30 dicembre 2009

PARINEETA (1953)


Quasi scarno se confrontato al trionfo visivo della versione del 2005, il Parineeta di Bimal Roy è un diamante non intagliato, qualcosa di semplice e poco vistoso che non cerca di attrarre quanto di tenere a distanza, arrivando addirittura schivare la partecipazione dello spettatore.
Privo di scene che tolgano il fiato, sprovvisto di canzoni indimenticabili, il film, come il forte legame tra i due personaggi, sembra continuare a non manifestarsi veramente e cresce nei suoi piccoli gesti, nei suoi sguardi mancati.

TRAMA
Vedi la recensione di Parineeta - (2005)

Richiamando l'infanzia, l'unione segreta tra i protagonisti viene collegata ai giochi delle bambine pronte ad inscenare il matrimonio delle proprie bambole, il sentimento maturato negli anni si trasforma ma resta incorruttibile e innocente. Nell'inconsapevolezza del gesto di Lalita prende forma la volontà del destino, e in lontananza, un orologio vittoriano scandisce con i suoi rintocchi l'irrevocabilità della scelta.

Nessuna canzone viene cantata da Lalita o Shekar, I testi della colonna sonora accompagnano la storia attraverso la voce di personaggi esterni ma momentaneamente onniscenti : voci dalla strada, la musica che arriva dalla finestra del vicino, i canti delle bimbe, la rappresentazione teatrale... le figure di sfondo divengono dententrici della verità sfuggente.
Lontano dalle divoranti gelosie e dalla fisica sensualità della versione contemporanea di Pradeep Sarkar, il film di Bimal Roy propone un legame fortissimo, spirituale ma ripetutamente inespresso e rimandato, che stenta ad esplodere anche dopo la sua rivelazione.
La capacità di Meena Kumari nel creare link interiori con i compagni di scena aiuta il racconto a collocarsi in una una dimensione reale, la soul chemistry è immediata , per le quasi tre ore di durata del film Ashok Kumar è Shekar così come lei è Lalita. La spontaneità delle interpretazioni è disarmante. L'attenzione che si focalizza esclusivamente su queste due figure costringe il personaggio di Girin a farsi da parte e a non imporsi nella storia in nessun modo.

Parineeta si evolve scena dopo scena nel suo delizioso basso profilo, sceglie di introdurre dialoghi slegati da ogni crescendo cinematografico, rinunciando a frasi indelebili e scambi di battute per fare spazio al ripetersi di formalità e saluti.
Bimal Roy sorveglia e lascia la parola ai suoi interpreti e il film sembra sostenersi da solo, tanto da apparire un unico flusso di narrazione, neanche fosse stato girato in una sola ripresa.

Il mio giudizio sul film : **** 4/5


ANNO: 1953


REGIA: Bimal Roy


TRADUZIONE DEL TITOLO : Donna Sposata


CAST:

Meena Kumari............... Lalita
Ashok Kumar................ Shekar
Asit Baran..................... Girin Babu
Sheetal.......................... Sheela
Nasir Husain................. Gurcharan Babu
Badri Prasad................ Nabin Rai



COLONNA SONORA: Arun Kumar Mukherjee, testi di Bharat Viyas

PLAYBACK SINGERS: Asha Bhosle, Geeta Dutt, Kishore Kumar, Manna Dey



QUALCOS'ALTRO:

- Il film è stato prodotto da Ashok Kumar che interpreta il ruolo di Shekar ed è la trasposizione cinematografica del romanzo omonimo di Sarat Chandra Chattopadhyay, autore anche del celebre “Devdas”.
- Meena Kumari vinse nel 1954 il Filmfare Award come Miglior Attrice Protagonista per la sua interpretazione nel film e Bimal Roy si aggiudicò la statuetta per la Miglior Regia.

- Visitate il Bimal Roy Memorial Website per conoscere qualcosa in più sul "Silent master of Indian Cinema". Tra i suoi film imperdibili: Madhumati (Dilip Kumar - Vijayntimala), Sujata (Nutan - Sunil Dutt) , Bandini (Nutan - Ashok Kumar- Dharmendra) , Do Bigha Zamin (Balraj Sahni - Nirupa Roy), Devdas (Dilip Kumar, Suchitra Sen, Vijayantimala) ...

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