29 gennaio 2011

RAJKUMAR (1964)



Ancora prima dell’era di Om Shanti Om & Co. Bollywood sperimenta una graziosa parodia di se stessa e propone un contenitore ammiccante di riferimenti cinematografici (e in questo caso anche mitologici) un’eroina super glamourous dal sorriso incantatore (Sadhana), un eroe autoironico e scanzonato (Shammi Kapoor) accanto all’emblema della vecchia dinastia (Prithviraj Kapoor) e il “villain” per antonomasia, elegante e cattivo fino al midollo (Pran).
Ogni elemento viene portato alla massima potenza fino a far nascere una fantasiosa favola kitsch, scandita dalle musiche incantevoli di Shankar e Jaikishan.


TRAMA
La notizia del ritorno del principe Bhanu nel suo regno natale spaventa il nobile Narpat Singh che aveva ormai sperato per anni di diventare l’erede al trono. Dopo aver fatto uccidere il sovrano di una tribù vicina, Narpat fa cadere ogni indizio sul figlio del re. Costretto a fuggire dal regno Bhanu si traveste da popolano e si fa chiamare Bhagat Ram, nel frattempo la principessa Sangeetha conosce il giovane e si innamora di lui.


Manmohan Desai ha scritto la sceneggiatura del film, aspettiamoci pertanto un intreccio rocambolesco e gustoso, seppur classico nei suoi schemi. Rajkumar è soprattutto parodia e intrattenimento, un palcoscenico iper-decorato su cui lasciar liberi attori brIllanti, un set idilliaco nel quale far apparire nuvole di fumo, roseti, rocce, giardini e ruscelli, un’estrosa e bizzarra isola felice.

Prithviraj Kapoor accettò un ruolo che richiama con simpatia e affetto il suo Akbar in Mughal e Azam, Shammi si scatena in languidi corteggiamenti e la bellissima Sadhana emerge dalle acque come una dea. Sono proprio gli abiti indossati da Sadhana a tradire la vocazione del regista, il genere mitologico , nel quale K. Shankar si specializzerà dopo aver lavorato in quasi tutte le cinematografie indiane dalla Hindi alla Malayalam dalla Telegu alla Tamil.

Nonostante i famosissimi interpreti e la piacevole realizzazione il film non è in realtà troppo conosciuto, in compenso i suoi video sono frequentemente trasmessi in Tv e le canzoni si incontrano sempre nelle stazioni radio, prima tra tutte “Aa ja Aaye Bahar Dil Hai” interpretata da Lata Mangeshkar.


Il mio giudizio sul film *** 3/5


ANNO : 1964

REGIA : K. Shankar


CAST :

Shammi Kapoor …………………… Prince Bhanu / Bhagat Ram
Sadhana…………………………… Sangeetha
Pran……………………………………….Narpat Singh
Prithviraj Kapoor……………………. Maharaja
Om Prakash …………………………… Bimasal


COLONNA SONORA : Shankar & Jaikishen

PLAYBACK SINGERS: Lata Mangeshkar, Mohammad Rafi, Asha Bhosle.

20 gennaio 2011

FILM TAMIL 2010 CONSIGLIATI DA CATERINA


1) MADRASAPATTINAM
( La vecchia Madras)
Di Vijay
Un viaggio nel tempo. Madras negli ultimi giorni dell’occupazione britannica, un amore impossibile sullo sfondo dell’indipendenza indiana con echi a Lagaan, Veer Zaara e Titanic. L’esperimento è stranissimo quanto meritevole di attenzione. Splendide fotografia e colonna sonora , avvincente la catena narrativa, più che azzeccata la scelta dei protagonisti : lo scultoreo divo Arya e la bella Miss England Amy Jackson.
(Non sono un santo)
Di Suseenthiran
La quintessenza dell’action movie Tamil. Sequenze d’azione ritmate , montaggio da cardiopalma, canzoni orecchiabili e avvolgenti, la quotidianità e lo spettro della corruzione, storia di un ragazzo comune che diventa un eroe.. o forse no…
Con Karthi Sivakumar e Kajal Agarwal. Colonna sonora di Yuvan Shankar Raja.
(Attraverseresti il cielo per me?)
Una storia d’amore combattuta e intrigante che spazia tra Chennai, il Kerala, Goa, New York e Malta. Sensazionale la colonna sonora di A.R. Rahman (il primo lavoro firmato dopo la vittoria agli Oscar) e la freschezza contagiosa dei due bravi interpreti : Trisha e Silambarasan.
4) AVAL PEYAR TAMILARASI
( Il suo nome è Tamilarasi)
Di Meera Kathiravan
Il nonno e i genitori di Tamilrasi portano avanti da generazioni l'arte di cantare storie nei villaggi nonostante la supremazia di cinema, tv e divertimenti più moderni. Seguendo la famiglia negli spostamenti la bambina è costretta a cambiare scuola ogni settimana e vivere un vita di sacrifici purchè la tradizione non venga perduta. Un film grazioso e spontaneo che da voce ad un'arte antichissima e costruisce attorno ad essa una storia romantica e struggente.



