Il film , vincitore del prestigioso National Award, nasce dalla combinazione esplosiva di due elementi : c’è un attore pronto a tutto per servire i suoi personaggi e c’è un regista menestrello che ha talento da vendere e pure slanci di onnipotenza. Complesso ed avvincente come un romanzo, Vaaranam Aayriam riesce a creare una sensazione permanente di sazietà, nel film c’è tutto e tutto viene incastrato con pazienza, tassello su tassello. Ogni istante della narrazione è importante e speciale.
TRAMA
Nella sua lunga fase di riabilitazione dalla tossicodipendenza, Suriya ricerca se stesso e ricorda il passato, l’adolescenza, il suo primo amore, gli errori , il buio e la volontà di un riscatto, racconta la sua storia e quella del padre Krishna, due uomini così diversi, e con due opposti percorsi, uniti da un legame basato sulla complicità e sul reciproco rispetto.
Suriya interpreta nel film contemporaneamente il ruolo del padre e del figlio e sviluppa i due personaggi con enfasi e credibilità in tutte le fasi della loro vita. Un tale impegno ha richiesto da parte dell’attore non solo uno sforzo interpretativo non indifferente ma anche drastici cambiamenti nel suo aspetto fisico e peso corporeo. La star mostra una versatilità totale, e , anche quando le due figure condividono lo schermo e parlano tra loro, sia ha la sensazione di avere davanti due attori diversi che pronunciano i dialoghi in contemporanea. La gestazione del film inizia nel 2005, il film viene completato nel 2008, in questi tre anni Suriya si è impegnato al massimo per adattarsi alle trasformazioni de personaggi, è ingrassato visibilmente, si è dimagrito fino a sfibrarsi , si è soffocato con la palestra fino a tirar fuori misure da culturista, ha di nuovo detto addio ai muscoli per assumere un aspetto snello e ordinario. L’attore risulta credibile sia come gioioso ragazzino del college che come disciplinato e silenzioso ufficiale dagli addominali scultorei, arriva a violentarsi fisicamente per girare la porzione del film in cui è un giovane tossicodipendente, anche il suo volto diviene segnato e irriconoscibile, il suo corpo perde tono, la sua danza diviene uno sfogo disperato. La pazienza con cui la star si è sottoposta a continui cambiamenti (alcuni dei quali estremamente invasivi, si va ben oltre il semplice make up) e la sua incredibile capacità di trasformarsi hanno permesso al film di diventare un evento irripetibile.
Gautham Menon ha dedicato il personaggio di Krishna a suo padre, lo descrive come il suo eroe domestico, un uomo che sebbene non avesse mai compiuto grandi cose, nei suoi consigli, nella sua verità e perseveranza ha dimostrato valore. Il regista, sempre schivo nel concedere interviste e dettagli personali, ha rivelato che il film è altamente autobiografico senza svelare quali eventi siano realmente accaduti e quali invece sole licenze narrative. Sicuramente ciò che risalta da subito è che ogni scena è sentita con partecipazione totale, la rievocazione nostalgica del passato è ugualmente celebrata nei momenti di gioia e tranquillità sia in quelli di smarrimento e confusione.
Realizzare di un film così lungo e variegato ha richiesto pesanti somme di denaro e investimenti a catena. Senza badare a spese sono stati costruiti set interi anche solo per riprese di pochi secondi, la troupe si è spostata da S. Francisco, ad Agra e da Singapore al Kashmir, sono stati ricreati scenari e costumi vintage e stravaganti architetture artificiali per le scene d’amore. L’abbondanza e l’eccesso dominano ogni istante, ciascun elemento trabocca , dall’emotività alle lacrime (da molti giudicate eccessive) dai capitali investiti alla dedizione di coloro che al progetto hanno preso parte. Vaaranam Aayiram è forse solo un costosissimo fuoco d’artificio che il regista ha voluto regalare a se stesso. Un’autocelebrazione per Menon e per il suo attore prediletto Suriya. Una pura pazzia.
Il mio giudizio sul film : ***** 5/5
ANNO: 2008
LINGUA : Tamil
TRADUZIONE DEL TITOLO : La forza di mille elefanti
REGIA : Gautham Vasudev Menon
CAST :
Suriya …………………… Suriya / Krishna
Sameera Reddy …………….. Meghna
Divya Spandana ………………… Priya
Simran …………………… Malini
COLONNO SONORA : Harris Jayaraj
PLAYBACK SINGERS: Karthik, Prasanna, Sudha Raghunathan, Clinton Cerejo, SPB Charan, Naresh Iyer, Prashanthini, Benny Dayal, Hariharan, Devan Ekambaram, Shruti Haasan
QUALCOS’ALTRO
Vaaranam Aayram ha collezionato incassi da capogiro anche all’estero ed ha attratto un pubblico ben più vasto dei soli Nri di lingua Tamil. L’anno successivo è stato doppiato in Telegu e distribuito in Andhra Pradesh con il titolo Suriya son of Krishna.
I titoli di apertura e di coda non sono stati scritti in alfabeto tamil, evento alquanto anomalo in una cinematografia che mette in primo piano l’uso e l’esaltazione della propria lingua. Normalmente i titoli sono solo in Tamil e in alcuni casi appare una traduzione Tamil / Inglese.
Parte del film doveva essere girata in Malaysia e in Afghanistan, la prima meta è saltata per mancanza di ulteriori investimenti, la seconda per ragioni di sicurezza. A S.Francisco, le riprese sono state effettuate principalmente all’interno dell’Università di Berkley.
Asin aveva aspresso la volontà di interpretare il ruolo di Meghna ma degli attriti in corso tra lei e il protagonista Suriya (successivi al suo abbandono del film Silluni Oru Kaadhal) hanno convinto Menon a non scritturarla. La scelta è caduta su Genelia D’Souza che per motivi di date ha dovuto declinare l’offerta, qualche mese dopo è stata chiamata Sameera Reddy.
Tabu era stata contattata per la parte di Malini ma ha rifiutato perché non voleva recitare il ruolo di una donna anziana per oltre metà film.
Il regista compare velocemente in una scena, interpreta l’informatore che suggerisce dettagli sul rapimento del ragazzino nelle scene girate in Kashmir.
Sameera Reddy è molto più alta di Suriya ma nel film questa differenza non si nota perché sapientemente “livellata” .
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