10 dicembre 2009

VICTORIA HOUSE


Una troupe sta girando alcune scene di un film low-budget in un hotel fuori Mumbai. La proprietaria dell'albergo, Lisa, gestisce tutta la tenuta assieme allo zio, che lavora come guardiano. Tra la ragazza e un componente della troupe nasce subito un amore, mentre tutti gli altri uomini, tra cui anche il viscido produttore Sanjay, tentano di conquistare la bella star Seema.
La famosa attrice è la prima a notare che qualcosa non va nella pensione in cui alloggiano: c'è una sua foto appesa nella stanza che le è stata assegnata, ma ben presto l'immagine sparisce. Sanjay la ritrova appesa sopra un altare votivo nella stanzetta del guardiano. Giusto il tempo di avvisare alcuni colleghi e la foto viene rimpiazzata da una statua della dea Durga, scomparendo di nuovo.
Nelle campagne attorno all'hotel, intanto, si aggirano in cerca di lavoro un ex-riccone e il suo leccapiedi. Decidono di fingersi santone e allievo, e conquistano la fama nei villaggi circostanti sostenendo di conoscere una formula per resuscitare i defunti. La gente comincia a pagarli per non riportare in vita i morti, come il santone aveva scaltramente previsto.
Prem, la controfigura del divo Anand, muore a causa di un incidente sul set. Sanjay, che non ha nè tempo nè tanto meno soldi da perdere, decide di portare il ragazzo dal celebre santone affinchè lo resusciti. Durante la cerimonia indetta per la resurrezione, sotto gli occhi esterrefatti dei due imbroglioni e di tutta la troupe, il corpo di Prem inizia a muoversi...

Anno: 2009
Regia: Hriday Sharma
Musiche: Sunil Singh

Attori:
Prthvi (Seema)
Meghna (Lisa)
Shiva (Anand)
Shakti Kapoor (Guru)

Recensione: **
Con una recitazione poco convincente, delle scene strampalate e un finale insipido, 'Victoria House' si meriterebbe una sola stella. Sharma prova di tutto per coinvolgere lo spettatore in quell'avventura senza senso che la troupe sta vivendo: riprende alcune scene dalla prospettiva dei personaggi oppure fa guardare i protagonisti dritto verso la cinepresa mentre esprimono le proprie intenzioni e chiedono un parere al pubblico. Ma si fa davvero fatica a comprendere le scelte e le reazioni dei personaggi, in quanto totalmente irrazionali. Perchè mai Seema, attrice piuttosto famosa, dovrebbe spaventarsi per aver trovato una sua foto nella stanza dell'albergo? E perchè Sanjay fa tuffare Prem dal trampolino nella piscina se sa che l'acqua è troppo bassa e si ammazzerà, provocando ulteriori ritardi nelle riprese?
In questo susseguirsi di scene pietose, spicca l'interpretazione di Shakti Kapoor (a cui è dedicata la seconda stella) che risolleva per un po' il film. Kapoor è il finto santone. Il suo ingegnarsi per guadagnarsi il pane, facendo sgobbare e malmenando il suo povero servetto è proprio divertente. Peccato che, dal momento della loro scomparsa in poi, lo spettatore debba sorbirsi una serie di sequenze noiose e prevedibili.

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