5) MYNAA


Di  Prabhu Solomon

La pellicola che ha conquistato il Filmfare Award South come miglior film dell’anno è un intenso racconto di una fuga per amore tra la selva e i villaggi di località remote, rurale e tribali. Le scelte narrative e la creatività del regista creano poesia a partire da ogni cosa, nessun momento felice è abbastanza sereno da non far versare  nemmeno una lacrima agli spettatori, nessun tragico epilogo è abbastanza forte da far dimenticare la dolcezza dei sentimenti narrati.
Con Amala Paul,  Vidharth, Sethu, Thambi Ramaiah





(Un ragazzo)

Di N. Lingusamy

Vivace love story on the road, lei (Tamanna Bhatia) una deliziosa fuggitiva, lui (Karthi Sivakumar) un timido compagno di viaggio poco abituato ad avere a che fare con le donne. Film carino e scorrevole, le musiche sono meravigliosamente scritte dal semidio delle sette note Yuvan Shankar Raja.




7) BOSS ENGIRA BASKARAN
(Boss ovvero Baskaran)

Di M. Rajesh

Commedia strampalatissima ma divertente, il bellissimo Arya convince anche come attore comico e mostra una totale versatilità, piovono incassi record e il pubblico grida il suo nome. Unica pecca del film: difficile credere che un simile dio greco dagli occhi verde acqua (che è anche tenero, solare, irresistibile, figo, alla moda, simpatico, dolce etc.. ) possa avere problemi in amore...





8) RAAVANAN

Di Mani Ratnam

Versione Tamil del film Raavan. Monarchia assoluta per la superstar Vikram (presente anche nella pellicola Hindi dove però il protagonista è Abhishek Bachchan) al suo fianco una temeraria Aishwarya Rai e il sofisticato (e super-affascinante) attore malayalam Prithviraj.




9) KALAVANI
(Ladruncolo)

Di A. Sargunam

Arikki e Maheshwari si innamorano tra i verdissimi campi di un villaggio del Tamil Nadu ma il ragazzo è etichettato come pigro e soprannominato "kalavani", ladruncolo, cosa che impedisce ai due di uscire allo scoperto . La spontaneità delle interpretazioni e la bellezza del paesaggio semplicemente incantano.




10) NANDALALA

(ninna nanna)

Di Myshkin

Un pazzo fuggito dal manicomio, un bambino in cerca della madre e una prostituta che sogna una nuova vita. Il viaggio struggente, simpatico e picaresco di tre personaggi che più diversi non potrebbero essere ma che per strane coincidenze della vita si ritrovano sulla stessa strada e verso la stessa meta, la storia è guidata dalle note dolcissime del maestro Ilayaraja che ne firma la colonna sonora
Con Myshkin,  Snigdha Akolkar, Rohini,  Ashwath Ram


15 gennaio 2011

TERE BIN LADEN



Sfido qualunque regista del pianeta a realizzare un buon film partendo da questi presupposti : 1) C’è un sosia di Osama Bin Laden che corre dietro alle galline 2) c’è un giornalista semi-disoccupato che si trucca da yankee per ottenere un visto 3) c’è l’intelligence americana pronta a sbucare dal tombino o in attesa di news in sotterranei dove si serve Nescafè 4) ci sono un falso Bin Laden e un agente FBI che si ritrovano ad urinare da una parte e dall’altra dello stesso cespuglio (vietato tradurre cespuglio in inglese).

