Una costante partita a dama (o criket, giusto per restare in tema) tra i suoi punti forti e gli elementi che sembrano inseriti apposta per stritolarlo, una competizione all'ultimo sangue che si conclude con un mezzo sorriso. Forse è merito degli occhi verdi di Rani o dei pantaloni attillati di Shahid se da un totale disastro riesco pure a divertirmi e vedere positivo.
Potenzialmente interessante ma perso in un brodino d'incertezza, Dil Bole Hadippa è soprattuto un'occasione mancata.
TRAMA
Potenzialmente interessante ma perso in un brodino d'incertezza, Dil Bole Hadippa è soprattuto un'occasione mancata.
TRAMA
Veera sogna di giocare a criket e le sue abilità la rendono più forte dei suoi coetanei di sesso opposto ma nessuno la prende sul serio. Nel frattempo la squadra locale è in preda a una frustrazione storica dovuta a diciannove anni di sconfitte consecutive dalle quali sembra non essere destinata ad uscire. Travestita da uomo, Veera si spaccia per Veer Pratap Singh e conquista l'attenzione del nuovo capitano oltre che un posto in prima linea nella squadra. Per quanto durerà l'inganno?
Rani è bella come non mai e così giovane da sembrare la sorella minore di Shahid. Dil Bole Hadippa la rimette in carreggiata proponendo l'energia giocosa che l'aveva contraddistinta in Bunty aur Babli e le ridona una nuova adolescenza. Ma non è il suo film e la situazione le sfugge di mano.
Rani è bella come non mai e così giovane da sembrare la sorella minore di Shahid. Dil Bole Hadippa la rimette in carreggiata proponendo l'energia giocosa che l'aveva contraddistinta in Bunty aur Babli e le ridona una nuova adolescenza. Ma non è il suo film e la situazione le sfugge di mano.
C'è troppa insicurezza nell'approcciare la telecamera in veste di Veer piuttosto che di Veera, poca cura nella caratterizzazione del suo doppio ruolo, troppa stanchezza e tensione che si accumulano fino a raggiungere gli spettatori.
Rani non si è accorta che sta portando avanti la sua carriera al contrario? Prima una serie di titoli meravigliosi e adesso torna a fare la gavetta. Ammirevole il suo coraggio, ma è il momento di diventare più esigenti nella scelta delle pellicole da interpretare, pensando solo a ruoli adatti a valorizzare il suo talento.
Rani non si è accorta che sta portando avanti la sua carriera al contrario? Prima una serie di titoli meravigliosi e adesso torna a fare la gavetta. Ammirevole il suo coraggio, ma è il momento di diventare più esigenti nella scelta delle pellicole da interpretare, pensando solo a ruoli adatti a valorizzare il suo talento.
Sarebbe bastato poco per rendere più credibile il suo alter-ego maschile, magari un look più naturale, dei movimenti più disinvolti, una migliore modulazione della voce, o più semplicemente...evitare di apparire in campo con la French manicure.
Di chi è colpa? Dei costumisti? Degli sceneggiatori? Del regista? Io non voglio credere che Rani non abbia saputo fare di meglio, devo trovare per forza qualcun altro a cui scaricare la responsabilità.
Shahid Kapoor, capitolo a parte.
Se qualcuno non si fosse ancora accorto del potenziale di questo ragazzo, anche solo basandosi sulle sue ultime uscite, potrà farsi un'idea della direzione in cui sta andando e della velocità con cui corre dritto alla meta. Shahid in questo film ha un personaggio finto, inutile, pure un po' maschilista e di sicuro troppo antipatico. Il copione gli ordina di camminare un metro da terra e aprezzare la sua corteggiatrice in bikini (Sherlyn Chopra, su lei no comment). Quando va bene è solo snob, quando va male è addirittura offensivo. Merito suo e di nessun altro se è riuscito a farsi amare nonostante la cospirazione portata avanti nei suoi confronti.
