Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia a settembre del 2010, That Girl in yellow boots, dopo aver partecipato a diverse rassegne, è uscito nelle sale ad un anno dalla prima proiezione, nel settembre del 2011.
TRAMA
RECENSIONI
The Times of India ****
TRAMA
Una ragazza inglese, Ruth (Kalki Koechlin), è a Mumbai in cerca del padre, Arjun Patel, che abbandonò la famiglia dopo il suicidio della figlia maggiore.
RECENSIONI
The Times of India ****
Non cercate mai qualcosa di prevedibile nella filmografia di questo originale regista che di rado vi deluderà. Perchè Kashyap tenta davvero di spingere le frontiere del cinema indiano contemporaneo, e crede genuinamente nel produrre pellicole nuove, diverse, consistenti. Ma Anurag ama anche scioccare il suo pubblico. La ricerca del padre scomparso da parte del personaggio interpretato da Kalki Koechlin è una storia triste e donchisciottesca di amore e nostalgia, con un climax che sconcerta. Ed è anche una sordida e tragica storia di incesto e di abusi sessuali, atti intrinseci di una società che ancora non sa come trattare le donne. Ma a colpire è soprattutto l'idioma cinematico di That girl in yellow boots. Il mondo della protagonista è chiuso, soffocante, buio. Kashyap presta la stessa attenzione agli aspetti tecnici e alla sceneggiatura (e allo sviluppo dei personaggi), e ciò rende i suoi film un'esperienza artistica e salutare. Da menzionare l'interpretazione di Kalki: l'attrice scivola letteralmente nel ruolo, ed esprime in modo naturale l'angoscia di un'anima sola e perduta.
Nikhat Kazmi, 01.09.11
La recensione integrale.
Nikhat Kazmi, 01.09.11
La recensione integrale.
Hindustan Times **
Kalki Koechlin è un talento straordinario, l'ovvia musa del regista. Il suo personaggio è intrigante. La scenografia e le location sono ispirate e contemporanee in modo intelligente. La sceneggiatura talvolta si compiace nell'essere terra terra, ed è vivificata dal meraviglioso lavoro operato da Rajiv Ravi, il direttore della fotografia. Purtroppo la storia, debole e rigorosamente breve, non si combina bene. Molte domande rimangono senza risposta. Ma il mistero principale viene risolto, e solo allora si intuisce quanto il film sia migliore rispetto al suo scarno spunto. Peccato. Kashyap ultimamente sembra in gran forma. I suoi lavori come produttore includono Aamir, Shaitan, Udaan. Le sue due precedenti fatiche come regista sono state Dev D e Gulaal. In confronto, That girl in yellow boots è rapido, insoddisfacente, meno ambizioso.
Mayank Shekhar, 02.09.11
La recensione integrale.
Diana ***
E' impressionante la realtà di Mumbai mostrata da Kashyap, il mondo ai margini in cui si muove Ruth. I burocrati a cui la ragazza si rivolge sono sboccati e corrotti, il suo padrone di casa la ricatta, il fidanzato, Prashant, è un tossicodipendente e il gangster a cui Prashant deve del denaro pretende che lei ripaghi il debito.
Se il fondale sconcerta, il focus è sulla protagonista. Ruth, una straordinaria Kalki Koechlin, ha un passato tragico – il suicidio della sorella e l’abbandono del padre – lavora in uno squallidissimo “centro massaggi”, senza un permesso di soggiorno. Eppure la ragazza è forte, sopravvive da combattente in un ambiente ostile e, decisa, cerca le risposte di cui ha bisogno.
Un film molto personale per Kashyap e, forse proprio perché sentito, è il suo lavoro più faticoso.
Anurag sceglie di scioccare piuttosto che di sviscerare il soggetto. La regia è da fuoriclasse, come sempre, ma il film lascia in qualche modo insoddisfatti. La storia è molto amara, lo squallore mostrato è avvilente e la brevità della pellicola impedisce una trattazione più esauriente. Quasi un corto, That girl in yellow boots, sembra un'opera minore. Una pagina di diario.
Il bello:
- Il talento dietro la macchina da presa di Anurag Kashyap.
- La bravura di Kalki Koechlin.
Il brutto:
- Il senso dell'intero film è legato molto (troppo) al segreto svelato nel finale.