L’impresa sembra disperata e invece qualcuno c’è riuscito. Abhishek Sharma ha superato la prova ed è appena un debuttante. Chissà quante altre sorprese ci aspettano.


TRAMA

Ali Hassan (Ali Zafar) è un reporter per una tv locale pakistana ma sogna di emigrare negli Stati Uniti per far decollare la sua carriera. Quasi rassegnato a riporre nel cassetto il suo sogno a stelle e strisce, Ali incontra Noora (Pradhuman Singh) , un ingenuotto allevatore di galli sosia esatto di Bin Laden . Grazie all’aiuto di una truccatrice , di uno scriptwriter capace di comporre in arabo, di un cameraman e un doppiatore, Ali mette in piedi una farsa colossale: un finto videomessaggio da vendere come scoop alle emittenti televisive. Ovviamente non ha idea delle conseguenze del suo piano..


L’innominabile viene nominato, anzi diventa lo spunto per una pazza commedia brillante che oltre ad intrattenere ricostruisce in maniera ironica la guerra dei media , l’Osamafobia, le paranoie e le reazioni più comuni, proponendo a suo modo un messaggio di pace. Il film intreccia catene di fraintendimenti, iper-situazioni e parodie ma la storia procede in modo coerente e del tutto non convenzionale. Di Abhishek Sharma ( che del fim è anche sceneggiatore) colpisce certo l’originalità e l’abilità di combinare la satira più sfrenata a commenti piuttosto concreti.

Tere Bin Laden è un film da seguire con trepidazione dall’inizio alla fine e l’idea da cui si sviluppa è semplicemente geniale. Un esperimento di 120 minuti, un’imprevedibile fusione tra due elementi in netto contrasto: l’ilarità del film da una parte e lo spauracchio del terrorismo e la caccia all’uomo più clamorosa della storia dall’altra. I registi della nuova generazione indiana sono impazienti di esprimersi e hanno tutti i mezzi per dare voce alle proprie idee. Non ci resta che attendere e godere dei frutti di tanta creatività e dinamismo.


Il mio giudizio sul film **** 4/5


Sito Ufficiale del Film. TereBinLaden.com



RECENSIONI:

THE TIMES OF INDIA ***
TBL è superiore a molte commedie bollywoodiane di successo, perchè vanta una sceneggiatura intelligente ed una buona recitazione. Godetevi la satira.
Nikhat Kazmi, 15.07.10


HINDUSTAN TIMES ***
Mi hanno detto che Karachi possiede una sua versione di yuppie, detti burg. Il protagonista di TBL è appunto un burg. E cosa rara per un film indiano, la storia narrata è davvero ambientata a Karachi. L'ingegnosa sceneggiatura (Abhishek Sharma) in stile burlesco procede a briglia sciolta, meravigliosamente, come un volo selvaggio dell'immaginazione. Lo stupefacente compimento comico è nel suo modo così convincente di scherzare su una tragedia. Cosa desiderare di più basso? Tirate dritti e, privi di sensi di colpa, fatevi una scorta di risate!
(Autore non indicato), 16.07.10


BOLLYWOOD HUNGAMA *** ½
Un cast composto esclusivamente da giovani attori, sicuri di se, ma soprattutto di talento, fa partire il film con la spinta giusta. Ali Zafar è già una star, questo è certo.
Di Taran Adarsh


ANNO: 2010

REGIA : Abhishek Sharma

TRADUZIONE DEL TITOLO : Doppio senso, può tradursi come “Senza te Laden” o “Tuo Bin Laden”


CAST:

Ali Zafar……………. Ali Hassan
Pradhuman Singh …………….. Noora
Sughanda Garg ……………… Zoya
Rahul Singh…………………… Qureshi
Piyush Mishra ……………………Majeed Khan
Barry John……………………….Ted Wood


COLONNA SONORA: Shankar – Ehsaan - Loy


QUALCOS’ALTRO:

Il protagonista è Ali Zafar , cantante pakistano soprannominato "Principe del Pop", qui al suo debutto cinematografico, l’attore sfoggia un innato talento per la commedia brillante e una buona dose di autoironia. Promosso!! Per saperne di più consultate il suo Sito Ufficiale, Alizafar.Net

Il film è stato girato quasi interamente a Hyderabad cercando di riprodurre le strade di Karachi. Gli scenografi hanno compiuto mesi di ricerche per ricreare scenari esterni somiglianti.

