26 aprile 2012

KAHAANI



Sujoy Ghosh, dopo i deludenti Home Delivery e Aladin, ammutolisce coloro che non avevano più fiducia in lui con qualcosa di splendido e unico nel suo genere: un film al femminile  dalla narrativa multistrato che invita a seguirlo rapiti e a morderlo voracemente. Kahaani è un racconto in cui la macchina da scrivere  viene sostituita  dalla macchina da presa e l’ispirazione sembra nascere da un sogno confuso, ci si sposta fluttuando tra il razionale e il visionario mentre ritagli di  immagini attendono di essere riuniti pazientemente al mattino.


TRAMA
Vidya (Vidya Balan) da settimane non riceve notizie del marito giunto a Kolkata, la sua città natale, per un progetto temporaneo della sua impresa. Nonostante sia in avanzato stato di gravidanza la donna si reca in India  per conoscere la verità e affronta il viaggio, la stanchezza e i pericoli,  dell’uomo però  non c’è traccia,   pare svanito nel nulla o addirittura mai esistito.


La narrazione corre in più piste senza mai inciampare e lascia che il pubblico respiri la stessa aria dei personaggi, i colori e le oscurità del monsone. La direzione fotografica si abbandona ad un’analisi non descrittiva quanto sensoriale di una grande città fatta di  gente, rumori, suoni e  piccoli dettagli, nella quale perdere la concezione di spazio e luogo è estremamente semplice.  Kahaani, come svela il titolo, è soprattutto una storia,  un sogno cinematografico in cui il vissuto e il mai vissuto si uniscono, nella sua dimensione convivono l’attesa paziente e l’azione, la confusione e l’ordine,  l’atmosfera di una metropoli caotica invasa di macchine e l’aura mistica della mitologia. L’obiettivo è  guidato dal punto di vista femminile della protagonista  e mosso dalla sua intuizione e capacità di osservare, ci si perde camminando tra una folla indaffarata che non ci appartiene, si sbircia curiosi tra i vicoli, tra i mercati, dalle finestre, si cercano interpretazioni per sguardi e reazioni, si resta ad attendere ciò che non è stato ancora narrato.
Vidya Balan non incarna i tratti classici dell’attrice / modella contemporanea ma ricorda il fascino intrigante  delle grandi interpreti del passato, la professionalità di Waheeda Rehman, l'emotività di Meena Kumari, il carisma di Nargis.  Vidya è abile nelle scelte e capace di cimentarsi in personaggi diversi, la sua presenza già dal debutto in Parineeta fece gridare al miracolo, un’artista che è “dentro incandescente” come presentato da Raj Kapoor in Aag :  la scena è accesa da coloro che hanno un fuoco che arde e la calcano con orgoglio, inquietudine e passione.
Seppur girato da un regista uomo Kahaani è un film incentrato solo sulla donna,  i suoi molteplici volti e la  misteriosa energia che rinnova l’universo. Tutto ha luogo durante i giorni del Durga Puja, la festività più sentita nello stato del Bengala, nella quale si celebra il trionfo della giustizia e si costruiscono splendide statue da immergere nelle acque al termine dei rituali. La divinità sottomette il demone e l’ira repressa si libera all’esterno trafiggendo il male, una reazione violenta ma non mossa dall'istinto maschile quanto avviata dall’ interiorizzazione femminile. Tra imponenti creazioni artistiche di immediata caducità la città intera cambia volto, il personaggio di Vidya domina con la sua forza e fierezza e  per un attimo ritroviamo in lei un riflesso degli occhi magnetici delle immagini della Dea, sui quali è impossibile posare lo sguardo troppo a lungo. Ma la protagonista non è sola,  i personaggi secondari sono stati pensati in modo da non essere dimenticati. Nel viaggio incontriamo  Rana ( il poliziotto alle prime armi che ammira il suo coraggio e prova una strana attrazione maturata nel rispetto)  Mr. Khan (l’agente aggressivo ed egocentrico interpretato da Nawazuddin Siddique, attore cresciuto nel mondo del teatro) e  Bob Biswas (serial killer dai manierismi stucchevoli, la cui ipocrisia di facciata infastidisce anche più dei colpi della pistola).
Abbandonarsi a qualsiasi tipo di commento è difficile tanto quanto evitare di svelare troppi dettagli, nel film   il distacco emotivo di una narrazione "da thriller" non viene rispettato e gli eventi sono sopraffatti dalle sensazioni e dall’empatia, dal disgusto e dalla meraviglia.  Kahaani è molto di più di un intricato plot da risolvere, è una pellicola completa, veloce ma mai sbrigativa, che non solo suscita interesse ma stimola la fantasia ed accoglie con calore, riuscendo a toccare luoghi diversi dell’interiorità.


Il mio giudizio sul film : ***** 5/5
ANNO: 2012
REGIA : Sujoy Ghosh
TRADUZIONE DEL TITOLO : Storia


CAST
Vidya Balan …………………. Vidya Bagchi
Parambrata Chatterjee ……………………. Satyoki  “Rana”
Saswata Chatterjee ………………… Bob Biswas
Nawazuddin Siddique ………………… Mr. Khan
Indraneil Sengupta ……………… Milan Damji


COLONNA SONORA :  Vishal & Shekhar

PLAYBACK SINGERS: Vishal, Shreya Ghoshal, Amitabh Bachchan, Sukhwinder Singh, KK, Usha Uthup, Javed Bashir

SITO UFFICIALE :  Kahaanithefilm.com



QUALCOS’ALTRO:
Gli attori bengali Parambrata Chatterjee e Saswata Chatterjee sono apparsi insieme anche in Dosar di Ritiparno Ghosh.

I set sono prevalentemente  le strade di Kolkata, la riprese  si sono svolte contemporaneamente alle celebrazione del Durga Puja, il regista ha voluto filmare scene di vita reali piuttosto che ricreare una simulazione dell’evento preparato appositamente per il film.  Le comparse sono state prese a caso tra la folla e istruite al momento, solo pochi junior artists esperti hanno affiancato Vidya Balan per essere sicuri che nelle sequenze in cui l’attrice veniva inquadrata da vicino non ci fossero contrattempi.  Sujoy Ghosh ha scelto un’autentica guest house in una strada affollata della città, realmente chiamata "Monalisa" come nelle film,  prenotando tutte le stanze fino al termine delle riprese. La piccola pensione è ora diventata meta di visite di curiosi e turisti e pare abbia alzato vertiginosamente le sue tariffe, prima molto modeste.

Vishal & Shekhar hanno composto una colonna sonora atipica rispetto ai loro precedenti album che include anche una versione di  "Ekla Cholo Re" componimento patriottico scritto da Rabindranath Tagore in lingua bengali e cantato nel film da Amitabh Bachchan.

Durante la fase di promozione del film Vidya Balan è apparsa in vari luoghi pubblici con il pancione e gli abiti di Vidya Bagchi.  Vidya promuove il film ad Ahmenabad (clicca qui). Mrs Bagchi nel serial Tv Uttaran. (clicca qui

La frase dell’inquietante serial killer Bob Boswas   "Namashkar … Aami Bob Biswas.. ek minute?"   È diventata un tormentone su Twitter e Facebook. Articolo dedicato alla pagina Fb (Clicca qui).

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