26 settembre 2009

A G Y A A T


Una troupe cinematografica si reca nella remota giungla cingalese per girare un film con il grande divo del cinema Sherman e la bellissima attrice Aasha. Moorthy, il produttore, è riuscito ad ingaggiarla con il ricatto. Sujal, l'aiuto regista, attendeva da tempo una tale occasione perché ha una cotta esagerata per Aasha, senza accorgersi che la sua assistente Sameera è perdutamente innamorata di lui. Oltre a loro, il gruppo comprende anche JJ (il regista), Rakka (che si occupa delle scene d'azione), Laxman (il tuttofare che segue Sherman ovunque) e Shakky (il direttore della fotografia).
A causa di un guasto alla cinepresa le riprese si interrompono. Per ammazzare il tempo, la troupe decide di fare una gita nel profondo della giungla guidata da Setu, un indigeno che sa perfettamente come orientarsi. Purtroppo Setu scompare e viene ritrovato morto poche ore dopo. I protagonisti cercano di ritrovare da soli la strada per tornare all'accampamento dal quale sono partiti ma si ritrovano inspiegabilmente sempre nello stesso punto.
La foresta tropicale se li prende uno ad uno...

Anno: 2009

Attori:

Pryianka/Nisha Kothari (Aasha)
Nitin Reddy (Sujal)
Gautam Rode (Sherman)
Rasika Duggal (Sameera)
Ishtiyak Khan (Laxman)
Ravi Kale (Rakka)
Howard Rosemeyer (JJ)
Ishrat Ali (Moorthy)
Kali Prasad (Shakky)
Joy Fernandes (Setu)

Recensione: *
La locandina è la parte migliore di Agyaat.
Varma deve ringraziare chi ha pubblicizzato il suo film creando un'aspettativa nettamente al di sopra del contenuto. Come nelle ultime imprese cinematografiche ispirate al genere horror a cui ha partecipato, i personaggi sono ben costruiti, al contrario della trama che lascia il tempo che trova. Sono decisamente più interessanti i battibecchi tra Sherman e Rakka o la love story tra Sujal, Aasha e la delusa Sameera dell'entità assassina. Se Varma si fosse concentrato maggiormente sulle tensioni dei protagonisti intrappolati in mezzo al nulla senza via d'uscita e avesse lasciato perdere l'entità soprannaturale assetata di sangue, probabilmente il risultato sarebbe stato migliore.
Agyaat raggiunge limiti inaccettabili per un regista del suo calibro: sembra una pellicola girata da un giovane emergente (e se così fosse allora si potrebbe anche apprezzare per l'originalità). Varma non può non sapere che un horror non funziona se la forza oscura che perseguita gli attori non viene né identificata né motivata, quantomeno nel finale! In The Blair Witch Project c'è una presunta strega, in Gehrayee è uno spirito in cerca di vendetta, ma questo essere (sempre che sia un essere) che cos'è? Come uccide? Perché lo fa? Mah, non ci è dato saperlo. L'idea che è in programma un sequel non stuzzica minimamente la curiosità.

Musica:
La musica di sottofondo che Varma ha dimostrato saper utilizzare molto bene nei suoi precedenti horror e che terrorizza lo spettatore quasi più delle immagini, in Agyaat è mediocre. Il regista tralascia di curare i dettagli, che sono il punto di forza di tutti i suoi film.
La coreografia del balletto finale è piuttosto carina, peccato che sia relegata in un angolino dello schermo. Dato il livello degli altri pezzi musicali, avrebbe forse meritato una considerazione migliore, invece che fungere da semplice accompagnamento dei titoli di coda.

Curiosità:
* RGV ha in programma di girare il sequel di Agyaat. La coppia di sopravvissuti Kothari-Reddy racconterà l'accaduto alla polizia e l'orrore li raggiungerà perfino in città.
* RGV è famoso per dare un tocco sexy ai suoi film mostrando le star in bikini; questa volta è il turno della bellissima Pryianka Kothari.
* Durante le riprese erano in atto gli scontri con le Tigri Tamil a soli 20 km dal luogo in cui si trovava la troupe.

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