23 maggio 2016

FILM 2014 CONSIGLIATI DA DIANA

Un anno decisamente buono per il cinema in lingua Hindi, c'è veramente l'imbarazzo della scelta.
A parte qualche pellicola di cui non condivido il successo come Dedh Ishqiya, lontano e pallidissimo parente del meraviglioso Ishqiya, PK, tanto rumore per nulla o quasi, e Ankhon Dekhi, aimè stavolta Rajat Kapoor gira un po' a vuoto, il livello generale è stato piuttosto alto.
Non entra tra i migliori ma merita senz'altro una menzione Highway, che all'inizio è un po' ostico, ma cresce alla grande, e che dal punto di vista emotivo è una bomba.
Sul fronte opposto, tra i film pessimi, spiccano Gulaab Gang e Happy New Year, ma del disastro di Farah Khan e Shah Rukh Khan ce ne occupiamo più avanti.

Ecco le pellicole da non perdere del 2014:

1) Queen 
diretto da Vikas Bahl, con Kangana Ranaut, Rajkummar Rao, Lisa Haydon, Mish Boyko, Jeffrey Ho, Joseph Guitobh, Yogendra Tiku, Alka Badola Kaushal e Chinmaya Agrawal. 
Rani, lasciata dal fidanzato il giorno prima del matrimonio, decide di partire da sola per il viaggio di nozze in Europa.
I primi quaranta minuti del film durante i quali Rani, travolta dal dolore e dall'umiliazione, ripensa alla sua storia d'amore con Vijay sono strazianti e perfetti. La scena in cui è ripresa sola, seduta a disagio sull'aereo per Parigi è così emblematica che rimane veramente poco da aggiungere. Ma, lontano dal suo mondo, dopo il rifiuto, la rabbia, la depressone, per Rani arrivano l'accettazione e, piano, la ripresa.
Una delle canzoni del film dice che il nostro porto sicuro siamo noi, eppure la protagonista non trova la strada da sola ma grazie ad un gruppo di amici improvvisati. Un gruppo eterogeneo di persone con cui ridere e condividere e ritrovare un po' di fiducia in se stessa. Un bel viaggio.
Kangana Ranaut fresca e autentica come non la si vede quasi più.
Il trailer di Queen

2) Filmistan
diretto da Nitin Kakkar, con Sharib Hashmi, Inaamulhaq, Kumud Mishra, Gopal Dutt e Ravi Bhushan Bhartiya.
Sunny è un grande appassionato di cinema che sogna di fare l'attore. I provini si susseguono senza successo ma gli si presenta l'occasione di lavorare come assistente alla regia per un documentario in Rajasthan. Mentre è al seguito della troupe, viene rapito per errore da un gruppo di terroristi che puntavano invece ai membri americani del cast. In attesa di capire che cosa faranno i sequestratori di lui, è tenuto prigioniero in Pakistan, poco lontano dal confine, nella casa di Aftaab, che per vivere contrabbanda film hindi.
Vincitore del prestigioso National Film Award, Filmistan è una meravigliosa pellicola piena piena piena di riferimenti cinematografici, anche occidentali. Per chi ama le settima arte con passione, per quelli che hanno visto un milione di film ma che ancora si emozionano quando ne arriva uno come questo che riempie di luce l'esistenza. E poi per tutti, perché una cosa così la devono vedere tutti.
Il trailer di Filmistan

3) Haider
diretto da Vishal Bhardwaj, con Shahid Kapoor, Tabu, Narendra Jha, Kay Kay Menon, Shraddha Kapoor e Irrfan Khan.
Trasposizione cinematografica di Amleto firmata Vishal Bhardwaj che già aveva diretto Maqbool da Macbeth e Omkara da Otello.
Haider è uno dei lavori ispirati a Shakespeare più fedeli che abbia mai visto. Nel dramma, nel significato, nello spirito. Vishal in Kashmir  è più shakespeariano di qualsiasi altro in Danimarca.
Un'opera notevole, di grande intensità che lascia stecchiti.
E' un piacere vedere Shahid Kapoor tornare a pellicole così importanti. E' un onore ammirare Tabu in questa interpretazione favolosa. Fragile, sensuale, manipolatrice, indifesa, determinata, ambigua: mille sfumature, mille profondità di un'indimenticabile Gertrude.
Il trailer di Haider

