27 agosto 2019

H A M I D


I pochi film che ho visto ambientati in Kashmir - terra magnifica e lacerata - sono misurati, malinconici, più amari che rabbiosi. Suppongo che, per aggirare la censura indiana, gli sceneggiatori debbano imbrigliare parole e intenzioni, e forse questo spiega il minimalismo (e l'assenza di originalità). 

Hamid non fa eccezione. Una storia semplice ma emozionante, un dramma intimista e non politico. Le vicende che insanguinano il Kashmir rimangono sullo sfondo. La pellicola indaga il senso inesprimibile di vuoto provocato dalla perdita di una persona cara, il rimorso, la chiusura in se stessi. I due protagonisti, il piccolo Hamid e la madre Ishrat, percorrono separatamente i rispettivi sentieri di dolore e di lentissima, estenuante rinascita. 
La regia è partecipe e delicata. La sceneggiatura si limita a narrare i tentativi di Hamid di conquistare il favore di Allah, le tragicomiche conversazioni telefoniche fra il bambino kashmiro e il soldato indiano, e la loro singolare, breve relazione. I dialoghi sono stringati. I personaggi appena abbozzati eppure vivi. Le interpretazioni sobrie.

Hamid ritaglia e isola un frammento di umanità e di solidarietà, lo mette a fuoco e ce lo porge. Non ci chiarisce il contesto, non aggiunge nulla di nuovo, ma ci sussurra che forse non tutto è perduto.

TRAMA

Hamid chiede con insistenza qualcosa al padre. L'uomo esce al buio per accontentarlo. Non tornerà più. Hamid viene informato che il padre è con Allah. Il bambino non si impressiona e telefona direttamente a Dio per chiedere spiegazioni al riguardo.

GIUDIZIO

Cinema Hindi: *** 1/2
Punto di forza: l'espediente ingegnoso delle telefonate
Punto debole: l'interpretazione un po' rigida del piccolo Talha Arshad Reshi

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Talha Arshad Reshi - Hamid
* Rasika Dugal - Ishrat, la madre di Hamid
* Vikas Kumar - Abhay, il soldato indiano e, volendo, anche Dio

Regia: Aijaz Khan
Sceneggiatura: adattamento di Ravinder Randhawa dell'opera teatrale Phone No 786 di Amin Bhat
Colonna sonora: Andrew T. Mackay
Anno: 2019
Awards:
* National Film Award per il miglior film in lingua urdu

CURIOSITA'

* Per approfondire la questione del numero 786 nell'Islam: clicca qui.
* La Central Reserve Police Force o CRPF è il corpo nazionale di polizia indiana, il più grosso corpo paramilitare al mondo. Numerosi contingenti della CRPF sono stanziati in Kashmir.

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