26 luglio 2011

AADUKALAM



Vincitore di ben sei National Awards, tra cui Miglior Attore, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura, Aadukalam ha assaporato un successo sensazionale dentro e fuori i confini del Tamil Nadu. L’attore Dhanush, il registra Vetrimaran e il compositore G.V Prakash Kumar collaborano nuovamente dopo il trionfo di Polladhavan (2008), regalano al pubblico un film maturo e sincero che coinvolge nonostante il background polveroso e cruento e la scelta discutibile di mostrare incontri tra galli da combattimento (fortunatamente realizzati solo in grafica digitale).


TRAMA
Karu (Dhanush) è un ragazzo senza alcun avvenire che si guadagna da vivere attraverso le scommesse sui combattimenti illegali dei galli. La sua intesa con il capo Pettaikaran (Jayabalan), che considera un fratello maggiore, si interrompe il giorno in cui il suo intuito gli fa piovere addosso un’improvvisa ricchezza. L’uomo non riuscirà mai ad accettare che l’allievo lo ha superato e lo riterrà responsabile di aver infranto il suo Ego agli occhi della comunità.


Vetrimaran, sceneggiatore e regista del film, sorregge la storia con uno script denso, un’ottima caratterizzazione dei personaggi e un attento studio degli ambienti. Dopo un inizio un po’ lento i ritmi crescono e si mantengono forti e costanti, come le percussioni di sottofondo che accompagnano le scene più intense. I vecchi rivali lasciano il campo prima di metà film per fare spazio ai nuovi nemici, coloro che si consideravano compagni e fratelli divengono ancora più subdoli, potenti e minacciosi del pericolo iniziale. Tutto si capovolge. La fiducia, spinta per la quale un uomo è pronto a compiere di tutto soprattutto se giovane e mosso da ideali, diviene una sottomissione, una dipendenza, nel momento in cui essa crolla ogni cosa viene trascinata sotto le macerie.
Riproponendo un tema simile a quello di altri film come Subramaniapuram e Pattyal,  Aadukalam dipinge un mondo impietoso dove si lotta da soli, una realtà in cui per il protagonista diviene sempre più difficile riconoscere chi è al suo fianco e chi invece è pronto a tradirlo, ad insinuare pensieri negativi, a far vacillare le promesse di felicità. La trama riprende il conflitto generazionale giovani/adulti quasi onnipresente nella cinematografia tamil, da una parte l’intuito e la ricerca della libertà, dall'altra la tenacia cieca e la chiusura claustrofobica nei concetti di orgoglio ed onore, la volontà di annientarsi ed annientare piuttosto che perdere la faccia o smentirsi.
Il vero intento del film sembra essere quello di mostrare come nella situazione in cui si trova Karu la vita stessa inizia a non avere alcun valore, il suo destino segue quello del gallo che ha salvato, l’animale che risparmia da morte certa e nutre di nascosto nella sua casa disobbedendo al capo che lo voleva sopprimere.
Pettaikaran è un nemico oscuro e sempre vicino all’eroe, dagli atteggiamenti fraterni ma dalle azioni letali, attende, pensa, studia come far crollare la fortuna del giovane che si è permesso di sfidarlo, l’invidia si impossessa di lui lentamente, il solo pensiero della disobbedienza di Karu lo devasta, lo spinge a riflettere in maniera maniacale su come portare avanti la sua fine. La vendetta è un piatto che va servito freddo.
Davanti ad un quadro feroce e disincantato, l’amore per Irene ( una graziosa e spontanea Tapsee Pannu) appare come la sola valvola di sfogo e l’unica salvezza. Lle morse della società sono pareti mobili che cercano di intrappolare Karu fino a schiacciarlo.
Dhanush, brillante attore tamil già affermato nel cuore del pubblico e dei critici, avrebbe potuto avere in questo film il suo palcoscenico esclusivo in cui far trionfare un appeal da superstar. Nonostante tutta la storia ruoti intorno a lui, il ragazzo, il cui decollo artistico pare non arrestarsi mai, decide con umiltà e saggezza di evitare ogni eccesso e si confina volontariamente in un basso profilo. La sua interpretazione è impeccabile e non pretenziosa, attraverso un perfetto linguaggio del corpo e uno studio degli sguardi da alla luce una fotografia nitida del personaggio: un uomo comune i cui insuccessi superano di gran lunga le glorie, spogliato di ogni aura magica, emotivamente nudo agli occhi del pubblico. Karu è coinvolto in attività violente e rivoltanti ma da esse sembra non venire intaccato, la sua purezza d’animo e innocenza restano immuni sia alla crudeltà che alla sporcizia morale che lo circondano.


Il mio giudizio sul film : ****  4/5



ANNO : 2011

LINGUA : Tamil

TRADUZIONE DEL TITOLO : Terreno di gioco

REGIA : Vetrimaran


CAST :
Dhanush ………………….. Karuppu
Tapsee Pannu ……………………… Irene
Jayabalan …………………… Pettaikaran
Kishore………………………… Durai


COLONNA SONORA : G.V. Prakash Kumar



QUALCOS’ALTRO

Dhanush è sposato con Aishwarya,  figlia della star del sud Rajnikant

L’attrice Andreah Jeremiah ha prestato la sua voce a Tapsee Pannu durante il doppiaggio del film, la ragazza, cresciuta a Delhi, non conosceva la lingua tamil. Anche la voce di Jayabalan, celebre poeta originario dello Sri Lanka che interpreta il personaggio negativo, nel film è stata doppiata.

Articolo di Cinema Hindi sull'assegnazione dei National Awards per l'anno 2010 , Aadukalam trionfa nelle categorie Miglior Attore (Dhanush in ex aequo con Salim Kumar in Adaminte Makan Abu), Miglior Regia (Vetrimaran), Miglior Sceneggiatura (Vetrimaran), Miglior Montaggio (Kishore Te), Migliori Coreografie (Dinesh Kumar) e Premio Speciale della Giuria (Jayabalan).

Il  video di Ndtvd  successivo alla vittoria di Dhanush ai National Awards. La conferenza stampa dell'attore alla passata edizione dei Filmfare Awards.

Mini profilo di Dhanush nella sezione I Volti Maschili del Cinema Tamil.

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