Le recensioni indiane sono tutte negative, e bocciano forma e contenuto. Alcune testate hanno addirittura deciso di non recensire il film. Premesso ciò, Hurdang non è noioso, ed è già qualcosa. La regia è di media qualità (ho visto di peggio, anche di molto peggio), le interpretazioni del cast sono dignitose, il personaggio di Loha è interessante, così come la sottotrama della manipolazione del movimento studentesco da parte della politica.
Il personaggio di Jhulan è insolito: la ragazza è determinata e sa cosa vuole, sia a livello personale che professionale. La scrittura però la tradisce quando la svuota di una chiara presa di posizione. Jhulan appartiene alla fascia di popolazione che avrebbe diritto alle quote riservate nella pubblica amministrazione, in Hurdang poteva incarnare la voce in difesa della discriminazione positiva.
Passiamo alla sceneggiatura. Al netto del trattamento semplicistico dell'argomento delle quote, non è proprio terribile, ma alcuni svarioni si dovevano evitare. Ad esempio: la condotta degli studenti nei confronti degli agenti di polizia (non mi risulta che Hurdang sia una commedia); il cliché del leader studentesco arrogante e violento (Daddu), popolare per ragioni tutte sbagliate; [spoiler] l'assenza di un'indagine investigativa a seguito dei decessi di Ranjan e di Loha.
Il delicatissimo tema della discriminazione positiva nei confronti delle caste svantaggiate (mi scuso per la terminologia generica) è rappresentato in modo grossolano e solo dal punto di vista delle caste alte (che sembrano le uniche vittime). Un personaggio (minore) sostiene le quote ma è sgradevole e scompare in un battito di ciglia. Jhulan è convenientemente silenziata. Daddu, il suo fidanzato (di casta alta), considera ingiusta la politica delle quote, ma non lo tocca la scorrettezza del suo piano (architettato prima che si diffondesse la notizia del progetto governativo di implementare le proposte della Commissione Mandal) di superare l'esame per un impiego pubblico procurandosi in anticipo le domande. Daddu beneficia di un processo di formazione, dal punto di vista dello sceneggiatore, ma rimane il personaggio più fiacco.
TRAMA
Siamo negli anni novanta del secolo scorso. Daddu è il solito cazzone figo e bullo. Si fa manipolare come un pirla dal disonesto Loha. Daddu (di casta alta) vorrebbe un impiego pubblico per poi sposare Jhulan (di casta bassa), ma solo i fessi (come Jhulan) studiano per l'esame. Lui, che invece è un drittone, preferisce aspettare che Loha gli procuri in anticipo le domande - in cambio gli fa da cameriere. Ed ecco che il governo centrale, con la chiara intenzione di sabotare il futuro di Daddu, progetta di aumentare la percentuale di quote riservate alle fasce fragili nella pubblica amministrazione. Come reagirà il nostro (ehm) eroe?
RECENSIONI
The Times of India: * 1/2
'Neither has the backdrop been researched and displayed well, nor has the love story been fleshed out in a way that it churns your insides. Even though the actors have done their bits right, they could only go as far as the written material could take them'.
Rachana Dubey, 08.04.22
Firstpost: *
'The politics of the film is naturally not nuanced. (...) There is no exploration of the caste-based discrimination and atrocities that lower caste people face in the country. (...) No supporter of Reservation is given even a voice in the film. (...) The one student leader who is pro-Reservation is callous and hot-tempered. (...) In this movie, only upper-caste characters suffer and are traumatized. Their opportunities are taken away. (...) The fact that she [la protagonista] comes from a low-caste family is barely explored in the film. (...) Every twist and turn in the story can be predicted in advance. (...) The characters are not likeable, and therefore, you feel no pity for them when they suffer. (...) It can be forgiven for its sloppy filmmaking, but not for the propaganda it is spewing. Hurdang is not just a bad movie. It is also a dangerous one'.
Shreemayee Das, 11.04.22
Cinema Hindi: * 1/2
Punto di forza: la narrazione procede con un certo ritmo e non annoia, le interpretazioni sono lodevoli, alcune sequenze sono ben gestite dalla regia.
Punto debole: la superficialità e l'assenza di cognizione di causa, imperdonabili se affronti un argomento tanto spinoso. Il film è comunque ambiguo, vorrebbe (a tratti) rispettare la sensibilità di tutti, ma è solo a corto di argomentazioni valide a sostegno della sua posizione.
SCHEDA DEL FILM
Cast:
* Sunny Kaushal - Daddu, leader studentesco
* Vijay Varma - Loha, leader studentesco
* Nushrratt Bharuccha - Jhulan, fidanzata di Daddu
* Shubhashish Jha - Ranjan, amico di Daddu
Sceneggiatura e regia: Nikhil Nagesh Bhat
Colonna sonora: Amaal Mallik, Sachet-Parampara
Fotografia: Ramanuj Dutta, Archit Patel
Montaggio: Bodhaditya Banerjee
Anno: 2022
CURIOSITÀ
* Film che trattano lo stesso tema: Aarakshan.
GOSSIP & VELENI
* Sunny Kaushal è il fratello di Vicky Kaushal (complimenti alla mamma).
* Mi scuso per la terminologia generica. Hurdang non mi è stato d'aiuto in tal senso. Ho provato a rimediare informandomi meglio, ma più leggevo e più m'impantanavo. Fra caste, sottocaste, fuori casta e acronimi fantasiosi, m'è venuto un cerchio alla testa che non vi dico.
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