26 luglio 2019

K A L A N K


Difficile rimanere impassibili al cospetto di tanta sovrumana magnificenza estetica. In Kalank il comparto tecnico offre il meglio, sostenuto da investimenti colossali da parte della produzione. Non una nota stonata: splendide scenografie, abiti sontuosi, coreografie spettacolari. Un tripudio di lusso e colore. A cui aggiungere un cast di tutto rispetto, un soggetto e una sceneggiatura molto vecchio stile (e non è necessariamente un difetto), un'interessante cornice storica, personaggi ieratici, battute solenni, elegante gestualità. E una regia alla ricerca maniacale della perfezione in ogni fotogramma. 

Alla prima visione, lo splendore del film mi aveva folgorato. Mi godevo lo sfarzo a discapito della trama. Un'orgia per gli occhi e poca empatia. La costruzione drammatica mi era sembrata troppo fragile. Alla seconda visione, ero meno distratta dalla confezione. Mi sono emozionata di più. La narrazione si è rivelata dignitosa. Però Kalank non mi ha soddisfatto. Ritengo che la ragione sia la mancanza di carisma da parte degli attori principali. Varun Dhawan mi ha colpito, e mi ha ricordato Shah Rukh Khan, superstar per la quale, se non sbaglio, originariamente era stato scritto il personaggio di Zafar. Alia Bhatt (26 anni) ha un aspetto troppo giovane. Non credo fosse adatta ad interpretare Roop. E nel ruolo di Dev avrei preferito un attore più vecchio e più solido di Aditya Roy Kapur. Penso a pellicole simili come Devdas o Jodhaa Akbar, nelle quali i protagonisti sfoggiano una padronanza scenica che il trio di Kalank non possiede, con l'eccezione del solo Varun. 
Pare che Kalank sia rimasto per 15 anni nel cassetto della Dharma Productions. Ecco: 5 anni ancora e il cast sarebbe maturato al punto giusto. I film in costume di questa caratura sono molto impegnativi, nel senso che gli attori meno carismatici rischiano di rimanere soffocati dagli ornamenti e dai decori principeschi. Varun ce l'ha fatta a bucare lo schermo (bravo!). Alia e Aditya, pur diligenti, a mio parere no. Una menzione per Kunal Khemu, che regala l'unica interpretazione in larga parte davvero spontanea, ma in un ruolo purtroppo secondario. 

TRAMA

Satya sta per morire e induce Dev, l'amatissimo compagno, a sposare un'altra donna, Roop, contro la volontà di entrambi. Roop incontra Zafar, di religione e classe sociale diverse dalla sua. I due si innamorano. Dev lo scopre. La Partizione risolve.

ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

* La sequenza della celebrazione festiva di Dussehra, che visualizza il brano Ghar More Pardesiya. Un assaggio del tono della pellicola.

ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE

* La sequenza del toro, maldestramente creata al computer. Scena del tutto inutile, oltre che imbarazzante. Perchè scopiazzare Jodhaa Akbar (o Baahubali)?

RECENSIONI

Hindustan Times: ** 1/2
'First things first, the film is gorgeous. (...) Directed by Abhishek Varman and shot by the masterful Binod Pradhan, the makers of Kalank not only want every frame to be a painting, but every dialogue a proverb, every scene a portent. The result is beautiful but tedious. (...) The film’s politics are naive and laughable. From verbose lines to extreme opulence, Kalank is too theatrical and stage-y to appear current, which is why the old-world setup works... until it doesn’t. (...) Kalank often feels too much, and I only wish it made me do the same. It is a stunningly plated meal, but needed salt'.
Raja Sen, 18.04.19

Cinema Hindi: *** 1/2
Punto di forza: lo splendore estetico *****
Punto debole: lo scarso carisma di Alia Bhatt e di Aditya Roy Kapur

SCHEDA DEL FILM

Cast:

* Alia Bhatt - Roop
* Varun Dhawan - Zafar
* Madhuri Dixit - Bahaar Begum
* Aditya Roy Kapur - Dev
* Sonakshi Sinha - Satya
* Sanjay Dutt - Balraj
* Kunal Khemu - Abdul
* Kiara Advani - Lajjo
* Kriti Sanon - item song Aira Gaira

Regia e sceneggiatura: Abhishek Varman
Scenografia: Amrita Mahal Nakai *****
Colonna sonora: Pritam (canzoni). Lustratevi gli occhi con i video dei brani Kalank, First Class, Tabaah Ho Gaye (lunga vita a Madhuri!) e Rajvaadi Odhni.
Coreografia: Remo D'Souza, Bosco-Caesar, Saroj Khan
Fotografia: Binod Pradhan
Costumi: Manish Malhotra, Maxima Basu Golani
Traduzione del titolo: stigma, ignominia, macchia
Anno: 2019

RASSEGNA STAMPA/VIDEO


CURIOSITA'

* Sridevi era stata inizialmente scritturata per il ruolo di Bahaar Begum. Dopo il suo decesso, è subentrata Madhuri Dixit.

GOSSIP & VELENI

* Ho notato che nel film gli episodi di violenza vengono attribuiti solo alla comunità musulmana ai danni di quella hindu. Non sono un'esperta di storia, non saprei se a Lahore (Pakistan), città nella quale è ambientato Kalank, prima e durante la Partizione gli hindu fossero in numero talmente esiguo da non consentire loro di agire/reagire in modo altrettanto sanguinario.
* A parte quello già citato, ci sono altri scopiazzamenti in Kalank. Facciamo che la sequenza alla stazione (molto emozionante) non ricordi proprio Dilwale Dulhania Le Jayenge, ma, ad esempio, la scena degli ombrelli è quasi identica a quella analoga di Kabhi Khushi Kabhie Gham.

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