Una cavalcata di oltre tre ore tra fughe, lotte violente, coreografie e canzoni. Khalnayak , insieme a Karz, è uno dei migliori film di Subash Ghai, titoli riconducibili ad un’era non troppo lontana in cui il regista sapeva ancora regalare al pubblico dell’ ottimo cinema d’intrattenimento, corposo nella storia, incisivo nelle immagini e nelle emozioni, arricchito da numeri musicali la cui notorietà resta immune al passare del tempo.
TRAMA
Dopo la fuga di un pericoloso ricercato (Sanjay Dutt) l’ispettore di polizia Ram (Jackie Shroff) perde la sua credibilità professionale e viene accusato di negligenza, la fidanzata Ganga (Madhuri Dixit) cerca di rendere possibile una nuova cattura di Ballu e si unisce sotto mentite spoglie al gruppo di criminali.
L’Angry Young Man portato sullo schermo con successo da Amitabh Bachchan negli Anni Settanta e Ottanta ispira la caratterizzazione di Ballu, il protagonista di Khalnayak, figlio disilluso di un padre idealista, antieroe che lotta da solo e che malgrado la sua vita sia tutta sbagliata non tradisce chi è al suo fianco né rimpiange le sue scelte. Giudicato dalla società perbene la mela marcia da scartare, Ballu contempla la corruzione in cui è immerso con aria da goliardo, la esalta, ci scherza sopra e non vede all’orizzonte alcuna alternativa, se qualcosa è ancora in grado di ferirlo veramente è solo la sua solitudine.
A differenza delle pellicole del passato l’intensità dello script si diluisce mentre l’azione sovrasta la storia. C’è poco tempo per riflettere perché gli eventi si susseguono senza tregua, numerosi brani musicali si inseriscono nella trama nei momenti più impensati e dove la narrazione sembra rallentare subentra l’escapismo. Subhash Ghai gioca puntando tutto sugli attori e crea per ognuno di essi il personaggio che più si avvicina alla loro presenza scenica: Sanjay Dutt il giovane ribelle viziato dalla madre premurosa, Jackie Shroff l’ufficiale cinico dalla corporatura imponente, Madhuri Dixit temeraria ninfa danzante, forte, indipendente e dagli atteggiamenti mascolini.
Molta della popolarità del film è legata alla presenza di una canzone folk ricca di allusioni erotiche “Choli ke peeche kya hai? / Cosa si nasconde sotto il top?” una maliziosa gipsy dance coreografata da Saroj Khan. Seppur più divertente che volgare (e nobilitata dalla raffinatezza di una performer come Madhuri Dixit) il testo della canzone e le movenze troppo ammiccanti per gli standard allora ammessi dalla censura hanno scatenato un autentifico putiferio. Da una parte l’aver infranto le regole ha garantito a Khalnayak un’immediata notorietà, dall’altra l'ha esposto a critiche di ogni tipo, il paroliere Anand Bakshi è stato accusato di aver scritto un ritornello indecente e contrario al buon costume. Gli anni sono passati e la canzone oggi appare più vitale e divertente che mai.
Il lungo gioco delle menzogne coinvolge i protagonisti in un’interessante mascherata nella quale il personaggio interpretato da Jackie Shroff, che dovrebbe rappresentare la legge, appare più nervoso, frustrato e sgradevole del suo antagonista, il poliziotto incompetente è impegnato a seminare violenza dentro le mura della prigione ma una volta fuori dal suo ambiente protetto scarseggia d'intuito e lascia che sia la sua fidanzata a tirarlo fuori dai guai. L’eroe è un anti-eroe, un gangster, un cattivo, ma rovescia sul tavolo le carte senza timori , l’eroina porta avanti da sola la sua crociata per la giustizia ma per fare ciò assume un’altra identità, tende una trappola, agisce con l’astuzia e l’inganno. Ad un certo punto non si capisce chiaramente chi sia l’antagonista e chi l’eroe, chi sia veramente bugiardo e pericoloso e chi no, non una ma decine di etichette si possono attaccare ai personaggi ed è proprio questa imprevedibilità a renderli speciali.
ANNO: 1993
TRADUZIONE DEL TITOLO : L’antieroe
REGIA : Subash Ghai
CAST
Sanjay Dutt ………………… Ballu
Madhuri Dixit ……………… Ganga
Jackie Shroff …………………. Ram
Rakhee ………………………. Aarti
Anupam Kher ……………………. Ishwar Pandey
Ramya Krishna ……………….. l’amante di Ballu
Pramod Muthu …………. Roshan Mahanta
COLONNA SONORA : Laximikant & Pyarelal
PLAYBACK SINGERS : Alka Yagnik, Ila Arun, Mohammed Aziz, Vinod Rathod, Manhar Udhas, Kavita Krishnamurthy, Jagit Singh
QUALCOS'ALTRO
Saroj Khan è stata premiata con il Filmfare Award per le Migliori Coreografie. Lo stesso anno Sanjay Dutt è stato nominato come Miglior Attore Protagonista ma la statuetta fu vinta da Shahrukh Khan per un altro ruolo negativo di tutto rispetto: Ajay Sharma in Baazigar.
Subash Ghai voleva nel ruolo di Ballu Anil Kapoor o Nana Patekar, solo in un secondo tempo la scelta è caduta su Sanjay Dutt.
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