03 dicembre 2009

AAR PAAR


Aar Paar emerge come un avvincente concentrato di stile.
Salti continui da un genere all'altro, eleganti atmosfere noir si alternano a vivaci pennellate di commedia, il film è atipico quanto ammaliante, intrecciato da musiche dolci e canzoni suadenti.
L'inconfondibile tocco del maestro Guru Dutt appare ad ogni inquadratura, e, aldilà della parte strettamente estetica, il film convince per il suo essere brillante e veloce, introducendo una storia divisa tra casualità e scelte personali.

TRAMA
Cacciato dal garage dove stava lavorando perchè sorpreso a corteggiare la figlia del proprietario, Kalu, da poco uscito di prigione, si ritrova di nuovo al punto di partenza. Dovendo riferire un messaggio lasciatogli da un compagno di cella entra in contatto con dei gangster locali che cercheranno di trattenerlo nei loro affari donandogli un taxi nuovo di zecca. Senza troppa esitazione, Kalu accetta il dono pensando che dopo aver raggiunto una stabilità economica il padre della ragazza che ama riuscirà ad accettarlo; purtroppo però i suoi “benefattori” inizieranno a chiedergli qualcosa in cambio...

Trovando spazio a scene spassose senza mai uscire fuori strada, il film propone un susseguirsi di snodi narrativi in una trama stranamente incerta, seppur mai debole.
Ma Aar Paar è famoso soprattutto per il brano “Babuji dheere chalna” e il sensuale ballo di Shakila tra i tavoli di una taverna. La bellissima attrice, risalta per il suo appeal da femme fatale del cinema noir, conturbante visione tra le tenebre e nuvole di fumo di sigaretta; agile, snella e dagli occhi magnetici oppure malinconica e misteriosa nella canzone “Hoon Abhi Main Jawaan Ae Dil” mentre, nascosta nell'ombra, canta un motivo che ricorda le note di "Put the Blame on Mame" dal film americano Gilda.

Se Shakila incarna il fascino e il proibito, Shyama, l'altra faccia della medaglia, è l'esplosione della spontaneità infantile.Come suggerisce il titolo, Aar Paar / questo e quello, due donne così diverse, due possibilità relative ad altrettante strade da scegliere.

Il virtuosismo tecnico e l'immaginazione di Guru Dutt caricano di suggestione anche gli ambienti meno invitanti, come il garage, la taverna malfamata o la soffitta, grazie all'uso sapiente di ombre e luci ogni oggetto banale sembra acquistare una vita nuova.
Le immagini passano attraverso riquadri imprevedibili, che sia un vetro, il finestrino della macchina o i pali di un'impalcatura, la scena viene incorniciata da linee nette e motivi circolari e si sposta su piani multipli, suggerendo l'idea di un ambiente reale e non pura scenografia, nel quale la telecamera spia silenziosa trapassando ogni ostacolo.

Il mio giudizio sul film : **** 4/5

ANNO: 1954

REGIA : Guru Dutt

TRADUZIONE DEL TITOLO: Questo e quello

CAST:
- Guru Dutt........... Kalu
- Shyama............... Nikki
- Shakila.............la danzatrice
- Jagdish Sehti....... Lalaji
- Jhonny Walker...........Rustom
- Jagdeep................. Elaichi


COLONNA SONORA: O.P. Nayyar, testi di Majrooh Sultanpuri

PLAYBACK SINGERS: Geeta Dutt, Shamshad Beghum, Mohammed Rafi


QUALCOS'ALTRO:

In Aar Paar, lo smarrimento di un cappotto diviene il pretesto grazie al quale Kalu e Nikki possono vedersi di nuovo, anche nel film Kaagaz ke phool il primo incontro tra I due protagonisti è segnato dal prestito di un cappotto, stesso elemento presente anche in Pyaasa, film dove l'indumento diviene l'emblema stesso dell'identità del poeta, dalla quale decide di spogliarsi poco prima di tentare il suicidio.

La canzone “Babuji dheere chalna” viene citata nel film Lamhe di Yash Chopra ed è stata inserita una nuova versione della stessa (riarrangiata e cantata da Nihira ) in Salaam e Ishq di Nikhil Advani. In entrambi i momenti è collegata all'attore Anil Kapoor.
Una curiosità, nel film Delhi 6, la figlia di Anil, Sonam Kapoor, canticchia lo stesso testo mentre gioca con la telecamera sognando i provini di Indian Idol.

Il film, incluso nella programmazione 2009 del River to River Florence Indian Film Festival, sarà proiettato al Cinema Odeon di Firenze il giorno 05 dicembre alle ore 17:00. Lingua originale, sottotitoli in italiano e inglese.

Nessun commento: