11 gennaio 2010

PAA


Quarant'anni fa, nel 1969, Amitabh Bachchan fece il suo debutto sul grande schermo come uno dei sette protagonisti di Saat Hindustani, diretto da Khwaja Ahmad Abbas. Il film non fu un grande successo ma Amitabh vinse il suo primo National Film Award come miglior attore debuttante. Dopo più di 150 film ed altrettante interpretazioni, questo mostro sacro del cinema indiano sorprende ancora: il suo Auro, un dodicenne affetto da progeria, un'anomalia genetica che causa invecchiamento precoce, ha incuriosito ed entusiasmato tutti.

TRAMA

Vidya (Vidya Balan) è una ginecologa, ha un figlio e vive con la madre. Amol Atre (Abhishek Bachchan) è un giovane politico impegnato che lotta contro la corruzione delle istituzioni. Quello che li lega è Auro, un bambino vivace ed intelligente che soffre di una grave e rara patologia.
Paa è un film sulla malattia, sulle diversità, su quanto si può essere uguali agli altri anche quando si è differenti; è la storia di un bambino e della sua famiglia.

RECENSIONI

The Times of India ***1/2
Auro risponde con un grande 'buuuuuu' a tutti noi scettici che avevamo iniziato a dubitare della sua capacità di intrattenere dopo 'Jhoom Barabar Jhoom', 'God Tussi Great Ho', 'Aladin', ecc. Perchè non tutti gli attori 67enni possono mettersi nei panni di un adolescente senza sembrare imbarazzanti e sciocchi. Amitabh Bachchan non solo cattura con grande perizia l'essenza del ragazzino goffo e strano, ma crea anche un nuovo parametro di riferimento per sperimentare, rinnovarsi e reinventarsi quando la curva della carriera sembra discendere. L'attore appare diverso, parla in modo diverso, si muove in modo diverso e reagisce da un punto di vista emotivo in modo diverso. Il risultato? 'Paa' è un'esperienza che funziona, proprio perchè è così differente. Il film si apre con un primo tempo in qualche modo statico e disordinato, e si illumina ad intermittenza quando Auro entra in scena. Improvvisamente spicca un salto nel secondo tempo, con Auro e le sue buffonerie ad avere la meglio. La pellicola gira piacevolmente al largo dal sentimentalismo e gestisce il flusso emotivo con misura e sottigliezza. Quanto alle performance, sono tutti bravi. Ma è Amitabh a spiccare: 'Paa' è soprattutto una piattaforma per Auro per portarvi via il cuore. E Auro lo fa. E no: non è una versione desi di Benjamin Button.
Nikhat Kazmi, 03.12.09
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Hindustan Times ***1/2
Reinventare Amitabh Bachchan ha costituito per lungo tempo un'industria multi milionaria. Molti registi ci hanno provato, scioccando o compiacendo il pubblico. Ma pochi sono stati benedetti da una visione che andasse oltre la fascinazione infantile per la star. Balki è fra questi. L'ultima volta ci ha offerto una storia d'amore abbastanza estrema fra persone di età molto diverse ('Cheeni Kum'). In 'Paa' il rischio era infinitamente maggiore. Abbiamo il più famoso attore Indiano privo delle sue risorse: la voce profonda e la presenza da schianto. Amitabh rinuncia interamente alla sua aura scenica in favore di Auro. Il grosso del pubblico non ci è abituato. Poteva riderne o andarsene. Sorprendentemente ride al momento giusto e lascia la sala piuttosto soddisfatto. Questo è il traguardo più grande raggiunto dal film. 'Paa' non perde mai la sua nota di gioia e di umorismo. Il tono è sensibile e sentimentale, anche se qualche volta eccede nel melodrammatico e nell'eccessivo. Comunque quando l'obiettivo inquadra Auro si rimane quasi ipnotizzati dal viso che si nasconde dietro la maschera. Poche star con una tale consolidata immagine pubblica avrebbero potuto mettere a segno un ruolo con così tante sfumature.
Mayank Shekhar, 04.12.09
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Diana *** 3/5
Alcune pellicole devono a chi le interpreta la maggior parte della loro buona riuscita, Paa è una di queste. Abhishek Bachchan, che qui ha la possibilità di impersonare il padre di Auro, interpretato da Amitabh Bachchan di cui nella realtà è il figlio, si conferma un attore vero, convincente, dotato di un'impressionante naturalezza e che non sembra affatto intimidito dalla grandezza di un così ingombrante genitore. Vidya Balan, sempre all'altezza del ruolo, è particolarmente graziosa.
I comprimari sono tutti bravi.
Grazie, inoltre, alla buone musiche, ad una regia misurata e sensibile che evita il più possibile melassa e smancerie, alla leggerezza e spontaneità mostrata da Auro e dai suoi compagni di scuola, Paa va senza esitazioni promosso.

Il bello:
- Un mappamondo bianco, senza confini.
- Amitabh Bachchan.
L'attore, per trasformarsi in Auro, si è quotidianamente sottoposto a sei ore di trucco che lo hanno reso quasi irriconoscibile; ha cambiato postura ed assunto un nuovo tono di voce.
Dietro gli occhiali spessi, però, gli occhi che si arrossano di commozione, si accendono divertiti e guizzano ironici sono i suoi: bravo, generoso, leggendario.

Il brutto:
- L'episodio della diretta televisiva: una divagazione forse necessaria ma troppo lunga.
- L'orologio del Corpus Christi College a Cambridge, che scandisce il passare del tempo durante la canzone Mudhi Mudhi Iteffaq Se: orrendo

SCHEDA DEL FILM

Cast:

Auro - Amitabh Bachchan
Amol Atre - Abhishek Bachchan (Delhi-6)
Vidya - Vidya Balan (Parineeta)
Mr. Atre - Paresh Rawal (Cheeni Kum)
Vidya's mother - Arundhati Naag (KamaSutra: A Tale of Love)
Narrator - Jaya Bachchan
Vishnu - Pratik Katare

Scritto e diretto da R. Balakrishnan (Cheeni Kum)

Musiche: Ilaiyaraja (Cheeni Kum)

Coreografie: P.C. Sreeram

Anno: 2009

Traduzione del titolo: Papà

Distribuito da Adlabs

AWARDS:

16th Star Screen Awards
Miglior attore protagonista - Amitabh Bachchan
Miglior attrice protagonista - Vidya Balan
Miglior attrice non protagonista - Arundhati Naag
Best Child Artiste - Pratik Katare
Star Plus Jodi Award - Amitabh Bachchan - Abhishek Bachchan

CURIOSITA'

- Paa è il secondo lavoro di R. Balakrishnan, che debuttò dirigendo Cheeni Kum, un delizioso film del 2007, interpretato da Amitabh Bachchan e Tabu (Chandni Bar).
Cheeni Kum fu trasmesso da raiuno, purtroppo tagliato e doppiato, con il titolo Senza Zucchero, nell'estate del 2008, per il ciclo "Amori con...turbanti".
- Paa è la prima produzione della AB Corp. Ltd., la casa di produzione dei Bachchan.
- Il make up di Amitabh Bachchan è stato affidato a Christien Tinsley che ha curato il trucco per film come La passione di Cristo, Catwoman e per la trilogia de Il Signore degli Anelli.
- Paa è ispirato ad un film americano del 1996, Jack, con Robin Williams.

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