20 febbraio 2019

P K



Con questo film non mi raccapezzo. Cambio idea ogni due minuti. E' geniale? Una cazzata colossale? Boh. Sono (credo) sicura solo di un paio di cose: l'ho trovato troppo lungo per la storia che narra; il personaggio di PK mi ha molto divertito. Per il resto oscillo come un pendolo. Mi è difficile scrivere una recensione o esprimere una valutazione riassuntiva. Provo a sezionarlo, ma devo prima azzerare decenni di letture di romanzi di fantascienza (dimenticarmi, ad esempio, di Straniero in terra straniera, o di un capolavoro come L'uomo che cadde sulla Terra), e considerarlo una favola per adulti. 

1. Il soggetto, per il cinema indiano, è originale. L'idea alla base brillante. L'intenzione del tutto encomiabile. Uno strampalato alieno si scontra con le ambiguità e le complicazioni delle regole e dei riti di differenti credo religiosi. Un applauso al coraggio di Hirani: se sei in India e stanco di vivere, niente di meglio che criticare, anche bonariamente, la religione, e hai buone possibilità di ritrovarti cadavere.

2. La sceneggiatura arricchisce il soggetto con la storia d'amore di una ragazza indiana hindu e di un ragazzo pachistano musulmano. L'interpretazione dei due attori è freschissima, alcune scene sono godibili, ma devo ancora decidere se sentivo la necessità di questa sottotrama oppure no. Mi intriga di più la potenziale relazione fra PK e Jaggu.

3. I personaggi. Non saprei. Presi singolarmente (ed escludo il protagonista), sono piuttosto curati. Però c'è qualcosa, nelle loro interazioni, che non mi convince fino in fondo. Forse erano stati creati al di fuori del soggetto iniziale, e l'innesto nella sceneggiatura ha richiesto adattamenti che hanno causato qualche esagerazione e qualche implausibilità non accettabili in un progetto di questo calibro. PK è amabilissimo, anche se, come esemplare di un'avanzata civiltà aliena, un po' troppo sprovveduto (mollato sulla Terra per goliardia? I suoi colleghi d'astronave se ne volevano sbarazzare?). 

4. Le interpretazioni sono di buon livello. Saurabh Shukla merita una menzione speciale. Anushka Sharma è molto naturale (labbra escluse). Boman Irani addirittura affascinante. Il film è imperniato sulla figura di PK, ed è quindi Aamir Khan ad accollarsi la responsabilità maggiore. La superstar sembra divertirsi un mondo. Il suo personaggio è stralunato e pasticcione, combina disastri, crea scompiglio, fugge a precipizio inseguito da orde di devoti inferociti, imbastisce surreali (ma neanche tanto) conversazioni, eccetera eccetera. Non annoverando extraterrestri nel giro delle mie conoscenze (dovrò provvedere al riguardo), non posso valutare la credibilità della sua performance. Se considero il tono della pellicola e il tipo di cinema che Hirani predilige, direi che Aamir ha fatto un ottimo lavoro. E poi: esisteranno anche alieni buffi, no?

Arriviamo al punto cruciale. Il film ha raggiunto il suo obiettivo? Mi dico: il tema andava affrontato con più sottigliezza. Si dovevano sfrondare un po' le prediche religiose. Alcune sequenze forse andavano riviste. Poi mi dico: ma è una commedia, una pellicola di intrattenimento, cosa pretendo? Mi dico: PK è da guardare e riguardare per la bontà del messaggio e per alcune azzeccatissime scene. Poi mi dico: gli sceneggiatori dovevano lavorare con zelo maggiore su un progetto che meritava una realizzazione più raffinata. E via così da due giorni.
Come concludere? Mi è piaciuto? Non mi è piaciuto? Ma che ne so. Era meglio se questa recensione la scriveva LuceSole.

TRAMA

Là fuori c'è una civiltà tecnologica che gironzola nello spazio e - ahinoi - scopre la Terra. Nei cieli blu del Rajasthan si materializza un batuffolone volante. Atterra nel deserto, sputando un umanoide dalle orecchie a sventola, nudo come mamma aliena lo ha fatto. Cosa? Come si copre le pudenda? Ma con un monumentale mangiacassette a tracolla (voi no?).

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* La prima apparizione di PK. Impagabile. Anche la seconda non è male, soprattutto per il quarto comandamento.
* La sua esilarante, affannosa ricerca di Dio. Statuette sacre con le batterie scariche, lo spavento per la crocifissione, Shiva che minaccia PK con un tridente in un bagno pubblico. E ricordatevelo bene domattina, davanti allo specchio, prima di decidere cosa mettervi: "Faith is connected to fashion".
* La battuta del personaggio di Boman Irani, giornalista televisivo: "Cercare Dio è religione, è trovarlo che è una notizia".