L’attore Pradhuman Singh è stato trasformato nel sosia esatto di Bin Laden attraverso una lunga sessione di trucco. Guarda il video del Making of.

E’ stata vietata la distribuzione del film al cinema (e anche del dvd) in Pakistan e negli Stati Uniti. La tematica e gli eccessi di satira non sono stati approvati.

14 gennaio 2011

FILM 2010 CONSIGLIATI DA CATERINA



Di Karan Johar
La storia è grande e gli interpreti grandissimi. Aggiungiamoci un regista che è Re Mida... ogni cosa che sfiora è destinata a trasformarsi per sempre. Mai un titolo fu atteso con altrettanta ansia, e, come se non bastasse, è stato il film che ha portato Shahrukh Khan al Festival Internazionale del Film di Roma, avverando per i suoi fans il sogno di una vita.


Di Abhishek Sharma
Uno di quei gioielli nascosti dei quali ci si accorge sempre in ritardo o poco prima di tirare le somme. Il film, incentrato sul tentativo di un giovane reporter di vendere ai media un falso video di Bin Laden , travolge con la sua ironia e tesse con audacia una trama inaspettatamente divertente su un tema già di per sé difficile da proporre.


Di Vikramaditya Motwane
Il film che ha stupito tutti e conquistato Cannes in tempo record. Girato con un bassissimo budget ed altissima qualità di idee, ha fatto trionfare il suo regista esordiente puntando i riflettori sulle performance dei strabilianti interpreti. Ancora sconosciuti.. ma non per molto. Udaan , come suggerisce il titolo, un decollo..


Di Milan Luthria
Nostalgico e ricco di stile, gli amati anni Settanta la spettacolare cornice. Un film che ci ha regalato Ajay Devgan e Emraan Hashmi in straordinaria forma (il loro abbinamento è vincente.. anzi infuocato) , una colonna sonora bellissima, atmosfere retrò per la coinvolgente gangster story e lo scintillante glamour di una Mumbai anche troppo bella per essere vera.


Di Siddharth Anand
Una bella storia d’amore che sa essere divertente, scorrevole e ben confezionata. Uno di quei film capaci di recuperare anche un giorno iniziato male e liberare nuove energie. Ranbir Kapoor conferma che la classe non è acqua e Priyanka Chopra vola sempre più in alto. I love luv storys!!


Di Abhishek Chaubhey
Il film diverso: conturbante, torbido e sensuale. Di Naseruddin Shah non siamo mai stanchi e quando al suo fianco c’è una spalla perfetta (Arshad Warsi) e un’attrice magnetica e capace (Vidya Balan) al pubblico non resta che applaudire.


Di Anusha Rizwi
Scelto per rappresentare l’India agli Oscar e prodotto da Aamir Khan, il debutto alla regia di Anusha Rizwi si rivela una carta vincente. La trama, iperbolica e ironica, lancia in aria frecce velenose e domande. Il film si impone anche al botteghino nonostante l’assenza di star (fatta eccezione di Naseruddin Shah) piace ai festival internazionali e si lascia corteggiare dai critici.


Di Sajid Khan
Che siano flop o blockbuster difficilmente Akshay Kumar riesce a non far parlare di se. Il teatrino degli equivoci del triangolo comico Akshay Kumar /Lara Dutta /Riteish Deshmukh travolge gli spettatori e il sorriso diviene impossibile da trattenere. Anche coloro che non ripongono fiducia nelle commedie stavolta dovranno gettare le armi..


Di Mani Ratnam
I critici l’hanno stroncato, al botteghino è stato un disastro, il pubblico è uscito dai cinema terribilmente deluso, i più morbidi hanno salvato dal baratro solo la fotografia di Santosh Sivan. A questo quadro aggiungo però il mio giudizio favorevole (tanto che sono corsa a cercare pure la versione Tamil in cui il protagonista è Vikram). Spezzo una lancia a favore di Raavan e di Abhishek Bachchan, mi è piaciuto il film ma soprattutto ho amato la sua interpretazione.