4) Ugly

di Anurag Kashyap, con Anishika Shrivastava, Tejaswini Kolhapure, Rahul Bhat, Vineet Kumar Singh, Ronit Roy e Siddhanth Kapoor.
Per incontrare il suo agente, Rahul, aspirante attore, lascia la figlia Kali ad aspettarlo in macchina. Quando ritorna a prenderla, la bimba è scomparsa.
Ugly è un film che racconta una storia terribile, ancora più terribile perché proprio coloro che dovrebbero prendersi cura di Kali, sono quelli a cui interessa meno di lei.
A nessuno importa di Kali, solo a voi che state guardando, ed è uno spettacolo che fa male.
Quello di Ugly è un mondo che non ci piace, che speriamo non esista, ma si tratta di un film così ben pensato, così tondo, talmente perfetto nella sua costruzione e nella sua intenzione, che va guardato.
In rete si trova quello che da Kashyap è stato inteso e girato come il prologo di UglyKali-Katha (The Prologue), per chi se la sente.
Il trailer di Ugly

5) Mary Kom
di Omung Kumar, con Priyanka Chopra, Sunil Thapa, Darshan Kumar e Robin Das.
Pellicola biografica, che si è aggiudicata un National Film Awards, sulla campionessa di pugilato Mary Kom. 
Storia di una ragazzina cocciuta e talentuosa che nata a Manipur diventerà  la cinque volte vincitrice del AIBA Women's World Boxing Championships. 
"Non c'è gloria senza lotta" recita una battuta del film e qui non mancano lotta, sudore, lacrime e sangue. Né la gloria.
Omung Kumar, collaboratore di Bhansali che produce, fa un buon lavoro limitando la retorica al minimo. Sa dosare tutti gli elementi, trovando la giusta intensità. 
Per Priyanka Chopra è un ruolo d'oro a cui l'attrice fa onore.
Le storie sullo sport sono le migliori, gli atleti fanno sognare più delle rock star, con la loro passione, la loro determinazione e la loro abnegazione. Quando vincono si sente, per esserne testimoni, di aver fatto parte di un'impresa grandiosa.
Mary Kom parteciperà alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016 e noi tifiamo per lei!
Il trailer di Mary Kom

6) Kill Dil
diretto da Shaad Ali, con Govinda, Ranveer Singh, Ali Zafar e Parineeti Chopra.
Tutu e Dev, orfani dalla nascita, sono due assassini professionisti che lavorano per Bhaiyaji, il gangster che li ha cresciuti. Quando Dev si innamora di Disha, comincerà a desiderare di cambiare vita.
Spassosissimo film, sfrontatamente sopra le righe, e persino un po' romantico a cui non si riesce a trovare una pecca.
Parineeti Chopra ha carisma da vendere, Ali Zafar è quello più serio, il bel tenebroso, Ranveer Singh è nel suo elemento, ci sguazza, si diverte e fa divertire anche noi. Govinda è super, la ciliegina sulla torta.
Gran senso dell'umorismo degli autori, gran bella colonna sonora, che infatti è di Shankar–Ehsaan–Loy, irresistibile la title song. Buttatevi!
Il trailer di Kill Dil

7) Happy Ending
di Raj and D.K., con Saif Ali Khan, Ileana D'Cruz, Ranvir Shorey, Kalki Koechlin, Govinda, Preity Zinta e Kareena Kapoor Khan.
Yudi è uno scrittore di successo che fugge qualsiasi tipo di impegno e che non desidera altro se non la fama, i soldi e le relazioni sentimentale senza vincoli, che l'unico libro che ha pubblicato gli procurano.
Trascorsi più di cinque anni dall'uscita del suo romanzo, però, i fondi scarseggiano e la casa editrice minaccia di scaricarlo a favore di una più  prolifica e giovane autrice di romanzi rosa. Yudi sarà costretto a darsi da fare.
Sul muro di fronte alla scrivania del protagonista di Happy Ending si legge la sua frase mantra: to avoid criticism say nothing, do nothing, be nothing, che racchiude perfettamente lo spirito del film, un'impertinente commedia politically incorrect che fa dell'ironia una religione e che adotta la supercazzola come scelta stilistica.
Saif e Ranvir Shorey interpretano una coppia di amici irresistibile e c'è anche Govinda che quest'anno evidentemente è in grande forma. Ma soprattutto c'è l'alter ego di Yudi, Yogi, un Saif Ali Khan strepitoso. Vi assicuro che dopo Happy Ending guarderete Saif con altri occhi.
Il trailer di Happy Ending

