05 luglio 2011

PIRIVOM SANTHIPOM



Simpatizzante dell’autocritica piuttosto che dell’evasione, il Cinema Tamil fa cadere censure e perbenismo mostrando (se non amplificando) non solo pregi e virtù quanto i difetti della propria realtà. Le pellicole  più impegnate diventano successi al botteghino e non sono confezionate per un pubblico di nicchia, Pirivom Santhipom, come molti altri titoli di Kollywood parte da una piccola storia soggettiva, una vita come tante, un percorso, una fobia. E’ sufficiente una debole impronta a creare una trama solida e coerente capace di lasciare addosso la sensazione di aver visto molto più di un film.

TRAMA
Visalakshi (Sneha) è figlia unica e dall’infanzia è terrorizzata dalla solitudine, i genitori acconsentono di rinunciare alla propria privacy affinchè la figlia possa far vivere nella loro casa anche le amiche e le compagne di scuola. Spaventata dall’idea di sposarsi e dover abbandonare la piacevole atmosfera della sua abitazione (più simile ad un ostello della gioventù che ad un appartamento) la ragazza sceglie un giovane la cui famiglia è numerosissima, chiassosa e colorata, certa di trovare in quell’ambiente una soluzione definitiva al suo problema. Lo sposo (Cheran), al contrario, è cresciuto in una realtà caotica e sogna una casa tutta per sé tanto da rendersi disponibile per un trasferimento ad Attakatti, remota località montana;  Visalakshi non vuole ma ormai deve seguirlo e per motivi culturali è costretta a nascondergli le sue fobie e il disagio.


Dopo un lungo inizio descrittivo , quasi un documentario sulle tradizioni di una comunità Chettyar del Tamil Nadu, il film prende il volo e  diventa un capolavoro. Nella seconda parte emerge improvvisamente la storia, da quel momento ogni dettaglio della fase introduttiva si mostra parte di un unico quadro e recupera significato.
Pirivom Santhipom esplora con delicatezza  i cambiamenti nella vita di una donna prima e dopo il matrimonio e denuncia a suo modo la subordinazione della figura femminile al destino del marito. Seppur innamorato, Natesan non si pone domande, presuppone la capacità della moglie di adattarsi alle sue esigenze e non mette in dubbio la riuscita della sua felicità coniugale, una certa superficialità e un inconsapevole egoismo lo portano a dare tutto per scontato.
Le ambientazioni sono realistiche, i dialoghi naturali, la casa diviene il palcoscenico di una storia non troppo lontana dal vissuto di migliaia di donne, una ragazza comune affronta la sua progressiva trasformazione in casalinga e si ritrova a sfidare giornalmente la routine e al silenzio, la naturale predisposizione alla malinconia la intrappola nel vuoto delle attese. Le pareti bianche dell'appartamento di Atakatti, le sue porte pesanti e i suoi arredi anonimi contrastano con i vivaci ambienti della villetta Chetty, con le sue vernici colorate, con la sua totale assenza di barriere.
Scoprendosi improvvisamente sola, e non potendosi ribellare alle scelte di Natesan, Visalakshi cerca di sopravvivere al nulla come può. La donna si inventa ogni giorno un guasto o un problema per poter incontrare gente e attirare l'attenzione, inizia poi la sua personale collezione di rumori, registrando e riascoltando i suoni della sua vita quotidiana: la cipolla che frigge nella pentola, gli animali nel giardino, i vagiti di un neonato, la pioggia scrosciante, le conversazioni dei vicini. Sneha è splendida e dotata di incredibile talento, la vediamo cambiare atteggiamento e aspetto insieme al personaggio, ci svela con i suoi occhi i pensieri che non può dividere con nessun altro, ci rende partecipi della sua  sofferta e progressiva tranquillità artificiale.
Pirivom Santhipom è un film intimo che incede gradualmente nella vita della protagonista così come nel cuore del pubblico, la storia stessa chiede allo spettatore di attendere e avere pazienza, il tempo concesso non andrà perduto.


Il mio giudizio sul fiilm : ****1/2 4,5/5


ANNO : 2008

LINGUA : Tamil

REGIA: Karu Palaniyappan

TRADUZIONE DEL TITOLO : Ci divideremo, ci riuniremo


CAST:
Sneha ……………………… Visalakshi
Cheran ……………………… Natesan
Jayaram …………………. Il dottore
Kaja Karuppu …………………… l’elettricista


COLONNA SONORA : Vidyasagar

PLAYBACK SINGERS : Shreya Ghoshal, Karthik , Sweta Mohan, Balaram, Sadhana Sargam, Harini, Saindhavi, Vineeth Srinivasan, Jayaram


QUALCOS'ALTRO

Tra i tanti premi ricevuti per la sua interpretazione Sneha ha vinto il Tamil Nadu State Film Award nella categoria Miglior Attrice

Il film è uscito durante la festività tamil di Pongal, nonostante il tema sociale e i suoi risvolti più drammatici è stato un successo potente, il passaparola l’ha fatto restare in programmazione per oltre 150 giorni.

Sulla scia del successo di Anand, l’attrice del cinema telegu Kamalinee Mukherjee era stata scelta per il ruolo di Visalakshi, dopo alcuni giorni di riprese il regista si è dichiarato insoddisfatto del suo contributo e l’ha sostituita con la più esperta Sneha.

Sneha, bellissima e pluripremiata attrice Tamil, ha più volte annunciato di non avere alcuna intenzione di sposarsi o rinunciare alla propria libertà. Nonostante le provocatorie dichiarazioni rilasciate nei confronti della forte autorità maschile nella realtà indiana l’attrice continua ad essere un idolo popolare, amatissima nelle città così come nei villaggi.

Chi sono Sneha e Cheran?  Scoprite qualcosa in più su di loro nella sezione  ATTRICI  e ATTORI del Cinema Tamil

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