La storia inizia scatenando un certo entusiasmo ma scivola via mano a mano che si avvicina la partita finale. Troppo radicale la sovrapposizione tra gli elementi positivi abbinati alla vita di villaggio indiana contrapposti allo spauracchio della tremenda perdizione in cui naufragano gli emigrati a Londra. Non sono esami a chi si aggiudica il voto più alto in condotta. O no?
Nel tentativo di scindere lo schieramento dei buoni da quello dei cattivi, c'è il rischio che tutti i personaggi finiscano per diventare antipatici.
Il mio giudizio sul film : ** 2,5 / 5
Pollice in alto solo per :
- L'intrattenimento di base. Il film non prende il volo ma può essere un buon passatempo
- La frizzante colonna sonora capitanata dal divertente brano “Hadippa”
- Le picturizations delle canzoni. Tutte da 10 e lode. Le immagini più divertenti in “Bangra Bistar”, mentre Rani è costretta a cimentarsi in un ballo maschile corteggiando Rakhee Sawant
- Una buona sintonia tra Shahid e Rani. Sarà il caso di testarla nuovamente....
- La bellezza del paesaggio agricolo e i suoi mille colori celebrati in riprese meravigliose
- La scena degli equivoci nello spogliatoio, assurda ma piuttosto divertente.
ANNO: 2009
TRADUZIONE DEL TITOLO: Il cuore dice Hadippa!! (evviva!!)
REGIA: Anurag Singh
CAST:
- Rani Mukherjee …............ Veera / Veer
- Shahid Kapoor................Rohan
- Anupam Kher..................Vikram
- Poonam Dhillon...............Yamini
- Rakhee Sawant................Shanno
- Sherilyn Chopra..............Sonya
COLONNA SONORA : Pritam
PLAYBACK SINGERS: Shreya Goshal, Sonu Nigam, Sunidhi Chahuan, Alisha Chinoy, Mika Singh
COREOGRAFIE: Vaibhavi Merchant
RECENSIONI:
- Bollywood Hungama ** 2/5
- The Times of India *** 3,5/5
Il cuore di 'Dil Bole Hadippa!' è certamente al posto giusto, ma la pellicola non riesce a sedurre il pubblico: non è un'accattivante commedia romantica nè un vero film sportivo. DBH fallisce nel costruire la tensione drammatica che troviamo nel climax di 'Lagaan'. Peggio: le canzoni - poco allettanti - interrompono il flusso narrativo. Comunque la pellicola ha i suoi buoni momenti, ed anche gli attori fanno del loro meglio. DBH è stato concepito come veicolo di ritorno sullo schermo per Rani Mukherjee, e il film le offre ampie opportunità di mostrare le sue doti: commedia, dramma, danze... Rani fa tutto, e recita con lo stesso abbandono che l'ha resa cara a milioni di spettatori. Ma a volte sembra troppo ansiosa di impressionare favorevolmente il pubblico. Kapoor è sobrio ed efficace. Avijit Ghosh, 18.09.09
( testo originale)
- Hindustan Times * 1,5 /5
Completamente priva di contesto, la pellicola perde terreno imbonimento dopo imbonimento: la bonomia indo-pachistana, l'idea di un'indianità superiore alla cultura occidentale, la retorica del potere alle donne, il delirio per il cricket, le aspirazioni di provincia. Sedetevi e stupitevi. DBH è stato interamente concepito attorno all'attrice protagonista. Lei è dignitosa, come sempre, ma cos'è questo film? Mayank Shekhar, 19.09.09
QUALCOS'ALTRO:
- Veer Pratap Singh è il nome del protagonista di Veer Zaara, interpretato da Shahrukh Khan.
- Poonam Dhillon, vanitosa heroine degli anni '80, è nel film la madre di Shahid Kapoor
- La canzone suonata dalla banda che accoglie Rohan all'aeroporto è “Papa Kehte hain” dal film Qayamat se Qayamat tak. Vengono citati anche Dilwale Dulhania le jayenge e Hum aapke hain kaun, inoltre, Rakhee Sawant si esibisce imitando Aishwarya in Dhoom 2 e in Bunty aur Babli
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