Di Abhinav Kashyap
Salman Khan il conquistatore. Pubblico, critica e box office non sono mai andati così d’accordo. Il regista debutta con i fuochi d'artificio e dal suo moderno mix masala nasce Dabangg: il temerario, l’inarginabile .

03 gennaio 2011

SHAHRUKH BOLA KHOOBSURAT HAI TU

Inserire il cameo di una grande star per attirare attenzione ed incassi, a Bollywood è un espediente comune. Con esiti alterni.
In questo caso autori e produttori, per andare sul sicuro, hanno messo una star anche nel titolo.
Non è bastato.

TRAMA


Laali (Preetika Chawla) è una giovane fan di Shah Rukh Khan. Mentre vende fiori ad un semaforo, una macchina le si accosta. All'interno c'è proprio il suo idolo che, attraverso il finestrino, le dice che è bella.
Da quel momento la vita di Laali verrà irrimediabilmente scombussolata.

RECENSIONI

The Times of India ***
Questo è un piccolo film sperimentale che indaga nella psiche del tipico fan bollywoodiano che trasforma l'oggetto della sua devozione, una star del cinema, in un semi dio. Una favola intelligente che spiega perchè gli indiani erigono templi per i loro attori preferiti o inviano loro lettere scritte con il sangue.
Nikhat Kazmi, 18.11.2010
La recensione integrale.

Bollywood Hungama *
E' comune che la maggior parte dei film falliscano perchè la sceneggiatura è poco curata ed insufficiente. Per Shahrukh Bola Khoobsurat Hai Tu la questione non è differente.
Agli spettatori vengono presentati molti personaggi nel tentativo di portare avanti la trama. A parte la coppia protagonista, però, le altre figure sono zoppicanti, questo spiega perchè il film sembra spezzettato.
Taran Adarsh, 19.11.201o
La recensione integrale.

Diana ** 1/2
Film non solo a dir poco inverosimile, ma, quel che è peggio, mal realizzato. L'idea iniziale seppur esile è potenzialmente felice: molte delle persone che seguono il cinema indiano hanno una loro star del cuore, sognano di incontrarla ed avrebbero trovato sicuramente divertente vedere la loro passione riprodotta sul grande schermo, ma Shahrukh Bola Khoobsurat Hai Tu è inspiegabilmente cupo. Sul film aleggia un'aura drammatica che deprime. I personaggi sono privi di fascino, di alcuni non se ne comprende nemmeno la presenza.  Dispiace per Makrand Deshpande, ma anche le performance degli attori sono trascurabili.

Il bello:
- Il cameo di pochi secondi di Shah Rukh Khan e tutte le citazioni  che lo riguardano incluse nella pellicola. Una presenza che fa guadagnare una mezza stelletta in più nel giudizio finale al film, senza salvarlo.

Il brutto:
- La sceneggiatura pasticciata e poco compatta.

- La totale mancanza di leggerezza ed ironia.

SCHEDA DEL FILM

Cast:
Shahrukh Khan - Special Appearance
Laali - Preetika Chawla
John - Sanjay Dadheech
Champa - Choyoti Ghosh
Salim - Makrand Deshpande
Ravinder, il giornalista - Afzal Khan

Scritto e diretto da  Makrand Deshpande

Prodotto da Amarjeet Singh

Musiche di Vasuda Sharma

Distribuito da Media Factory

Anno 2010

CURIOSITA'

- Qualcuno ha ravvisato un parallelismo tra i personaggi di Devdas, Paro, Dev, Chandramukhi e Laali, John e Champa. La sola intenzione di un tale accostamento ci fa rabbrividire.

- Sembra che quello in Shahrukh Bola Khoobsurat Hai Tu sia l'ultimo cameo di Shah Rukh Khan. La star ha finalmente deciso di godere pienamente dei privilegi del suo status e di dedicarsi a progetti più interessanti.

- Una pellicola che invece vale la pena ricordare contenente molte special guests è Luck by Chance. Non solo un bel film, anche un perfetto esempio di come i cameo possano essere opportuni e divertenti.

- Non esiste un sito ufficiale di Shahrukh Bola Khoobsurat Hai Tu.