8) Humpty Sharma Ki Dulhania
diretto da Shashank Khaitan, con Alia Bhatt, Varun Dhawan, Gaurav Pandey, Sahil Vaid, Ashutosh Rana e Siddharth Shukla.
La giovane Kavya, che sta per sposare il ragazzo scelto per lei dalla sua famiglia, da Ambala parte per Delhi con la missione di trovare l'abito da sposa dei suoi sogni. Incontrerà Humpty e sarà amore ma immaginare un futuro insieme non sarà facile, l'impegno di un matrimonio combinato incombe.
Carinissima commedia romantica che riesce nell'impresa mai riuscita prima, nonostante i più diversi tentativi, di emulare l'intoccabile (e irraggiungibile) Dilwale Dulhania Le Jayenge, senza infastidire, anzi suscitando simpatia e tenerezza.
Frizzante e moderno Humpty Sharma Ki Dulhania è il film sentimentale dell'anno.
Il trailer di Humpty Sharma Ki Dulhania

9) Hasee Toh Phasee
diretto da Vinil Mathew, con Parineeti Chopra, Siddharth Malhotra, Adah Sharma e Manoj Joshi.
Nikhil e Karishma si sono conosciuti, si sono piaciuti e stanno per sposarsi. Due bravi ragazzi che pianificano il loro futuro insieme.
A scombinare tutto però arriva Meeta, intelligente, stravagante e ribelle sorella di Karishma, già fugacemente conosciuta da Nikhil, sette anni prima. Meeta e Nikhil scopriranno che cosa sono le affinità elettive e le disordinate ragioni del cuore.
Perché Pareeneti ci piace, anche se all'inizio esagera un po' con i tic. Per dare una seconda possibilità a Siddharth Malhotra, dopo il non felicissimo esordio in Student Of The Year. Perché le storie d'amore non bastano mai. E perché abbiamo un debole per i papà, come quello interpretato da Manoj Joshi, che sanno stare dalla parte delle proprie figlie, sempre.
Il trailer di Hasee Toh Phasee

10) Hawaa Hawaai
di Amole Gupte, con Partho A. Gupte, Salman Chhote Khan, Maaman Memon, Ashfaque Bismillah Khan, Thirupathi N. Kushnapelli, Neha Josh e Saqib Saleem.
Dopo la morte del padre, Arjun inizia a lavorare in un bar vicino al quale, di sera, alcuni suoi coetanei prendono lezioni di pattinaggio. Il ragazzo incuriosito, presto comincia a desiderare di poter anche lui imparare ad usare i pattini.
Gupte, come già in passato, strafà e alla fine del film pasticcia un po'. Peccato perché la prima parte è splendida.
Bella come i giochi da bambini, come gli amici del quartiere, come credere che si può fare, che i sogni si avverano. Bella come dei pattini fatti con i pezzi raccolti tra la spazzatura. Bella abbastanza per dimenticarsi del resto.
Il trailer di Hawaa Hawaai

Happy New Year
di Farah Khan, con ShahRukh Khan, Boman Irani, Abhishek Bachchan, Deepika Padukone, Sonu Sood, Vivaan Shah, Jackie Shroff.
Charlie cova vendetta contro Charan Grover, che otto anni prima ha rovinato suo padre.
Per realizzare i suoi propositi mette insieme una squadra di vecchi amici e un piano che frutterà 15 milioni di dollari e spedirà Grover in prigione.
Quello che ancora gli serve è una buona insegnante di ballo che permetta al team di qualificarsi per il World Dance Championship a Dubai, durante il quale deve avvenire il furto.
La trama di Happy New Year, per quanto abbozzata e non proprio originale, avrebbe diversi e potenzialmente felici sviluppi, ma le poche trovate simpatiche, e tutto il film nel complesso, si perdono a causa di una comicità volgare e fastidiosa, di scelte estetiche pacchiane ma banali, senza nemmeno il conforto di essere gustosamente trash, e di una stupidità di fondo che annoia. Quello che disturba maggiormente, inoltre, è che Farah Khan nasce come coreografa ma qui le musiche e le coreografie, che potrebbero essere sorprendenti e avere grande spazio (il film infatti mette in scena una gara di ballo), sono tra le cose più deludenti.
Peccato perché il buon esordio alla regia di Farah Khan, Main Hoon Na, lasciava sperare in tutt'altri sviluppi.
Dispiace per ShahRukh Khan, sempre carismatico (che però produce ed è quindi in parte colpevole), per Abhi, sempre simpatico, per Boman Irani, l'attore giusto nel film sbagliato, e per il cameo di Prabhu Deva, davvero godibile.
Il trailer di Happy New Year

Nessun commento: