11.12

Cinema Hindi: *****
Punto di forza: sceneggiatura, personaggi, Aamir+Rani+Kareena+Nawazuddin (mai cast più azzeccato)
Punto debole: -

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Aamir Khan - Suri, ispettore di polizia
* Rani Mukherjee - Roshni, moglie di Suri
* Kareena Kapoor - Rosie
* Nawazuddin Siddiqui - Tehmur
* Rajkummar Rao - Devrath, assistente di Suri

Regia: Reema Kagti
Soggetto e sceneggiatura: Zoya Akhtar e Reema Kagti
Dialoghi: Farhan Akhtar e Anurag Kashyap
Colonna sonora: Ram Sampath, testi di Javed Akhtar. Di qualità altissima. Vi segnalo il video promozionale (non incluso nel film) di Muskaanein Jhooti Hai, brano davvero notevole che accompagna i titoli di testa. Non riesco a levarmelo dalla mente.
Traduzione del titolo: ricerca, caccia
Anno: 2012

RASSEGNA STAMPA (aggiornata al 15 aprile 2023)

Zoya Akhtar: Everybody in my family has a National Award except me, Mayank Shekhar, Mid-Day, 15 maggio 2020: 'It's a supernatural thriller that, by the way, was based on a true story, that happened to her! "You have to stop. I am going to be the crazy lady that goes on interviews and says all this shit. I know it sounds really crazy, and I don't want to be propagating this nonsense. But, I had a strange experience on Haji Ali, while a bunch of us were driving back from a nightclub. We thought we had hit a naked woman in the middle of the road. Everybody was freaking out. This is something I told Reema about, and where Talaash came from. I am not going to repeat this story, ever again!",'

CURIOSITA'

* Nel famosissimo Leopold Cafe di Mumbai è stato allestito uno dei set del film
* In un'intervista concessa a Rediff il 30 aprile 2012, Siddiqui dichiara: 'It was really good working with Aamir. There is an anecdote though. I had done a scene with Aamir in Sarfarosh, but he had forgotten about it. While shooting a scene in Talaash, he suddenly asked me whether we had worked together before. Of course he knew about my work in Peepli [Live]. So I told him that I had performed in a small scene with him in Sarfarosh. Aamir was really happy. And he told the entire unit, "Nawaz's first film work was with me." It felt good'. 
* Riferimenti a Bollywood: Ajay Devgan 
* Film che trattano lo stesso tema: Sunrise, pellicola in lingua marathi del 2014 diretta da Partho Sen-Gupta e interpretata dal sempre ottimo Adil Hussain, sotto certi aspetti assomiglia curiosamente a Talaash. Phoonk intreccia paranormale e horror al dolore devastante di un padre. 

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