Gli ingredienti di Luck sono: un attore di esperienza, Sunjay Dutt, che interpreta un boss della malavita indiana, un esordiente lanciato verso il successo, Imran Khan, nel ruolo di un ragazzo eccezionalmente favorito dalla fortuna, una presenza femminile, Shruti Haasan, per un tocco romantico, infine, una trovata insolita attorno alla quale costruire tutta la trama e grazie a cui inserire scene d'azione di grande impatto. Sembrerebbe non mancare niente, eppure qualcosa non ha funzionato.
Nonostante ci sia grande interesse a Bollywood per le pellicole d'azione e lo sviluppo di effetti speciali degni dei film made in USA, il deludente risultato al box office di Luck dimostra che mischiare malamente adrenalina e sentimento quasi mai è sufficiente: gli spettatori indiani sono abituati a qualcosa di meglio.
Nonostante ci sia grande interesse a Bollywood per le pellicole d'azione e lo sviluppo di effetti speciali degni dei film made in USA, il deludente risultato al box office di Luck dimostra che mischiare malamente adrenalina e sentimento quasi mai è sufficiente: gli spettatori indiani sono abituati a qualcosa di meglio.
TRAMA
Un gruppo di persone sono reclutate dal boss della malavita Moussa (Sanjay Dutt), perchè si sfidino in un gioco al massacro in cui conta solo la sorte. Ognuna di esse ha un motivo diverso per essere coinvolta, ma tutte vogliono aggiudicarsi il grosso premio finale, mentre, nel mondo, scommettitori anonimi puntano sul possibile vincitore.
RECENSIONI
The Times of India: **1/2
Luck ha uno stile pesante e sembra essersi completamente dimenticato del copione. Così tanto che il film è come un realty show, più esteso, nel quale nessuno dei personaggi è capace di colpire con una connessione emotiva lo spettatore. Ironicamente i personaggi rimangono tutti ai margini, nessuno in grado di trasmettere la disperazione che li ha portati a essere coinvolti in folli situazioni come quella di saltare da un aereoplano con un paracadute che potrebbe non aprirsi, nuotare in mezzo agli squali, o puntarsi una pistola alla tempia l'uno con l'altro. Sinceramente non si sente nessuna empatia per Imran Khan che lascia la madre per l'entroterra sudafricano, a causa dei pesanti debiti lasciati dal padre suicida. E nemmeno si versano lascrime per il patriotico maggiore, Mithunda, che ha bisogno di soldi per la moglie morente. O per la pakistana quindicenne, Chitrashi Rawat, che gareggia sui cammelli mavorrebbe comprarsi una Lexus. E definitivamente non per il serial killer Ravi Kissen...
La trama è esile e serve solo come collante per una serie di scene d'azione che non sono poi così adrenaliniche...
Nikhat Kazmi, 24.07.2009
La recensione completa
Bollywood Hungama: ***
Allacciatevi le cinture e tenetevi pronti per un vero action movie in stile hollywood. Pensateci, Bollywood non ha sfornato tante pellicole d'azione quante commedie. C'è una mancanza. Ma Luck ha colmato questa lacuna. Statene certi non avevate più visto tali effetti da Dhoom 2...ma il film scivola a causa dello sviluppo della storia che passa, nella seconda ora, da avvincente a debole...
By Taran Adarsh, 24.07.2009
La recensione completa
Diana * 1/5
In Luck si parla di fortuna, quella fortuna che occorre al tavolo da gioco o grazie alla quale capita di essere l'unico sopravvissuto di un incidente catastrofico. Raghav Kapoor, per esempio, interpretato da Ravi Kissen, è un assassino condannato alla pena di morte ma, al momento della sua impiccagione, la corda si spezza ed egli si salva perchè un'esecuzione non può essere ripetuta. Tutti i partecipanti alla scommessa di Moussa hanno dimostrato che il destino è dalla loro parte. Il più fortunato tra loro potrà sopravvivere, essere il vincitore e guadagnare una notevole somma di denaro.
Sembra divertente? Lo sarebbe se non fosse che, come è facile immaginare, chiunque sia spinto a scommettere la propria vita in cambio di soldi deve trovarsi in una situazione disperata. Al via allora con un' insopportabile carrellata di storie drammatiche: chi ha lasciato a casa una moglie morente, chi paga gli errori di una sorella irresponsabile, chi ha una madre sola sopraffatta dai debiti.
Si può parlare davvero di fortuna quando un ragazzo è in grado di pescare, tra centinaia, il biglietto vincente alla lotteria ma suo padre è morto suicida?
Il bello:
- Chitrashi Rawat, è stato un piacere rivedere sullo schermo l'attrice, giocatrice di hockey, che interpretò la piccola Komal in Chak de India!
- La sequenza iniziale, Sanjay Dutt che sfreccia bendato tra i treni in corsa è mitico.
Il brutto:
- La storia, assurda ma, quel che è peggio, poco intelligente e a tratti involontariamente comica.
- Imran Khan, davvero troppo convinto di se stesso.
SCHEDA DEL FILM
Cast:
Sanjay Dutt - Karim Moussa
Imran Khan - Ram Mehra
Shruti Haasan - Ayesha Kumar e Natasha Kumar
Danny Denzongpa - Lakhan Tamang
Mithun Chakraborty - Major Jabbar Pratap Singh
Ravi Kishan - Raghav Kapoor
Chitrashi Rawat - Shortcut
Rati Agnihotri - Savitri Mehra (la madre di Ram)
Rupa Ganguly - Priya Singh (la oglie di Jawar Pratap)
Kota Srinivasa Rao - Swami
Snita Mahey - Angela
Diretto da Soham Shah (Kaal)
Scritto da Soham Shah e Renzil D'Silva (Rang De Basanti, Aks)
Musiche: Salim e Sulaiman Merchant (Rab Ne Bana Di Jodi)
Anno: 2009
Distribuito da Indian Films
CURIOSITA'
- Renzil D'Silva ha diretto l'atteso Kurbaan, con Kareena Kapoor e Saif Ali Khan, prodotto dalla Dharma Productions di Karan Johar che ha collaborato alla stesura della storia insieme allo stesso Renzil D'Silva. Kurbaan uscirà il prossimo novembre.
- Imran Khan si è iscritto, di recente, su Twitter e aggiorna la sua pagina con regolarità.
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