RECENSIONI

Rediff: ****
"The fact remains that PK is a ridiculously effective film, a triumph you are likely to walk away from with a gladder, lighter heart - and, perhaps, a moister handkerchief. (...) It's all cinematic saccharine, but then, given that Hirani takes the opportunity to aim some potshots at organised religion and its gatekeepers, is the familiar a worthy method to sneak in a message? A spoonful of sugar to make the medicine go down? (...) Aamir Khan is exceptional in PK, creating an irresistibly goofy character and playing him with absolute conviction. He laughs at his goblin-ears and walks around with his eyes on high-beam throughout the film, but his transformation isn't restricted to the physical. (...) This is an out-and-out Aamir film, and he soars. PK is no satire - it's a bit too toothless for that - but it is a rollicking mainstream entertainer with ambition to evoke some introspection, one with compelling moments and some genuine surprises".
Raja Sen, 19.12.14

Mayank Shekhar: ***
"Aamir Khan playing an alien PK is absolutely the finest thing about this movie. (...) In an obvious sort of way, this is also Aamir’s best performance yet. For one, his role has absolutely no reference points. (...) For the most part, he seems like a rather original and funny fellow: a short, slim weirdo with overstretched ears, lips red with betel juice, and eyelids that rarely blink. The film essentially works when he’s on screen. (...) PK himself is not the central focus of this film. This is not a sci-fi fantasy. The alien is only used as a device to make a point about humans in general. The reason for this is both simple and profound. Only someone equally distant and detached from this world might be able to objectively question how completely lunatic it is in the first place. Here we’re talking about religion. And you know just as well that humans just can’t talk about religion. It is not seen as an idea anymore. Religion has somehow got mixed up with race. (...) In that sense this hardcore mainstream Bollywood film aiming to set all-time records at the box-office that openly reveals and laughs at ridiculous ways in which humans kill, divide and dupe each other over religions that are basically companies with managers - whether Hinduism, Islam or any other - is laudable to start with. I hope it is watched and more importantly pondered over by masses across India and the sub-continent. (...) It’s also a Rajkumar Hirani movie almost all the way. I say almost, because unlike with his previous films, this script isn’t as sharp and seamless".
2014

Cinema Hindi: sono indecisa fra *** e ****, quindi vada per *** 1/2.
Punto di forza: Aamir Khan e il suo sconcertato, sconcertante PK (****); il messaggio.
Punto debole: la durata, alcuni scivoloni nella sceneggiatura.

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Aamir Khan - PK
* Anushka Sharma - Jaggu
* Sushant Singh Rajput - Sarfaraz, fidanzato di Jaggu
* Boman Irani - capo di Jaggu
* Saurabh Shukla - santone
* Sanjay Dutt - musicista itinerante
* Ranbir Kapoor - cameo

Regia: Rajkumar Hirani
Soggetto, sceneggiatura e dialoghi: Abhijat Joshi e Rajkumar Hirani
Traduzione del titolo: ubriaco, brillo
Anno: 2014

CURIOSITA'

* All'epoca della distribuzione del film, i danni alle sale indiane da parte di svitati estremisti religiosi erano stati per fortuna limitati.
* Sembra che Junaid, figlio di Aamir Khan, abbia assistito Hirani alla regia di PK.
* Leggete un po' qui: 'Director Rajkumar Hirani’s plans to finish shooting the first schedule of his next, PK, in Italy, have come to an abrupt halt. (...) He had reportedly said, “This portion I shall shoot in Italy with Anushka. Aamir will join us in December.” But now, news is that PK’s October schedule has been pushed forward altogether due to “weather issues” in Italy. “The climatic conditions have changed a lot. The days have become shorter. The sun comes out only around 12.30 pm and light begins to fade by 7 pm. And to top that, it is very cold. We won’t be able to shoot at length in such conditions,” informs an insider. As a result, the Italy schedule has been pushed even further. “We will shoot that portion after everything else is wrapped up by the middle of 2013 (...).” adds the source. (...) Besides Anushka, TV actor Sushant Singh Rajput is also part of the schedule that is to be shot in Italy'. Bad weather stalls shoot of PK, Prashant Singh, Hindustan Times, 8 ottobre 2012.
* Riferimenti a Bollywood: Amitabh Bachchan (semplice, perchè Lui è DIO).

GOSSIP & VELENI

* Nel gennaio di quest'anno Rajkumar Hirani è stato accusato di abusi a sfondo sessuale. Non mi sono ancora ripresa.

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