30 gennaio 2019

CHENNAI EXPRESS



Rohit Shetty è la mia spina nel fianco. 
Ad oggi, è il regista indiano dei record: ha diretto un numero notevole di pellicole che hanno letteralmente incendiato il botteghino. Sembra un tipo simpatico e gioviale. Non brutto. Pure alto. Grande amico di Ajay Devgan, ha sdoganato lo schivo, autoriale Ajay, incoronandolo superstar grazie ad una lunga serie di film inguardabili ma di enorme successo. A fine dicembre ha catapultato Ranveer Singh nello stesso empireo con il pirotecnico Simmba. Nel 2015, per la gioia di larga parte (quella migliore) della popolazione mondiale, ha riunito la magica coppia Kajol-Shah Rukh Khan in Dilwale.
Insomma: difficile apprezzarlo (professionalmente), impossibile odiarlo, impossibile ignorarlo. 

Chennai Express segna la sua prima collaborazione con Shah Rukh.
Prodotto ahimè non esaltante, accettabile a voler essere generosi, molto lacunoso. La storia, non proprio originale, si prestava ad essere sviluppata in una commedia brillante. Uno scheletro di sceneggiatura c'è, ma la qualità discontinua dei dialoghi e la regia piuttosto scadente non la irrobustiscono. CE prova con tutti i mezzi a sua disposizione a divertire lo spettatore, senza centrare l'obiettivo. La narrazione non è completamente da buttare, ed è apprezzabile, ad esempio, che l'innamoramento scatti ad un terzo dalla fine, non al primo secondo e al primo sguardo. Per una volta ci viene risparmiato lo stalking di rito da parte dell'eroe (GRAZIE). 
Le interpretazioni dei due attori principali salvano la pellicola. Deepika è esilarante e piuttosto eclettica. Shah Rukh si scatena - forse troppo - in un ventaglio di sfumature e auto-parodie, anche se a tratti ho avvertito la spiacevole sensazione che fosse fuori luogo e non in perfetta sintonia col personaggio (dovrò espiare). 

TRAMA

Rahul non è esattamente il fidanzato che tutte le ragazze sognano: codardo, pasticcione, galante a corrente alternata, non di primo pelo. Non esita a mollare le ceneri del nonno (che lo ha cresciuto) ad un'estranea per precipitarsi a Goa a folleggiare. Anche Meena non vanta un curriculum immacolato: padre - diciamo - impresentabile, fughe compulsive, sonnambulismo horror. Si incontrano su un treno, con scorta (armata) non richiesta. E in uno sperduto villaggio del Tamil Nadu, il poco conciliante promesso sposo di Meena attende il loro arrivo.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* Rahul che issa sul treno un'intera orda di gorilloni e sottofondo musicale che mi pare superfluo specificare. Un vero colpo di genio.
* Deepika in versione indemoniata: una sorpresa.

ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE

* Rahul incontra nella foresta un bizzarro personaggio con problemi linguistici. Non l'ho trovato divertente. 

RECENSIONI

Rediff: *
(La recensione è cattivissima ma vi consiglio di leggerla. Uno spasso!).
Raja Sen, 09.08.13

Mayank Shekhar: *
"But what is all this about? The hero and heroine meet on the train Chennai Express. She is going home escorted by her dad’s security guards so she can be married off. He is off to Goa. Does he know her, let alone love her? No. Why does he just not leave? I don’t know. Why haven’t you left yet? I know. You’ve paid for the ticket? Yes. Now just sit back and suffer".

Cinema Hindi: ** 1/2
Punto di forza: il carisma di Shah Rukh, anche se in CE pare un po' appannato
Punto debole: i dialoghi e la regia

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Deepika Padukone - Meena
* Shah Rukh Khan - Rahul

Regia: Rohit Shetty
Sceneggiatura: Yunus Sajawal
Colonna sonora: Vishal-Shekhar
Anno: 2013

CURIOSITA'

* CE è il primo film nel quale, su specifica richiesta dell'attore, nei titoli di testa il nome dell'attrice protagonista compare prima di quello di Shah Rukh Khan. E' anche il primo film di Shetty a non essere interpretato da Ajay Devgan.
* Riferimenti a Bollywood: Dilwale Dulhania Le Jayenge (pesantemente), Dil Se, Om Shanti Om, Don, Rab Ne Bana Di Jodi, 3 idiots, My name is Khan, Ra.One, Sridevi, la supersuperstar Rajinikanth. Ne avrò dimenticati una sfilza.

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