L'incontenibile suggestione che solo l'India sa regalare, le atmosfere eleganti dell'elite bengalese, lo charme e la seduzione di una storia accesa di desiderio ma sospesa in una realtà quasi fiabesca.
Il libero adattamento cinematografico del romanzo di Sarat Chandra Chattopadyay, diretto da Pradeep Sarkar, fa rivivere un classico delle letteratura e lo rende appetibile per le nuove generazioni, senza dover rinunciare ad una certa nostalgia. Dietro le spalle del debuttante regista, l'estro e l'esperienza di Vidhu Vinod Chopra, che stringe attorno al film un cast di prim'ordine per non lasciare niente al caso, dall'eccellente qualità della fotografia alla ricchezza di pathos delle interpretazioni.
TRAMA
Shekar e Lolita crescono insieme e vivono un rapporto di complicità e dipendenza reciproca. Con l'arrivo di Girish, un amico di famiglia, Shekar inizia a realizzare che il suo legame con Lolita va ben oltre l'amicizia e si scopre d'un tratto aggressivo e paranoico. Le difficoltà che i due provano nel comprendere e dichiarare i propri sentimenti vengono smantellate dalla volontà del destino, rievocando il rituale sacro del matrimonio si accorgono di aver compiuto senza volerlo ciò che da tempo desideravano. Perseguitato dalla gelosia, e deviato dai commenti fuorvianti del velenoso padre, Shekar inizia a dubitare della buona fede della ragazza che ha sposato in segreto e la immagina legata al suo benefattore Giresh.
Il fiero sguardo di Vidya Balan dalle fessure di una tapparella, tra l'oro dei gioielli e il rosso del sindoor è un'immagine di eccezionale impatto estetico. Il film si apre con la musica di una tradizionale wedding song intrisa di velati richiami erotici, alla quale segue una serie di flashback, una corsa a ritroso nella storia.
Tra eleganti residenze e giardini ideali sbocciano amicizie infantili che presto si convertono in passioni; la forte determinazione di Lalita risalta sulla carenza di iniziative di Shekar, insicuro e inibito dalla figura paterna , cullato nella tranquillità della sua stanza, un mondo in miniatura accogliente e isolato.
Saif Ali Khan e Vidya Balan trasmettono le giuste note ad ogni passo ma le loro interpretazioni si fanno più potenti nella seconda parte, quando il misto di orgoglio, risentimento e gelosia li carica di una sorprendente audacia. Non meno importante la presenza di Sanjay Dutt, in questo film discreto e naturale, protagonista e perfettamente sintonizzato.
Così sofisticato, diretto, immediato, Parineeta strega anche lo spettatore più scettico e lo invita a perdersi nel suo mondo ricercatissimo nei dettagli e traboccante di sensualità. A metà strada tra realismo e sospensione, il film è soprattuto un bel racconto che si apre con un mosaico perfetto di immagini, guidato dall' inconfondibile voce di Amitabh Bachchan.
Riprendendo la location del romanzo, Calcutta, ma spostando il calendario in avanti di cinquanta anni, Shekar e Lolita si circondano di un'atmosfera anni '60 e la storia inizia a giocare, si sospende in sequenze immaginate, reinventa la quotidianità ed ingloba elementi occidentali, come la mania di Shekar per Elvis, (senza rinunciare a citare il premio Nobel R. Tagore) fino all'imprevista scenografia alla Moulin Rouge della divertente item song “Kaisi paheli zindagani” in cui Rekha riappare più giovane e scatenata che mai e il film si concede il suo attimo di follia.
Il mio giudizio sul film: **** 4,5 /5
ANNO: 2005
REGIA: Pradeep Sarkar
TRADUZIONE DEL TITOLO: donna sposata
CAST:
Vidya Balan....................... Lalita
Saif Ali Khan..................... Shekar
Sanjay Dutt........................ Girish
Dia Mirza.......................... Gayatri
Raima Sen........................ Koel
Sabhyasachi Chakravorty.............Navin Rai
Rekha................apparizione speciale
COLONNA SONORA : Shantanu Moitra,
testi di Swanand Kirkire, clicca QUI e leggi l'intervista esclusiva concessa a Cinema Hindi
PLAYBACK SINGERS: Shreya Goshal, Sonu Nigam, Sunidhi Chahuan, Rita Ganguly
CURIOSITA':
- Pradeep Sarkar ebbe con questo film un debutto da favola, il regista venne scoperto da Vidhu Vinod Chopra che gli aveva affidato le picturizations delle canzoni di Mission Kashmir
- Inizialmente Chopra e Sarkar pensavano di portare avanti un'adattamento di Parineeta ambientato ai giorni nostri, solo dopo mesi di considerazioni i due raggiunsero un accordo e decisero di ricreare per il fillm l'atmosfera degli anni '60.
- Vidhu Vinod Chopra in principio non era troppo sicuro delle capacità della debuttante Vidya Balan, la quale fu sottoposta ad un training di sei mesi prima di veder confermato il suo ruolo. Saif Ali Khan aveva espresso il desiderio di poter lavorare accanto ad Aishwarya Rai.
-Il fim è stato girato tra Calcutta e Darjeeling, il treno che compare nella canzone “Kasto maaza” è lo stesso che veniva rincorso da Rajesh Khanna in Aradhana film del 1969 in cui la protagonista è la madre di Saif, Sharmila Tagore.
- Il successo del film scatenò un record di vendite del romanzo da cui è ispirato, nella settimana successiva la premiere furono vendute oltre 3000 copie del libro.
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