LA SCHEDA DEL FILM
Cast:
Ruth - Kalki Koechlin
Prashant - Prashant Prakash
Chittiappa - Gulshan Devaiya
Divakar - Naseruddin Shah
Lynn - Kumud Mishra
Divya - Divya Jagdale
Cameo di Makrand Deshpande e di Rajat Kapoor
Scritto da Anurag Kashyap e Kalki Koechlin
Diretto da Anurag Kashyap
Prodotto da Anurag Kashyap
Musiche di Naren Chandavarkar
Distribuito da IndiePix Films
Anno 2011
CURIOSITA'
- Durante la promozione del film Kalki girava spesso con indosso gli anfibi gialli di Ruth.
Ecco alcune immagini qui, qui e qui.
- That girl in yellow boots è stato realizzato in 13 giorni.
- Kalki Koechlin ha dichiarato di essersi immedesimata nel personaggio: "sono cresciuta come donna dalla pelle chiara in India, ero sempre quella strana. C'era una sensazione di emarginazione che ne conseguiva; finivo per estraniarmi perchè ognuno mi trattava come una ragazza bianca e quindi considerata facile"
L'articolo integrale.
- That girl in yellow boots nel 2010 ha partecipato alla Mostra del Cinema di Venezia, al Toronto International Film Festival, e al South Asian International Film Festival a New York.
Nel 2011 è stato proiettato al London Indian Film Festival.
- Un assaggio della bella colonna sonora di That girl in yellow boots.
- All'undicesimo minuto circa, una ragazza canticchia San Sanana dal film Asoka. Un video che vale sempre la pena di riguardare.
Il sito ufficiale del film.
Diana ***
E' impressionante la realtà di Mumbai mostrata da Kashyap, il mondo ai margini in cui si muove Ruth. I burocrati a cui la ragazza si rivolge sono sboccati e corrotti, il suo padrone di casa la ricatta, il fidanzato, Prashant, è un tossicodipendente e il gangster a cui Prashant deve del denaro pretende che lei ripaghi il debito.
Se il fondale sconcerta, il focus è sulla protagonista. Ruth, una straordinaria Kalki Koechlin, ha un passato tragico – il suicidio della sorella e l’abbandono del padre – lavora in uno squallidissimo “centro massaggi”, senza un permesso di soggiorno. Eppure la ragazza è forte, sopravvive da combattente in un ambiente ostile e, decisa, cerca le risposte di cui ha bisogno.
Un film molto personale per Kashyap e, forse proprio perché sentito, è il suo lavoro più faticoso.
Anurag sceglie di scioccare piuttosto che di sviscerare il soggetto. La regia è da fuoriclasse, come sempre, ma il film lascia in qualche modo insoddisfatti. La storia è molto amara, lo squallore mostrato è avvilente e la brevità della pellicola impedisce una trattazione più esauriente. Quasi un corto, That girl in yellow boots, sembra un'opera minore. Una pagina di diario.
Il bello:
- Il talento dietro la macchina da presa di Anurag Kashyap.
- La bravura di Kalki Koechlin.
Il brutto:
- Il senso dell'intero film è legato molto (troppo) al segreto svelato nel finale.
LA SCHEDA DEL FILM
Cast:
Ruth - Kalki Koechlin
Prashant - Prashant Prakash
Chittiappa - Gulshan Devaiya
Divakar - Naseruddin Shah
Lynn - Kumud Mishra
Divya - Divya Jagdale
Cameo di Makrand Deshpande e di Rajat Kapoor
Scritto da Anurag Kashyap e Kalki Koechlin
Diretto da Anurag Kashyap
Prodotto da Anurag Kashyap
Musiche di Naren Chandavarkar
Distribuito da IndiePix Films
Anno 2011
CURIOSITA'
- Durante la promozione del film Kalki girava spesso con indosso gli anfibi gialli di Ruth.
Ecco alcune immagini qui, qui e qui.
- That girl in yellow boots è stato realizzato in 13 giorni.
- Kalki Koechlin ha dichiarato di essersi immedesimata nel personaggio: "sono cresciuta come donna dalla pelle chiara in India, ero sempre quella strana. C'era una sensazione di emarginazione che ne conseguiva; finivo per estraniarmi perchè ognuno mi trattava come una ragazza bianca e quindi considerata facile"
L'articolo integrale.
- That girl in yellow boots nel 2010 ha partecipato alla Mostra del Cinema di Venezia, al Toronto International Film Festival, e al South Asian International Film Festival a New York.
Nel 2011 è stato proiettato al London Indian Film Festival.
- Un assaggio della bella colonna sonora di That girl in yellow boots.
- All'undicesimo minuto circa, una ragazza canticchia San Sanana dal film Asoka. Un video che vale sempre la pena di riguardare.
Il sito ufficiale del film.
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